2006/06/30

FAQ 2.5: L'attacco al Pentagono - I danni

di Paolo Attivissimo, con il contributo di tutti gli autori di Undicisettembre. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. La data di pubblicazione è fittizia per esigenze di riordino del blog.

Queste sono le risposte sintetiche ai dubbi più ricorrenti a proposito del Volo 77, il Boeing 757 dirottato e lanciato contro il Pentagono alle 9:37 dell'11 settembre 2001. Per gli approfondimenti si possono leggere gli articoli indicati nei link qui sotto oppure si può cercare in questo blog usando la casella di ricerca qui a destra.


2.5. I danni

2.5.1. Come mai il foro nella facciata del Pentagono misura cinque o sei metri e quindi è di gran lunga troppo piccolo per un aereo di linea?


Cinque o sei metri? Guardate la foto qui sotto, cliccabile per ingrandirla. È una foto che i complottisti non mostrano mai, tratta dal libro Pentagon 9/11. E' scattata prima del crollo della porzione di facciata colpita (notate le finestre sopra la breccia). Guardate le dimensioni dei soccorritori rispetto alla breccia, e dite se quella breccia è davvero larga cinque o sei metri. In realtà ne misura 35. Un Boeing 757 è largo 38 metri (dettagli).


Assemblando le fotografie scattate prima del crollo parziale della porzione colpita si ottiene la sagoma mostrata in questo collage realizzato da un sostenitore delle teorie alternative (dettagli):



E poi basta usare il buon senso: vi pare che gli ipotetici organizzatori della messinscena sarebbero così stupidi da fare un foro ridicolmente piccolo e dire che c'è passato un aereo di linea, sperando che nessuno noti l'assurdità della cosa?


2.5.2. Va bene, la breccia è larga più di cinque metri; ma come mai nella breccia le colonne sono ancora in piedi?


Perché questo è l'effetto logico dell'impatto meccanico di un oggetto molto più largo che alto, a struttura cava, come un aereo di linea, contro un edificio in cemento armato. Chiedete a un ingegnere edile o a un esperto d'incidenti aerei.

In realtà le colonne non sono tutte ancora in piedi: ne manca qualcuna in prossimità del centro della breccia. Inoltre le colonne restanti sono fortemente piegate verso l'interno, come se qualcosa le avesse urtate con violenza dall'esterno. Un'esplosione interna avrebbe piegato le colonne in fuori e le macerie dell'edificio sarebbero state visibili all'esterno. Infine, i muri fra le colonne sono completamente scomparsi, e le loro macerie non sono sul prato: quindi sono stati sfondati dall'esterno verso l'interno.

Come farebbe un missile a piegare le colonne verso l'interno e asportare i muri che c'erano fra le colonne lungo una fascia orizzontale larga 35 metri?


2.5.3. Perché lo squarcio nel Pentagono è così regolare da avere un lato che sembra tagliato col coltello?


Il Pentagono è costruito in sezioni indipendenti, unite da giunti verticali: si chiamano giunti di dilatazione e sono usati comunemente in edilizia per qualunque grande edificio. Circa mezz'ora dopo l'impatto, si è verificato un crollo a ridosso di uno di questi giunti. La sezione di edificio non colpita, al di là del giunto, è rimasta in piedi, mentre quella colpita è crollata, mettendo quindi a nudo il giunto di dilatazione.


2.5.4. Nello squarcio si vede persino un libro intatto, ancora appoggiato su un leggio: com'è possibile che l'impatto di un grande aereo di linea lo abbia lasciato intatto?


Invece un missile o un camion bomba avrebbero dovuto lasciarlo intatto?

Il libro era situato in un locale che non fu interessato dall'impatto ed era adiacente a uno dei grandi giunti di dilatazione che dividono il Pentagono in sezioni. Il libro, quindi, non ha motivo di essere danneggiato. Divenne visibile soltanto dopo il crollo della porzione di edificio colpita dall'aereo, che mise a nudo il giunto di dilatazione.


2.5.5. Come è possibile che un aereo abbia sfondato i sei muri maestri dei tre anelli del Pentagono che separano la facciata dal foro d'uscita?


Il Pentagono non ha muri maestri: è retto esclusivamente da colonne di cemento armato, fra le quali ci sono semplici tramezze. Al piano terra e al primo piano, i tre anelli esterni del Pentagono formano un volume unico: chiunque abbia studiato realmente i dati dovrebbe saperlo (foto; dettagli). La storia dei sei muri maestri è una frottola inventata dai complottisti.

L'aereo quindi sfondò la facciata, attraversò il volume interno unico, frammentandosi contro le colonne, e in parte sfondò la tramezza del terzo anello che dà sul corridoio all'aperto (l'A-E Drive). Niente muri maestri.


2.5.6. Come mai le finestre vicino all'impatto rimasero incredibilmente intatte?


Perché non erano finestre normali: erano finestre blindate, antiscoppio, fatte di lastre spesse 5 cm e pesanti circa una tonnellata l'una, realizzate dalla Viracon e dalla Masonry Arts (dettagli). Notate il sollevatore necessario per maneggiarle, nella foto qui sotto.




2.5.7. Il Pentagono e le Torri Gemelle furono colpiti da velivoli di dimensioni simili. Come mai i danni al Pentagono furono di gran lunga minori di quelli subìti dalle Torri?


Le strutture dei due edifici erano molto differenti e i rispettivi aerei erano differenti per massa; le loro dimensioni contano ben poco.

Le Torri Gemelle avevano facciate portanti, composte da una singola fila di colonne in acciaio a sezione cava quadrata, separate da normali finestre; dietro questa facciata c'era un vasto spazio vuoto senza elementi portanti.

Al Pentagono, le facciate non sono portanti, ma sono rinforzate con un'armatura in acciaio e rete di kevlar, hanno finestre antibomba infisse nell'armatura in acciaio, e le colonne sono in cemento armato con armatura a spirale e sono disposte sia in facciata, sia all'interno della struttura ogni 3-6 metri.

Nel confrontare i due aerei non si devono considerare le dimensioni, ma la massa: 128 tonnellate al WTC contro 82 al Pentagono.