2008/02/28

Testimoni al Pentagono: Donald "Tim" Timmerman

di Paolo Attivissimo e Brain_use, con il contributo di John. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Qualifica: Pilota della marina USA.

Data della testimonianza: (1) 12 settembre 2001; (2) 11 settembre 2001; (3) 11 settembre 2001.

Luogo da cui ha assistito: il suo appartamento al 16° piano ad Arlington, a suo dire a circa un quarto di miglio a nord del Pentagono (vedi note).

Fonti: (1) “Everyone was screaming, crying, running. It's like a war zone”, Julian Borger, The Guardian (link); (2) Criticalthrash.com; (3) “America Under Attack: Eyewitness Discusses Pentagon Plane Crash”, intervista telefonica condotta da Bob Franken, CNN (trascrizione; streaming), riportata anche in “Analysis of Eyewitness Statements on 9/11 American Airlines Flight 77 Crash into the Pentagon”, Penny Schoner, Ratical.org, e presso Sweetliberty.org.

1. The Guardian


Un pilota che ha assistito all'impatto, Tim Timmerman, ha detto che si trattava di un 757 dell'American Airways [sic]. “Ha dato gas mentre si avvicinava”, ha detto. “Il muso ha colpito, le ali si sono spostate in avanti ed è scoppiato in una palla di fuoco”.

Testo originale:

A pilot who saw the impact, Tim Timmerman, said it had been an American Airways 757. 'It added power on its way in,' he said. 'The nose hit, and the wings came forward and it went up in a fireball.'

2. Criticalthrash.com


Donald “Tim” Timmerman, trentaseienne residente a Eppington Drive, a sud del Pentagono, dall'altra parte della Interstate 395, è un pilota della marina e un fotografo.

[Le indicazioni dell'ubicazione di Timmerman sono incoerenti (vedi note). La fonte prosegue citando una parte dell'intervista al reporter della CNN Bob Franken, riportata per intero nella sezione 3 di questo articolo]

Testo originale:

Donald "Tim" Timmerman, a 36 year old resident of Eppington Drive, to the south of the Pentagon across Interstate 395, is a navy pilot and a photographer.


3. CNN


FRANKEN: Ora, abbiamo anche qualcuno che può parlare con noi e che è stato testimone oculare dello schianto vero e proprio. Stava osservando da Arlington, in Virginia, che è un quartiere periferico di, ehm... Si chiama Tim Timmerman. Signor Timmerman, è con noi in questo momento?

TIMMERMAN: Certamente.

FRANKEN: Lei è un pilota. Ci dica cos'ha visto.

TIMMERMAN: Be', stavo guardando fuori dalla finestra, vivo al sedicesimo piano, con vista sul Pentagono, in un appartamento d'angolo, per cui ho una buona visuale. Ed essendo vicino all'Aeroporto Nazionale [il Reagan, N.d.T] sento i jet in continuazione, ma il rumore di questo motore a reazione che ho sentito era decisamente troppo forte.

Ho guardato fuori verso sud, verso sudovest ed è arrivato dritto lungo la 395 [l'interstatale accanto al Pentagono, N.d.T], proprio sopra la Columbia Pike [la strada che termina nello svincolo posto quasi di fronte al lato colpito del Pentagono, N.d.T.], e passando accanto all'Hotel Sheraton, il pilota ha dato gas ai motori. L'ho sentito salire di potenza ancora un po', poi l'ho perso dietro un edificio.

Poi è sbucato e l'ho visto colpire proprio davanti a... non si è schiantato... non è sembrato schiantarsi contro l'edificio: la maggior parte dell'energia si è dissipata nel colpire il suolo, ma ho visto il muso frammentarsi, ho visto le ali volare in avanti, e poi è [avvenuta] la conflagrazione... capisce, ha semplicemente avvolto tutto nelle fiamme. E' stato orribile.

FRANKEN: Cosa ci può... Cosa ci può dire dell'aereo vero e proprio?

TIMMERMAN: Era un Boeing 757, American Airlines, non c'è dubbio.

FRANKEN: Lei dice che c'era un Boeing, e ha detto che era un 757 o un 767? E' difficile... [allude forse ai rumori ambientali del luogo in cui si trova, che gli rendono difficile udire Timmerman]

TIMMERMAN: 7.. 7-5-7.

FRANKEN: 757, che ovviamente è uno...

TIMMERMAN: Sì, American Airlines. Sissignore.

FRANKEN:... American Airlines, uno della nuova generazione di jet, e naturalmente, che...

TIMMERMAN: Esatto. Era così vicino a me che potevo... pareva di guardare fuori dalla mia finestra e guardare un elicottero. Era proprio lì.

FRANKEN: Ci hanno detto che era... Ci hanno detto che volava così basso da tranciare un paio di lampioni, durante l'avvicinamento.

TIMMERMAN: Questo può essere successo dietro ai condomini che mi hanno nascosto la visuale. E quando è riapparso, era appena prima dell'impatto, e come ho detto ho visto l'aereo disintegrarsi e poi esplodere in una enorme palla di fuoco.

FRANKEN: Quindi c'è stata... c'è stata una palla di fuoco che lei ha visto?

TIMMERMAN: Assolutamente. E l'edificio ha tremato ed è stata, capisce, un'esplosione davvero enorme.

FRANKEN: Poi cos'ha visto?

TIMMERMAN: Nient'altro che le fiamme, e io... mi sono seduto qui e ho scattato alcune foto dalla finestra e ho notato le autopompe e la reazione è stata semplicemente... meravigliosa. Le autopompe sono arrivate in fretta. Ho visto la... la zona, l'edificio inizialmente non pareva particolarmente danneggiato, ma ora vedo, guardando fuori dalla mia finestra, che c'è una porzione notevole. Ma credo che la fortuna possa essere stata che l'aereo abbia colpito... prima di colpire l'edificio, abbia colpito il suolo e molta energia potrebbe essersi dissipata così. Questo è quello che sembrava essere accaduto.

FRANKEN: Bene, ci... c'è, naturalmente.. abbiamo sentito alcune discussioni sul fatto che sarebbe potuto andare peggio se fosse andato leggermente più alto e fosse entrato in quello che viene chiamato "l'anello", l'anello centrale...

TIMMERMAN: L'anello E. Esattamente, esattamente [sic; in realtà l'anello centrale è l'anello A. Forse Timmerman si sta riferendo all'anello colpito, come infatti dice in seguito].

FRANKEN: Questo è un edificio con cinque facciate.

TIMMERMAN: Esatto. Come lei sa, gli anelli sono A, B, C, D, E. Ha preso appena l'anello E, all'esterno, ed è per questo che [il Pentagono, N.d.T.] non mi è sembrato così danneggiato come poteva essere. Sembrava come sull'eliporto, che è da quel lato.

FRANKEN: Esatto. Ha visto persone che venivano portate via, feriti che venivano portati via, cose del genere?

TIMMERMAN: Nossignore. Io sono su... a, ehm... circa un quarto di miglio, forse un po' più vicino, e a quel punto non ho visto niente del genere.

FRANKEN: Tim Timmerman, grazie mille... Un testimone oculare, Judy [Woodruff, conduttrice in studio], dello schianto.


Testo originale:

FRANKEN: Now, we do also have somebody to talk with us who was an eyewitness to the actual crash. He was watching from Arlington, Virginia, which is a suburb of, uh... His name is Tim Timmerman. Mr. Timmerman, are you with us right now?
TIMMERMAN: I sure am.

FRANKEN: You're a pilot. Tell us what you saw.

TIMMERMAN: Well, I was looking out the window; I live on the 16th floor, overlooking the Pentagon, in a corner apartment, so I have quite a panorama. And being next to National Airport, I hear jets all the time, but this jet engine I heard was way too loud.

I looked out to the south, to the southwest, and it came right down 395, right over Columbia Pike, and as it went by the Sheraton Hotel, the pilot added power to the engines. I heard it spool up a little more, and then I lost it behind a building.

And then it came out, and I saw it hit right in front of... it didn't crash... it didn't appear to crash into the building; most of the energy was dissipated in hitting the ground, but I saw the nose break up, I saw the wings fly forward, and then the conflagration took... you know, just engulfed everything in flames. It was horrible.

FRANKEN: What can you... What can you tell us about the plane itself?

TIMMERMAN: It was a Boeing 757, American Airlines, no question.

FRANKEN: You say that there was a Boeing, and did you say it was a 757 or 767? It's hard...

TIMMERMAN: 7... 7-5-7.

FRANKEN: 757, which, of course is one...

TIMMERMAN: Yeah. American Airlines.Yes, sir.

FRANKEN: ...American Airlines, one of the new generation of jets, and of course, that...

TIMMERMAN: Right. It was so close to me I could... it was like looking out my window and looking at a helicopter. It was just right there.

FRANKEN: We were told that it was... We were told that it was flying so low that it clipped off a couple of light poles on its way in.

TIMMERMAN: That might have happened behind the apartments that occluded my view. And when it reappeared, it was right before impact, and like I said, I saw the airplane disintegrate and then just blow up into a huge ball of flames.

FRANKEN: So there was a.. there was a fireball that you saw?

TIMMERMAN: Absolutely. And the building shook, and it was, you know, quite a tremendous explosion.

FRANKEN: What did you see after that?

TIMMERMAN: Nothing but the flames, and I... I sat here, and I took a few pictures out my window, and I noticed the fire trucks and the response was just... wonderful. Fire trucks were there quickly. I saw the.. the area, the building didn't look very damaged initially, but I do see now, looking out my window, there's quite a chunk in it. But I think the blessing here might have been that the airplane hit... before it hit the building, hit the ground, a lot of energy might have gone that way. That's what it appeared like.

FRANKEN: Well, there.. there is, of course... we've heard some discussion about the fact that it could have been worse had it actually gone a little bit higher and gone into what's called the ring, the center ring...

TIMMERMAN: The E ring. Exactly, exactly.

FRANKEN: This is a five-sided building.

TIMMERMAN: Right. As you know, the rings are A, B, C, D, E. And it just caught the E ring on the outside, and that's why I felt it didn't look as damaged as it could be. It looked like on the helipad, which is on that side.

FRANKEN: Right. Did you see any people being removed, any injured being removed, that type of thing?

TIMMERMAN: No, sir. I am up... at uh.. about a quarter of a mile... maybe a little bit closer -- and at that point, I saw nothing like that.

FRANKEN: Tim Timmerman, thank you very much... An eyewitness, Judy, to the crash.


Note


Timmerman ha visto l'aereo, lo ha identificato come un aereo di linea Boeing 757 e lo ha identificato ulteriormente come aereo della American Airlines e lo ha visto colpire l'edificio volando a bassissima quota. Il suo punto d'osservazione è stimato all'incirca a 4/500 metri dal punto di impatto, come riferisce nell'intervista alla CNN. Ha notato l'accelerazione e ha avuto l'impressione che l'aereo impattasse il suolo prima di colpire l'edificio. Non ha visto, tuttavia, l'abbattimento dei pali della luce sul Washington Boulevard. La sua descrizione della traiettoria corrisponde a quella risultante dalle perizie tecniche.

La trascrizione fornita dalla CNN, riportata come "rush transcript" (trascrizione di getto, provvisoria), è stata tradotta correggendo gli errori presenti nel testo originale CNN in modo che sia fedele alla registrazione dell'intervista telefonica fatta a Timmerman dalla CNN stessa.

Nella prima testimonianza, è interessante notare l'errata indicazione del nome della compagnia aerea: "American Airways" anziché "American Airlines". Un errore abbastanza comprensibile, visto che i termini sono entrambi utilizzati molto spesso nei nomi delle compagnie aeree e sono assonanti, ma comunque significativo perché indica quanto le primissime cronache, scritte nella concitazione del momento, possano essere imprecise e vadano quindi lette con prudenza.

Alcuni siti cospirazionisti hanno tentato di screditare questa testimonianza facendo notare che l'indirizzo dal quale Timmerman ha assistito all'attacco, ossia "Eppington Drive", non esiste. In effetti è così: ma l'indicazione dell'indirizzo di Timmerman non compare nelle fonti giornalistiche professionali e proviene esclusivamente da un unico sito amatoriale, Criticalthrash.com, che a sua volta indica come fonte una compilazione redatta nel 2002 da un altro utente privato, l'inglese Ron Harvey, il cui sito non esiste più ma era citato da una delle primissime pagine di debunking nel 2002, archiviata parzialmente qui.

In ogni caso, l'ubicazione di Timmerman non è al momento del tutto chiara. Le indicazioni fornite da Criticalthrash sono incoerenti: se Timmerman sta a sud del Pentagono, oltre la Interstate 395, come dice Criticalthrash, non può guardare a sud o sudovest e vedere il Pentagono o la traiettoria dell'aereo.

Se invece ci si basa esclusivamente sulle affermazioni fatte nell'intervista alla CNN, occorre trovare un edificio residenziale con almeno sedici piani, situato a un quarto di miglio dal Pentagono, tale per cui Timmerman guardi a sud o sud-ovest per vedere il Pentagono (o la traiettoria di avvicinamento al Pentagono) e vi siano degli edifici che gli impediscano la visuale del quadrifoglio dove il Volo 77 ha abbattuto i lampioni. Ma non vi sono edifici residenziali con queste caratteristiche, perlomeno non alla distanza indicata.

Per trovare qualcosa di compatibile occorre allontanarsi a più di un miglio e mezzo (2,3 km), dall'altra parte del cimitero militare di Arlington, ma in questo caso lascia perplessi l'errore di stima così grossolano delle distanze.


Se si adotta un'interpretazione letterale delle parole di Timmerman, l'avvistamento fatto guardando "verso sud, verso sudovest" avviene prima del passaggio del velivolo accanto allo Sheraton ("ed è arrivato dritto lungo la 395, proprio sopra la Columbia Pike, e passando accanto all'Hotel Sheraton, il pilota ha dato gas ai motori. L'ho sentito salire di potenza ancora un po', poi l'ho perso dietro un edificio"). Ma anche con quest'interpretazione, non sembrano esserci edifici compatibili.

Secondo un gruppo di ricercatori cospirazionisti (CIT), ai quali va riconosciuto perlomeno il merito di essersi recati sul posto ed aver intervistato i testimoni nel 2007, la visuale dall'appartamento di Timmerman sarebbe invece quella mostrata qui sotto. L'appartamento, secondo CIT, appartiene a Dawn Vignola, altro testimone dell'attacco.

Questa visuale si ha dagli alti edifici residenziali di South Joyce Street, ma richiede che si guardi verso nord-nordest, non verso sud-sudovest come dice Timmerman.

Una ricerca nella guida telefonica di Arlington ha reperito sei Timmerman o Timmermann, nessuno dei quali ha un indirizzo compatibile con la descrizione fatta dal testimone alla CNN. Tuttavia, se è valida la ricerca del CIT, secondo la quale Timmerman era ospite di Dawn Vignola, questo spiegherebbe la sua assenza dalle guide telefoniche (Dawn Vignola invece c'è, secondo Google, ed è al 1600 di South Joyce Street, come segnalato da questo blog cospirazionista).

Chiaramente tutte queste lacune e incongruenze faranno la felicità dei sostenitori delle teorie alternative. Non per questo abbiamo voluto minimizzarle o, peggio ancora, nasconderle: esponiamo i fatti.

A chi sostiene che le testimonianze al Pentagono siano frutto di una colossale messinscena con centinaia di attori si può anzi obiettare che se vi fosse stato un copione, non avrebbe contenuto così tante contraddizioni e imprecisioni da lasciare spazio ai dubbi: se Timmerman fosse stato un testimone imbeccato o inventato, piazzato dalla CIA, avrebbe avuto una storia perfettamente coerente e plausibile.

Comunque sia, le singole testimonianze possono essere contraddittorie; alcune potrebbero anche essere il frutto di ricordi confusi dall'emozione o persino dalla mitomania; ma la ricostruzione comunemente accettata non si poggia soltanto sui testimoni e ha a suo favore anche tutta una serie di elementi di prova tangibili: DNA, resti umani, rottami d'aereo, scatole nere, riprese video e fotografiche dell'attacco e dei soccorsi.

Per i sostenitori delle teorie alternative resta inoltre un problema di fondo: spiegare come mai non esiste neppure un testimone, neppure il più mitomane o scalcinato, che dica di aver visto un missile. E spiegare come mai tutti i testimoni, ma proprio tutti, dicano di aver visto un aereo.

7 commenti:

brain_use ha detto...

Bel lavoro, Paolo, la ricerca della locazione esatta.
Ma c'è una cosa che non mi suona: quando dice che guarda a sud sudest, parla dell'avistamento dell'aereo, non ancora dello schianto, per cui la posizione a sud del Pentagono, sotto la Army Navy Drive non è incompatibile con la descrizione di Timmerman e coinciderebbe con le distanze ipotizzate.

Paolo Attivissimo ha detto...

Attenzione, Timmerman dice "south_west_", non "southeast".

Comunque ho tenuto conto della tua osservazione e ho ampliato l'articolo, grazie.

mastrocigliegia ha detto...

Timmerman dice di aver preso alcune fotografie.
Non c'è nessuno che abbia tentato di rintracciarle?
Trovandole si risolverebbero i problemi di cosa possa aver visto, e da dove.

mc

Anonimo ha detto...

Comunque la questione Timmerman mi sembra soltanto una di direzione, non di visibilità

Se non è una questione di visibilità, penso non avrei problemi a prendere quella fotografia scattata a casa sua, con la reale visuale di Timmermann, e tracciare una linea: "qui è passato l’aereo".

SirEdward ha detto...

Ok, io ci provo. Ma non credo che Velar mi ascolterà.

Premesse.

1)Questo è quello che Donald Timmerman ha raccontato. E' vero? E' falso? E' un misto fra le due e contiene qualche errore? Invece di sparare giudizi trancianti, cerchiamo di capire cosa può essere giusto o sbagliato e perché.

2) Donald Timmerman fa questo racconto. La sua testimonianza fa parte, che ci piaccia o no, del corpus di testimonianze relative all'impatto al Pentagono.

Come altri hanno ricordato, QUI SI PUBBLICA TUTTO, non solo le cose che fanno comodo. A differenza dei complottisti.

3) Come altri hanno ripetuto, Donald Timmerman è UNO dei testimoni. Ce ne sono altre DECINE. Poi ci sono i rottami, le vittime, i danni, le scatole nere, gli eventi di quel giorno, e tutte le altre prove. In ultima analisi, se la testimonianza di Timmerman non venisse considerata, NULLA CAMBIEREBBE. La presenza di prove è SCHIACCIANTE.

4)Il fatto che tu, Velar, e non solo tu, continui ad accanirti su un dettaglio fondamentalmente INSIGNIFICANTE, IGNORANDO TOTALMENTE tutto il resto, dimostra che stai in questo momento seguendo dei metodi di ragionamento fallaci.

5)Il fatto che il mio dialogo con te fosse cominciato su un altro argomento, sul quale ti sei guardato bene di rispondere alle mie argomentazioni, e poi hai riorientato il discorso su questa questione, SPOSTANDO I PALETTI della discussione a tuo arbitrario piacimento, rende sempre più concreta la possibilità che qualunque cosa io o chiunque altro ti possiamo dire, se non conforme alle tue idee, verrà ignorato. In parole povere, la possibilità che tu viva questo argomento sulla base di un triste, banale e noioso pregiudizio, aumenta.

6) Come ho già detto, questa non è "la soluzione", ma una spiegazione personale a questa "incongruenza" nel racconto di Timmerman.

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a) Dove si trovava Timmermen? Apri google earth. L'appartamento nella foto si trova a 38,51,36 N e 77,03,55 O.

Come si fa a saperlo?

Il palazzo è su South Joyce Street, che è appena a destra del punto che ti ho indicato.

Nell'inquadratura si vede il palazzo basso con i tre tetti piramidali blu. è quello che si trova a 38,51,48 N - 77,03,46.

C'è un palazzo ad altezza simile rispetto a quello dal quale è stata presa la foto. Ed è un palazzo alto. Gli unici palazzi alti abbastanza (e che altrimenti si vedrebbero nella foto, sono i tre palazzi a forma di stella a tre punte. Quindi il palazzo di Timmerman è uno dei tre. Quale? Non quello più a nord, perché se ne vede un altro.

Non può essere nemmeno quello centrale, perché nell'inquadratura si vede il centro con i tetti piramidali, l'edificio più basso subito a sud di quest'ultimo (quello con la parte alta della sezione centrale della facciata a forma di triangolo) e un edificio non più presente nelle mappe di Google, probabilmente demolito, ma la cui posizione è ancora estrapolabile dalle dimensioni dell'area triangolare occupata dal cantiere edile.

Ricapitoliamo: questi ultimi tre edifici, più uno dei tre a forma di stella a tre punte, ad un angolo non amplissimo. Tra loro, nell'inquadratura, il Pentagono. Ci sono solo due posti possbiili. La punta settentrionale e quella occidentale del terzo edificio a forma di stella a tre punte.

Quale dei due punti è corretto?

Guarda il Washington Monument. E' il grande obelisco dall'altra parte del fiume, visibile sullo sfondo della foto appena a sinistra dell'edificio ora demolito.

Traccia una linea fra il Washington Monument e i due punti da cui è possbile sia stata presa la foto. Nel caso della punta settentrionale dell'edificio, il Washington Monument sarebbe stato coperto dal palazzo ora demolito.

Rimane solo una possibilità. L'appartamento era nella punta occidentale del più meridionale dei tre edificio a forma di stella a tre punte.

b) Cosa poteva vedere Timmerman?

Timmerman era in un appartamento d'angolo, con un gran panorama.

Evidenetemente, aveva una visuale che spaziava tra nord-nord-est (come si vede nella foto) e... SUD-SUD-OVEST!

c) da che parte arrivava l'aereo, rispetto alla posizione di Timmerman?

Sud-Ovest. Con lieve tendenza all'Ovest.

d)Percezione e orientamento degli edifici e delle strade.

Ognuno di noi tende a semplificarsi la vita, riallineando inconsciamente gli edifici e le strade che conosce bene lungo traiettorie semplificate. Una strada che si dirama verso est e lievemente verso sud, verrà considerata come "diretta a est". Una casa Orientata a nord, ma con una lieve inclinazione verso est, verrà considerata come "orientata a nord". Questo in ogni momento della vita quotidiana nel quale un posizionamento più accurato è inutile.

La South Joyce, e tutto il complesso che da lì porta al Pentagono, è orientata verso nord, con un lieve scarto verso est. Chiunque ci vivesse la considererebbe orientata a nord. Esattamente parallela al lato "OVEST" del Pentagono.

Muovi la mappa di google earth, e scoprirai che, dato questo fatto, l'arrivo dell'aereo è per Timmerman ancora più spostato verso SUD.

e)Timmerman parla chiaramente del primo momento in cui ha visto l'aereo, dicendo che veniva "right down the 395" e "over Columbiia Pike"

Esattamente a SUD-SUD-OVEST della sua posizione percepita. OVEST_SUD_OVEST della sua posizione reale.

f) Conclusione:

Penso che Timmerman non abbia raccontato alcuna balla. Ha visto l'aereo la prima volta a sud-ovest, lo ha seguito finché non è scomparso dietro al palzzo a forma di stella a tre punte davanti al suo (esattamente come lui stesso ci racconta) e lo ha visto ricomparire per schiantarsi sul Petagono, perfettamente visibile dall'appartamento nel quale si trovava.

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Non pretendo che mi credi. Valuta quello che ti ho detto, valuta se ha senso, ed evita di cambiare ancora argomento.






Timmerman aveva una ampia visuale sulla Columbia Pike A SINISTRA dell'inquadratura della foto, oltre il palazzo di fronte (quello simile a quello nel quale si trovava).

Anonimo ha detto...

Caso poi mi leggo tutto, grazie.
Intanto, l’ubicazione della casa è già stata accertata nella realtà, senza passare da Google Earth, perché qualcuno è stato sul posto, dentro la casa.

http://i14.photobucket.com/
albums/a32/lytetrip/Pentagon/dawnv.jpg

E ha preso questa fotografia, che rappresenta il punto di osservazione reale.

http://bp0.blogger.com/_ebKDfm0h1oI/
R8Zw0uKeySI/
AAAAAAAAB2g/KWKavovbwHY/s1600-h/
pent-dawn-vignola-tim-timmerman-
view-from-CIT--Picture075.jpg

Mi fai vedere dove è passato l’aereo, almeno da quando Timmerman lo avrebbe ”visto ricomparire” fino allo schianto?
Basta anche una serie di x, con su scritto: “qui”.
Grazie.

SirEdward ha detto...

Non è la facciata Ovest del Pentagono quella che si vede appena in alto a sinistra del centro dell'inquadratura? Giusto di fianco alla facciata Sud?

E' una domanda ironica. Come ti ho già detto in un altro thread, in un'altra risposta, il cervello registra in maniera del tutto particolare, soprattutto nei momenti di forte tensione.

E' possibile ricordarsi di eventi accaduti in frazioni di secondo come se si trattasse di eventi di durata molto dilatata. Lo sa bene chi, ad esempio, rimane coinvolta in incidenti automobilistici. Certe sensazioni di "cose che ti vengono addosso" sembrano durare molto di più dell'attimo in cui si sono svolte realmente.

Se poi aggiungiamo che il racconto, quanto più è preciso e dettagliato, tanto più sembra dilatare la durata degli eventi, allora capirai che non ha senso cercare nelle parole di Timmerman un'indicazione di durata dell'evento, se non esplicita e volontaria. Non si può dedurre la durata dell'immagine che Timmerman ha visto da quando l'aereo è ricomparso da dietro al palazzo a quando si è schiantato, se non da dati oggettivi e, in parte, da un'indicazione precisa dello stesso Timmerman.

Quello che cerchi di fare tu, postando una foto già presente in testa all'articolo di qui questi sono i commenti, non è sensato (l'altra foto non si apre. Hai per caso un altro link?).

Atteniamoci ai fatti:

Timmerman aveva la possibilità di vedere l'impatto. Timmerman dice di aver visto l'impatto. Il suo racconto è coerente. Se anche non lo fosse, non cambierebbe nulla nel bilancio dell'evento, data la titanica mole di prove che puntano nella stessa direzione (tra qui decine di testimoni).

La foto (che è una delle poche cose di cui possiamo ringraziare un complottista, se non ricordo male) è interessante, e mostra che Timmerman poteva vedere il punto di impatto.

Qual'è il problema, a questo punto?

Piuttosto, Velar, è il caso che tu legga quello che gli altri scrivono. Tu fai domande. E io ho provato a darti una risposta. E' già la seconda volta che posti un'altra domanda senza aver ascoltato la risposta che ti viene data.

Ti interessa parlare, discutere, confrontarti, o vuoi solo "fare domande"?

Voglio fare lo sforzo (a costo di giocare volontariamente la parte del tonto) di credere alla prima ipotesi.