2008/02/17

Testimoni al Pentagono: Lincoln Leibner

di Paolo Attivissimo e Brain_use

Qualifica: Maggiore o Capitano dell'Esercito.

Data della testimonianza: (1) 12 settembre 2001; (2) maggio 2002; (3) 29 maggio 2003; (4) 29 agosto 2002; (5) 12 settembre 2001.

Luogo da cui ha assistito: tra il parcheggio e l'ingresso del Pentagono.

Fonti: (1) Sydney Morning Herald; (2) "Pentagon Medics Remember Sept. 11" di Matt Pueschel, U.S. Medicine, maggio 2002; (3) PBS; (4) The OSU Observer (non più disponibile al link originale, ma citato da 911 Research e 911-strike.com); (5) Abc.net.au (non più disponibile al link originale, ma archiviato presso Archive.org).

1. Sydney Morning Herald


“Vidi questo grande aviogetto per passeggeri dell'American Airlines che si avvicinava basso e veloce” disse il capitano dell'esercito Lincoln Liebner “Il mio primo pensiero fu che non ne avevo mai visto uno a quell'altezza. Prima che colpisse, mi resi conto di cosa stava accadendo.”

Testo originale:

"I saw this large American Airlines passenger jet coming in fast and low," said Army Captain Lincoln Liebner. "My first thought was I've never seen one that high. Before it hit I realised what was happening."


U.S. Medicine


Il maggiore Leibner entrò col proprio veicolo e raggiunse il parcheggio sud, dove proseguì a piedi. “Prima sentii l'aereo”, ha detto “pensavo fosse un sorvolo del cimitero di Arlington”. Dalla sua posizione sopraelevata, il maggiore Leibner guardò in alto e vide l'aereo avvicinarsi.

“Mi trovavo a meno di cento metri di distanza”, ha detto. “Si poteva vedere attraverso i finestrini dell'aereo. Lo vidi durante l'impatto.” L'aereo scese deciso e livellato e fu lanciato alla massima potenza contro e dentro l'edificio, proprio al centro della sua massa, disse il maggiore Leibner.

“L'aereo penetrò completamente nell'edificio,” ha detto. “Io subii l'onda d'urto del rumore, dello scoppio. Ho udito spari d'artiglieria e quello scoppio era più forte degli spari più potenti. Cominciai a correre verso il posto. Saltai una recinzione. Fui probabilmente il primo ad arrivare sulla scena.”

Un albero e la parte posteriore di un veicolo antincendio presso l'eliporto, vicino al luogo d'impatto, erano in fiamme e il suolo era bruciato, ha raccontato il maggiore Leibner. “L'aereo penetrò nell'edificio come un giocattolo in una torta di compleanno,” disse. “L'aereo entrò tra il primo e il secondo piano.” [in inglese americano, il piano terra è first floor, il primo piano è second floor, N.d.T.]

A quel punto non c'era nessuno all'esterno. Notando una porta del Pentagono che era stata divelta dai propri cardini, il maggiore Leibner entrò e uscì più volte, contribuendo a salvare parecchie persone. “La primissima persona era proprio là” ha detto. “La donna era in grado di camminare e la portai fuori sul prato”. Il maggiore Leibner ha detto che un poliziotto si fermò con l'auto sul prato e iniziò a dare una mano. “Tutti erano feriti”, ha detto il maggiore Leibner. “Erano tutte donne del personale civile. Tutti erano ustionati sulle mani e sul volto”.

Testo originale:

Maj. Leibner drove in and made it as far as the south parking lot, where he got out on foot. "I heard the plane first," he said. "I thought it was a flyover Arlington cemetery." From his vantage point, Maj. Leibner looked up and saw the plane come in.

"I was about 100 yards away," he said. "You could see through the windows of the aircraft. I saw it hit." The plane came in hard and level and was flown full throttle into the building, dead center mass, Maj. Leibner said.

"The plane completely entered the building," he said. "I got a little repercussion, from the sound, the blast. I've heard artillery, and that was louder than the loudest has to offer. I started running toward the site. I jumped over a fence. I was probably the first person on the scene."

A tree and the backend of a crash truck at the heliport near the crash site were on fire and the ground was scorched, Maj. Leibner recounted. "The plane went into the building like a toy into a birthday cake," he said. "The aircraft went in between the second and third floors."

At that point, no one was outside. Spotting a Pentagon door that had been blown off its hinges, Maj. Leibner went in and out several times, helping rescue several people. "The very first person was right there," he said. "She could walk. I walked her out onto the grass." Maj. Leibner said a police officer pulled up onto the grass and began to help. "Everybody was hurt," Maj. Leibner said. "They were all civilian females. Everybody was burned on their hands and faces."


3. PBS


L'11 settembre, al mattino, ero a casa a Washington DC. Avrei dovuto recarmi al lavoro al Pentagono, settore comunicazioni, soltanto quella sera. Era una giornata tra le più belle, a Washington. Una mattina perfetta. Non avevo voglia di rientrare neppure quando mi chiamò la mia ragazza e mi disse di accendere la TV: la prima torre al World Trade Center era appena stata colpita. Poi, vidi il secondo aereo colpire l'altra torre e capii all'istante che si trattava di un attacco.

Saltai in macchina e mi diressi al Pentagono. Parcheggiai e corsi verso l'ingresso più vicino, e a quel punto vidi l'aereo dell'American Airlines passarmi oltre. Volava probabilmente a una decina di metri dal suolo, tranciando i pali dei lampioni. Potei vedere chiaramente attraverso i finestrini dell'aereo. Andava forse a 800 km/h mentre volava... dentro al Pentagono... a meno di cento metri dalla mia posizione.

Il rumore fu come nulla che avessi mai sentito prima. Più forte dell'artiglieria. C'era molto fumo nero e fuoco e fiamme. Ma la cosa incredibile è che non c'erano pezzi dell'aereo. Semplicemente scomparve nell'edificio. Alcune persone stavano scappando via, ma io cominciai a correre verso l'edificio – è ciò che ci si aspettava da me.

All'interno, era soltanto molto scuro e pieno di fumo. L'aereo era penetrato al piano superiore, perciò ogni cosa era crollata. La prima cosa che udii furono due donne, intrappolate sotto ad alcune macerie. Tolsi i detriti loro di dosso, e si affrettarono fuori. Poi una donna mi si avvicinò barcollando. Era ustionata molto, molto gravemente. Appena mi raggiunse, le afferrai il braccio e la pelle le si staccò tutta. Era come togliersi un calzino. La portai fuori, ma mi sentivo così male che mi ricordo di aver continuato a dire “mi spiace, mi spiace, mi spiace”.

Sentivo gente che mi chiamava in tutto l'edificio. “Ti vediamo, ti vediamo!” Ma era così buio che non riuscivo a vedere nessuno; non li potevo trovare per aiutarli. Me la stavo cavando col fumo e col calore, ma non riuscivo a respirare. Quanto avrei potuto spingermi oltre per trovare altre persone? Mi piacerebbe poter dire che non ero spaventato. Non lo posso dire.

Sentii un gruppo di forse sei persone bloccate dietro un muro di macerie. Riuscii a scavare un piccolo tunnel nei detriti, un po' come un sentiero da coniglio nella foresta. Uno degli uomini era così gravemente ustionato che i suoi abiti erano per lo più distrutti. Non c'era modo di spostarlo se non tenerlo per la cintura, stargli sopra a gambe divaricate e spostarlo di qualche centimetro alla volta. Mi scusavo con lui ogni volta che lo spostavo: doveva soffrire davvero molto.

Dopo aver liberato quel gruppo, non riuscivo assolutamente più a respirare. Corsi fuori alla ricerca di aria... e caddi in ginocchio. Qualcuno mi porse una maschera d'ossigeno. Non trascorsero più di due o tre minuti che l'intero edificio [in realtà l'ala colpita, N.d.T.] crollò.

C'era così tanta gente ancora nell'edificio. Ero sotto shock. In vent'anni nell'esercito, ho servito nelle forze speciali: Bosnia, Corea, ovunque. Pensavo di essere avvezzo all'azione al fronte. Ora mi trovavo al Pentagono, facevo lavoro d'ufficio, con indosso un'uniforme da ufficio. Ed eravamo stati attaccati.

Quando lasciai il Pentagono, quella notte, era ancora in fiamme. Bruciava così intensamente che l'interno del mio veicolo era illuminato dal bagliore.

Testo originale:

On the morning of September 11, 2001, I was home in Washington, DC. I wasn't scheduled to go to my communications job at the Pentagon until that night. It was the most beautiful day in Washington of all time. Just a perfect morning. I didn't even want to go inside when my girlfriend called, and told me to turn on the TV: the first World Trade Center tower had just been hit. And then I saw the second plane hit the other tower and I knew in an instant it was an attack.

I jumped into my car and drove to the Pentagon. I parked and started to jog to the nearest entrance, and that's when I saw the American Airlines plane go right past me. It was probably about thirty feet off the ground, clipping the lampposts. I could clearly see through the windows of the plane. It was maybe going 500 miles an hour - when it just flew... into the Pentagon ... less than a hundred yards away.

The noise was like nothing I'd ever heard before. Louder than artillery. There was a lot of black smoke and flames and fire. But the incredible thing was there were no pieces of the plane. It just disappeared into the building. Some people were running away, but I started to run towards the building - it was what I was supposed to do.

Inside, it was just very dark and smoky. The plane had entered on the floor above so everything had caved in. The first thing I heard were two women, trapped underneath some debris. I got the rubbish off them, and they scurried on out. Then a woman came stumbling toward me. She was very, very badly burned. As she reached out to me, I grabbed her arm and absolutely all the skin came off. It was just like pulling off a sock. I got her out; but I felt so bad, I remember saying, "I'm sorry, I'm sorry, I'm sorry."

I could hear people shouting to me all over the building. "We can see you, we can see you!" But it was so dark I couldn't see anybody; I couldn't find them to help them. I was doing okay with the fire and the smoke, but I couldn't breathe. How far could I push myself so I could find more people? I wish I could say I wasn't scared. I can't say that.

I heard a group of maybe six people that were stuck behind a wall of rubble. I was able to create a little tunnel through the wreckage, you know, like a rabbit trail in the forest. One of the men was so very badly burned, his clothing was mostly gone. There was no way to move him other than to, actually hold his belt, kind of straddle him and move him about eight inches at a time. I kept apologizing to him the whole time I was moving him - he must have been in so much pain.

After I got the group out, I couldn't breathe, absolutely couldn't breathe. I ran outside to get some air ... and fell on my knees. Somebody gave me an oxygen mask. It couldn't have been more than two or three minutes... and then the entire building... just collapsed.

There were so many people still left in the building. I was in shock. In 20 years in the Army, I'd served in Special Forces; Bosnia, Korea – all over the world. I thought I was through with front-line action. Now, here I was at the Pentagon, in an office job, wearing an office uniform. And we'd been attacked.

When I left that night, the Pentagon was still on fire. The inside of my truck was illuminated, it was burning so brightly.


4. The OSU Observer


Dopo che il secondo aereo aveva colpito il World Trade Center, il maggiore Lincoln Leibner saltò nel proprio pickup e corse al Pentagono. Correndo verso un ingresso, udì dei motori a reazione e si voltò in tempo per vedere l'aereo della American Airlines che picchiava verso l'edificio. "Ero abbastanza vicino da poter vedere attraverso i finestrini dell'aereo, e vederlo mentre si schiantava" ha detto. "Nella mia mente non c'erano dubbi su cosa stessi vedendo. Neppure per un secondo. Stava accelerando" ha detto "aveva i carrelli alzati, i flap alzati, e i motori al massimo".

Testo originale:

After the second plane hit the World Trade Center, Major Lincoln Leibner jumped in his pickup truck and raced to the Pentagon. As he ran to an entrance, he heard jet engines and turned in time to see the American Airlines plane diving toward the building. "I was close enough that I could see through the windows of the airplane, and watch as it as it hit," he said. "There was no doubt in my mind what I was watching. Not for a second. It was accelerating," he said. "It was wheels up, flaps up, engines full throttle. "


5. ABC.net.au


“Vidi questo grande aviogetto per passeggeri dell'American Airlines che si avvicinava basso e veloce” disse il capitano dell'esercito Lincoln Liebner.

“Il mio primo pensiero fu che non ne avevo mai visto uno a quell'altezza. Prima che colpisse, mi resi conto di cosa stava accadendo.”

Il capitano Liebner ha detto che l'aereo colpì un elicottero all'eliporto, dando fuoco a un veicolo antincendio.

"Abbiamo tirato fuori una persona dalla cabina [del veicolo antincendio]", ha detto, aggiungendo che poteva udire delle persone che gridavano fra le macerie.

Il capitano Liebner, che aveva sulle mani i tagli prodotti dalle macerie, ha detto che stava parcheggiando la propria auto nel parcheggio quando è avvenuto lo schianto.

Testo originale:

"I saw this large American Airlines passenger jet coming in fast and low," said Army Captain Lincoln Liebner.

"My first thought was I've never seen one that high. Before it hit I realised what was happening," he said.

Captain Liebner says the aircraft struck a helicopter on the helipad, setting fire to a fire truck.

"We got one guy out of the [fire truck] cab," he said, adding he could hear people crying inside the wreckage.

Captain Liebner, who had cuts on his hands from the debris, says he has been parking his car in the car park when the crash occurred.


Note: Alcune fonti riportano il nome Liebner, altre la grafia Leibner. Le fonti attribuiscono al testimone la qualifica di Major o di Captain. In uno dei resoconti, segnala che l'aereo ha colpito un elicottero situato sull'eliporto. Non risultano, tuttavia, tracce di questo elicottero. Liebner ha visto l'aereo, lo ha identificato come un aereo di linea, lo ha identificato ulteriormente come aereo della American Airlines, e lo ha visto colpire l'edificio volando a bassissima quota. Il suo punto d'osservazione era stimato a meno di 100 metri dal velivolo, e ne ha notato l'assetto a carrello alzato, senza flap e i motori portati al massimo della potenza.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Innanzitutto complimenti per il vostro lavoro qui.
La raccolta di fonti doumentarie e non che state facendo qui è molto utile al chiarimento degli avvenimenti.

Sull'argomento del pentagono, avrei una domanda da porvi: avete già affrontato il problema del buco "circolare" (lo virgoletto perchè tale non è, in realtà) di "uscita" nel terzo anello?

In una discussione con un sostenitore del complotto, mi è stato obiettato che non può essere stato causato dalla fusoliera del Boeing (come io avevo argomentato) in quanto altrimenti si sarebbero trovati deiresti di aereo nel terzo anello.

Che voi sappiate, ci sono questi resti? Oppure la mia ipotesi della fusoliera non ha senso, e il crollo è avvenuto per altre cause (collasso strutturale, ad esempio)?


Scusate se l'argomento è Off-topic qui, ma con il motore di ricerca interno non ho trovato molto (ma probabilmente ho sbagliato le parole chiave della ricerca).

Grazie in ogni caso per la vostra risposta, e complimenti.

Paolo Attivissimo ha detto...

avete già affrontato il problema del buco "circolare" (lo virgoletto perchè tale non è, in realtà) di "uscita" nel terzo anello?

In parte: lo troverai cercando "punch-out". In realtà non è un problema, è semplicemente uno degli eventi della dinamica.

mi è stato obiettato che non può essere stato causato dalla fusoliera del Boeing (come io avevo argomentato) in quanto altrimenti si sarebbero trovati deiresti di aereo nel terzo anello.

Il tuo amico complottista ha in parte ragione, ma non per le ragioni che pensa lui.

E' infatti scorretto pensare a una "fusoliera" come oggetto integro che trapassa il Pentagono. Nel corso della penetrazione nell'edificio, a causa dell'impatto con decine di colonne in cemento armato, l'aereo si è sminuzzato in un elevatissimo numero di frammenti (a parte alcune parti molto resistenti, come carrelli e alberi dei motori) ed è quindi più corretto paragonare l'aereo a una valanga incoerente di rottami scagliati (insieme al carburante) a circa 800 km/h.

Tant'è vero che i resti dei passeggeri erano distribuiti in ordine quasi inverso, come se l'aereo fosse stato rivoltato.

Per cui non si può dire quale parte specifica dell'aereo abbia prodotto il punch-out. Il foro d'uscita è stato prodotto da una parte dei rottami, che si sono riversati all'esterno.


Che voi sappiate, ci sono questi resti?

Sì, alcuni sono addirittura documentati (involontariamente) nella copertina di un libro complottista di Meyssan.

Stiamo compilando una serie di fotografie di tutti i rottami al Pentagono: vi troverai anche quelli interni.

Giuliano47 ha detto...

Continuando l'off topic:
"ma con il motore di ricerca interno non ho trovato molto".

Mi e' capitato di non trovare argomenti di questo blog col motore di ricerca interno ma di averli reperiti solo con Goggle scegliendo poi il dominio di questo blog.
O il motore interno e' troppo rigido oppure non esamina le direttrici oltre un certo livello.
Non ho eseguito indagini particolari su questa stranezza ed ora non ricordo cosa cercai.

Paolo Attivissimo ha detto...

Francesco,

se vuoi risposte serie, prima ammetti che non sei affatto un "pilota militare" come hai affermato.

Per il resto, le testimonianze verranno pubblicate man mano che avremo tempo di tradurle e catalogarle. Sono comunque già disponibili su Internet per chi è interessato realmente.

Le altre affermazioni che fai sono panzane già smentite anche dai complottisti. Smettila di fare domande a raffica e studia.

Anonimo ha detto...

Sbaglio o in questo 3D c'era un commento di Francesco, immediatamente prima di quello di Attivissimo?

La cosa strana è che il commento è comparso nonostante la moderazione ed è sparito senza lasciare la scritta

"Questo post è stato eliminato dall'autore "

yos

Paolo Attivissimo ha detto...

Sì, Anonimo, c'era un commento che io avevo approvato e che un altro autore ha scelto di eliminare. Come vedi, qui il Pensiero Unico non è di casa :-)

Il commento di Francesco era la solita seminagione di domande a casaccio, fatte senza conoscere neppure le basi della materia e senza aver la minima voglia di documentarsi prima di parlare.

Anonimo ha detto...

"E' infatti scorretto pensare a una "fusoliera" come oggetto integro che trapassa il Pentagono"

Sì, infatti non pensavo a un oggetto "unitario"...mi sono espresso male.

Comunque, cercando "punch-out", ho trovato un articolo (quello dello pneumatico al pentagono) completo di otttime fotografie. Grazie!

yos ha detto...

Attivissimo

Sì, Anonimo, c'era un commento che io avevo approvato e che un altro autore ha scelto di eliminare. Come vedi, qui il Pensiero Unico non è di casa :-)


Strano che la CIA ammetta la pluralità di pensiero!?!? :)

Ero rimasto solo perplesso poiché al posto del commento non è comparsa la frase:

Questo post è stato eliminato da un amministratore del blog.

(e non quello che avevo scritto prima).

Ciao e grazie

yos

Francesco ha detto...

Fai i comlimenti Paolo al tuo collega che ha deciso di cancellare il mio post. C'erano anche le mie scuse per alcuni post precedenti.Veramente un tipo democratico. Un'ultima cosa:mi hai domandato se sono un pilota:lo confermo.E non vedo perchè non debba credermi.Vi avevo chiesto di informarvi da voi sull'E-10 perchè internet offre tutte le informazioni che si vogliono,non perchè non ve le volessi dare,è che non posso.Posso dirti,che io l'ho visto più volte dal vivo,e personalmente non mi lascia molti dubbi che fosse un prototipo dell'E-10 quello che ha colpito la seconda torre,in quanto entrato in servizio successivamente.Ma anche l'esplosione dell'impatto di quelle dimensioni della seconda torre è in parte inspiegabile. Sotto la foto del foro del pentagono da te mostrata,c'è quella del rottame celeste con la A rossa ben visibile. Altri siti mostrano la tua stessa foto Paolo,ma anche un vero boeing United,e le saldature fatte dalla United Airlines sono orizzontali e non verticali come il resto ritrovato sul prato,fate una ricerca da Voi. Non mi sembra sia una domanda a raffica senza senso,come mi avete accusato di fare,ma un dato di fatto,su cui vorrei anche una Vostra ricerca.

Paolo Attivissimo ha detto...

Francesco,

Fai i comlimenti Paolo al tuo collega che ha deciso di cancellare il mio post

Certo che glieli faccio. Ha fatto bene. Io sono fin troppo paziente.


Un'ultima cosa:mi hai domandato se sono un pilota:lo confermo.E non vedo perchè non debba credermi.

Perché ha detto tali e tante stupidaggini aeronautiche che è chiaro che non sei un pilota.

Vuoi dimostrare di essere un pilota? Facile. Mandami (in privato, se vuoi, all'indirizzo undicisettembre chiocciola gmail.com) una copia del tuo Airman's Certificate.

Vi avevo chiesto di informarvi da voi sull'E-10 perchè internet offre tutte le informazioni che si vogliono,non perchè non ve le volessi dare,è che non posso

Certo, certo, e sei a conoscenza di tanti altri segreti militari. Come no.

Sotto la foto del foro del pentagono da te mostrata,c'è quella del rottame celeste con la A rossa ben visibile. Altri siti mostrano la tua stessa foto Paolo,ma anche un vero boeing United,e le saldature fatte dalla United Airlines sono orizzontali e non verticali

Con frasi come queste dimostri oltre ogni dubbio di non essere un pilota. Saldature fatte dalla United Airlines? Una compagnia aerea che salda gli aerei? Cosa fa, li compra in scatola di montaggio?

A parte il fatto che gli aerei di linea non sono saldati. Un pilota dovrebbe saperlo.


Non mi sembra sia una domanda a raffica senza senso

Lo è.

Adesso piantala di prenderci per il naso.

Giuliano47 ha detto...

"gli aerei di linea non sono saldati. Un pilota dovrebbe saperlo"
Appunto. Volevo fare anch'io quest'osservazione sulla "saldatura". Francesco usa un linguaggio che non e' certamente da pilota.
Come l'altra faccenda dell'aereo a trasponder spento che verrebbe abbattuto in due minuti appena raggiunto dai caccia.
Quando il caccia intercetta un aereo che usa il silenzio radio, prima fa un po' di manovre con le ali, no? Quel giorno Francesco era assente da lezione. Ahi, ahi....

repiazz ha detto...

Dice Francesco: personalmente non mi lascia molti dubbi che fosse un prototipo dell'E-10 quello che ha colpito la seconda torre
gli domando se gli sembra logico che per impattare la seconda torre gli autoattentatori abbiano scelto proprio il (costoso) prototipo di un MC2A cioè di una piattaforma strategica (è noto che C2 sta per Command & Control) tecnologicamente preziosissima
...ma forse volevano occultare vizi di progettazione, o forse riscuotere l'assicurazione (che per i prototipi immagino più elevata...)

Francesco ha detto...

Ma la vai a controllare la A che ti ho detto? Non attaccarti ai termini,falla una ricerca no? Non è mica un blog di ingegneria. Scusami,ma non ho intenzione di inviarti nessuno dei miei certificati di volo,se diventerò un pilota civile lo farò. E poi io non ho chiesto i tuoi di giornalista mi sembra. Mi fido e basta.

Paolo Attivissimo ha detto...

Francesco:

Ma la vai a controllare la A che ti ho detto? Non attaccarti ai termini,falla una ricerca no?

Ah, "non attaccarti ai termini". Hai detto una stupidaggine e adesso cerchi di minimizzare. Non attacca.


Scusami,ma non ho intenzione di inviarti nessuno dei miei certificati di volo,se diventerò un pilota civile lo farò.

Come immaginavo. Non la dai a bere a nessuno.


E poi io non ho chiesto i tuoi di giornalista mi sembra. Mi fido e basta.

Io no, visto che io ho dimostrato con i fatti di essere giornalista, tu hai dimostrato con le tue stupidaggini aeronautiche di non essere un pilota.

Non desidero perdere altro tempo a rispondere a un millantatore.

Ho pubblicato questi tuoi ultimi commenti, ma ora basta. La conversazione è finita.

SirEdward ha detto...

NOTA per Francesco.

PRIMA si orienta la saldatura, POI si cerca a quale lettera può corrispondere.

Giuliano47 ha detto...

Aggiunta alla
"NOTA per Francesco.

PRIMA si orienta la saldatura, POI si cerca a quale lettera può corrispondere".
E magari di quale parola.
United ed American sono un tantino differenti.

Anonimo ha detto...

Ciao Paolo ,complimentissimi per il lavoro!
Una cosa,quell'elicottero che il "Mayor" dice di aver visto,ma a quanto pare non c'e',come lo si puo' trattare?

Paolo Attivissimo ha detto...

Grazie, Anonimo. L'elicottero è un piccolo mistero. Può darsi che abbia visto male, considerata la distanza a cui si trovava. Ma teniamo presente che la questione dell'elicottero non è una citazione fra virgolette: non è una frase esatta pronunciata da Leibner. E' un sunto scritto dal giornalista, che può aver capito male. Del resto, ha anche indicato erroneamente il grado di Leiber come "Captain".