2008/09/01

Matrix 31/5/2006: la trascrizione

Trascrizione a cura di ZeusBlue, con commenti di Paolo Attivissimo e/o ZeusBlue

Proseguiamo il riordino del materiale documentale ripubblicando qui la trascrizione, già pubblicata tempo addietro presso Attivissimo.net, della puntata del programma Matrix di Canale 5 trasmessa il 31 maggio 2006, che ha avuto come ospiti in studio Franco Fracassi e Alessio Vinci e come ospiti in breve collegamento telefonico Paolo Attivissimo e Massimo Mazzucco. Un commento generale alla puntata è disponibile qui. La puntata è disponibile presso Mediaset.it. Le parole asteriscate sono da verificare o dubbie: eventuali correzioni o segnalazioni possono essere inviate a undicisettembre@gmail.com.

Non si intende violare alcun diritto d'autore: questa trascrizione è fornita puramente a titolo informativo in mancanza di un servizio analogo offerto dall'emittente.

Nota: nel filmato che illustrava i rottami d'aereo presenti al Pentagono è stata inclusa per errore (da Attivissimo) un'immagine di una ruota d'aereo che in realtà proviene dal WTC. Inoltre è stata mostrata anche un'immagine che non faceva assolutamente parte del materiale fornito (sempre da Attivissimo) alla redazione: proviene dal video complottista Inganno Globale di Massimo Mazzucco (nel quale l'immagine in questione si vede a circa 27:25).


Le principali affermazioni di interesse


  • Fracassi dice che l'Empire State Building fu colpito da un B-52 [sic] senza però crollare (parte 2, 3:20): "l'Empire State Building è stato colpito molti anni prima da un Bo... da un B-52, che è molto più grande di quest'aereo qui e non ha sostanzialmente..." e "Sì, il B-52 è molto più g... è l'aereo più grande che ci sia". In realtà era un B-25 Mitchell, lento bimotore a elica del peso medio di 15 tonnellate, non un B-52, enorme bombardiere nucleare con otto motori a getto, dal peso di oltre 200 tonnellate. La differenza è importantissima: è come dire "l'edificio è stato colpito da un TIR e non gli è successo nulla" quando invece l'ha colpito un Ape Car. Ci vuole una decina B-25 per fare il peso di un Boeing 767 come quelli che hanno colpito il WTC. Guarda caso, la differenza è a favore delle ipotesi complottiste. E il B-52 non è comunque "l'aereo più grande che ci sia": è ampiamente surclassato da Antonov 225, A380 e altri.


  • Fracassi sostiene che al Pentagono ci sono "cinque batterie antimissile" che funzionano automaticamente. E' semplicemente falso, perché di sistemi del genere non ce ne sono e non sarebbero neppure piazzabili, visto che c'è un aeroporto civile (il Reagan) a 1200 metri dal Pentagono e il rischio di errore sarebbe assurdamente alto. Per non parlare dell'idea peregrina di abbattere un aereo sopra un centro abitato: il Pentagono è circondato dagli edifici civili di Arlington.
    Fracassi ne conosce anche il numero esatto (cinque): ci dica dunque dove sono di preciso, se è così ben informato. O almeno ci dica da dove ha preso quest'informazione.


  • Il buco lasciato dal Volo 93. Mazzucco "dimostra" che la buca d'impatto in Pennsylvania è troppo piccola basandosi esclusivamente sulle misure spannometriche di un singolo testimone. Eppure le foto successive, mostrate da Mazzucco stesso, indicano che la buca è ben più grande di quanto detto dal testimone.


  • Fracassi: niente squarci, niente grandi incendi al WTC7. "questi grandi squarci non li ho visti. Poi, un grande squarcio è un grande squarcio non è un buco [indica 20-30 cm], quindi si, dalle fotografie si sarebbe dovuto mostrarli. Si parla di grandi incendi e non si sono visti".


  • Fracassi: tante intercettazioni risolte in fretta."nei due anni precedenti l'11 settembre c'erano state tanti... eh... aerei che avevano spento il transponder, che avevano sbagliato rotta, eccetera, eccetera: tutte situazioni risolte in pochi minuti". Falso. L'unica intercettazione che si ricordi fu quella del jet di Payne Stewart, e richiese più di un'ora.


  • Fracassi: torri evacuate, cani antibomba ritirati. "nelle due settimane precedenti l'11 settembre le torri sono state evacuate per tutti e due i fine settimana, e ci sono tante testimonianze riguardo questa cosa qui, sia di gente che lavorava nelle torri, sia di gente che lavorava o viveva di fronte alle torri. Sono state evacuate e sono state spente per entrambi i fine settimana l'intero circuito interno di telecamere, per delle esercitazioni ufficialmente. Dopodiché nella settimana prima dell'11 settembre, insomma diciamo gli ultimi giorni, non sono più stati fatti circolare i cani antibomba dentro le torri." Non esiste alcuna traccia di queste evacuazioni totali. I cani antibomba erano stati aumentati appena prima dell'11/9 a causa di alcuni allarmi ed erano in servizio anche l'11/9.


  • Fracassi e il "pull it" di Silverstein. "Eh... altra cosa... Si dice... eh... Larry Silverstein avrebbe ordinato ai pompieri di minare in quattro e quattr'otto l'edificio." Falso. la frase di Silverstein è interpretata in questo senso solo dai complottisti. Tutti gli altri riconoscono che parla di ritirare il contingente dei pompieri dal WTC7, non di "tirare giù" l'edificio.


  • Fracassi e il Volo 93: "la vicenda dell'aereo 93 si basa -- la ricostruzione si basa come è stato visto -- eh... praticamente solo sulle... ehm... registrazioni delle telefonate che ci sono state". Falso: ci sono i registratori di volo (le "scatole nere"), che hanno memorizzato il comportamento dell'aereo e l'audio in cabina, che è stato fatto sentire ai familiari delle vittime. Ci sono i tracciati radar, ricostruiti dopo gli attentati. Ci sono i testimoni oculari dello schianto.


  • Fracassi e le prove: "Allora, in cinque anni, il più potente apparato investigativo del mondo, ha prodotto come uniche prove -- prove che, diciamo, che ha... reggono un processo in tribunale -- eh... un passaporto mezzo bruciacchiato di un... eh... di uno dei dirottatori, che sarebbe caduto da una delle torri mentre queste qui bruciavano, è sopravvissuto... eccetera eccetera -- lasciamo perdere le coincidenze -- quel passaporto lì, una valigia che stava in un aeroporto, dove stavano dei manuali di volo, e eh... un pacco spedito da un dirottatore alla fidanzata, sbagliando indirizzo, in Pakistan". Fracassi dimentica di citare l'enorme mole di reperti, documenti, certificati di addestramento, ricevute, scontrini, immagini di telecamere dei Bancomat, perizie tecniche, test del DNA, analisi delle scatole nere che costituiscono il processo Moussaoui e la documentazione tecnico-legale degli attentati e degli attentatori.
    Soprattutto, fa un'affermazione errata quando dice che il passaporto sarebbe caduto da una delle torri mentre bruciavano: il passaporto fu trovato per strada prima del crollo delle Torri Gemelle, per cui fa parte dei rottami d'aereo (compresi giubbetti salvagente, lettere, cuscini di sedili, pezzi dei corpi dei passeggeri e altri oggetti fragili) che trapassarono gli edifici prima che s'innescassero gli incendi.


Prima parte


MENTANA: Buonasera. Anche questa sera siamo in diretta con Matrix per parlare di qualcosa che è importante, spinoso, scottante, controverso. E' in realtà una materia incandescente che troviamo soprattutto nella stampa alternativa internazionale e ancora di più nel popolo... di Internet. E' vero che esiste una teoria alternativa, una serie di teorie, o comunque di dati alternativi, su quello che accadde l'11 settembre? I più affezionati tra i telespettatori di Matrix, sanno che ci siamo occupati, pochi giorni fa, già di questa eh... vicenda. Una puntata che è andata in onda molto tardi, ma che ciononostante ha fatto un gran parlare, discutere, ha avuto molte reazioni. Ovviamente era un primo assaggio. Questa sera torniamo, confrontando tesi alternative con tesi ufficiali, tesi eterodosse con tesi che... eh... sono più vicine a quello che è il racconto degli avvenimenti, così come l'abbiamo conosciuto dalla stampa internazionale. Cercheremo di capire se davvero c'è la possibilità di scrivere in modo diverso quel che accadde con l'attacco alle Twin Towers dell'11 settembre del 2001. Seguiteci anche in questa puntata di Matrix che sta per cominciare. Sigla!


[Continua Mentana dopo la sigla]

Allora, dicevamo dell'11 settembre, dicevamo della scorsa puntata, della puntata che dedicammo pochi giorni fa, con Giulietto Chiesa e Marco eh... Taradash, alla visione, innanzitutto, di un estratto di un... eh film che... eh... era visibile proprio su Internet [si riferisce a "Loose Change"]. Molti altri ce ne sono; noi facciamo riferimento a materiali che sono stati prodotti -- questa volta -- da italiani. C'è un regista italiano, che 20 anni fa ebbe pure l'occasione di presentare un suo film in concorso alla Mostra del cinema di Venezia, Massimo Mazzucco, che, negli Stati Uniti, ha messo insieme un lungo documentario che si chiama Inganno Globale e che evidentemente ha una tesi alternativa rispetto a quella ufficiale sull'11 eh... settembre. Metteremo a confronto... eh... gli estratti, ampi -- molto ampi -- estratti di quel... eh... film con tesi alternative, con controdeduzioni, che ritroviamo anche appunto a livello di Internet, di Internet. C'è un... eh... un... noto -- negli ambienti di Internet -- autore di un blog, che si chiama eh... Paolo Attivissimo, che è riuscito a mettere insieme -- si definisce un cacciatore eh di bufale -- una serie di controdeduzioni. Non soltanto a lui ci siamo rivolti, ma anche a molte altre fonti. Cercheremo davvero di andare nel profondo di questa che è una vicenda, che a livello mediatico, continua, secondo dopo secondo, a fare il giro del mondo, con una serie di tesi, di, evidentemente, contro-tesi e soprattutto di dati nuovi, confutati, riaffermati; vedremo insieme. Avremo due persone che la pensano diversissimamente tra di loro, ma a differenza, eh, di Giulietto Chiesa e di Marco Taradash, dell'altra volta, non hanno delle tesi politiche, non sono... eh... parlamentari o ex parlamentari. Uno... è anche il rappresentante di quella che è l'informazione, non dico ufficiale, ma che è stata fatta sul campo più compiutamente in questi ultimi decenni. E' il capo della CNN italiana, Alessio Vinci.

VINCI: (Buona)sera.

MENTANA: L'altro, è un giornalista, documentarista, che, in qualche modo poi ha collaborato anche con Giulietto Chiesa, ed è portatore di tesi e di dati, soprattutto -- perché qui non si tratta di giocare alle teorie, ai complotti o alle contro-teorie -- eh... le tesi appunto simili a quelle. Franco Fracassi.

FRACASSI: [Sorride].

MENTANA: Ma non è per fare dibattito che siamo qui (soprattutto) questa sera; è per vedere aspetto dopo aspetto quello che è successo l'11 settembre, come viene raccontato da chi vuole confutare eh... le teorie ufficiali, e come eh... queste teorie eterodosse vengono, a loro volta, contrastate. Cerchiamo di avere, allora, come filo conduttore, proprio il film di Massimo Mazzucco, del eh... cineasta italiano Massimo Mazzucco, che parte com'è ovvio -- come stiamo per vedere anche sullo sfondo -- da un dato: quello del buco nella difesa aerea americana. C'è stato questo buco? Iniziamo dal primo frammento.


[Servizio tagliato]

MENTANA: ...le tesi a confronto. Manco a dirlo poi... eh... molti, anche nell'Amministrazione americana, l'hanno saputo dalla CNN in quella... giornata. Allora comincio proprio da Alessio Vinci, che della CNN è in Italia il massimo esponente. Eh... cosa non quadra delle tesi non ufficiali?

VINCI: Mah... eh... non quadra tutto quello che si dice... eh... è successo sapendo cosa è successo d... dopo, nel senso che non bisogna dimenticarci che tutto questo è successo l'11 settembre, e quando il primo aereo si è schiantato non si sapeva che fosse un attentato finché c'era il secondo aereo; non si sapeva che tipo di... eh... servizio di sicurezza ci fosse in America, il NORAD. Tutto questo, sono tutte cose che noi oggi discutiamo ed analizziamo sapendo quello che è successo. Ma non bisogna dimenticarci che nelle prime ore di quei... di quel giorno, c'era una grossissima confusione, e la teoria, sia quelle ufficiali, che quelle complottistiche, provano che c'era una grande confusione ed è quello che noi ci dimentichiamo di... eh... di analizzare oggi. Tutti quelli che dicono che c'è un complotto lo dicono soltanto 5 anni dopo, non sono riusciti a dirlo in quel momento perché oggi sappiamo delle cose che allora non si sapevano.

MENTANA: Come ad esempio?

VINCI: Come ad esempio... per esempio il fatto che... eh... ci fossero 5 aerei dirottati [come 5?]; tutte queste teorie parlano di 5 aerei dirottati [ancora 5?}, ci è voluto un po' per capirlo. E come abbiamo sentito dal filmato, i... i controllori dell'aviazione civile non erano predisposti, non erano stati allenati a dover confrontarsi con 5 dirottamenti aerei, di cui 3 o 4 aerei avevano staccato il transponder; non è una cosa così facile. Viene fatto nei film, ma in realtà queste cose ehm... è molto più difficile da fare.

MENTANA: Fracassi.

FRACASSI: No. Secondo me, è... esattamente... proprio perché, diciamo, la, la, la... gli Stati Uniti in quel momento lì... Allora... ehm... il... eh...

MENTANA: Partiamo da quello che abbiamo visto, che è più facile; appendiamoci a questo chiodo. Il primo quadro che abbiamo visto sono... è il buco della difesa aerea. Ancora leggiamo là... sullo sfondo che questo è il primo tema. Perché ci dovrebbe essere stato, come dire, un buco voluto? Perché? E in che modo noi abbiamo certezza [nell'audio sembra dica contezza] che c'è qualcosa che non quadra secondo... a te?

FRACASSI: Il problema non è il buco voluto... Il problema è che... ehm... gli Stati Uniti eh... sono la... il, la più grande potenza militare che esista sul pianeta. Eh... è una potenza militare eh preparata a difendersi da attacchi nucleari, hanno missili -- i missili viaggiano molto più veloce degli aerei (come sappiamo) -- è una potenza militare che... eh... avanza enormemente con la tecnologia ogni anno. Nel 2001... eh... la difesa americana era già preparata a attacchi del genere, loro avevano già fatto delle esercitazioni su... eh... che prevedevano attacchi con aerei, tant'è vero che in quei giorni si stava addirittura facendo un'esercitazione su quello. Esistono dei manuali che prevedono queste cose qui; non era una cosa del tutto inaspettata. Allora, in una difesa come quella, che ha sempre funzionato perfettamente -- come dovrebbe essere, insomma, se io fossi... se fossi americano mi preoccuperei molto se eh... non fosse stato così -- eh... ne... negli ultimi... nei due anni precedenti l'11 settembre c'erano state tanti... eh... aerei che avevano spento il transponder, che avevano sbagliato rotta, eccetera, eccetera: tutte situazioni risolte in pochi minuti. Allora, in una difesa che funziona così, che deve funzionare così, eh... -- io capisco la disorganizzazione, la disorganizzazione ci sta in tutto, anche se organizzi una partita di calcetto eh... sono disorganizzato...


Ma di quali casi sta parlando? Non risultano precedenti di aerei dirottati che abbiano spento il transponder o "situazioni risolte in pochi minuti."

MENTANA: O perlomeno l'impreparazione, in questo caso, cioè il non poter immaginare che poteva esserci un attacco...

FRACASSI: L'impreparazione non credo. Impreparazione non cr... impreparazione non credo proprio per questo motivo, nel senso loro in qualche modo eh... erano preparati a un'eventualità del genere perché non era un'eventualità peregrina. Si sapeva che o... sarebbe potuta accadere una cosa del genere, e a quel punto lì non... eh... non... l... la, diciamo... il... il malfunzionamento di questa difesa non può spiegare tutto quanto. Non... non esiste... Credo che nemmeno se avessero attaccato l'Uganda sarebbe accadu... potuta accadere una cosa del genere.

MENTANA: Epp...[Taglio]


[fine prima parte]


Seconda parte


MENTANA: Fracassi, io ricordo che nel pieno della forza e della potenza militare sovietica, che si esprimeva anche attraverso i missili nucleari, un giovane tedesco occidentale -- allora la Germania era divisa in due -- Mathias Rust, potè atterrare, addirittura, con il suo aeroplanino, sulla piazza Rossa di Mosca -- immagino che te lo ricordi bene quanto me --

FRACASSI: Sì, è vero. Me lo ricordo anch'io questo...

MENTANA: ...passando tutto il sistema aereo, radar... eh... dal... appunto, dalla Germania, attraverso la Germania orientale, fino a tutto il territorio russo.

FRACASSI: Me lo ricordo anche io questo episodio. Eh... diciamo... (allora) mettiamola in un altro modo. Gli aerei dirottati sono stati quattro. Eh... posso capire uh... un aereo che si schianta contro la torre, trovo difficile capire il secondo, trovo quasi impossibile capire il terzo, e... praticamente... eh... eh non si capisce come abbiano fatto a dirottare il quarto.

MENTANA: Andiamo, allora, un brano per volta. Volevi aggiungere...? [Rivolto a Vinci]

VINCI: Volevo solo dire: una delle prove che erano... gli americani erano impreparati e non si aspettavano un attacco di questo genere è che il 5 agosto, o l'8 agosto, il Presidente Bush fu presentato con un memo della CIA a Crawford, in Texas, dicendo: "Guarda che ci sono degli attentati." E tutti quanti gli analisti avevano messo, accantonato questa possibilità come una possibilità remota; quindi sicuramente c'era il rischio, ma sicuramente questo non era un paese che si aspettava un attacco imminente.

MENTANA: La famosa riunione in cui, appunto, fu prospettato quello che poi sarebbe accaduto...

VINCI: Dove bin Laden fu citato per nome -- bin Laden in quel memo fu citato per nome -- e il... il Presidente Bush e la... l'Amministrazione, non presero quel... quel rischio come un rischio imminente, quindi sicuramente c'era, ma il fatto che fossero preparati... eh... non credo sia giusto.

MENTANA: Vediamo. Allora andiamo avanti perché qui siamo al buco nella difesa, all'impreparazione, all'inadeguatezza, o forse qualcos'altro, secondo le tesi che eh... vogliono mettere in discussione quello che è il resoconto ufficiale. Ma poi c'è l'attacco, quello che abbiamo visto, volenti o nolenti, tutto. Vediamo.


[servizio tagliato]

MENTANA: Questa volta comincio con... Fracassi. Di fronte a queste controdeduzioni cosa rispondi?

FRACASSI: Eh, di fronte a queste controdeduzioni... eh... io faccio delle altre deduzioni ancora.

MENTANA: (Sì.)

FRACASSI: Ovvero, eh... esistono alcune cose -- io sono una persona che si rapporta con le domande. Bene -- eh... allora mi sono chiesto: come cade una torre? Cioè, come avviene il crollo di un edificio? Da quello che so io -- io non sono un ingegnere, non sono un esperto, ovviamente, mi affido a chi è esperto -- e gli esperti dicono che una torre del genere, costruita in questa maniera qui, sicuramente non cade a causa di un incendio.


E chi sono questi esperti consultati da Fracassi? Non si sa.

FRACASSI: Quindi è un dato di fatto, tant'è vero che non esiste nessuna assicurazione al mondo che assicura questi grattacieli per incendio, anche dopo l'11 settembre perché è una cosa che non è possibile.


Nessuna assicurazione al mondo assicurerebbe gli edifici che hanno la "colpa" di essere in acciaio?

FRACASSI: Un'altra cosa che so, perché è stata progettata apposta, perché esistono dei precedenti, che un aereo, con tutto il suo carico di carburante e di potenza di energia che si schianta contro un edificio, non è in grado di buttare giù un edificio. Noi abbiamo un esempio: l'Empire State Building eh... è stato colpito...

MENTANA: Lo abbiamo visto...

FRACASSI: ...molti anni prima, da un Boein... da un B-52 che è molto più grande di questo aereo qui, e non ha sostanzialmente... e ovviamente...


Qui Fracassi la spara veramente grossa: non è stato un B-52 a colpire le torri, ma un B-25, considerevolmente più piccolo.

MENTANA: E' più grande un B-52?

FRACASSI: Sì, il B-52 è molto più grande (di questo aereo qui)... è l'aereo più grande che ci sia. Eh... e l'Empire State Building non è stato costruito con questa tecnica, con una tecnica molto più primitiva, non è successo assolutamente nulla. E di edifici che hanno bruciato in maniera molto più violenta -- e in uno di questi... eh... filmati è stato mostrato un edificio di Madrid che ha bruciato tantissimo -- non è accaduto nulla.


L'edificio a cui fa riferimento Fracassi è la Torre Windsor di Madrid. Qui sotto, l'edificio prima e dopo l'incendio. Come si può vedere, le zone esterne della parte superiore sono crollate, ma per Fracassi il danno subìto è "assolutamente nulla". Per approfondire, qui una dettagliata analisi.



FRACASSI: Allora, io parto da queste cosiderazioni, non... non... queste cosiderazioni poi mi fanno porre altre domande ancora, e a prescindere da demolizioni controllate o non demolizioni controllate, poi possiamo anche parlare di questo, però intanto un dato di fatto è che eh... quello che è accaduto non è spiegabile, se non attraverso una cosa miracolosa... eh...

MENTANA: Miracolo in negativo, no?

FRACASSI: Miracolo in negativo.

MENTANA: Miracolo demoniaco, eh?

FRACASSI: Sì, esattamente. Esattamente.

MENTANA: E quell'aspetto che abbiamo visto nelle ultime sequenze... eh... abbiamo visto che la torre che abbiamo mostrato, ha cominciato a cadere praticamente dal punto in cui era stata piagata dalla... arrivo della... dell'aereo...

FRACASSI: Quello è vero.

MENTANA: Quello è...

FRACASSI: Io, ripeto, non essendo un ingegnere, una cosa del genere non la so spiegare, eh... una cosa però la so, perché esistono delle testimonianze in proposito. Eh... nelle due settimane precedenti l'11 settembre, le torri sono state evacuate per tutti e due i fine settimana. E ci sono tante testimonianze riguardo a questa cosa qui, sia di gente che lavorava nelle torri, sia di gente che eh... lavorava o viveva di fronte alle torri. Ehm... sono state evacuate e, eh... sono state spente, per entrambi i fine settimana, l'intero circuito interno alle telecamere, eh... per delle esercitazioni ufficialmente. Dopodiché eh... nel... la settimana prima l'11 settembre, cioè diciamo gli ultimi giorni, eh... non sono più stati fatti circolare i cani antibomba dentro le torri. Queste sono delle cose che si sanno, non che si sanno perché le ha rivelate il Signore, si sanno perché stanno in... dentro testimonianze, dentro dei verbali ufficiali.

MENTANA: Sen... sentiamo... Vinci.

VINCI: Mah, quest'ultima cosa io non so. Non sono a conoscenza del fatto che tutti gli edifici di Manhattan vengono controllati da cani antibomba tutte le settimane. Io questo non lo so, ma non lo credo; ci vorrebbe... ci vorrebbero dei canili infiniti perché i palazzi -- fammi finire [Fracassi fa segno di voler intervenire] -- sono eh... tantissimi. Le torri non sono cascate per via di un incendio; questo non era un incendio, questi erano eh... due aerei che si sono schiantati carichi di carburante. Il filmato lo dice: il... l'acciaio non si è sciolto, si è indebolito e col peso ha ceduto. Eh... per quanto riguarda l'attacco all'Empire State Building -- io non lo so, forse tu me lo puoi dire -- quanto carburante c'era in quell'aereo? Da dove veniva, dove andava? Io non lo so. Il carburante nelle Torri Gemelle ha avuto un elemento fondamentale, cioè ha indebo... col fuoco ha indebolito -- indebolito non sciolto -- l'acciaio. Ehm... e per quanto riguarda l'impianto delle telecamere, io so che in moltissimi palazzi si fanno dei controlli... periodici. Io credo -- credo -- che, alla luce di queste immagini, per poter avallare una tesi che qualcuno ha voluto fare questo apposta -- perché poi le teorie sono due: o è stato un attacco terroristico o qualcuno ha pianificato, qualcun'altro rispetto a bin Laden, ha pianificato questo attacco, una terza ipotesi non c'è -- quindi per poter avallare la tesi che sia stato un ****, cioè qualcosa di... di... organizzato, orchestrato a livello americano, quindi che avrebbe dovuto prendere migliaia e migliaia di persone perché per evacuare tutte le Torri Gemelle per tutto un fine settimana, per impedire che i cani entrino... eh...

MENTANA: Un atto autolesionistico di massa studiato...

VINCI: Di massa che non è... cioè che, di tali proporzioni, su, su quattro aerei, al Pentagono, cioè... eh... sono delle tesi... che per carità, tu hai ragione, noi ci dobbiamo fare delle domande, è giustissimo, tutti quanti noi, e io ci sono tantissime domande alle quali io vorrei una risposta -- parleremo penso spero dopo del Pentagono, ci sono molte domande lì --

MENTANA: Certo.

VINCI: ...però, fino a quando uno non ha una risposta certa che la versione ufficiale non è tale, allora dobbiamo avere delle prove altrettanto forti e francamente parlando in questo momento io ancora quelle poche che ho avuto tempo di guardare su Internet non ne ho trovate.

MENTANA: Fracassi... abbiamo ancora un'ora però adesso devo andare in pubblicità, che non ne abbiamo ancora neanche fatta una.

FRACASSI: Volevo solo aggiungere...

MENTANA: Subito dopo.

FRACASSI: Va beh...

MENTANA: Non te la dimenticherai di certo, no?

FRACASSI: Noo... [risatina]


[fine seconda parte]


Terza parte


MENTANA: Stiamo ancora parlando dei documenti alternativi e dei documenti ufficiali, delle tesi ufficiali e di quelle alternative su quello che accadde l'11 settembre del 2001; l'attacco all'America, l'attacco a Manhattan, l'attacco alle Torri eh... Gemelle. C'era un dibattito, educatissimo per la verità, eh... tra... Fracassi e Alessio... Vinci, che non dimentichiamo è il... capo dell'ufficio di corrispondenza della CNN dall'Italia. Fracassi, volevi aggiungere che cosa?

FRACASSI: No. A proposito... oh... lui giustamente diceva... eh... non... non si può sapere... eh... se tutti gli edifici di New York sono... pattugliati da cani antibomba... eh... oppure no; non lo so nemmeno io, e credo che non lo sappia nessuno. Il, la differenza del, tra il World Trade Center e gli altri edifici di New York: nel World Trade Center c'era stato già un attentato, un attentato dinamitardo nel 1993. E proprio quell'attentato lì, ci deve far pensare molte cose perché in quell'attentato fu usato, fu usata una enorme quantità di tritolo, probabilmente come eh... potenza di es... di deflagrazione è più potente degli aerei che si sono schiantati lì. E non si è schian... non, non quest'attentato non è avvenuto all'ottantesimo piano, dove noi sappiamo bene che eh... diciamo, regge una struttura minore, è avvenuto alla base e in quell'occasione il World Trade Center resse benissimo; ci furono solamente quattro morti... un... mi... migliaio di feriti, ma ci furono solamente quattro morti. Se si vedono le immagini del... basamento... sono devastanti, devastanti...


In realtà i morti furono 6. Prescindendo questo, come dice Fracassi, quell'attentato fa pensare. I terroristi misero una carica esplosiva della potenza di circa una tonnellata di tritolo nel parcheggio sotterraneo della Torre 1 (Torre Nord). Se nell'attentato l'esplosione produsse danni notevoli ma non sufficienti al collasso, non è strano che che molti sopravvissuti si siano salvati uscendo proprio dai piani inferiori (gli esperti di demolizione indicano 0.5 kg di esplosivo al metro cubo)?

MENTANA: Ricordo, con una giornata innevata fino...

FRACASSI: ...sembra che è passato un uragano da quelle parti lì.

MENTANA: Eppure [incomprensibile]...

FRACASSI: Sono devastanti -- si rimane sorpresi -- e l'edificio ha retto. E da allora, sono state prese delle contromisure anche strutturali per migliorare il... la, la, la... diciamo la... la... la stabilità delle torri.

MENTANA: Alessio Vinci, è vero questo che ricorda, eh, Fracassi?

VINCI: L'attacco del '93.

MENTANA: L'attacco del World Trade Center, anzi l'attacco fu... il primo attentato che mise nella convinzione le stesse autorità americane che ci fosse un qualcosa di simbolico nelle Twin Towers, proprio come obiettivo di un attentato dell'estremismo islamico.

VINCI: Infatti io non metto mica in dubbio il fatto che ci sia stato un attentato alle Torri Gemelle da parte degli islamici, o da chi ha messo bombe... Il problema è... eh.. l'attentato del '93 non è... non ha funzionato, probabilmente, per degli errori di posizionamento. Io non lo so questo, sto facendo semplicemente una... una ipotesi...

MENTANA: Fracassi lo ricordava per dire che le misure di protezione di sicurezza, lì, dovevano essere più accentuate, evidentemente, perché comunque...

VINCI: Lo dovevano sicuramente essere, però ripeto, io mettevo -- siccome lui ha detto come una delle prove è che per due settimane non ci sono stati... non sono stati fatti entrare i cani -- io non lo so. Se, se lui... se tu mi dici, negli ultimi due mesi ogni giorno ci sono stati i cani e poi tutto a un tratto non ci sono più andati, allora sì, però, che per due settimane...

MENTANA: Io ti posso portare soltanto una piccolissima testimonianza. Io andai sulle Twin Towers, eh... su una delle due, quella che viene visitata... veniva visitata, quando era ancora su... eh... dai... turisti di tutto il mondo, nove giorni prima dell'11 settembre e... eh... non c'era nessun sistema di sicurezza eh... particolare. Non c'era, in tutta evidenza, non c'era strutturalmente, quindi eh presumo che... eh... in effetti... non si facesse, non si facessero uno scrupolo di osservanza eh... particolare. Però, poi, quello che vede l'occhio del turista, anche se il turista... magari che è attento alle cose giornalistiche non è che quello che vedono i servizi di sicurezza...

FRACASSI: Però il servizio di sicurezza non visitava tutti quanti i piani, tra parentesi.

MENTANA: No, no, no. Ma sto parlando evidentemente della sommità, laddove però c'era il massimo afflusso di persone, perché c'era...

VINCI: Scusa Enrico. Io, essendo giornalista, c'ho questo vezzo di fare domande più che rispondere. Ma, se ci fosse state [sic] delle esplosioni controllate, chi le... chi ha controllato la detonazione e in quella sequenza? Cioè, ci devono essere dei cavi, mica è radiocomandato.

FRACASSI: No, no.

VINCI: Ci sono dei cavi... Insomma... Chi c'è? (Quindi) c'era un kamikaze dentro che...? Questo anche mi chiedo perché non è che...

FRACASSI: La tecnologia... la tecnologia permette di fare... cioè... insomma... uhm... non scherziamo. Le cose radiocomandate... Si mandano aerei dall'altra parte del globo radiocomandati.

VINCI: Quindi erano radiocomandati?

FRACASSI: Io non lo s... non posso darti risposte a cui non posso...

MENTANA: No. Fracassi pone a sua volta le domande. E' come se cerca... cerca ciò che non funziona nella versione ufficiale, non porta una teoria alternativa... quindi c'era quello...

FRACASSI: Non lo so. Ognuno se la fa da sé la propria teoria, nel senso che... eh... aggiungo un elemento in più. Eh... allora, la teoria che cos'è? La teoria è qualcosa che uno afferma senza avere delle prove, dopodiché uno si trova le prove. Allora, per come... eh... l'ho, per quello che ho ricevuto io, la teoria... la... la versione ufficiale è una teoria perché in cinque anni...


E' esattamente il contrario. Non è la "verità ufficiale" ad essere una teoria; lo è quella presentata da Fracassi e in genere dai complottisti. Tutte le "verità alternative", infatti, non reggono alla prova dei fatti.

MENTANA: La versione ufficiale è una teoria... più... so che l'altra volta l'ho detto e qualcuno ha detto: "Eh, allora prendi parte." (Cioè) ho fatto la diretta di quattordici ore, quel giorno, le teo... è ciò che si è visto più... eh... un racconto che mette in fila quel che si è visto; più la rivendicazione di bin Laden; più il famoso filmato segreto di bin Laden che si vanta dell'operazione con lo sceicco (Al-Zawahiri)...

VINCI: Più le voci dei passeggeri su uno degli aerei che *** il pilota.

MENTANA: Arriveremo... No, ma non voglio... eh... ripeto, siccome questo è quello è che si mette in fila, ma proprio per amore di verità, cos'è che non quadra in questo? Perché va confutato, oltre che per un esercizio che è sempre utile per tutti, quello del dubbio?

FRACASSI: No. Eh... ehm... il problema... allora, se io sono... ehm... mi devo... mettiamola così, devo dimostrare qualcosa o mi devo scagionare da qualcosa perché in questo caso qui...

MENTANA: Certo.

FRACASSI: ...l'Amministrazione deve dimostrare qualcosa e si deve scagionare da chi gli dice: "No. Non è vero." -- no? -- cos'è che faccio? Cerco di mostrare delle prove che portano acqua al mio mulino; è la prima cosa che faccio, è una cosa naturale, chiunque lo farebbe. Allora, in cinque anni, il più potente apparato investigativo del mondo, ha prodotto come uniche prove -- prove che, diciamo, che ha... reggono un processo in tribunale -- eh... un passaporto mezzo bruciacchiato di un... eh... di uno dei dirottatori, che sarebbe caduto da una delle torri mentre queste qui bruciavano, è sopravvissuto... eccetera eccetera -- lasciamo perdere le coincidenze -- quel passaporto lì, una valigia che stava in un aeroporto, dove stavano dei manuali di volo, e eh... un pacco spedito da un dirottatore alla fidanzata, sbagliando indirizzo, in Pakistan, che è tornato indietro in... in Florida, lo stesso giorno in cui la casa, sotto sequestro, che oramai se era sotto sequestro [incomprensibile]...


Se per Fracassi quelle riportate sono le uniche prove, evidentemente deve aggiornare le sue indagini. Si veda, per esempio, l'enorme raccolta di documenti del processo Mossaoui.

MENTANA: Ora, non sono gli unici... non sono gli unici elementi che reggono.

FRACASSI: Allora... eh... no, non sono gli ultimi elementi, ma sono gli unici che reggerebbero in un tribunale, tant'è che ci sta... è appena finito un processo a Chicago, su questa cosa qui, eh.

MENTANA: Certo. [Indica Vinci per dargli la parola]

VINCI: Non dimentichiamoci che il più sofisticato apparato investigativo del mondo, che non lo è -- non lo è; io non sto difendendo -- ha fallito nel capire che c'erano un... un certo numero di persone, in questo caso arabe, ma era una coincidenza, probabilmente, che avevano partecipato a delle scuole di volo e volevano sapere come pilotare un aereo, non gli importava niente il decollo e l'atterraggio. Questo fatto è stato comunicato all'FBI, è stato comunicato alla CIA, è stato comunicato a tutti i possibili immaginabili apparati di sicurezza, però uno dei problemi fondamentali dell'11 settembre -- lo dicono le, le indagini, le Commissioni di inchiesta -- è stato che non c'è stato un filo conduttore. Quindi questo non è... noi non siamo di fronte ad un sofisticato apparato investigativo: non è così, non è così.

MENTANA: Allora...

VINCI: Che io so che si parla dell'America come fosse questo paese meraviglioso paese dove funziona tutto; purtroppo non è così. Ma questo non significa che si sono abbattuti le... le torri, che hanno abbattuto le torri.

FRACASSI: [Ridacchia] Nooo...

MENTANA: Allora, andiamo avanti perché c'è ancora molto da vedere, da far vedere e da discutere.

FRACASSI: [Incomprensibile]

MENTANA: No, per favore perché poi... poi ci torniamo.

FRACASSI: Ok.

MENTANA: Perché restiamo lì, alle torri cadute. Uno degli elementi importanti, sia per chi contesta la versione ufficiale, sia per chi la difende, è la questione del famoso settimo edificio. Vediamo cosa ne dice, nel suo film, Mazzucco, e poi la tesi alternativa ad essa.


[Servizio tagliato]

[Fine terza parte]


Quarta parte


MENTANA: ...[taglio] Giulietto Chiesa disse: "Quello era il palazzo dei servizi segreti, della CIA, dell'FBI..." insomma, si porta dietro quel palazzo numero 7, un alone ulteriore di mistero. E' così Fracassi?

FRACASSI: Sì, ma io non mi soffermerei sulla CIA-FBI perché, per esempio, là dentro il palazzo numero 7 era il palazzo della Sec, cioè la nostra Consob, quindi mi sembra molto più importante per quanto riguarda quanto è avvenuto l'11 settembre, che la CIA e l'FBI, francamente. Eh... è più importante perché era il palazzo dove erano custoditi i segreti di tutti quanti i passaggi, i giganteschi passaggi azionari, che ci sono stati nei giorni precedenti all'11 settembre riguardanti alcune socità eccetera, eccetera. Non... non è questo il, il punto. Io... oh... su questo... sul filmato... diciamo il filmato contro-alternativo... l'ultimo che ho visto...

MENTANA: Diciamo non il fil... non la parte del filmato di Mazzucco, ma questo con delle deduzioni diverse.

FRACASSI: Ci sono alcune cose che non tornano. Eh... la prima. Si parla di eh squar... di grandi squarci. Innanzitutto io... ho avuto modo di visionare tante fotografie di quell'edificio, da tutte quante le angolazioni: questi grandi squarci non li ho visti. Poi, un grande squarcio è un grande squarcio non è un buco [indica 20-30 cm], quindi si, dalle fotografie si sarebbe dovuto mostrarli. Si parla di grandi incendi e non si sono visti.


Curioso: Fracassi dice di aver visto le fotografie "da tutte quante le angolazioni", ma queste fotografie non sono note.

FRACASSI: Esistono, di contro, palazzi intorno alle torri che hanno subito veramente grandi squarci e sono rimasti perfettamente integri.


Come fanno degli edifici "che hanno subito veramente grandi squarci" a rimanere "perfettamente integri"? Alcuni esempi di questa presunta integrità:








FRACASSI: Eh... altra cosa... Si dice... eh... Larry Silverstein avrebbe ordinato ai pompieri di minare in quattro e quattr'otto l'edificio. Eh... se si parla con un qualsiasi demolitore -- serio -- eh... come quelli di... di Bari o che so io, insomma, non c'è bisogno di attraversare il pianeta, eh... si sa che ci vuole molto tempo per minare un edificio, quindi, nel caso fosse stato minato, sarebbe stato minato con molto anticipo.

MENTANA: Non si mina in due ore... per... per evitare [incomprensibile]...

FRACASSI: No. Assolutamente no. Vorrei... eh... lo so che... eh... non c'entra nulla con quell'edificio...

MENTANA: No, no, no.

FRACASSI: ...però vorrei dire una cosa riguardante quello che ha detto lui prima riguardo all'FBI. Uhm... una piccola parentesi. E' vero... eh... che... diciamo... negli Stati Uniti non funziona tutto esattamente come vorrebbe e non è il mondo della perfezione, eh... però l'FBI è, credo, ha dimostrato di essere, durante eh... le indagini condotte prima dell'11 settembre, un... un buon servizio segreto perché sono stati sco... cioè, quei dirottatori sono stati scoperti, sono stati denunciati, sono state avviate tante indagini su quei dirottatori che sono state bloccate, tant'è che esistono delle cause, in questo momento, una di queste ha... come eh... avvocato l'ex procuratore generale degli Stati Uniti, cioè quello che ha messo sotto inchiesta, tanto per capirci, Clinton per il caso Lewinski e quello eh... [incomprensibile], che è avvocato di ex agenti FBI che hanno denunciato il *** perché sono stati "mobbizzati" a causa dei loro tentativi di indagine.


Quindi, secondo Fracassi, l'FBI ha dimostrato di essere un buon servizio segreto prima dell'11 settembre ma subito dopo, improvvisamente, è un fallimento? Tutti gli investigatori corrotti?

MENTANA: Non mettiamo... eh...

FRACASSI: No, va beh... però...

MENTANA: Però...

FRACASSI: ...devo chiarire alcune cose...

MENTANA: Qui si può dire tutto...

FRACASSI: Esattamente.

MENTANA: Su questa tesi del settimo palazzo si è parlato tanto; si è detto, poi, che in questi casi, qualcuno ha detto e anche... eh... un rito che viene fatto di far saltare, comunque di... per evitare guai peggiori o per evitare eh... anche qualcosa di peggio, qualche attacco, eh... far brillare, far cadere quindi poi il palazzo con una demolizione controllata.

VINCI: Mah, io non ho capito dal, dal secondo filmato... (uhm)... Quindi la teoria complottista dice che non è stato l'esplosivo... quindi, qual è? Cioè, cosa è stato allora? Lui dice che non è stato l'incendio, loro dicono che non è esplosivo. E come è ca... crollato questo palazzo, allora?

FRACASSI: No, [incomprensibile]...

MENTANA: E' crollato per un... come che è stato detto.

VINCI: Cioè?

FRACASSI: Io...

MENTANA: E' crollato per un cedimento, la tesi che...

VINCI: Quindi, quello che è valido per le Twin Towers...

MENTANA: Quindi, in realtà, è stato lesionato; non è stato né per una decisione presa dalle autorità o dal (proprietario)...

VINCI: Che non sarebbe neanche totalmente... strano.

MENTANA: Lo dico perché so che Alessio Vinci ha, a sua volta, ha ascoltato una teoria simile invece. E' già successo altre volte che si decide...

VINCI: (Mah) intanto, perché la prossimità dell'edificio... ehm... alle zone di soccorso perché... Eh io sono arrivato... ah... a New York la mattina del 12 -- ero ad Atlanta -- e mi ricordo che c'erano migliaia e migliaia di eh... pompieri, eh... agenti che... eh... stavano... racco... che stavano eh cercando, probabilmente, non sopravvissuti, ma sicuramente prove, quindi... eh... la presenza di un edificio così importante, così vicino, poteva essere... poteva essere peri... pericoloso. Quindi non sarebbe da escludere la possibilità che quell'edificio è stato fatto crollare apposta. Ma prendiamo anche l... la teoria che c'erano gli uffici delle CIA, con dei... degli elementi, con dei documenti sensibili, non è assolutamente una cosa strana doverlo... dover fare... eliminare...

MENTANA: Quindi, diceva Fracassi, perché Chiesa intenda, perché Fracassi non ha...

VINCI: ... eliminare, eliminare questi documenti. Se, se viene abbattuto un elicottero dell'esercito america... americano in Iraq, se questo elicottero non è distrutto i, chi sopravvive o chi della *** dell'elicottero hanno il compito di distruggere l'elicottero. Se non lo fanno loro lo fa l'aviazione.

MENTANA: Questa vicenda del... questa vicenda, però, del palazzo 7, effettivamente resta ancora lì eh... sul...

FRACASSI: Però, quello che sta dicendo lui va a avvalorare teoricamente la tesi della demolizione controllata.

MENTANA: Ho citato non per... ma io ho citato non per caso, non a caso, proprio perché so che è una tesi...

FRACASSI: Però la demolizione controllata ha una caratteristica: che non può essere stata decisa lo stesso giorno dell'11 settembre. Cioè, hm... se è funzionata male la difesa aerea perché c'è stata impreparazione, noi stiamo parlando di, del caos totale in mezzo al caos totale...

MENTANA: Lo so, ma questo ha senso Fracassi, ho sentito; è difficile pensare che si riesca in poche ore a decidere di far... eh... cadere un palazzo, di farlo... eh... indebolire, di riuscire a mettere le cariche...

FRACASSI: Nel caos dell'11 settembre...

MENTANA: Certo.

VINCI: Tant'è vero che la versione ufficiale è cedimento... (dell'edificio).

MENTANA: ...[incomprensibile] qui cerchiamo di capire tutto. A proposito, hai citato prima il caso, famoso, dell'aereo militare che è andato a toccare un altro grattacielo simbolo di New York, l'Empire State Building. Siamo andati a riprendere quella parte di filmato che abbiamo mostrato l'altra volta, che riguarda proprio quella vicenda, per dimostrare che forse l'aereo non era così... eh... enorme.


[Servizio]

MENTANA: Ecco. Era giusto ricordarlo per dire: "è un B-25". Però è vero anche che abbiamo visto la documentazione che è in un altro, nell'altro filmato, l'abbiamo mostrato l'altra volta, che è di confutazione delle tesi ufficiali. Ma, se c'è una vicenda che resta eh... in discussione, anche perché in questi giorni, l'abbiamo già detto, e... esce un film, è uscito un film in America, che rievoca quella vicenda -- no? -- dei passeggeri eroi di quel volo; è la vicenda, proprio, United 93, quell'aereo che si è andato a chiantare lontano... eh... da ogni obiettivo strategico, forse, appunto, per la reazione dei passeggeri. Vediamo già la scritta "Il volo United 93" [indica il maxischermo], ma ne parliamo subito dopo la pubblicità. A tra poco.


[Fine quarta parte]


Quinta parte


MENTANA: Stiamo parlando, come sanno i nostri telespettatori che ci hanno seguito dall'inizio, dei dubbi e delle versioni alternative eh sull'11 settembre... eh... del 2001. E' la seconda puntata che dedichiamo a questo argomento e dicevamo, prima della pubblicità, che stiamo per parlare del famoso volo della United, il Volo numero 93, quello in cui ai dirottatori si ribellarono i passeggeri e, secondo quanto si è detto fino a oggi, quell'aereo proprio precipitò in aperta... eh... campagna. Vediamo però nel filmato che fa da filo conduttore delle tesi alternative a quelle ufficiali, filmato, il film di Massimo Mazzucco, come si parla di quell'episodio.


[Servizio tagliato]

MENTANA: La parte... lo dicevo... controversa, è la parte molto controversa, questa di questo volo. Tra l'altro è già arrivato in America -- sta per arrivare anche in Italia -- il film che... eh... ricostruisce eh... ovviamente secondo le tesi ufficiali, quelle eh... che forse non sono smentibili neanche da qualsiasi altra fonte alternativa... Ti sei spaventato? [Rivolto a Vinci] C'è un temporale sopra di noi e visto che si parlava di queste cose... E' una turbo... è una turbolenza che non riguarda il nostro studio -- Abbiamo visto, del resto appunto, che il film che sta per arrivare anche in Italia, mostra quelli che sono, stando alle... intercettazioni che ci sono state, sicuri episodi di eroiso e comunque di ribellione dei pesseggeri a bordo nei confronti dei dirottatori. Fracassi, cosa... eh... si dimostra di questa vicenda al di là delle tesi e contro le tesi ufficiali?

FRACASSI: Della vicenda dell'aereo... 93?

MENTANA: United 93.

FRACASSI: Allora... eh... la vicenda dell'aereo 93 si basa -- la ricostruzione si basa come è stato visto -- eh... praticamente solo sulle... ehm... registrazioni delle telefonate che ci sono state. (Benissimo) che hai appena detto che sono incontrovertibili. Io su queste qui qualche dubbio ce l'averei; nel senso... io... a parte che non le ho sentite mai quelle telefonate, però questo è un dettaglio, eh... il dubbio è il seguente. Chi è stato negli Stati Uniti, e lo sa bene, è... eh... il sistema di copertura telefonico americano è molto diverso da quello nostro italiano, che comunque ha già dei grossi buchi. E' molto diverso, primo perché... eh... ci sono intere zone, essendo l'A... l'America sterminata, ci sono intere zone che non hanno nessun tipo di copertura.


Fracassi dice che l'America è troppo sterminata per poter essere coperta dalle linee telefoniche. Per quale motivo, allora, quando parla della mancata intercettazione degli aerei dirottati, non è più altrettanto sterminata?

Inoltre Fracassi non precisa, o non sa, che le telefonate non furono fatte da cellulari (tranne due, cadute subito), ma dagli speciali telefoni installati a bordo, chiamati Airphone, che hanno una copertura nazionale totale, separata da quella della rete cellulare e sono fatti apposta per poter telefonare durante i voli.

MENTANA: Di copertura, certo...

FRACASSI: E poi perché non hanno... dei ... gestori di cellulari che coprono l'intero territorio natur... nazionale, ma hanno dei gestori più locali quindi messi a macchia di leopardo. Questo vuol dire che se io faccio una telefonata e mi sposto, poi su un aereo ci si sposta molto rapidamente, nel giro di pochi minuti passo da zone in cui non ho campo per niente, zone in cui sto in rooming perché non è il mio gestore eccetera, eccetera...

MENTANA: Passa da un gestore ad un altro gestore che offre i suoi... eh...

FRACASSI: Esattamente. Ci vuole del tempo per passare da... da un gestore all'altro. Eh... in, secondo le ricostruzioni di queste telefonate, una telefonata è durata addirittura 13 minuti. Allora, vuol dire che per 13 minuti la linea non è mai caduta; eh... da quello che risulta, sia chi telefonava, sia chi riceveva, riusciva a beccare al primo colpo la linea. Cioè, ci stanno alcune cose che sono, diciamo... è come vincere un terno al lotto.


Falso. I passeggeri non presero subito la linea. Proprio la telefonata di Todd Beamer, durata 13 minuti, a cui si riferisce Fracassi fu l'ultima di una serie di tentativi che andarono a buon fine alle 9:43. Inoltre venne effettuata con l'Airphone, non con un cellulare. Qui un'esauriente analisi sulle telefonate dai 4 voli.

MENTANA: Fracassi, vediamo di intenderci. Abbiamo spiegato già nel filmato... eh... che si contrapponeva alla tesi.. eh... di Mazzucco, che questa vicenda non è così facile, comunque, da, da descrivere; nessuno... eh... nega che ci sono degli aspetti che sono oscuri. Eh... ciò a cui facevo riferimento è solo che sicuramente eh... ci sono stati degli episodi di ribellione dei passeggeri nei confronti dei dirottatori, a meno che non si pensi a una sceneggiata, che sarebbe terribile, impensabile, solo quello stavo dicendo. Riguardo... riguardo al... alla facilità di comunicare attraverso i cellulari in volo, ovviamente, abbiamo sentito che, le tue parole, le sue parole, sono... eh... interessanti, che fanno riflettere. Ma Vinci cosa vuol dire a riguardo?

VINCI: Mah, intanto se si fosse trattato di una sceneggiata sarebbe stata una sceneggia... cioè bisognerebbe ipotizzare una sceneggiata con la complicità dei familiari a terr... (cioè) a terra. Cioè, la moglie di uno di questi dovrebbe avallare la teoria che suo marino, marito, non ha mai lasciato un messaggio telefonico sulla segreteria telefonica di casa dicendo: "Siamo stati... l'aereo è stato dirottato" eccetera, eccetera. Quindi, questo io tenederei ad escluderlo... eh... ma così, proprio come prima cosa. Secondariamente una telefonata di 13 minuti. Io credo... Intanto, molte di queste telefonate non sono state fatte dai cellulari, ma dai airphone, che sono dei telefoni che in America, già ormai da diversi anni, sono presenti in tutte le file, anche in classe economica, di solito sul sedile centrale di ogni sessione di... di sedile, quindi sono telefoni dove tu puoi prendere, mettere la carta di credito e cominciare a telefonare subito, è una cosa semplicissima. Per quanto riguarda la telefonata di 13 minuti, io, onestamente, non so a quale telefonata esattamente ti riferisci, ma se uno di loro fosse riuscito a fare una telefonata, tu ce lo vedi che parla per quattro minuti: "Papà ora ti lascio, ne parliamo dopo" e spe... e chiude? No, continua fino a quando può continuare. Quindi, io credo che... eh... le telefonate lunghe si spiegano, il complotto è assolutamente... eh... impossibile...

MENTANA: Semmai non si spiega perché i terroristi dovevano lasciar telefonare. Questo...


[Fine quinta parte]


Sesta parte


VINCI: Eh... oh... quanti erano su quell'aereo, *** forse?

FRACASSI: Però, a proposito della stranezza di queste telefonate, se si va a vedere quello che hanno detto, ci sta una telefontata che ha del surreale. Eh... se io telefonassi a mia madre, in una situazione del genere, incomincerei urlando, gridando aiuto, chiedendo qualche cosa. Uno dei personaggi che ha fatto più telefonate, quando fa la sua prima telefonata alla mamma dice: "Buongiorno, mi chiamo..." come se io telefonassi a mia madre: "Buongiorno, mi chiamo Franco Fracassi." Mi sembra una cosa curiosa, cioè... mh... credo che nessun... nessuno farebbe mai una telefonata del genere.


Il passeggero menzionato è Mark Bingham. A parte la giusta obiezione (qui sotto) di Mentana, la stessa madre del ragazzo, come si può leggere qui non ha trovato niente di surreale in questa telefonata.

MENTANA: Ciò che noi, cioè... ciò che passa nella testa di chi si trova in una situazione del genere...

FRACASSI: Su questo... su questo non c'è dubbio.

MENTANA: Io vorrei che noi cercassimo... o perlomeno io sono disponibile, francamente, per, proprio per attitudine, per atteggiamento mentale, che quello fosse... eh... la nostra distorsione di giornalisti a... a cercar di capire qualsiasi tesi. Ma perché avrebbe dovuto fare qualcosa di alternativo, questa recita di massa su questo volo non lo riesco a capire, anche se io sono pronto ad accogliere, personalmente, concettualmente la tesi che, vista quella situazione, quell'aereo non sia... sia potuto cadere in un modo diverso da quello... eh...

FRACASSI: Su questo io... eh... questa è l... diciamo... io mi... questa sera non volevo parlare di nessuna teoria; su questo ho una mia teoria del tutto... eh... cam... diciamo, senza nessuna prova, te... pura teoria. Allora, quello che è accaduto l'11 settembre, eh... ha...

MENTANA: Al volo 93? O in generale?

FRACASSI: Sì, il volo 93 è l'esempio più clamoroso però...

MENTANA: Sì, quello che è accaduto l'11 settembre in generale...

FRACASSI: ...insomma, diciamo, rapportandolo anche a tutto quanto il resto. Ehm... ci sono due episodi significativi: uno è questo qui delle... dei passeggeri che si sono rivoltati e l'altro è dei pompieri che sono morti dentro le torri. Perché sono significativi? Perché in una vicenda, quando si racconta una vicenda drammatica -- io sto parlando, in questo caso qui di pura teoria, quindi di un film. Se io dovessi scrivere un film drammatico... eh... chi scrive film o chi...

MENTANA: Sì. E' una storia che ha cambiato la storia del mondo negli ultimi cinque anni.

FRACASSI: ...o chi racconta storie di questo genere qui, sa benissimo che hanno bisogno di alcuni elementi fondamentali.

MENTANA: (Cioè?)

FRACASSI: Questi elementi fondamentali...

MENTANA: L'eroismo dei... dei...?

FRACASSI: Sono gli eroi all'interno di una vicenda. No. Io sto -- ho detto che è una teoria, quindi non è, ovviamente, suffra... suffragata da alcuna prova -- eh...

MENTANA: Eravamo riusciti a arrivare quasi alla fine senza delle teorizzazioni...

FRACASSI: No, no, no, ma è... è evidente, cioè... eh... tu mi hai chiesto come mai...

MENTANA: Ma certo...

FRACASSI: ...una cosa del genere. Io su una cosa del genere non so dare risposte. Eh...

MENTANA: Eh... che... tutta una quest... una... messinscena di questo genere avrebbe bisogno, per... eh... trovare fondamento e impatto emotivo della presenza di eroi...?

FRACASSI: Esattamente. Perché se fosse...

MENTANA: Ma questo presupporrebbe un gigantesco burattinaio...

FRACASSI: Che se lo fossero fatti da soli, diciamo così, l'attentato -- come aveva detto lui [indica Vinci]. Cioè, se nel caso in cui l'Amministrazione Bush avesse deciso di auto-farselo -- l'attentato -- in questa ipotesi, eh... avrebbe avuto bisogno di alcuni elementi e uno di questi elementi è la presenza di eroi. In tutti [sic] le storie di questo tipo, in tutti i film di questo tipo, eh... è presente un elemento del genere. Questa è una teoria.

MENTANA: E' una teoria e... e... che non è... su cui, penso, Alessio Vinci...

VINCI: No, no, in questo caso qui, no. Cioè, (cioè), ammazzare decine e decine di pompieri per creare gli eroi, per non parlare dei passeggeri, eccetera, eccetera. La teoria dell'eroe c'è; io l'ho vissuta sulla mia pelle, in Iraq, col... la... soldatessa Lynch. Io, ho raccontato quella storia, che era una storia completamente diversa da quella che era stata raccontata da... dal Pentagono, quindi non entriamo in questo particolare. Quindi...

MENTANA: E' una storia che è stata sceneggiata a posteriori. La... l'eroina Jessica, no?

VINCI: Sceneggiata a posteriori. Il film, l'eroina, il soldato Jessica Lynch presa in ostaggio. Si era difesa con il cari... sparando colpi... tutto falso.

MENTANA: Questo per indicare che può succedere...

VINCI: Può succedere.

MENTANA: ...ma anche un'altra cosa; che il giornalista Alessio Vinci eh...

VINCI: Era lì.

MENTANA: ...sa che possono esistere queste cose.

VINCI: Può esistere, non lo escludo. Ma escludo assolutamente, categoricamente che questo sia successo quel giorno lì, perché al di là del compl... di quelli che hanno messo le bombe, al di là di quelli che hanno messo... anche, anche uccidere i pompieri no. Però volevo dire una cosa, che forse... però io vorrei...

MENTANA: Anche perché saremmo alle prese con il più gigantesco gruppo criminale [incomprensibile]...

VINCI: Esatto, ma io vorrei dire... scusami... C'è una cosa però credo...

FRACASSI: Ma io [incomprensibile] ma questo nel caso in cui uno... cioè qui stiamo parlando di una tesi, diciamo, complottista...

MENTANA: Sì, sì, ma la tesi... Scusa Fracassi, se la si costruisce poi uno dovrebbe anche dire, per coerenza, perché uno dovrebbe fare tutto questo.

VINCI: Il motivo, il movente del crimine quale è stato? Ma poi c'è un'altra cosa che vorrei dire su... per quanto riguarda la... il volo del... 93, schiantato in Pennsylvania. Se si può trovare il fotogramma dell'impatto sul... sul terreno. Io credo che non c'è un solo buco, credo che si vedano le due ali, lateralmente al buco, se uno vuol fare la teoria. E poi un'altra cosa. Ammettiamo, ammettiamo anche la teoria dell'abbattimento; perché l'Amministrazione americana, eh... trovandosi sotto attacco con due aerei già schiantati sulle Torri Gemelle -- se non sbaglio il terzo si era già schiantato sul Pentagono -- quindi c'era chiaramente un attacco in corso, per quale motivo non lo avrebbero dovuto abbattere? E se lo avessero abbattuto era semplicissimo...

MENTANA: Perché negarlo...

VINCI: ...dire: "Era meglio abbatterlo in Pennsylvania, che non farlo schiantare su Washington"? Quindi io credo che, anche se fosse stato abbattuto, in quel momento, sarebbe stato, o successivamente, sarebbe stato molto semplice, tra virgolette, semplicemente spiegare che l'alternativa al non abbatterlo sarebbe stato un altro attacco su Washington.

FRACASSI: Non avresti avuto più gli eroi, però, in quel caso.

VINCI: Beh, allora torniamo al discorso, dobbiamo ammazzare 90 persone per creare degli eroi.

MENTANA: Questo è un discorso molto, molto...

FRACASSI: Quando ne sono morte 3000, 90 in più, 90 in meno, non è che cambia molto, insomma.

MENTANA: Eh...

FRACASSI: No, eh... stiamo parlando di... di... se di numeri sono...

MENTANA: No, no. Se... eh... io non commento e seguo... Ripeto, se ci inoltriamo eh... come abbiamo fatto in questa puntata nelle tesi alternative, poi è giusto...

FRACASSI: No, però, visto che...

MENTANA: ...prendere in considerazione e ascoltare... eh... tutto.

FRACASSI: Esattamente, esattamente.

MENTANA: Non spetta a me commentarlo, ma ai telespettatori. Fra poco però c'è l'ultimo aspetto, quello su cui tanto si è discusso: l'aereo caduto sul Pentagono. Subito dopo la pubblicità.


[Fine sesta parte]


Settima parte


MENTANA: E' l'ultima parte, quella in cui parliamo dell'aereo fantasma -- come dice il titolo di questo capitolo -- del... eh... Pentagono e in cui poi tireremo le somme di tutto quello che si è detto questa sera. Allora, sappiamo qual è la vicenda; la vicenda è quella dell'aereo dirottato che va a... precipitare proprio sulle mura del Pentagono, della sede del Dipartimento alla Difesa americana. Si è detto che di quell'aereo non si è mai vista traccia, e neanche ci hanno aiutato le immagini che sono state sdoganate da poco dallo stesso Dipartimento alla... eh... Difesa. Vediamo come, nel film di Massimo Mazzucco, si parla di questo aspetto.


[Servizio tagliato]

MENTANA: Ecco, questa è... costruita, scenicamente, molto bene; comunque è la tesi alternativa, o l'insieme dei dubbi, riguardanti la vicenda dell'aereo fantasma sul Pentagono. Prima di sentire eh... le idee diverse, la confutazione, il tentativo di confutazione, le contro-tesi di... dei nostri eh collaboratori, è giusto che, eh... visto che si citava anche il corrispondente dal Pentagono della CNN, è giusto che... Vinci dica la sua su quella citazione.

VINCI: No, dico la sua, non la mia, perché lui era il corrispondente che era lì poche ore dopo l'impatto, e, purtroppo, questa parte che viene ulti... utilizzata nel documentario, è soltanto una parte di un servizio molto più lungo.

MENTANA: Una estrapolazione.

VINCI: Sì, sono alcuni secondi da un servizio durato diversi minuti. Eh... lui è stato preso completamente fuori contesto perché lui lì non raccontava quello che aveva visto lui, lui rispondeva a una domanda, di uno dei ***, che gli chiedeva che c'era stato un testimone oculare che parlava di un impatto avvenuto prima del Pentagono, quindi, di un, eventualmente, di un buco di una evidenza di un... di un att... di un aereo che è crollato su... vicino al Pentagono. Lui diceva: "No, io non ho visto niente che si... niente che, che mi possa suggerire che ci sia un aereo vicino al Pentagono. L'unico che vedo -- e lo dice qua -- l'unico che vedo è l'impatto sul Pentagono stesso." Quindi lui parlava di quello che diceva un testimone oculare. Secondariamente, lui, quando parla di "non c'è evidenza di grandi pezzi di fusoliera, grandi pezzi di..." lui parla di grandi pezzi, ma non esclude -- tant'è vero che il servizio qui lo dice, io ho qui il testo integrale del servizio -- lui dice che ci sono, che lui stesso ha fatto delle foto ad alcuni pezzi piccolissimi di fusoliera e di quello che sembra essere il cockpit*.

MENTANA: Era giusto perché era citato...

VINCI: Esatto.

MENTANA: Era era giusto darti la parola perché era citato il corrispondente della CNN.

VINCI: Purtroppo ogni tanto c'è... un po' di malafede.

MENTANA: Aspetta, sentiamo prima le tesi di Paolo Attivissimo, eh... che sono state... eh... messe insieme e elaborate da Anna Migotto.


[Servizio tagliato]

MENTANA: Questi sono... le due versioni, le due tesi eh... messe in... eh... contraddizione. Abbiamo sentito per l'ultima volta un estratto del film di Massimo Mazzucco, tra poco sentiremo anche l'autore, e poi eh le tesi alternative che sono state elaborate eh... sui suggerimenti di Paolo Attivissimo. Allora, Fracassi però...

FRACASSI: Allora, innanzitutto, oh... sul secondo filmato che abbiamo visto ci sta una cosa che eh... -- è brutto dirlo? -- non è vera. Eh... no, è brutto dirlo nei contronti di chi l'ha fatto. [ridacchia]

MENTANA: Si sono dette cose molte più brutte. Non è vera perché?

FRACASSI: Eh... nel senso che... è stato fatto vedere il motore di... di un aereo, è stato detto che questo ae... questo motore era perfettamente compatibile col motore dell'aereo. Allora, i Boeing 757 portano dei motori Rolls Royce. Eh... un giornalista, eh non mi ricordo francamente quale...

MENTANA: Un giornalista.

FRACASSI: Esattamente. E' andato ad intervistare il capo dei tecnici della Rolls Royce che produce quei motori, gli ha fatto vedere le fotografie, gli ha fatto vedere i filmati e lui ha detto: "Non è il motore di un Boeing 757." Ha escluso la cosa, quindi, quel motore lì non può essere perché l'ha detto chi l'ha costruito. Eh... la seconda cosa invece, una cosa molto poco plausi... plausibile, e cioè la scatola nera è inservibile. Allora, noi sappiamo... eh... (cioè) nei... in incidenti aerei molto più devastanti contro... non contro edifici che sono relativamente molli, ma contro montagne di granito, le scato... le scatole nere vengono recuperate e vengono lette. E' molto curioso che in questo caso, contro un edificio che per quanto possa essere duro sicuramente è meno duro di un edificio di granito, la scatola nera... eh...

MENTANA: E' ***

FRACASSI: Esattamente. Eh, poi vorrei dire solamente una cosa...

MENTANA: Prego.

FRACASSI: ...in più sulla... sull'impossibilità del fatto che un... un aereo di linea possa aver colpito il Pentagono, una cosa che non è stata detta nel... nei due servizi. E cioè: il Pentagono ha un sistema di difesa. Potrà sembrare [ridacchia] eh... una cosa curiosa, ma è, credo, la cosa più normale del mondo.

MENTANA: Mi sembra anche ovvio, certo.

FRACASSI: E' credo il posto più importante del mondo.

MENTANA: E quindi? E' un sistema antiaereo automatico per cui è impossibile?

FRACASSI: Ha un sistema di difesa molto sofisticato che è formato da cinque batterie antimissile. Queste cinque batterie antimissile si am... si azionano anche senza l'intervento umano perché può succedere che la persona che li aziona si sente male, eccetera eccetera -- sappiamo benissimo come funzionano queste cose. Gli scattano automaticamente il comando*...


Quanto sostenuto da Fracassi è in contraddizione alle affermazioni del comandante-pilota Claudio Galavotti (ritenuto fonte attendibile anche da Chiesa nella puntata del 24 maggio), nello speciale del TG1 del 19 febbraio 2006. Il passaggio:

OLLA: "Ma, come mai è possibile sorvolare il Pentagono? Il Pentagono non è protetto dal cielo?"

GALAVOTTI: "Oggi come oggi, non è più possibile farlo. Però... eh... partendo dal presupposto, che ha detto il comandante Arpino, con la sorpresa di quel...gli istanti, in quei minuti in cui... eh... era veramente difficile tracciare tutti gli aeromobili e capire cosa stava succedendo, ed essendo un periodo di basso livello di attenzione da parte del sistema americano, era possibile avvicinarsi al Pentagono. Addirittura non c'erano difese in loco per quanto riguardava la difesa del Pentagono e della Casa Bianca."

MENTANA: E quindi un aereo non avrebbe potuto avvicinarsi né tantomeno colpire il Pentagono?

VINCI: Abbattuto automaticamente?

FRACASSI: Sarebbe stato automaticamente abbattuto, a meno che, il radar di queste batterie antimissile l'avesse riconosciuto come amico, come...

MENTANA: Non avesse proceduto* alle procedure di riconoscimento, certo. Chiarissimo.

FRACASSI: Esattamente.

VINCI: O aereo civile. O aereo civile.

FRACASSI: L'aereo civile non è...

VINCI: Qui vale la teoria che tu ricordavi all'inizio, l'aereo di Thomas... come si chiamava il tedesco... [rivolto a Mentana]?

MENTANA: Mathias Rust.

VINCI: ...Mathias Rust, scusami. Eh... l'aereo probabilmente...

MENTANA: L'aereo è atterrato sulla Piazza Rossa di Mosca.

VINCI: ...probabilmente l'addestramento era "vola basso" perché eviti questo sistema, se c'è.

FRACASSI: Sì, ma ci stanno dieci anni di differenza. Quindici anni credo, di differenza, contando...

VINCI: Poi stavo pensando una cosa.

MENTANA: Quindici anni.

VINCI: Tu guarda un po' come sono fessi questi. Hanno organizzato tutto questo attacco: le Torri Gemelle, le bombe, le co... e hanno sbagliato e gli hanno messo il motore sbagliato, alla fine? Hanno trovato il motore di un 757 Rolls Royce che non era il suo? Hanno fatto proprio questo errore? Dopo aver... dopo aver complottato, aver messo in sce... tutta questa messinscena, sono riusciti a trovare i 4 aerei, per anni e anni hanno addestrato i piloti arabi, per... hanno ammazzato piloti, hanno ammazzato gente, hanno ammazzato i pompieri, hanno fatto abbattere un aereo così, e poi, sul momento in cui dovevano piazzare l'arma del delitto, hanno sbagliato motore? No, non ci credo.

MENTANA: Allora, probabilmente noi potremmo andare avanti eh... 12-13 ore a parlare di questo, eh... abbiamo però mostrato eh... le cose salienti, i fatti salienti, i cinque capitoli importanti di quell'11 settembre raccontato da una storia ufficiale, ormai archiviata, diciamo, e contestato sempre più, progressivamente, da una marea montante... di... tesi alternative, dati alternativi, documenti alternativi; tant'è che domani, a Chicago, si apre un convegno, un nuovo convegno, proprio che mette insieme tutte le tesi alternative a quella ufficiale sull'11 settembre.


[Fine settima parte]


Ottava parte


MENTANA: (Ci) siamo largamente avvalsi, lo abbiamo detto tutte le volte, di un film del regista Massimo Mazzucco. Penso che Mazzucco sia collegato telefonicamente con noi da Los Angeles. Massimo?

MAZZUCCO: Sono qua, sono qua. Sono qua e vi...

MENTANA: Grazie. Grazie, intanto, di averci permesso eh di mostrare ampiamente il... il film. Hai seguito...?

MAZZUCCO: Permettimi di dire una cosa.

MENTANA: Prego.

MAZZUCCO: Non è falsa cortesia -- ringrazio vermente te, voi, perché... eh... dare spazio a una cosa del genere, con il peso che comporta, è veramente notevole, lo state facendo con grande correttezza e va riconosciuto sicuramente. Finora non c'è, non ci è arrivato ancora nessuno e questo va detto. Eh... se posso... ho seguito un pochino al telefono, tramite un amico, perché putroppo non... canale 5 in diretta non arriva ancora in certi States.

MENTANA: A Los Angeles no.

MAZZUCCO: Ma comunque sia, se mi permettete, io, io stesso avevo chiesto di non partecipare perché mi sembrava che il film avesse già detto abbastanza e quindi non mi sembrava giusto. Però, vorrei solo correggere 2-3 eh... cose non corrette che sono state dette, perché il pubblico che non conosce questi problemi non è giusto che... che vada a dormire con certe informazioni sbagliate.

MENTANA: Certo.

MAZZUCCO: Solo questo, se mi permettete. Partirei dall'ultima, proprio. Ho sentito che Vinci -- che tra l'altro Vinci è un... è un... è un giornalista che io ascolto sempre volentierissimo, faccio il tifo per lui quando è in CNN perché lo trovo veramente bravo -- però mi stupisce un po' che abbia detto... che abbia detto che quel... ha praticamente accusato che quel... quel video di McIntyre sia stato in qualche modo usato fuori contesto. Forse non ha sentito bene, ma McIntyre all'inizio dice "From my close-up inspection", cioè "dal mio sopralluogo ravvicinato", non è, non sta assolutamente raccontando niente di nessun altro. Che poi volesse dire un'altra cosa sono affari suoi, ma lui ha detto, ha detto "from my close-up inspection", "dal mio sopralluogo ravvicinato." Non è giusto dire che non ha detto quello (che ha detto).

MENTANA: Possia... possiamo dire Mazzucco che non c'è... che... eh... la citazione non era vostra, tua...

MAZZUCCO: No, io...

MENTANA: ...non è stata un'estrapolazione... eh... manipolatoria e... eh... probabilmente...

MAZZUCCO: Sicuramente... Certo io... [incomprensibile]

MENTANA: ...questo lo diciamo con chiarezza e diciamo anche però che penso che anche Vinci non abbia nessun intento eh... mistificatorio...

VINCI: Asso... assolutamente no. Era semplicemente... io parlavo... lui stava raccontando quello che gli era stato detto da un testimone; cioè un testimone gli aveva raccontato...

MAZZUCCO: Sì?

VINCI: ...che secondo lui l'impatto dell'aereo, o dell'oggetto, era avventuto prima del Pentagono e allora lui ha detto: "From my close-up inspection" cioè "da quello che vedo io", io McIntyre...

MAZZUCCO: Sì.

VINCI: ...non c'è "evidence of a plane having crashed anywhere near the Pentagon"...

MAZZUCCO: Infatti*.

VINCI: ..."non c'è prova che un, un aereo sia... si sia schiantato vicino al Pentagono, ma soltanto contro il Pentagono."

MAZZUCCO: Eh beh, questa parte io non l'ho sentita...

VINCI: Eh...

MENTANA: Però, però... però...

VINCI: Io ho trascritto qua.

MENTANA: Però qui entriamo in una...< MAZZUCCO: D'accordo, io riconosco...

MENTANA: ...in un dettaglio specialistico.

MAZZUCCO: Certo, certo, infatti.

MENTANA: Chiedo scusa. Non siamo...

MAZZUCCO: Diciamo pure che va benissimo perché Vinci sa sicuramente meglio di me, conosce i filmati CNN e di questo tipo, quindi va benissimo. Io... (purtroppo) questo è quello che gira in rete. Un'altra cosa che vorrei dire è questa: io non ho la presunzione di sapere assolutamente cosa è successo quel giorno, sarebbe un miracolo se lo sapessi, ma non faccio né il terrorista, né, né, né l'investigatore. Io ho raccolto in questo film solamente dei fatti; li ho messi a disposizione di chi vuole vederli -- e chi vuole vederli può farsi un'opinione -- e chiaramente la mia... la tesi... -- sottinteso che io sostengo che qualcosa è andato storto, però, chiaramente, non so dire che cosa.

MENTANA: Certo.

MAZZUCCO: Quando sento dire a un certo punto, sento i ragionamenti all'indietro: "Non potrebbero aver fatto questo perché, per qui, per là" io non, non so, ho un modo di ragionare diverso. Io... io... Ci sono questi fatti; ci sono delle esplosioni nelle torri? O qualcuno me le spiega oppure io resto con un dubbio.

MENTANA: Tu vuoi stare... tu dici: il modo migliore per affrontare questa materia è stare alla materia di fatto, no?

MAZZUCCO: Beh sì, perché nessuno di noi [incomprensibile]...

MENTANA: E poi spetterà a qualcun altro spiegare il perché o il per come.

MAZZUCCO: Beh sì, mi sembra più giusto.

MENTANA: Però...

MAZZUCCO: Io sicuramente non ho quella presunzione. Io presento dei fatti...

MENTANA: Ecco...

MAZZUCCO: ...è stato un grande sforzo devo dire, perché chiaramente, è una fatica...

MENTANA: No, no. Ma eh... se...

MAZZUCCO: Non dico di andare oltre, ma...

MENTANA: Sei stato regista e produttore indipendente di questo... eh... di tutto questo... eh... di tutto questo...

MAZZUCCO: Esatto, mi sono creato da solo [incomprensibile]. Eh... eh... un'altra, un'altra cosa adesso che ho fatto... ho preso un po' di appunti al volo...

MENTANA: Hai preso appunti, ma, purtroppo, tu sei avvantaggiato dal fatto che a Los Angeles eh... siamo nel primo pomeriggio, qui è notte fonda, è l'una e quaranta, e ho, giustamente, i colleghi del telegiornale col forcone in mano... [risatina]

MAZZUCCO: Lasciami solo dire, allora -- (siccome) non so se l'avete detto -- tutto quello che avrei voluto dire qui, lo diremo sul nostro sito che è Luogocomune.net, da lì, dove è nato tutto questo lavoro e ci sono 4000 iscritti che hanno fatto un lavoro collettivo, con *** a questo film. Quindi, parlo anche a nome di tutti, vi ringrazio incredibilmente per...

MENTANA: No, no, non devi ringraziare. Grazie a Massimo Mazzucco. Io, però -- se vuoi resta anche in linea -- voglio sentire un attimo anche Paolo Attivissimo che ha... eh... ha avuto... eh... ha avuto un ruolo importante -- abbiamo solo pochi secondi però lo voglio assolutamente sentire e ringraziare -- un ruolo molto importante nelle tesi che si contrapponevano a quelle del film di Mazzucco. Attivissimo?

ATTIVISSIMO: Buonasera.

MENTANA: Buonasera. E' sta... Allora... grazie... grazie anche a te. Spero che il lavoro che abbiamo fatto, anche con il tuo contributo, sia stato soddisfacente; tu ci ascolti anche tu... tu ci hai seguito anche tu dall'estero, anche se da molto più vicino di Mazzucco, vero?

ATTIVISSIMO: Sì, sì, io sono a Lugano. La cosa interessante che credo sia emersa questa sera è che è molto facile assemblare delle immagini anche apparentemente innocenti, come quella della scatola eh... con il telo blu, e farle sembrare inquietanti e misteriose; in realtà, come si vede guardando bene quella fotografia, si nota che è semplicemente una tenda, che è stata assemblata davanti al Pentagono; lo si vede perché le persone stanno reggendo con poco sforzo questo enorme contenitore, quindi non c'è nessun mistero. E questa purtroppo è una tendenza molto frequente nell'assemblare le immagini di questi filmati...

MENTANA: Certo, (certo)...

ATTIVISSIMO: ...favorevoli alle tesi di complotto.

MENTANA: Però possiamo dire una cosa *** Nel ringraziarti ancora una volta e nel ringraziare a... voglio dire, a nome delle verità tutti coloro che si stanno... eh... adoperando con una tesi o con l'altra per fare maggiore chiarezza, quello che si può dire è che effettivamente dopo l'11 settembre... eh... c'è stato, com'è comprensibile, per un attacco che non aveva precedenti e... che è stato clamoroso e che ha cambiato la storia del mondo, non c'è stata, forse, la necessità di trasparenza del... a favore degli organi di informazione; questa è una cosa che possiamo e che dobbiamo dire. E se molte tesi, anche le più bilacche, quelle che paiono le più bislacche, sono potute fiorire, è anche perché non ci è stata quella sufficiente trasparenza che avrebbe permesso di scrivere non solo una storia ufficiale, ma una storia quasi unica di quello che è successo l'11 settembre. Io... mi devo fermare qui, per... eh... obiettivi motivi di tempo; voglio ringraziare assolutamente, ancora una volta: Massimo Mazzucco da Los Angeles, Paolo Attivissimo da Lugano...

ATTIVISSIMO: Grazie.

MAZZUCCO: Grazie a voi.

MENTANA: ...Franco Fracassi e Alessio Vinci, il capo della CNN italiana, e tutti voi. Io voglio dire però, che due collaboratori che sono con noi da nove mesi... eh... ci lasciano... Tommaso [stringe la mano]... dovrei andare fino da Laura che è laggiù in fondo... Ci vediamo a settembre. Noi invece... noi invece ci vediamo dopodomani. Buonanotte da Matrix!



[Fine ottava parte e fine puntata]

2 commenti:

alexandro ha detto...

Mentana purtroppo dimostra con questa trasmissione di essere poco interessato alla verità, ma piuttosto di voler alimentare un fenomeno che può garantire altre trasmissioni. Vinci è chiaramente non preparato sull'argomento, così come non lo erano gli ospiti di altre puntate. Le affermazioni di Fracassi pur non supportate da uno straccio di prova, non vengono sufficientemente ribattute perché Vinci evidentemente parla più per parere personale che per conoscenza diretta. Un "avversario" preparato avrebbe chiesto conto delle cose dette da Fracassi, come la presunta difesa aerea al Pentagono e la questione dei cani antibomba. Come al solito per i complottisti è sufficiente affermare qualcosa senza un'adeguata replica, per portare a casa punti importanti che convincono molti spettatori poco informati di trovarsi davanti prove evidenti di cospirazioni e coperture, poi i falsi miti e Hollywood fanno il resto.

Yari Davoglio | Cronache dal '900 ha detto...

Ottimo lavoro di trascrizione.
Null'altro da aggiungere, se non in commento ad ALEXANDRO:
Mentana si limita a condurre la trasmissione e non a comandarla. In onda, non parteggia vistosamente per le tesi complottiste o per i dati riassunti da Attivissimo & Co. Un altro tipo di giornalismo televisivo è alla "Travaglio", ossia con esposizione di dati e partigianeria in onda. Sta di fatto che in una trasmissione televisiva NON di indagine scientifica, NON si possono esporre dati. Per forza di cose.

Have a nice night :)

Yari D.