di Paolo Attivissimo
Mike J Wilson, già noto per un citatissimo filmato di ricostruzione digitale realizzato con Solidworks e riguardante l'impatto al Pentagono, torna sull'argomento con una versione più estesa (su Youtube, streaming, 6 minuti) e completa di foto, riscontri e angolazioni multiple. Il filmato è scaricabile qui (50 MB).
L'animazione ricostruisce la traiettoria probabile del 757 e ne segnala i riscontri sul terreno: i pali divelti, la tacca nel muretto fatta dal motore sinistro, i danni sulla facciata del Pentagono, l'urto contro il generatore. Viene ipotizzata anche la causa della nuvola di fumo/vapore: l'ingestione dell'elemento illuminante di uno dei lampioni da parte del motore destro (non è chiaro su che basi ipotizzi il destro e non il sinistro: per via della posizione dei pali?).
Per quanto riguarda le famose bobine di cavo, Wilson ipotizza che l'aereo ci sia passato sopra. Il filmato mostra anche la scena dal punto di vista delle telecamere di sorveglianza del parcheggio di cui il Dipartimento di Giustizia ha rilasciato i famosi due filmati dell'impatto che tutti conosciamo (uno e due). La ricostruzione arriva anche a simulare l'obiettivo grandangolare della telecamera di sorveglianza.
Andrebbe analizzato a fondo per capire quanto è ipotesi e quanto è documentato, ma è indubbiamente materiale molto interessante che chiarisce meglio di mille parole la dinamica dell'attentato.
2 commenti:
Un chiarimento: ma secondo voi veramente il pilota voleva colpire di fianco il Pentagono oppure è un ulteriore prova che era un po' scarso? (da incompetente io penserei che il miglior sistema per fare danni sia quello di colpirlo da sopra, non dico tipo Stuka della seconda guerra mondiale, ma comunque non di lato).
Grazie per l'eventuale risposta.
A detta dei piloti con i quali ho discusso della questione, l'approccio verticale sarebbe stato molto più difficile per un pilota dilettante (richiede una "rincorsa" più precisa) e probabilmente avrebbe inflitto danni meno estesi.
Arrivando in orizzontale, ha usato un approccio semplicistico, bidimensionale, molto simile a quello dei terroristi che guidano i camion-bomba suicidi, e ha distribuito rottami e devastazione per circa 100 metri.
Quindi sì, il pilota ha agito da dilettante, ma ha anche scelto una soluzione molto distruttiva.
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