2006/09/03

Quanto tempo sarebbe servito a preparare le Torri per la demolizione

di Hammer

Il presidente della nota società americana di demolizioni Controlled Demolition Inc, Mark Loizeaux, dà il suo parere sulla fattibilità di una demolizione con esplosivi delle Torri Gemelle e del WTC7 nel libro "Debunking 9/11 Myths: Why Conspiracy Theories Can't Stand Up to the Facts".

Alle pagine 46 e 47 dell'edizione paperback, Loizeaux risponde a Steven Jones, il quale testualmente (*) sostiene che

"Roughly 2,000 pounds of RDX-grade linear-shaped charges (which could have been pre-positioned by just a few men) would then suffice in each Tower and WTC 7 to cut the supports at key points so that gravity would bring the buildings straight down."

Loizeaux ribatte che non esiste modo di demolire edifici così grandi con esplosivo. Le cariche necessarie peserebbero ciascuna centinaia di chili e quindi non sarebbe possibile portarle a mano dentro ai palazzi.

Inoltre le cariche esplosive più grandi che siano disponibili attualmente sarebbero in grado di tagliare l'acciaio fino allo spessore di 3 pollici (7,6 cm). Lo spessore delle colonne delle Torri Gemelle era invece di 14 pollici (35 cm).

Ciò nonostante, anche se esistessero cariche esplosive adatte, una squadra di 75 uomini avrebbe impiegato due mesi, avendo libero accesso ai tre palazzi, per rimuovere le protezioni antincendio e piazzare le cariche e i cavi di innesco.

"There's just no way to do it." conclude Loizeaux. Del resto ce lo si poteva aspettare, dato che (come discusso in un precedente articolo comparso su questo blog) per demolire un centro commerciale in acciaio a Detroit di soli 130 metri d'altezza, una squadra di 12 operai della Controlled Demolition Inc. impiegò 24 giorni.

Con buona pace di chi ancora crede alle strampalate teorie dello strampalato professore.

(*) L'articolo del professor Jones è stato rimosso dopo la pubblicazione iniziale del presente articolo e questo link non è più valido. Copie dell'articolo di Jones, in varie versioni notevolmente differenti, sono comunque disponibili in molti siti della Rete. Si preferisce non linkarne qui una specifica perché non è possibile determinare quale sia la versione esatta dell'articolo del professore; la questione è molto delicata, in quanto alcune versioni contengono riferimenti a concetti di fisica estremamente discutibili.

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