2006/09/24

Sbuffi, fumo e incendi

Nel 911 il fumo la fa da padrone.
E' stato lui il vincitore, ha coperto una città per lunghi interminabili minuti.
E' stato un incubo rumoroso e sibillante per chi vi era dentro.
E' il simbolo dei crolli.

I sui amici sono il fumo degli incendi e gli sbuffi, detti anche squib. Il fumo degli incendi è il sibolo dello schianto degli aerei. Gli sbuffi per alcuni sono il segno dei crolli, per altri sono il segno della demolizione controllata.

Vediamoli tutti insieme.

Il fumo dovuto alla polverizzazione degli elementi

Jeffrey King lo paragona dalla fisica a due possibili eventi:
  1. l'esplosione di un vulcano
  2. la colata piroclastica densa e compatta che sopravvive anche all'acqua
Anche a Report è andata in onda questa affermazione.

Una delle cose secondo me più indicative sono le grosse nuvole di fumo denso che avviluppavano la zona che attraversavano il fiume, fino quasi al New Jersey. Questo genere di flusso è conosciuto bene in fisica e succede solo in due casi in maniera naturale. Il primo, nelle eruzioni vulcaniche, quando una quantità di lava all’improvviso esplode nell’aria dividendosi in piccole particelle. Nel secondo caso si parla di torpidità delle correnti. Questo avviene lungo i bordi del continente dove fango o sedimenti cadono, rimanendo a galla sull’acqua. Nella fase iniziale del crollo, nei primissimi momenti, si vedono queste nubi dense, espulse a velocità altissima. Sono dense perché corrono verso il basso diventando parte di un flusso più grande.
Ci stanno dicendo che il cemento è saltato in aria, è esploso, e poi è stato espulso, mentre i piani crollavano uno sull’altro. Non è una dinamica molto plausibile ma non ho ancora sentito nient’altro per spiegarlo (link).

Io credo sia utile citare questo video, la demolizione senza esplosivi degli uffici della Rabobank ad Utrecht. Basta un colpo e poi il resto crolla in sequenza (la struttura appare molto snella e maldimensionata). Nasce un polverone tale da oscurare la visione.
Oppure quest'altro video: anche in questo caso, un colpo dato con la sfera fa crollare parte dell'edificio e si sviluppa un denso fumo per gli elementi che sbattono a terra.
D'altra parte basta avere un po' di senso pratico e vedere le nuvole di polvere che si sollevano anche solo tagliando il cemento con una sega circolare per ricavare canalette.
La perdita in volume della sezione-parete di cemento è piccola, mentre la resa della polvere sollevata è grande.
Per altri riferimenti tenere presente le dichiarazioni di Danny Jowenko, che non solleva nessun dubbio sugli sbuffi.


Il fumo dalle torri

Spesso nei forum si afferma che l'incendio non aveva ossigeno per alimentarsi. Molto spesso viene mostrata come prova di ciò una foto di inizio incendio con il commento che l'incendio non si è diffuso nemmeno alla parete opposta. Qui di seguito riporto il discorso di Jeffrey King:

In realtà, come si è visto, pochi resti delle colonne sono rimasti in piedi fino ai primi piani. L’interno è stato disegnato in modo che, in caso d’incendio, il fuoco non potesse viaggiare attraverso gli ascensori, né che l’aria entrasse attraverso gli ascensori. L’architetto Aaron Swirsky li ha disegnati con un sistema chiamato a chiusura ermetica. C’erano finestre antincendio in grado di chiudere l’interno in un caso come questo. Le finestre, a quanto ne sappiamo, hanno funzionato bene. Vuol dire che la quantità di ossigeno era limitata (link).

Eppure guardando questa foto si vede che il vento di quel giorno ha spostato ad enorme distanza il fungo...


Il fungo è molto similare a quello dell'esplosione di Shanksville e di Piacenza. Si vede il fumo chiaro quasi spento alla base del fungo diventare sempre più nero man mano che lo si segue fino alla torre.


Questa seconda foto rende bene l'idea di quel fenomeno chiamato comunemente incendio e che altro non è che una reazione chimica.

Piccolo appunto. A risporta della capacità dell'edificio di non trasmettere fumo e calore anche oltre i piani, magari attraverso le scale o gli ascensori, c'è da considerare che l'aereo, impattando, ha forato il core centrale, quasi sicuramente eliminando tutti gli accorgimenti di progetto.
Inoltre registrazioni dal centralino del servizio assistenza 911 (il nostro 119) testimoniano di vittime che in diretta telefonica affermano di aver letteralmente preso fuoco per autocombustione (causa convezione del calore degli incendi sottostanti ai piani superiori).
Pompieri hanno raggiunto i piani superiori scoprendo solo piccoli falò sparsi?
E come mai non son riusciti a domarli? Bastava utilizzare l'estintore che avevano sulle spalle sin dal piano terra....in fin dei conti l'incendio si stava anche spegnendo da solo....o no?


Gli sbuffi

Dalla Torre Gemella durante il crollo uscivano ad intervalli regolari degli sbuffi. Questi sbuffi, localizzati sempre circa in centro alla facciata, sono per i dietrologi evidentemente identici agli sbuffi delle demolizioni controllate.
Certo nelle demolizioni controllate si vedono su ogni colonna portante e su ogni piano, mentre qui si vedono su alcune facciate, solo al centro e non per tutti i piani.
Va anche detto che nelle demolizioni controllate vengono in genere eliminati vetri e muri secondari o paramenti esterni per impedire che l'esplosione li lanci con un moto incontrollato fuori dell'edifico.
Nel World Trade Center gli sbuffi sono su una parete non preventivamente smontata e influenzano solo una finestra.
E' un peccato che le bombe esplodendo influenzino solo una finestra e non tutte quelle entro un certo raggio d'azione.
Ma a ben vedere gli sbuffi sono uguali? Proviamo a guardali da vicino:

Questo è uno sbuffo ingrandito del WTC. Si nota che esce inizialmente un po' di fumo, uno sbuffo che aumenta sempre più di intensità e tonalità tanto da perdere la trasparenza e oscurare il cielo dietro, progressivamente con l'avvicinarsi delle macerie.
Il fenomeno non è istantaneo, ma è sempre più in crescita fintanto che le macerie raggiungendolo non lo fanno sparire nella nuvola che si portano dietro.

Ecco invece lo sbuffo di una esplosione. E' un colpo che proietta all'esterno una massa di fumo, che in seguito si diffonde. Non è seguita da un aumento progressivo dell'intensità di fumo che esce, anzi si nota che dopo pochi secondi presenta solo lievemente un legame dalla direzione da cui è venuto. Insomma è un colpo istantaneo, non progressivo come sopra con aumento di intensità.

Io mi sento di dubitare delle somiglianze degli sbuffi, soprattutto se li si guarda accuratamente da vicino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sarebbe opportuno confrontare gli sbuffi del crollo delle torri con sbuffi di demolizioni controllate, come se ne trovano a centinaia in rete, invece che con un filmato nel quale non si capisce la provenienza dello sbuffo di fumo.
http://video.google.it/videoplay?docid=-9140926765651633223&q=controlled+demolition
oppure
http://video.google.it/videoplay?docid=-4125021851941432886&q=controlled+demolition