2006/07/16

Pentagono e sgabelli "impossibili"

di Paolo Attivissimo. Questo articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Uno dei tanti pseudomisteri dell'impatto al Pentagono segnalati dai complottisti è la presenza di oggetti assolutamente intatti, né bruciati né spostati, nella zona d'impatto. In particolare, si soffermano spesso su uno sgabello (più precisamente un leggio) che si vede nelle foto ed è perfettamente integro. Addirittura il libro che regge è ancora al suo posto. Come è possibile che un Boeing 757 sia passato di lì?

Mazzucco si occupa dello sgabello impossibile in Inganno globale, a 26:10 circa. Questo è un fotogramma tratto dal suo film:



E questa è un'inquadratura più ampia della stessa zona, sempre tratta da Inganno globale (lo sgabello è in basso al centro):


In realtà non c'è nulla di misterioso: basta conoscere la dinamica degli eventi. Lo sgabello si trova al terzo piano (lo si nota contando i piani del Pentagono, che sono cinque) e in una parte dell'edificio che è stata esposta dopo il crollo e non è stata colpita dall'impatto, e quindi non ha subito urti.

L'aereo è entrato fra il piano terra e il primo piano e ha tranciato numerose colonne di supporto: la mancanza di sostegno ha successivamente indotto il crollo di una fetta di edificio. L'edificio si è aperto lungo i giunti di espansione, lasciando una sezione abbastanza regolare, come se fosse stato tagliato con un coltello. E' soltanto a questo punto che lo sgabello ha visto la luce.

E' un fenomeno che si nota benissimo nei crolli parziali degli edifici dovuti a frane, incidenti o demolizioni: nonostante l'evento sia violento, gli oggetti nelle camere aperte dal crollo hanno un'aria surrealmente intatta.

Per esempio, la foto qui sotto, tratta da Capitolmuseum.ca.gov, mostra una casa sventrata dal terremoto di San Francisco del 1906: ci sono ancora i mobili intatti e i quadri alle pareti, eppure la casa è stata appena colpita da un terremoto devastante.



Ci sono molte altre foto di questo genere, assai più recenti, anche nelle cronache dei disastri nostrani. Questa, per esempio, mostra un crollo avvenuto a Milano, in viale Monza.



L'edificio ha subito danni ingentissimi, eppure lo specchio del mobile all'ultimo è rimasto intatto. Un esempio piuttosto lampante del concetto che uno sgabello intatto non implica alcun mistero.

Ringrazio verduz per aver trovato la foto d'epoca in risposta al mio appello per immagini di questo genere pubblicato nelle versioni precedenti di questo articolo.

5 commenti:

Zeusblue ha detto...

Di pseudo*misteri impossibili* non ci sono solo certi "sgabelli"...

Approfitto di questo primo commento per farvi i miei complimenti.
Vi seguo dagli inizi e siete una bella squadra: produttiva e competente!

Un saluto a tutti!

mastrocigliegia ha detto...

Una delle più eleganti risposte allo "sgabello impossibile" l'ho vista scrivere su Luogocomune dall'utente ZZZ come risposta ad una domanda di una sostenitrice della tesi dell'autoattentato.

D: Come il libro rimasto intatto sullo sgabello:na davvero Attivissimo vuole farci credere che l'impatto di un bestione come un 757 non l'avrebbero scaraventati giù,libro e sgabello?!

R: Mettiamo che non sia stato il boeing: se è stato un missile, un caccia o una bomba automaticamente il libro intatto si spiega? Eppure l'esplosione c'è stata, qualunque sia stata la causa.


Un bell'esempio di come non solo si crea mistero dove non c'è, ma, una volta creato, non si sa neanche cosa debba significare.

Se mistero dev'essere, che lo sia fino in fondo.

Saluti

mother ha detto...

Paolo che bianche che sono le colonne della foto utilizzata per mostrare lo sgabello del pentagono.
Io le ricordo + nere da qualche altra parte
^_^
Forse le han lavate...

Anonimo ha detto...

R: Mettiamo che non sia stato il boeing: se è stato un missile, un caccia o una bomba automaticamente il libro intatto si spiega? Eppure l'esplosione c'è stata, qualunque sia stata la causa.

un cruise è un cruise, un boing appena partito contiene una quantità di kerosene che dovrebbe bruciare per 3 giorni....e ora come la mettiamo?

e comunque non trovo le discussioni sul buco che si trova nel terzo anello...

Andrea ha detto...

Caro Gianluca,... il kerosene non brucia per giorni!!!! L'aereo si è introdotto molto più in basso del piano in cui si trova lo sgabello, un piano che è stato interessato dal crollo, non dall'urto. Non è difficile, ma chi è persuaso dalle tesi complottistiche non ci pensa proprio.
Andrea