2006/09/03

Rottami al Pentagono: confronto con lo schianto del volo El Al 1862 ad Amsterdam

di Hammer (con il contributo di Zeus Blue)

Uno degli aspetti più controversi degli attacchi dell'11/9 è l'apparente mancanza di vistosi rottami di aereo al Pentagono.
Questo aspetto può trarre in inganno anche gli osservatori meno propensi a credere alle teorie arzigogolate che sostengono che un oggetto diverso fu utilizzato per gli attacchi dell'11/9. Ci si aspetterebbe di vedere grossi resti di aereo; invece ci si deve accontentare di rottami, comunque compatibili con un Boeing 757 della American Airlines e non con missili o aerei diversi, più piccoli di quelli che la nostra immaginazione vorrebbe.

Qualche informazioni utile ci può arrivare dal confronto con lo schianto del volo El Al 1862 contro un palazzo residenziale di Amsterdam il 4/10/1992 in seguito ad un guasto a due motori.

Da quanto apprendiamo dal sito aviation-safety.net, il velivolo che impattò ad Amsterdam era un Boeing 747 - 258F che al momento della partenza dall'aeroporto di Amsterdam fece registrare una massa di 338 tonnellate (solo 21 sotto il limite massimo consentito).
Al contrario, stando ai dati forniti dai rapporti NIST, il Boeing 757-200 che si schiantò contro il Pentagono aveva massa massima consentita di 181500 libbre (circa 80 tonnellate).
Il sito www.airliners.com ci fornisce inoltre le dimensioni dei Boeing 747-200 e 757-200.

Da questi dati di base si evince che l'aereo che si schianto ad Amsterdam era quindi circa 4 volte più massivo del Boeing che impattò al Pentagono e molto più ampio sia in lunghezza (70,6m vs 47,3m) che in larghezza (59,6m vs 38m).

Per quanto riguarda la dinamica degli incidenti, sappiamo bene che il Boeing 757 si schiantò al Pentagono con traiettoria orizzontale e impattò a circa 900 km/h, sempre basandosi sui rapporti NIST, contro la facciata esterna.
Al contrario è molto difficile valutare la dinamica di impatto del volo El Al 1862. Qualcosa possiamo dedurre dalle registrazioni antecedenti allo schianto dalle quali apprendiamo che l'aereo stava perdendo quota, era già giunto a 1500 piedi (circa 450 metri); inoltre si può ipotizzare che la velocità non fosse eccessiva, dato che l'aereo stava tentando un atterraggio di emergenza dall'aeroporto dal quale era partito.

La traiettoria dell'aereo in avaria, dal decollo allo schianto, è mostrata nell'immagine seguente, presa da questa pagina web di indagine.


Per quanto riguarda lo schianto ci può aiutare il seguente fotogramma tratto da questa ricostruzione animata disponibile in rete. L'aereo era inclinato verso destra di circa 90°, essendo entambi i motori guasti sulla stessa ala, e aveva già raggiunto una quota sufficientemente bassa da colpire gli edifici con traiettoria orizzontale.


La seguente immagine mostra dall'alto una rappresentazione dell'edifcio colpito ed evidenzia la zona in cui si sviluppò l'incendio.


Riguardo le conseguenze dell'impatto, è possibile fare un paragone abbastanza preciso. In entrambi i casi, infatti, si verificò un importante incendio delle strutture colpite seguito dal crollo parziale delle stesse.



Analizziamo in maggiore dettaglio il caso olandese.
Già dalle prime foto del vigoroso incendio sviluppatosi, possiamo notare che la grossa carcassa dell'aereo è stata in breve tempo divorata dalle fiamme. Infatti, nonostante la sua imponenza, l'aereo sembra già sparito.




Le seguenti immagini mostrano la zona dell'impatto dopo il crollo e l'estinzione dell fiamme. Le immagini confermano che a seguito di un incidente di questo tipo non restano voluminosi resti aerei.



Versioni ad alta risoluzione delle stesse immagini si trovano qui, qui e qui.

La seguente immagine mostra in dettaglio la porzione di edificio crollata.


Quest'altra, invece, mostra una visuale aerea della zona interessata dall'incendio e dal crollo. Da nessuno dei due lati dell'edificio ci sono grossi resti riconoscibili di aereo. L'originale della foto si trova qui.


Così come al Pentagono, neanche ad Amsterdam si vedono grosse carcasse di aereo. In entrambi i casi gli aerei sono andati distrutti nell'incendio e i loro resti sono stati sommersi dal crollo delle strutture.
In entrambi i casi le ali non hanno lasciato sui muri segni evidenti come vorrebbero i complottisti.

Un esempio di questo genere può dimostrare che né la mancanza di resti aerei evidenti, né l'assenza di filmati o immagini chiare può essere considerata prova di un mistero che vuole essere mantenuto.
Non è poi così strano che un aereo vada distrutto in un incendio.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Non capisco solo come fai a dire che non ci sono grossi resti dell'aereo schiantatosi ad Amsterdam. La foto è presa da una tale altitudine che i detriti del palazzo si confondono con i rottami. Questa non è assolutamente una prova ne tantomeno una similitudine valida con il pentagono. Mostrami foto particolareggiate del luogo dell'incidente e ti darò ragione.
Wax74

Anonimo ha detto...

Infatti concordo altamente... mentre al pentagono abbiamo foto scattate da vicino sui presunti rottami, così piccoli da non poter essere fotografati da distanze maggiori perchè atrimenti indistinguibili, di questo incidente olandese abbiamo solo foto lontanissime, in aggiunta sottolineo il fatto che come è possibile ad ogni modo osservare nelle foto, la quantità dei danni che l'aereo ha causato alla struttura in esame è ben superiore a quella causata al pentagono, si vede benissimo che numerosi piano sono stati subito abbattuti dall'aereo e che l'incendio è di dimensioni ben maggiori. Da sottolineare è che il danno iniziale sulla facciata del pentagono era un buco di pochi metri di diametro, approsimabili a 5... e che non si spiega che fine abbiamo fatto i motori, che essendo da soli i corpi più densi e pesanti dell'aereo alla velocità di 800 km/h... possiedono una elevatissima energia cinetica, e a tutti gli effetti sono da considerarsi due letali proiettili. E' IRRAZIONALE AFFERMARE CHE UN AEREO simile FORNITO DI DUME MOTORI COSI PESANTI SULLE ALI... crei un solo buco centrale su una parete... è da stupidi... non c'è balistico che tenga a ipotizzare impossibili centri di istantanea rotazione per il quale i due motori si siano infilati tutti in un buco è assurdo.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ragazzi,
nelle immagini ravvicinate i rottami ci sono anche al Pentagono.

Il confronto in questo caso riguarda la presenza di grosse carcasse aeree, che sono andate distrutte in entrambi i casi.

Non avrebbe avuto alcun senso fare un raffronto tra immagini ravvicinate, perchè i piccoli rottami al Pentagono ci sono eccome. E non ci sarebbe stato nulla da dimostrare in merito.

Paolo Attivissimo ha detto...

>Da sottolineare è che il danno iniziale sulla facciata del pentagono era un buco di pochi metri di diametro, approsimabili a 5...

Questa è una bufala. Le fotografie mostrano chiaramente una breccia, con facciata completamente sfondata, larga oltre 30 metri. I danni alla facciata si estendono orizzontalmente per circa 50 metri. Basta guardare le foto.

Dovresti cercare di non limitarti alle immagini presentate selettivamente dai complottisti. Consultale tutte e scoprirai che le cose stanno ben diversamente.

Anonimo ha detto...

Paolo,
alla fine del video di Bijlmer puoi vedere
benissimo i rottami, pezzi di lamiera, ruota, motore:
http://youtube.com/watch?v=QyRLauk36uM
confrontale con quelli del pentagono e vediamo cosa ne esce fuori.
Piantala con questa presa di posizione patetica, tanto alla versione ufficiale non ci credi neanche più tu.

Anonimo ha detto...

ci sono foto con i sacchi dei cadaveri?
perché ingiro si trova solamente la foto di un oggetto prontamente "nasconto" da un telo blu e 2 pazzi di rottame.

semplicemente il 90% dell'aere è svanito nel nulla =D come lo spiegate questo?

PS: voglio vedere la foto dei poveri morti nell'impatto(di solito vengono messi infila vicino il luogo dell'incidente, in questo caso manco le ambulanze se so viste qausi apparte pompieri e agenti della sicurrezza)

saluti

Anonimo ha detto...

Voglio fare un unica domanda, quella che nessuno fa, non supportata da prove tecniche, ma di puro ragionamento: ma perchè il pilota sarebbe dovuto arrivarci rasoterra quando era molto più semplice e letale arrivarci dall'alto? Sembra poco, ma secondo me è tutto. Non chiedo il motivo, solo voglio far capire quando è assurda una cosa del genere. Che da sola basta a sollevare mille stranezze. Ciao

Anonimo ha detto...

A proposito della mancanza di rottami di grandi dimensioni sui luoghi degli schianti:
http://www.md80.it/bbforum/viewtopic.php?t=6622

L'alluminio ha proprio un "brutto carattere"......

RT

Anonimo ha detto...

Se vi prendeste la briga di leggere il materiale che è disponibile in rete non fareste domande così inutili. Le foto dei cadaveri ci sono, il famoso telo blu non è che una tenda da campo, l'aereo entrato nel pentagono non è per niente svanito nel nulla, ma ovviamente sono si può pretendere che impattando contro una struttura in cemento armato a 800 km orari carichi di carburante, di trovare poi pezzi molto grossi. Purtroppo se non vi firmate è difficile rispondere... Per chi dice che era più semplice e letale impattare contro il pentagono dall'alto, consiglio di guardare qualche foto di quest'ultimo. Cosa sarebbe successo, se per fatalità quella mattina, approdando dall'alto avessero centrato il cortile centrale?? Sai che danno??? Ma pensate mai a quello che scrivete??

ahmbar ha detto...

Le foto dei detriti recuperati dalle macerie sono perfettamente riconoscibili come parte di un grosso aereo, senza menzionare un motore e un carrello (http://youtube.com/watch?v=QyRLauk36uM)
Quelli del pentagono sono un mucchietto di detriti che starebbero nel bagagliaio della mia auto, potrebbero essere parte di qualunque cosa.
E comunque...ammesso e non concesso che si sia disintegrato, cosa ha divelto 52 piloni in cemento armato e altri due muri identici a quello esterno?
O la botte piena...

Per apple 75
Tu sei un pilota inesperto, non hai mai guidato un aereo a reazione, men che meno uno cosi grande...domanda:
vedi il tuo obbiettivo, cosa fai? Io direi"metto la prua in direzione del mio target e prego"
Ma il sig Hanjour fa una bella virata, vola rasoterra a 800 km orari,cosa forse non impossibile, ma certo difficilissima anche per un pilota esperto, scende dal pendio che circonda il Pentagono in una frazione di secondo(perche'a quella velocita' basta un nulla per passare sopra l'edificio) e colpisce...un punto vitale: una zona semideserta in fase di ristrutturazione.
Se e' andata cosi, il mondo e' davvero strano

Alessandro Pinardi

Cmoon ha detto...

Francamente se si voleva "demolire la tesi del complotto" mi avete fatto venire altri dubbi
saluti
Alessandro Lunetta
(ingegnere)

Paolo Attivissimo ha detto...

Buongiorno Alessandro,

è giusto avere sempre dei dubbi. Li abbiamo anche noi. Alcuni ce li siamo tolti; altri restano.

Se vuoi esporre i tuoi, ne parliamo volentieri. Ti invito a leggere le FAQ, che magari possono già chiarire alcuni dubbi.