Who's who dei pianificatori degli attentati

di Leonardo Salvaggio

Questo è un Who's who dei membri e degli affiliati di al-Qaeda che hanno partecipato all'organizzazione degli attentati. La lista è parziale e in costante aggiornamento, include solo i nomi listati nelle fonti elencate a fondo pagina.

Osama bin Laden: (Riyadh, 10 marzo 1957 – Abbottabad, 2 maggio 2011) Saudita di nascita, fu cittadino dell'Arabia Saudita fino al 1994 quando il governo di Riyadh gli tolse la cittadinanza. Fondatore di al-Qaeda, ne rimase leader fino alla morte. È la figura più nota tra quelle coinvolte nella pianificazione degli attentati. Il suo odio verso gli Statu Uniti iniziò nei primi anni novanta a seguito dell'invasione irachena del Kuwait, quando l'Arabia Saudita concesse alle truppe americane (considerate "infedeli") di entrare sul proprio suolo nell'ambito dell'Operazione Desert Shield.
Osama bin Laden


Khalid Shaikh Mohammed: (Belucistan, 14 aprile 1964) KSM (come è comunemente indicato) è il vero ideatore dell'11/9, avendone proposto l'idea a bin Laden. È stato catturato in Pakistan, a Rawalpindi, il primo marzo del 2003. La sua intervista al giornalista egiziano Yosri Fouda per il libro Masterminds of Terror è tra le più importanti fonti di informazioni sulla pianificazione dell'11/9.
Khalid Shaikh Mohammed


Walid bin Attash: (Azan, Yemen, 1978) Noto anche con il nome di Khallad, chiese il visto per gli USA in Yemen, ma gli fu negato. L'uomo comunque portava una protesi a una gamba dal 1997 dopo aver perso la propria in una battaglia in Afghanistan contro l'Alleanza del Nord, quindi non avrebbe potuto prendere parte ai dirottamenti in ogni caso. Il suo ruolo nella pianificazione fu quello di aver addestrato due dei dirottatori al combattimento. È stato catturato a Karachi nell'aprile del 2003.
Walid bin Attash


Ramzi bin al-Shibh: (Hadramawt, Yemen, 1972) È il coordinatore della cellula di Amburgo, per i quali dalla Germania cercò le scuole di volo negli Stati Uniti, e in seguito mandò soldi a Mohammed Atta quando questi si trovava già negli USA. Chiese il visto per gli USA, ma gli fu negato quattro volte (il 17 maggio, il 15 giugno, il 14 agosto e il 15 settembre del 2000). Secondo il 9/11 Commission Report il motivo del diniego risiede nello scetticismo nei confronti dei cittadini yemeniti, in particolare quando la richiesta veniva fatta da un altro stato (la Germania, in questo caso). Secondo la monografia 9/11 and Terrorist Travel, invece, il motivo è da ricercarsi nel fatto che Binalshibh non aveva né un reddito né un lavoro e nei suoi frequenti viaggi in Medio Oriente. È stato catturato a Karachi nel settembre 2002.
Ramzi bin al-Shibh


Abd al Aziz Ali: (al- Ahmadi, Kuwait, 29 agosto 1977) Noto anche come Ammar al-Baluchi, nipote di KSM (che è il fratello della madre) e quindi cugino dell'attentatore del 1993 Ramzi Yousef. Il suo ruolo fu di inviare soldi ai dirottatori che si trovavano negli USA attraverso bonifici bancari dagli Emirati Arabi, dove lavorava per una società informatica. È stato catturato a Karachi nell'aprile del 2003 insieme a Khallad.
Ammar al-Baluchi


Mustafa al-Hawsawi: (Jeddah, 5 agosto 1968) Il suo ruolo fu quello di aiutare i dirottatori con l'organizzazione dei viaggi e l'invio di denaro. È stato catturato a Karachi nel 2003.


Fonti:

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