2006/06/30

FAQ 5.2: Il Volo 93 - Il dirottamento

di Paolo Attivissimo e Leonardo Salvaggio, con il contributo di tutti gli autori di Undicisettembre. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. La data è fittizia per esigenze di riordino del blog. Ultimo aggiornamento: 2024/12/10.

Queste sono le risposte sintetiche ai dubbi più ricorrenti a proposito del Volo 93, il Boeing 757 dirottato e precipitato vicino a Shanksville, in Pennsylvania, alle 10:03 dell'11 settembre 2001. Per gli approfondimenti si possono leggere gli articoli indicati nei link qui sotto o cercare in questo blog usando la casella di ricerca qui a destra.


5.2. Il dirottamento

5.2.1. Le telefonate cellulari sono impossibili dagli aerei: ma allora come fecero i passeggeri a telefonare?


In realtà dal Volo 93 (e soltanto dal Volo 93, non dagli altri aerei dirottati) partirono soltanto due brevi telefonate cellulari: quella del passeggero Edward Felt e quella dell'assistente di volo CeeCee Lyles, entrambe intorno alle 9:58 (pochi minuti prima dello schianto alle 10:03) (dettagli). Tutte le altre furono fatte con gli appositi telefoni installati a bordo, gli Airfone o Airphone, concepiti proprio per telefonare in volo.

Queste uniche due chiamate cellulari furono fatte quando l'altimetro dell'aereo segnava meno di 2000 metri di quota sul livello del mare, sopra un altopiano che si eleva a circa 700 metri (dettagli): una quota ben più bassa di quella normale di crociera (9000 metri o più) e alla quale è molto plausibile che vi sia il segnale della rete cellulare (che si diffonde prevalentemente in orizzontale), così come c'è spesso segnale di rete quando ci si reca in montagna a circa 2000 metri.

Del resto, se fossero state davvero impossibili, gli ipotetici realizzatori della messinscena sarebbero stati dei veri stupidi a includerle, col rischio di farsi smascherare, quando avrebbero potuto dire semplicemente che tutte le chiamate erano partite dai telefoni di bordo.


5.2.2. Un passeggero telefonò dicendo che vedeva "fumo bianco" e che aveva udito un'esplosione di qualche genere. Questo indica che l'aereo fu abbattuto?


No. La storia del fumo bianco circolò per qualche tempo ma è stata smentita dai fatti. Il passeggero era Edward Felt (chiamato erroneamente David dal dispaccio della Associated Press che diede origine a questa storia). Era chiuso in un bagno dell'aereo al momento della chiamata, quindi non avrebbe potuto vedere del fumo bianco, perché i bagni degli aerei non hanno finestrini.

In realtà la registrazione della chiamata, disponibile perché diretta al 911 (numero d'emergenza simile al 113 italiano), è stata ascoltata dai familiari di Felt e non contiene affatto questi accenni a fumo ed esplosioni. La persona che ne riferì inizialmente alla Associated Press, John Cramer, non aveva preso personalmente la chiamata: ne aveva leggiucchiato una trascrizione. Chi prese direttamente la chiamata, John Shaw, ha confermato che quelle parole non furono affatto pronunciate.

Da una parte abbiamo quindi il passeggero Edward Felt, che era in una situazione nella quale non poteva vedere fumo, e i suoi familiari che hanno ascoltato la chiamata e la persona che ricevette la chiamata, che confermano che Felt non menzionò fumo o esplosioni; dall'altra abbiamo una persona che non sentì direttamente la chiamata ma ne sbirciò una trascrizione. Quale ricostruzione è più affidabile?

Ma supponiamo che le parole di Felt siano state cancellate perfidamente dalla registrazione (la cui trascrizione ufficiale è stata pubblicata dall'FBI). La chiamata in questione risale alle 9:58, quindi circa 4 minuti prima dello schianto alle 10:03. A 800 km/h (222 m/s), 4 minuti di volo sono 54 km, quindi i pezzi staccatisi dall'aereo in seguito alla presunta esplosione sarebbero stati trovati decine di chilometri più indietro lungo la rotta dell'aereo. Non ne furono trovati.

Non solo: i testimoni oculari confermano che l'aereo precipitò intero.

Per saperne di più: Explosions and Smoke; Edward Felt's Phone Call; United 93: le telefonate "incongruenti"; Esplosioni e fumo su United93?


5.2.3. Non è sospetto che uno dei passeggeri telefonò alla mamma presentandosi con nome e cognome?


No. Alice Hoglan, la madre del passeggero in questione, Mark Bingham, ha confermato che era abitudine di Mark presentarsi in questo modo (dettagli).


5.2.4. È vero che la “versione ufficiale” non indica mai con chiarezza quali chiamate furono fatte con telefonini e quali con i telefoni di bordo?


No. Lo dice chiaramente nel rapporto T7 B13 Flights - phone calls Fdr - Table - Communications to and from UA 93, che per le chiamate fatte con i cellulari indica "cell phone", mentre per le chiamate fatte con i telefoni di bordo indica la carta di credito usata, il numero del terminale e il sedile corrispondente. Qui sotto è mostrata una pagina di questo rapporto.




5.2.5. Qual era l'obiettivo di United 93?


Purtroppo c'è tuttora molta confusione e incertezza su quale fosse l'obiettivo del volo United 93. Stando alle dichiarazioni di Abu Zubaydah e di Khalid Sheikh Mohammed, la teoria più probabile è che a Jarrah sia stato ordinato di portare l'aereo contro la Casa Bianca, ma che il dirottatore non si sia attenuto agli ordini e intendesse invece farlo schiantare contro il Campidoglio, più grande e visibile dall'altro.