A proposito del presunto ritrovamento di almeno un motore del Volo 93 a una certa distanza dal resto dei rottami, può essere interessante confrontare questo impatto con quello del volo American Airlines 587, avvenuto a New York due mesi dopo l'11/9. L'Airbus A300 perse la deriva e precipitò fuori controllo, uccidendo 251 passeggeri e 9 membri dell'equipaggio.
Come racconta Aviation Safety Network, durante la caduta da 2500 piedi (circa 760 m) si staccarono dalle ali entrambi i motori, che atterrarono a meno di 30 metri l'uno dall'altro:
During this descent both engines separated from the wings coming down within 100 feet of each other near the Newport Avenue / Beach 129th Street crossroads. The aircraft crashed into Beach 131 Street, a Queens residential area.
Casi come questi suggeriscono che
- il distacco dei motori rientra nelle normali possibilità in caso di estrema sollecitazione
- i motori staccati non finiscono molto lontano l'uno dall'altro anche se si staccano a notevole altezza, come se seguissero una traiettoria puramente balistica (a differenza del resto dell'aereo).
Fra l'altor, la foto qui sotto, tratta sempre da Aviation Safety Network, mostra uno dei motori, che come quelli del Pentagono e del WTC non ha certo mantenuto la propria forma e dimensione originale, come pretendono invece i complottisti.
Nel fotogramma mostrato qui accanto, inoltre, si nota la somiglianza della nube di fumo che si leva dal luogo dell'impatto di AA587 con quella prodotta dal Volo 93.
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