2007/12/30

Zerobubbole 13: Una donna si affacciò dalla breccia d'impatto, quindi gli incendi non erano molto caldi

di Undicisettembre. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. L'articolo si riferisce al contenuto della versione di Zero presentata a ottobre 2007 alla Festa del Cinema di Roma.

0:14:00. NARRATORE: Insomma, temperature non certo elevatissime, come testimonia la presenza di questa donna, proprio nel punto dell'impatto con l'aereo.

Con questa frase, pronunciata mentre le immagini mostrano una foto dello squarcio d'impatto nella quale si scorge una figura umana, Zero cade in violenta autocontraddizione: pochi minuti prima, come scena d'apertura, ha presentato la voce angosciante di una donna, Melissa Doi, che grida disperata al telefono che "fa molto, molto, molto caldo". Così caldo che teme di morire.

Così caldo che dice (nella parte guarda caso tagliata da Zero) che non vede fiamme ma sente che il pavimento scotta dappertutto.

Così caldo che circa 200 persone si suicidano lanciandosi nel vuoto dalle Torri Gemelle pur di evitare di morire negli incendi (come mostrato nell'immagine qui accanto).

Ma adesso, magicamente, le temperature diventano "non certo elevatissime" secondo gli autori di Zero. Una frase che suona come uno schiaffo alla memoria di tutte queste persone.

Persone il cui gesto disperato Zero non esita a mostrare nelle proprie immagini quando vuole evocare forti emozioni, ma che dimentica disinvoltamente quando gli fa comodo sostenere improbabili quanto offensive teorie alternative.

Reticenza sui dati


Zero continua a non fornire dati che consentano allo spettatore di approfondire l'argomento.

Di quale torre stiamo parlando? A che ora è stata scattata la foto? Niente. Eppure tutti questi dati sono pubblicamente disponibili, perché la presenza di una donna che si affaccia dallo squarcio prodotto dall'impatto è nota e documentata anche nei rapporti tecnici.

Infatti a pagina 160 del rapporto NIST 1-5A si trova la fotografia mostrata qui sotto, nella quale si scorge la donna citata da Zero. Il rapporto NIST fornisce i dati che Zero non offre: si tratta del WTC1 (Torre Nord) e la foto è stata scattata da Roberto Rabanne intorno alle 9:30. E' tristemente ironico che chi lamenta una presunta inadeguatezza delle otto indagini tecniche formali svolte fin qui sugli eventi dell'11 settembre fornisca meno informazioni delle stesse indagini che critica così aspramente.

Sì, otto indagini: un'inchiesta giudiziaria civile (processo Moussaoui), due inchieste governative (Commissione 11/9 e Joint Inquiry di Camera e Senato USA) e cinque tecniche (FAA, NTSB, NIST, FEMA, ASCE), alle quali si aggiungono quelle giornalistiche e i rapporti tecnici dei soccorritori (MCEER, Arlington After-Action Report, e altri).


Ora che sappiamo luogo e ora, sappiamo anche quanto tempo è passato dall'impatto. Il volo American Airlines 11 colpì il WTC1 alle 8:46. Questa foto ritrae quindi la situazione ben quarantacinque minuti dopo l'impatto. E gli incendi, per loro natura, migrano: consumano tutto quello che trovano da bruciare e poi avanzano e salgono verso altre zone non ancora consumate.

Ignoranza della dinamica degli incendi


E' quindi ingannevole sottolineare che la donna si trova "proprio nel punto dell'impatto con l'aereo", come se dovesse essere il punto più caldo: quello è invece il punto dove l'incendio si è sviluppato subito e poi si è affievolito. Le sue condizioni tre quarti d'ora dopo l'inizio dell'incendio non dicono nulla sullo stato del resto dell'edificio.

Innanzi tutto, l'elevatissima velocità dell'impatto (fra 700 e 800 km/h) ha scagliato i frammenti dell'aereo e il carburante verso l'interno dell'edificio prima che prendessero fuoco, per cui la zona d'impatto è giocoforza una delle meno colpite da incendi. Inoltre non tutto il carburante poteva bruciare immediatamente all'impatto, perché non vi era aria sufficiente: in parte è rimasto allo stato di massa liquida e come tale ha proseguito la propria corsa, allontanandosi dalla breccia d'entrata.

Secondo il NIST, non più del 15% del carburante può essersi incendiato subito: il resto, circa 32.000 litri, deve essere rimasto allo stato liquido o nebulizzato, potendo quindi fluire o colare attraverso la struttura, fino a trovare nuova aria e qualcosa che gli desse fuoco. La questione è discussa, cifre alla mano, a pagina 79 del rapporto NIST NCSTAR 1-5A.

Ma soprattutto, lo squarcio fa da presa d'aria per gli incendi, per cui è colpito da un intenso flusso d'aria fresca, richiamata dall'esterno per effetto camino dalle fiamme all'interno della torre. Se c'è un punto ventilato in tutta l'area devastata, è proprio la breccia d'impatto. Usare questa fotografia come "prova" di temperature basse nel resto del volume colpito dagli incendi denota quindi grave incompetenza nella dinamica degli incendi in generale.

L'evoluzione dell'incendio nella zona dello squarcio è documentata dalle fotografie del medesimo rapporto NIST 1-5A: già pochissimi minuti dopo l'impatto, gli incendi non interessavano più lo squarcio e si sono poi propagati principalmente verso l'alto e il lato opposto, come mostrato dalle immmagini mostrate qui sotto.

Guardate le foto: tenendo conto del fatto che ogni lato delle Torri Gemelle misurava 64 metri (più di mezzo campo di calcio), vi sembrano indicare incendi modesti e "temperature non certo elevatissime"?

Meno di un minuto dopo l'impatto, non ci sono fiamme nello squarcio dal quale è penetrato l'aereo.

La facciata est del WTC1 alle 9:38, 52 minuti dopo l'impatto. Lo squarcio d'entrata dell'aereo è sulla facciata nord (a destra). Fonte: rapporto NIST NCSTAR 1-5A.

Le facciate ovest (a sinistra) e sud (a destra) del WTC1 alle 10:22, 96 minuti dopo l'impatto. Fonte: rapporto NIST NCSTAR 1-5A.

La facciata sud (opposta a quella d'impatto) del WTC1 alle 9:19, 33 minuti dopo l'impatto. Fonte: rapporto NIST NCSTAR 1-5A.

Chi è la donna?


L'esatta identità della donna mostrata da Zero è data per scontata da molti siti cospirazionisti, ma in realtà è controversa. Viene indicata sovente come Edna Cintron (nella foto qui accanto), 46 anni, di New York, assistente amministrativa alla Marsh & McLennan Cos. Inc, al 97° piano, morta nel crollo della torre.

Secondo queste fonti, il marito, William, avrebbe identificato Edna nelle varie foto, dai capelli e dagli indumenti, ma non con certezza. Non è stata reperita finora una fonte giornalistica attendibile e di prima mano che confermi quest'affermazione attribuita al marito.

Come notato nei commenti qui sotto, fra le immagini delle persone che si sono suicidate gettandosi dalle Torri Gemelle ve n'è almeno una di una persona i cui indumenti sono compatibili con quelli della persona che si affaccia dallo squarcio. Le immagini sono troppo sgranate per consentire un'identificazione affidabile, per cui prevale il principio di prudenza. Se davvero si trattasse della stessa persona, le fandonie di Zero sulle temperature degli incendi al WTC troverebbero la più tragica delle smentite.

12 commenti:

Henry62 ha detto...

Ciao,
in merito alla fine della donna che compare nelle fotografie (identificata come Edna Cintron), nel pezzo pubblicato sul mio blog sulle vittime dell'11 settembre dedicato ai suicidi, presento un'immagine di una donna che sta precipitando, il cui aspetto (colore dei capelli e abiti) sembra coincidere con quello di Edna Cintron.
Ricordo che il marito avrebbe identificato la moglie proprio da questi elementi: capelli e abiti.

Si potrebbe dunque pensare che effettivamente la situazione dei sopravvissuti all'interno del WTC1 fosse divenuta talmente drammatica da non lasciare scampo.
La nitidezza dell'immagine mi indurrebbe a pensare che il WTC2 non fosse ancora collassato al momento dello scatto.

Ciao,
Buon Anno Nuovo a tutti.
Enrico

federico ha detto...

scusa: non riesco a vedere "la donna"
mi potresti dare le "coordinate" nella foto?
grazie

Giuliano47 ha detto...

E' la seconda foto dall'alto.
Clicca sopra per vederla ingrandita.
La donna si trova a meta' fra le coordinate 140 e 130. Ha calzoni molto chiari e capelli rossi ed e' inclinata sulla destra per chi guarda.

Giuliano47 ha detto...

I capelli mi sembrano rossi, ma probabilmnte e' un biondo carico.
L'immagine e' troppo piccola per capire esattamente.

Henry62 ha detto...

Federico,
nella stessa foto ci sono sia un uomo che una donna.
Ho pubblicato dei particolari nell'articolo che citavo sui suicidi nel mio blog.

Dall'analisi delle due foto pubblicate, vedi che le figure hanno posizioni diverse.

Di Edna esistono anche dei filmati.

Ciao

Paolo Attivissimo ha detto...

Henry, grazie del promemoria. Ho aggiunto una precisazione in merito in fondo all'articolo e nel PDF di Zerobubbole.

Federico, ho aggiunto a inizio articolo un ingrandimento del dettaglio della foto in questione. Grazie di aver segnalato il problema.

federico ha detto...

grazie a tutti quelli che mi hanno risposto.

vedere quella donna è impressionante!

Henry62 ha detto...

Ciao Paolo,
ho pubblicato un ingrandimento dlla donna che sta precipitando e si vedono abbastanza chiaramente, alla destra del corpo, i capelli biondo-rossi.

Chiaramente non ci sono certezze, ma certamente è impressionante vedere le due immagini accostate.

Fra l'altro, non vorrei peccare di presunzione, ma mi sembrta che nessuno finora avesse fatto questo tipo di analisi e quindi Undicisettembre, ancora una volta, di dimostra al livello degli amici debunker americani.

Ciao.

TomTom ha detto...

Scusatemi l'off-topic, ma volevo augurare a tutti i ricercatori della verità (debunkers o complttisti che siano), un buon 2008, sperando che sia un anno buono per saperne ancora di più sull'argomento 11/9.....

Fabs ha detto...

Ma non so voi gente, ma io credevo che lo scopo non è dimostrare se questa povera donna era effettivamente Edna ma suffragare la tesi di Paolo Attivissimo, che io condivido.

Il resto, andare a controllare con ingrandimenti le foto di queste povere persone che si lanciano nel vuoto mi sembra macabro quanto inutile.

A proposito di teorie complottistiche riguardo l'argomento trattato in questo paragrafo ecco l'ultima teoria in circoazione.

Le persone che si sarebbero lanciate nel vuoto (più di 200 secondo Paolo Attivissimo),in realtà sarebbero state proiettate nel vuoto dall' impatto del secondo areo (sic), o almeno queste AVREBBERO PERSO L'EQUILIBRIO a causa di esso.

Questa versione è stupefacente. Puoi fornirci almeno la temporalità di questi due fatti posti in relazione Paolo?

Grazie in anticipo.
Fabio

Paolo Attivissimo ha detto...

Fabs,

io credevo che lo scopo non è dimostrare se questa povera donna era effettivamente Edna ma suffragare la tesi di Paolo Attivissimo, che io condivido.

Una cosa non esclude l'altra. Esiste anche una sorta di mitologia non cospirazionista, ossia di dicerie che si aggiungono alla ricostruzione comunemente accettata. In questa mitologia c'è anche l'idea che la persona che si affaccia alla breccia sia stata identificata con certezza. Non è così, e questa diceria va quindi corretta a prescindere dal cospirazionismo, per rispetto verso le vittime.

Poi c'è l'aspetto di smontaggio delle tesi cospirazioniste.


Le persone che si sarebbero lanciate nel vuoto (più di 200 secondo Paolo Attivissimo),in realtà sarebbero state proiettate nel vuoto dall' impatto del secondo areo (sic), o almeno queste AVREBBERO PERSO L'EQUILIBRIO a causa di esso.

Dove l'hai letta? E' un capolavoro di scemenza. E' talmente becera che non saprei neanche da quale parte iniziare a smontarla, perché uno che crede a una idiozia del genere evidentemente non sa nulla di grattacieli o di dinamica degli impatti.

Dico solo una cosa: la cifra dei suicidi non è "secondo Paolo Attivissimo", ma è data da USA Today.


Puoi fornirci almeno la temporalità di questi due fatti posti in relazione Paolo?

Gli orari degli impatti sono noti. Non ho dati sull'inizio dei suicidi, ma il fatto stesso che le persone cadano dopo l'impatto per decine di minuti sbugiarda totalmente la tesi della perdita di equilibrio.

Qui si tratta, semmai, di perdita di decenza.

Fabs ha detto...

Riguardo Edna forse, al di la dei molti mestatori, molta gente in buona fede ha bisogno di dare un volto a quell'esile figura,di associare un nome da ricordare a simbolo di quella tragedia,uscendo dall'arida contabilità dei numeri per potervi rivolgere una preghiera.

Certamente so benissimo che le tue asserzioni sono documentate dalle migliori fonti. Nel citarti intendevo la mia di fonte di imformazione diretta (non avendo ancora letto il rapporto stilato dagli esperti incaricati, e relazioni giornalistiche che tu hai avuto modo di verificare). Questo la correttezza mi impone. E comunque era una citazione ad uso interno, se ci fossero dubbi qui ci sono tutte le possibilià di approfondire.

Queste versioni assurde che ti ho segnalato sono voci che circolano a commento dei video su Youtube.

Purtroppo per quanto demenziali siano hanno un certo credito. Ma credo che questo avvenga per individui che hanno già deciso in partenza da quale parte schierarsi a prescindere dall'analisi dei fatti.

Ancora complimenti per l'opera meritoria svolta a tutto lo staff di "undicisettembre".

Fabio