2007/03/16

Facciamo il punto sulla termite

di mother

Facciamo il punto della questione. Mi baso su alcuni commenti emersi qui. Evito di riportare i commenti che potete leggere nel post indicato.

Riassumendo:
  1. La termite è un composto che impiega un certo tempo finito di reazione, diversamente dagli esplosivi, la cui azione è istantanea. La creazione di un meccanismo di crollo con termite implica quindi una precisione notevole affinché vi sia una progressione di attivazioni. Questo è difficilmente ottenibile.
    Thermite-based cutting devices which employ a cutting flame produce virtually no extended shock wave and generate relatively little over pressure. Thermite-based cutting devices do not present the same health and safety hazards which are attendant upon explosive shape charge cutting devices. (fonte: brevetto US6183569).
  2. Il taglio della termite è in primo luogo un taglio indiretto: la reazione avviene fra ossido ferrico e alluminio con produzione di elevatissime temperature; mentre il taglio diretto consisterebbe fra il ferro della struttura metallica ed un agente esterno in modo da formare un materiale diverso con insufficienti (o nulle) capacità meccaniche.

    Un esempio di taglio diretto è quello che si fa con la fiamma ossidrica: dopo un innesco con idrogeno (o acetilene) una volta iniziata la fusione del ferro, il resto del taglio avviene aumentando notevolmente l'ossigeno (in gergo "la spinta"): in queste condizioni il ferro brucia e questo comporta che il taglio avviene solo in parte per fusione. La quantità di metallo che cola è minima ed il taglio è netto.

    Nel caso di taglio indiretto, invece, riscaldando il materiale, questo arriva a stati di coesione tali per cui non riesce a resistere nemmeno al proprio peso (passaggio da solido a plastico o anche liquido), quindi il materiale riscaldato dalla forte reazione esotermica si stacca per gravità dal resto della massa, provocando buchi o "tagli" estremamente irregolari e poco netti.

    Nel caso delle colonne, il meccanismo a gravità è inapplicabile, poiché le colonne secondo l'idea complottista dovevano essere tagliate in orizzontale. Ne deriva l'idea di tagli inclinati a 45°. Un taglio inclinato a 45°, però, non è garanzia che la termite agisca orizzontalmente, a meno che non si pensi che l'inclinazione applicata esteriormente alle colonne non faccia penetrare all'interno della colonna la reazione (cosa poco probabile anche per la sola base dell'angolo da un lato della colonna).

    Ciò implica inoltre che, vista la temperatura sviluppata dalla termite (più di 2000°C), vi sia un sistema, capace di resistere a temperature così elevate, tale da applicare la termite in orizzontale costantemente (o permetta al composto di scorrere a 45°). Le dimensioni dell'insieme devono quindi essere pari a quelle della sezione di colonna alla quale deve essere applicato il sistema, più quelle del serbatoio che contiene il composto prima dell'innesco della reazione.

    Tuttavia esistono anche moltissime foto e video che mostrano come operai bonificatori di Ground Zero si siano messi all'opera tagliando a 45° le colonne per rendere i detriti sollevabili con una gru e trasportabili con un camion (restrizioni in dimensione: 4m x 12m; restrizioni in peso: max 32 tonnellate).


    Inoltre, come già detto, la termite non crea tagli netti del materiale, ma irregolari, anche se il contenitore che la applica al supporto ha una forma ben definita.
  3. Come visibile da vari video, la termite richiede stechiometricamente molto composto per mantenere per un tempo sufficiente la reazione esotermica e così fondere i metalli sopra cui si trova. Spesso viene mostrato un intero secchiello per fondere la sola lamiera di una macchina dello spessore di pochi millimetri.

    Quindi, fatte le debite proporzioni, per il WTC si sarebbe dovuta usare una notevole quantità di composto (sia per ogni colonna, sia per l'elevato numero di colonne, sia per l'elevato numero di piani), la cui collocazione sarebbe stata ancora più difficoltosa, visto che la struttura portante era integrata con la struttura minuta.

    Inoltre le persone entrate negli edifici quei giorni si sarebbero trovate di fronte a scene di denudamento delle colonne nonché a vasti serbatoi di composto pronto all'uso. Di questo aspetto si discute nel post relativo al video di Monika Bravo.
  4. La termite produce una grande quantità di luce, che non è visibile nei video del momento del crollo.
  5. Si confonde spesso l'effetto detonante dell'esplosivo con i semplici zampilli di materiale fuso. La necessità di inserire lo zolfo, considerata da Steven Jones, deriva dall'osservazione delle analisi FEMA su campioni di struttura metallica che presentano una notevole quantità di zolfo (in realtà nessuno ha mai dimostrato video in cui la supertermite o termate esplode).

    La termite è stata applicata come bomba nella seconda guerra mondiale alla pari delle bombe incendiarie, ma con risultati nettamente inferiori al Napalm. Bisogna inoltre considerare che le indagini del FEMA sono state eseguite su un lungo campione di colonna, ma identificavano una situazione diffusa su tutto l'elemento. Diversamente la teoria di Steven Jones avrebbe localizzato la termite in un unico punto della colonna, come prima mostrato.
  6. Il video che mostra materiale incandescente che cola da una finestra è esemplificativo dei metodi complottisti. Il video mostra infatti metallo fuso, mescolato a molti composti fusi nell'incendio, colare dal centro della finestra (in una zona in cui si erano addensati sia i resti dell'aereo che materiali contenuti negli uffici travolti dall'impatto del Boeing). Ma la colata fuoriesce dal centro, non dalla colonna, mentre l'applicazione per tagliare la colonna avrebbe dovuto essere orizzontale e non verticale.

    Inoltre della termite che cola da una finestra non è un buon mezzo per applicare a una colonna il materiale incandescente in orizzontale, come già accennato. Oltre a ciò, un fatto singolo, centrato su una finestra, non spiega come sia stato possibile che anche gli altri 4 lati di circa 60 metri ciascuno con centinaia di colonne siano venuti a cedere.
  7. Il meccanismo di applicazione della termite nella zona di impatto dell'aereo è miracolosamente rimasto illeso... e non si è azionato per almeno 45 minuti.
  8. Vengono prese in considerazione le analisi FEMA. Il FEMA viene attaccato duramente e considerato facente parte del complotto, tranne quando si deve considerare materiale fornito dalla stessa FEMA per attaccare i rapporti creduti filocomplottisti (cioè anche lo stesso rapporto FEMA). Purtroppo, nell'idea comune dietrologica, l'agente CIA medio viene considerato come un genio quando deve ideare un mega-attentato e subito dopo un completo stupido che presenta lui stesso le prove del complotto.

  9. Una comparazione del colore delle emissioni durante i crolli con le emissioni della termite farebbe pensare che quelli prodotti siano fumi di ossido di alluminio. Tale sistema di analisi è incredibilmente incerto: basti pensare che la comparazione delle nuvole con i fumi prodotti dalla reazione termitica farebbe supporre che esse siano create da reazioni chimiche piuttosto che da un ciclo fisico naturale.

    Inoltre bisogna notare che ipotizzando una reazione fortemente esotermica come quella termitica e ricca di alluminio, appare alquanto strano che nelle analisi FEMA non vi sia la minima presenza di tracce di alluminio inglobato. Il report FEMA è reperibile qui.

    Se poi andiamo a vedere il campione possiamo vedere la presenza della corrosione da zolfo all'interno della colonna, cosa alquanto improbabile con una reazione che tendenzialmente distrugge l'elemento strutturale. La corrosione, poi, è estesa a tutto l'elemento strutturale, mentre la termite agisce in un punto od al massimo in una sezione. Il manganese invece è un microlegante spesso aggiunto di base all'acciaio, quando è ancora ghisa nella siviera, per ridurre determinati parametri chimici di composti in soluzione che potrebbero portare a formazione di carburi dannosi o infragilimento a caldo.

  10. Veniamo quindi a Steven Jones. Come già detto in questo articolo Le chicche di Steven Jones (e, volendo, anche nel post Commenti a video di Steven Jones), tre sono principalmente gli argomenti in cui Steven Jones a mio parere dà il peggio di sé nella sua visione dietrologica del 911: l'uso di immagini false riguardo il molten metal, l'uso di immagini false riguardo al metallo solidificato, una descrizione erronea del crollo naturale di un edificio.

    Riguardo al primo argomento, affiancare alla foto di Silecchia (ancora da verificare appieno) foto tratte da video quasi sconosciuti, in cui si vede palesemente che l'illuminazione è data da torce elettriche che proiettano luce sui detriti o da fuochi che bruciano la carta, facendoli passare per pozze di metallo fuso sulle quali i pompieri allungano le mani senza scottarsi, è cosa assai disonesta.

    "Coloro che sposano affermazioni deboli o non verificabili dovrebbero rendersi conto che stanno forse arrecando danno alla lotta per ottenere una discussione razionale delle questioni importanti, perché avvelenano questo processo con 'scienza spazzatura'": frase certo pronunciata da Jones in un'altra occasione, ma del tutto papabile qui, che ispira due considerazioni:

    a) per quale motivo utilizzare foto false, se si sbandiera ai quattro venti la vastità di materiale dimostrante la presenza di molten metal?

    b) Per quale motivo il metallo fuso non è colato, ma è rimasto in superficie?

    c) Per quale ragione le persone si sono avvicinate così tanto a materiale incandescente o riunite intorno a pozze di metallo fuso, considerato che a 1500°C la radiazione termica è tale per cui si ricevono scottature anche a 1-2 metri di distanza?

    In realtà è più sensato che laddove un cane individua un corpo si concentrino la luce, fotografata in sovraesposizione notturna, e i soccorritori (non a caso, foto di Silecchia a parte, non esistono immagini diurne delle pozze di metallo fuso) come documentato dal video.

    Per il secondo argomento, molti siti complottisti hanno descritto i "meteoriti" (mostrati in fondo a questo articolo) o blocchi di cemento solidificato, con barre contorte e materiale minuto (carta, scarpe, libri, plastica, ecc...). Purtroppo quasi mai nessuno ha scritto articoli a riguardo (escluse testate giornalistiche, il primo anno dopo gli attentati, descrivendo il museo costruito dalla Port Authority), come non vi è stata una diffusione dell'argomento in Internet nei forum o siti complottisti. Così nessuno accenna mai alla provenienza di tali materiali e nessuno ricorda che è la stessa Port Authority ad aver pagato decine di milioni di dollari per conservare questi detriti nell'Hangar 17 del Kennedy International Airport di New York.

    Il primo accenno ai "meteoriti" nelle teorie complottiste fu nella presentazione di Steven Jones, quella rimossa dall'università della BYU, con tanto di pagina dedicata alle prove fisiche dei blocchi di metallo fuso, con forme identiche ma colori completamente alterati per sostenere la teoria del metallo fuso (in fondo a questo articolo vi sono le immagini affiancate del medesimo "meteorite").

    Infine vi è la descrizione del crollo degli edifici in cui si sparano letteralmente a caso, con associazioni improbabili, considerazioni riguardanti le motivazioni del crollo di un edificio colpito da un sisma, ignorando completamente sia il progetto strutturale che argomentazioni di scienza e tecnica delle costruzioni inerenti i meccanismi di labilità.
  11. Anche per la termite valgono alcune delle considerazioni sviluppate in questo articolo, in cui un esperto di demolizioni che, a quanto pare, non usa la termite ma gli esplosivi, nutre forti dubbi che si sia preparato un impianto di demolizione progressiva di un edificio di un centinaio di piani in un tempo inferiore ad un anno.

    L'esperto, Danny Jowenko, nell'intervista completa (ribadisco completa, poiché ne esistono su Youtube svariate versioni tagliate), passa inoltre a smentire la possibilità che l'esplosivo sopravviva a temperature superiori a 300°C quando analizza il crollo del WTC1 e 2, mentre crede sia una demolizione controllata quando si parla di WTC7.

    Tuttavia, quando l'intervistatore gli fa notare che il fumo proviene dall'edificio, rimane allibito e ripete "strano", proprio a fronte di quanto detto prima sugli esplosivi. Il motivo per cui nel web il documentario debunker della Zembla-tv, con l'intervista a Jowenko e ad altri studiosi di demolizioni controllate (anche questi cestinati sovente), è tagliato, spesso scartando la prima parte dell'intervista a Jowenko, risiede proprio nella natura delle affermazioni di Danny Jowenko riguardo l'impossibilità che esplosivi resistano a temperature elevate.

    Tuttavia bisogna considerare anche che a Jowenko non erano stati mostrati il video di Steve Spak, quello della CNN, le testimonianze dei pompieri che parlano di cedimenti e di squarcio sulla facciata sud, e le considerazioni sul monumento Bent Propeller, distrutto quando il WTC7 era ancora in piedi con foto che mostrano anche i detriti accumulati alla base dell'edificio (link1 link2 link3).
Riporto qualche altra immagine che può risultare utile.

Uno vicino all'altro, a destra il "blocco di metallo fuso" di Steven Jones, preso direttamente nella sua presentazione, e a sinistra il "meteorite" di barre, lamiera grecata e residui di calcestruzzo presente nell'Hangar 17 del New Kennedy International Airport di New York, conservati dalla Port Authority (uno di quei soggetti che vengono sempre accusati di essersi disfatta delle prove il prima possibile).

Si può notare anche la linea di frattura a metà altezza del meteorite, che rende l'agglomerato poco similare ad un blocco di metallo fuso solidificato.

Curiosamente, Steven Jones non se ne avvede, aggiungendo al dubbio sull'alterazione dei colori (che può essere stato compiuto da lui in persona o da chi gli ha fornito il materiale) un'analisi superficiale che non considera il materiale che porta come prova.

A sinistra vi è la foto utilizzata da Steven Jones nella sua presentazione per descrivere pozze di acciaio fuso; a destra vi è una foto similare che mostra i fuochi che sono sorti dopo il crollo degli edifici per la carta presente in strada. Non sono lo stesso scatto, ma rendono bene l'idea della falsificazione.





Bonificatori al lavoro per ridurre le dimensioni dei detriti da trasportare.

Aggiornamento (16 marzo 2007): l'articolo è stato aggiornato in qualche punto con delle migliori spiegazioni. Un ringraziamento a Mastrociliegia per i consigli.

Un altro aggiornamento mi porta a mostrare questa immagine appena trovata:


Come si può vedere dall'immagine, i cui colori appaiono diversi rispetto a quelli utilizzati genericamente negli articoli di complottismo-disinformazione, viene inquadrata da vicino la famosa "pozza di acciaio fuso" sulla quale i pompieri si affacciano disinvoltamente.

Questa foto differisce dalle altre anche per la sua inquadratura, non più ristretta ai soli pompieri affacciati, come genericamente visibile nel siti dietrologici. Appare così un raggio sulla sinistra, dello stesso colore della luce emessa dal centro della foto.
Si capisce quindi perché la foto viene tagliata ai bordi: per sostenere le teorie dietrologiche.


Riporto per confronto la foto usata da Jones e dai vari altri complottisti dietrologi. Si può notare come sia tagliata ai bordi.

4 commenti:

Nichilista ha detto...

a prescindere dal fato che joes abbia o meno falsificato le fotografie, l'ipotesi thermite mi sembra davvero poco praticabile.

anche perchè , o si sono usati esplosivi convenzionali(tnt, c4, semtex...) e allora gli squibss e la proiezione di detriti( ma ne sarebbe occorso un quantitativo immenso in questo caso) e niente pozze di metallo fuso o colate di acciaio.
oppure si è usata la thermite un composto simile , ma allora niente squibss e proiezione di materiale a grande distanza.

la teoria delle demolizioni credo sia una grossa macchia del gruppo che cerca di portare a galla le zone grige del11 9.
e fa più male al movimento che non ad altri

mother ha detto...

Che due teorie soddisfino solo parzialmente alcuni aspetti non è buon segno per entrambe
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o si sono usati esplosivi convenzionali(tnt, c4, semtex...) e allora gli squibss e la proiezione di detriti
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Sugli squib ho scritto in passato un post.
Di fatto c'è una differenza fra uno squib da esplosione ed uno da "pressione".
Uno è istantaneo con una nuvoletta espulsa a gran velocità.
L'altro è progressivo aumenta sempre di + intensità e polvere dispersa.
La proiezione dei detriti è un discorso più complesso dovuto sia a come è collassato il WTC nei successivi impatti sia a considerazioni sugli elementi e sull'instabilità
Piccolo dettaglio: sia per la termite che per gli esplosivi ne sarebbero occorsi parecchie tonnellate (certo + per la termite visto che non ha potere esplosivo...riguardo alla superthermite aspetto che Jones si decida se si fa con zolfo o con nanoparticelle di Al2O3, visto che ogni tanto cambia idea).
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(ma ne sarebbe occorso un quantitativo immenso in questo caso) e niente pozze di metallo fuso o colate di acciaio.
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L'idea della colata di Acciaio è dovuta a Steven Jones...
L'idea del metallo fuso è un argomento diffuso piuttosto grosso da trattare.
Tuttavia non è detto che metallo fuso e acciaio fuso + termite siano correlati
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la teoria delle demolizioni credo sia una grossa macchia del gruppo che cerca di portare a galla le zone grige del11 9. e fa più male al movimento che non ad altri
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^_^ magari c'è anche di peggio

notte a tutti

momi ha detto...

Ma allora...ste torri...come sono crollate? Datemi la vostra opinione..

Paolo Attivissimo ha detto...

Momi, le torri sono crollate per la combinazione di impatti lesionanti e incendi. I dettagli sono pubblicati nel rapporto del NIST, che ti puoi scaricare via Internet. Leggi la sezione E.3 per la sintesi. Se la vuoi in italiano, è pubblicata nel libro "11 settembre: i miti da smontare" di Altreconomia.