"Come un Galileo o Lutero dei nostri giorni, Jones ha messo in mostra i difetti della versione ufficiale, 'un mito', dice, 'che ha assunto proporzioni religiose'.
– Christopher Bollyn, giornalista dietrologo, in Professor Says 'Cutter Charges' brought down WTC buildings, 1 maggio 2006. Citazione originale: "Like a modern-day Galileo or Luther, Jones has exposed the flaws in the official version, 'a myth,' he says, 'which has taken on religious proportions'".
Steven Jones, "metallo fuso":
Hangar 17, Aeroporto JFK, New York, macerie pressate contenenti carta:
23 commenti:
Ciao Pier.
Volevo solo specificare che Mother in questo articolo non accenna e non parla di nessuna manipolazione del colore delle foto... mostra solo che Jones parla di un meteorite che dovrebbe essere metallo fuso, mentre invece contiene pezzetti di carta.
Un saluto!
Ciao Pier,
le foto le ho aggiunte io alla perla di Bollyn. Ti ringrazio per l'analisi fotografica, ma qui non era in dubbio il colore, ma la natura attribuita al materiale: Jones dice che è metallo un tempo fuso, i custodi del museo all'Hangar 17 dicono che è cemento e macerie varie fortemente pressate.
Il blocco contiene fogli di carta, come si nota nel dettaglio sotto, e la presenza di fogli di carta in un blocco di metallo fuso è molto difficile da giustificare.
Quand'anche fossero identici i colori, il professor Jones dovrebbe spiegare come ha fatto a determinare che quello è metallo fuso anziché cemento.
La prima foto è scattata, con molta probabilità, sotto un modestissimo flash a bulbo (tipico delle digitali economiche) che ha una chiave di 3800K° e con un diaframma troppo chiuso. Notare le ombre dirette e la dominante azzurrata sulla base di sostegno di colore bianco. Notare anche il diverso carico di colore di tutti gli oggetti, compreso il legno sulla sinistra.
Nella seconda foto invece siamo in presenza di luce diretta che a giudicare dal biancore diffuso e dal dominante della luce pare avere una chiave attorno ai 9/10.000°K.
Sottolineo solo una cosa nella tua analisi, che condivido quasi completamente. Nel primo caso si tratta di una illuminazione flash (spot) assieme ad una sottoesposizione della foto, nel secondo caso l´oggetto è illluminato uniformemente (e la foto probabilmente è fatta senza flash, visto che mancano le ombre nette tipiche del flash). Hai ragione a dire che il colore esatto sta "nel mezzo", ma le condizioni per rappresentarlo sono migliori nella seconda foto: cioè sta si tra le due foto, ma molto più spostato verso la seconda (non in mezzo [non lo hai detto, lo so ma lo specifico]).
Scusa mi sono accorto che manca la conclusione: quindi penso che il colore originale sia molto più simile a quello della seconda foto che a quello della prima, perchè fotografato in condizioni molto migliori.
Resta da sottolineare però che la luce bianca (5500°K/8000) per il suo ampio spettro rappresenta una condizione migliore per la riproduzione corretta dei colori.
Direi quindi che, partendo dal presupposto che entrambe le foto registrino un discreto bilanciamento del bianco, i colori reali di quell'oggetto stanno a metà strada fra le due fotografie.
Certamente il rosso esiste.
Sono "sostanzialmente" d'accordo con tutto quello che dici, anche se, per la precisione, la riproduzione corretta dei colori è un concetto non troppo definito. Cosa intendi per corretta? Il colore chiaramente dipende dallo spettro che lo illumina, e dipende anche dal rapporto intensità/lunghezza d'onda, spostando quindi la definizione di colore realistico in quella di luce realistica.
Ora, che in fotografia si assuma che una luce sia più realistica di un'altra non vuol dire che lo sia veramente. Probabilmente la luce più realistica dovrebbe essere considerata quella solare diretta, che è l'unica fonte naturale (che cambia ovviamente se c'è maltempo ^_^).
Questo per dire che malgrado probabilmente questo materiale non abbia niente a che vedere con le pozze di metallo fuso, non rappresenti di per sè, alcuna manipolazione fotografica.
Si ma il problema è di fondo. Quand'anche i colori della foto siano originali (apro parentesi per chiederti: ma veramente i maghi di Photoshop non possono modificare la temperatura di una foto senza lasciare traccia? Non so, modificando tutti i canali o cose più complicate?) le conseguenze sono comunque piuttosto inquietanti. Perchè Jones dimentica tutte le buone doti dei fisici in quanto a dimostrazioni, presentando quella foto.
Non si limita a dire: guardate il colore, è metallo fuso! No, lui scrive proprio che quel pezzo è metallo fuso, mentre chiaramente non lo è. E aggiunge che un pezzo di metallo fuso del genere non è mai stato trovato in demolizioni non controllate o senza l'uso di termite.
Perchè tutte queste negazioni? Perchè non ci fa esempi in cui si vede che pezzi di metallo fuso solidificato si trovano tranquillamente in demolizioni controllate con o senza termite?
Chiedo agli ingegneri: trovare pezzi di metallo fuso solidificato è procedura normale nelle demolizioni controllate?
Cioè vediamo:
-delle foto disponibili sceglie quella più rossa (magari in buona fede perchè non conosce le altre),
-non la guarda neanche bene, perchè sbaglia considerando quel "coso" metallo fuso solidificato,
-dice che non è mai stato trovato (cosa poi, visto che quello non è metallo fuso) in demolizioni NON controllate, e non ci dice se lo si trova in quelle controllate, termite o meno,
-in basso a destra nella didascalia lascia intendere che se solo gli lasciassero accesso a quel blocco potrebbe finalmente dimostrare la natura del crollo (cosa falsa perchè tanto quello non è metallo fuso),
-pubblica una foto di una lampada dicendo che praticamente è lava.
Insomma, la questione sul metodo scientifico si fa sentire.
Quello che usa e dice non ha niente del metodo scientifico.
Quindi o è uno sprovveduto, o è un cialtrone che sa di mentire.
E visto che è un PhD in fisica, professore e ricercatore con esperienza di una vita, mi sento di affermare con certezza che lui conosce benissimo il metodo scientifico, e che quindi sa anche riconoscere quando non è applicato, come nel suo caso.
Quindi propendo per la seconda possibilità: è un cialtrone che sa di mentire.
Anche se la foto fosse stata presa in buona fede e non modificata.
Certo giudicando poi tutto il suo lavoro mi viene il sacrosanto dubbio che, facendo il furbo su tutto il resto, lo abbia fatto anche nella scelta delle foto.
Ciao,
Ruggero
Un ragionamento veloce.
Metallo fuso con la termite?
(so benissimo che la termite avrebbe lasciato tracce di alluminio e zolfo tali da riconoscerla subito e non noto così ad occhio cristalli di zolfo o sulfurazioni estese del metallo)
Allora li in mezzo che ci stanno a fare tondini d'acciaio e tubi zingati perfettamente conservati?
Passi l'informazione della carta che ovviamente i complottisti tacciono o non mostrano ma con un pò di sale in zucca non si può credere ad una fusione che inglobi altri metalli senza "fonderli" neanche un pò.
Ciao Bisqui, piacere di ritrovarti qui.
X Murru.
Il post parlava solo del commento di Bollyn alla figura di Steven Jones, piuttosto curioso ed ardito a mio parere.
Al di la della fonte (un generico Hangar17 nel pdf che hai linkato) e delle diversità di formato dell immagine che in questo caso non sembrano essere un gran problema, dici che c'è un colore rosso di fondo.
Indubbiamente pezzi esposti alle intemperie od all'acqua utilizzata a spruzzo su Ground Zero dai pompieri ha fatto sviluppare ruggine, la quale ha creato un colore di fonto diffuso a macchie.
La reazione della termite non mi risulta che sviluppi ruggine come prodotto.
Il discorso sul forum di Focus è molto ampio e tratta varie tematiche, dall'assumersi la responsabilità di quanto messo nel suo elaborato da parte del professore della BYU (soprattutto quando le fonti non parlano di metallo fuso), alla citazione di quanto scritto negli articoli (non un mero citare solo due foto per screditare l'intero lavoro come mi appioppi nei tuoi giudizi).
Tra l'altro una delle cose che avevo scritto e che Paolo ha riportato nel forum era la logica di pompieri che si affacciano su una pozza di metallo fuso (cosa che a quanto pare non ha fatto dubitare minimamente Steven Jones), sulla quale hai espresso accordo.
Mi spiace che tu non voglia esprimere un opinione sulla teoria della termite (esprimere un'opinione, non un'analisi)
Saluti
Ma l'ossido di ferro, cioè la ruggine, non è parte integrante della reazione termitica?
Beh.. esistono vari ossidi di ferro e vari livelli di idratazione dell´ossido. La ruggine è l´ossido di ferro 3 idrato Fe2O3*nH2O. La termite parte dall´ossido di ferro e crea nella reazione Ferro metallico (ad alta temperatura); se Jones conosce un poco di fisica penso che il suo "ruggine implica termite" si debba intendere in questo modo: Ferro ad alta temperatura (generato dalla termite) a contatto con l´umidità dell´aria assorbe umiditá e crea ruggine molto più velocemente che a temperatura ambiente (nella termite si usa Fe2O3 assolutamente anidro e come reagente, quindi se la reazione funziona alla fine ne trovi solo poche tracce). Penso che sia chiaro invece che nel caso delle torri, dove un incendio ha imperversato per un´ora all´aperto (e per svariati giorni sotto le macerie, magari a contatto con l´acqua degli idranti dei pompieri), trovare ferro riscaldato e poi venuto a contatto con l´umidità dell´aria (e quindi ruggine) sia normale, e non così "strano" da dover tirare in ballo la termite. Inoltre dalle foto non si può dire quando è stata fatta quella foto: sicuramente non un giorno o due dopo, presumibilmente alcuni mesi (se non anni) dopo... e come sanno tutti il ferro all´aperto, soprattutto se senza protezioni, fa ruggine.
Comunque sono d´accordo con te: da queste foto non si può dire nulla... o meglio, si può dire che è un blocco di metallo e cemento come tanti: parlare di prove o indizi di termite mi sembra al di fuori di qualsiasi logica scientifica.
Ti ha già risposto Airone riguardo alla ruggine.
Puoi comunque notare per esempio come le barre che fuoriescono siano arrugginite, ma non presentino segni di scioglimento del metallo.
Puoi anche capire perchè risulti particolarmente utile alla teoria di Jones ritrovarsi con un ammasso informe di metallo solidificato piuttosto che con un ammasso di "cemento" sporcato da ruggine a macchie da cui fuoriescono barre ed altri elementi di metallo.
Il particolare ripreso da entrambi rende in modo notevole la differenza cromatica visibile su cui si gioca tanto che la carta nell'immagine di Jones non sembra nemmeno tale.
A dire il vero potresti anche notare come "scompaia" fra le due foto la frattura orizzontale a metà blocco.
Se vedon
Pier, se Steven Jones si fosse limitato a dire che la causa dei fenomeni osservati potrebbe essere la termite ma che non si può esserne certi e che non è l'unica spiegazione possibile, sarei d'accordo sulla cautela nel dedurre troppo da quest'uso delle immagini.
Il problema è che Jones non solo esclude ogni possibile altra spiegazione, adottando un metodo estremamente antiscientifico, ma parte da queste sue ipotesi per lanciare accuse gravissime ed estremamente precise. Cito:
The action came two days after Jones appeared on KUER-FM 90.1's respected news talk show "Radio West." On the show, he [Jones] said it appeared responsibility for the attacks rested with Paul Wolfowitz, Richard Perle and an "international banking cartel."
E le esatte parole di Jones sono: "I'll name them as Tarpley names them," Jones said on KUER. "Wolfowitz and Perle, in particular — they do happen to be neocons — but there is a much larger group behind these (attacks) which is the international banking cartel which controls trillions of dollars and which has an interest in controlling countries in the Middle East which are not under their control."
(fonte)
Non è per nulla scientifico accusare di omicidio di massa due persone sulla base di una teoria non dimostrata.
Detto questo mi pare che il tuo ragionamento [...] non smentisca categoricamente la tesi di Jones. Difatti partendo da una pura base speculativa/ipotetica sia la sua che la tua seconda ipotesi sono puramente basate su pareri tecnici non in conflitto.
Grazie mille per la persona equilibrata. Il ragionamento che porto (che non è mio, ma di centinaia di anni di chimica) dice semplicemente che Jones non può dire quello che dice soltanto da quelle foto. Ci sono state analisi di quei campioni (già fatte) che spiegano perchè in quei resti si possa trovare ossido di ferro (e non chiamano in causa la termite). Inoltre ad un livello logico-scientifico la questione è chiusa da queste considerazioni (sono solo le più evidenti a livello chimico-fisico): se (bada che è una mera ipotesi e basta!) hanno usato termite
1) non ne hanno usata molta (non potevano minare con tonnellate di termite) e non la hanno messa in un solo punto, per cui il ferro e l´ossido di ferro che deriva dalla termite deve essere poco e in zone molto circoscritte (non metri, ma poche decine di cm)
2) il calore potrebbe aver riscaldato anche del metallo delle torri (la zona di "taglio") e aver creato altro ossido, ma primo si parla sempre di zone molto piccole (magari la lunghezza arriva a qualche decina di cm, ma la larghezza del taglio si ferma alle unità dei cm) e secondo non si può dire se questo non derivi da riscaldamento da termite o da riscaldamento da incendio
3) La formazione di ossido deve andare di pari passo con la fusione, quindi si dovrebbero trovare delle "colate" di ruggine.
Poichè:
1) Il blocco è "uniformemente" rosso e non si notano "colate"
2) sono rosse anche quelle parti metalliche che non sono evidentemente fuse, quindi hanno avuto tempo di arrugginirsi per altri effetti che non fossero quelli della termite che li avrebbe senza dubbio "sciolti"
Quel blocco è proprio un esempio di come dovrebbe essere un blocco arrugginito non per effetto della termite.
E' infatti vero che la reazione termitica produce ferro (e di conseguenza giustifichi la produzione di Ossido di Ferro)ed è altresì possibile che quella ruggine sia prodotta da altri elementi che però non mi paiono molto evidenti nella foto.
A questo ho chiaramente risposto sopra
Almeno non tanto da giustificare una così diffusa e impregnante quantità di ossido.
Vedo che noti anche tu che è uniforme e diffuso e non a "colate" o solo in alcuni punti.
Ora per rigor di logica però dovremmo:
1) dimostrare che quello sia ossido di ferro
2) dimostrare che nel caso lo sia, esso sia scaturito dalla reazione termitica
E qui ci si ferma perché da una foto, per quanto possa essere cromaticamente corretta, non è possibile trarre informazioni chimiche dettagliate e definitive.
Sapendo come funziona la termite si possono trarre discrete conclusioni.
Ripeto però che Jones è in attesa di poter effettuare delle analisi specifiche su quel blocco per poter pubblicare, qualsiasi essi siano, i risultati di tale esame.
Posso dire che viste le premesse Jones non pubblicherebbe i dati qualunque essi siano e così come sono... ma qui è mio opinione personale.
Io, che sono portato a concedere la buona fede a tutti (QUASI), attenderei ulteriori speculazioni negative in merito. Per amore di correttezza.
Questo ti fa onore, ma occhio a non cadere nelle trappole di chi sfrutta la buona fede delle persone come te per i suoi scopi personali.
Un saluto
Non condivido, come sai, questo approccio davvero poco scientifico. Penso che per confutare una tesi scientifica serva molto di più che speculare sulle intenzioni. E' tutto terribilmente inconsistente...
Ricordo che nel suo lavoro, "Why Indeed Did the WTC Buildings Collapse?" Jones introduce la fotografia del "meteorite" con queste parole: The following photograph has become available, evidently showing the now-solidified metal with entrained material...
Visto che si tratta di cemento e non metallo (e il sospetto deve venire anche guardando le zone meno arrossate della fotografia, che somigliano terribilmente al calcestruzzo) quell' "evidentemente" è inconciliabile con una semplice ipotesi scientifica.
Se si fosse limitato a dire che "sembra" poteva valere come ipotesi (ci penserebbe poi Mazzucco a fare i tagli in modo che i paragoni diventino descrizioni esatte) ma l'affermazione di una evidenza inesistente o è falsità o getta pesanti dubbi sulle capacità percettive e intellettuali di Jones.
Questa asserzione fa il paio con An intriguing photograph (below right) taken by Rob Miller, photojournalist with the New York Post, provides additional photographic evidence (Swanson, 2003) for the use of thermite or a sulfur-containing derivative such as thermate. (lavoro citato) in cui l' "evidenza" è data dalla presenza di fumo grigio nell'incendio del wtc.
Ruggine... fumi grigi... Sono queste le evidenze dell'uso della termite?
Forse Bollyn qualcosa di giusto lo ha detto: come nella religione bisogna credere senza farsi venire troppi dubbi e accontentarsi di quello che dice il prete.
Inoltre, dopo la foto del "meteorite", Jones elenca una serie di metodi analitici che intende usare su un campione dell'oggetto, e quindi We will endeavor to obtain and publish these data, whatever they reveal.. Sono mesi che il lavoro di Jones circola, ma a tutt'oggi non mi è capitato di vedere questi risultati. Ho sentito che qualcuno affermava che siano stati trovati manganese, zolfo, fluoro e alluminio. A parte che per lo zolfo non ho visto un solo dato quantitativo. Sono state fatte le analisi promesse? Sono stati pubblicati i dati? Se mi sono sfuggiti, qualcuno me li indica? grazie.
mastrocigliegia@yahoo.it
Ciao mother, ciao Paolo, ciao a tutti :-)
Seguitemi un attimo.
La termite non può essere usata sui piani verticali perchè ha un difetto, cola.
Dato che cola verso il basso non potrà mai tagliare una colonna che è verticale.
La termite si usa per saldare tra di loro i binari della ferrovia per esempio, a dimostrazione che il suo impiego è sui piani orizzontali.
C'è un filmato che evidenzia benissimo come si comporta la termite, qui trovate i link http://twins.altervista.org/Demolizione_controllata_4.html
da cui si evince che l'indiziata non è la causa dei crolli.
Se poi vogliamo cavillare c'è da aggiungere che lo zolfo, uno dei componenti della termite, lascia tracce evidentissime. L'analisi al metalloscopio deve necessariamente rivelare una presenza di zolfo, all'interno della struttura del ferro, molto alta.
Talmente alta che non può essere una percentuale naturale perchè altrimenti la lega ferrosa sarebbe al di fuori delle caratteristiche ingegneristiche.
Lo zolfo indebolisce la struttura del ferro.
A scanso d'equivoci, in verità, si sono trovate tracce di sulfurazione sulle colonne ma solo in superficie e non all'interno della struttura come sarebbe in una fusione.
Le tracce superficiali sono giustificate dal fatto che il carburante avio è ricchissimo di zolfo. Se non ricordo male la percentuale è del 20%.
Tutto questo per dire che, si le foto potrebbero risolvere qualche dubbio ma sollevarne altri. Sono un'attenta analisi chimica può dare delle risposte. Analisi i risultati delle quali i complottisti (ammesso che ne facciano) non renderanno mai pubbliche perchè sarebbero un boomerang per i motivi che ho speagato prima dell'uso della termite.
Un'ultima cosa. Ammesso che sia stata termite con cosa è stata accesa? Detonatore elettrico? No, impossibile da usare con i metalli.
Detonatore chimico? Forse ma dovrebbe essere stato posizionato poche ore prima dell'attentato data l'alta igrometricità ed instabilità del composto (uno studio sugli esplosivi plastici non farebbe male).
La termite si accende con una miccia particolare. Miccia, come quella delle bombe di paperino. Una miccia che guardacaso contiene zolfo e che come si vede in tutti i film deve essere perfettamente asciutta (con la condensa dell'aria condizionata nei controsoffitti?)
Quindi per quanto ne so la termite non è la causa dei crolli.
Scusa, Bisqui, ma alcune precisazioni sono necessarie.
Se non altro per non prestare il fianco a critiche complottistiche.
La termite non può essere usata sui piani verticali perchè ha un difetto, cola.
Dato che cola verso il basso non potrà mai tagliare una colonna che è verticale.
Esiste un brevetto (al momento non ricordo il numero, nè ho tempo di cercarlo: vado di fretta) che afferma che è possibile fare tagli in orizzontale, costringendo la termite in un contenitore che "spuzza" materiale incandescente per tagliare oggetti in verticale.
Un brevetto non garantisce, di per sè, che la cosa rivendicata funzioni veramente. Comunque rimane il fatto che il contenitore, necessariamente con rivestimenti in materiale refrattario, e che è obbligato ad avere un profilo con larghezza e spessore confrontabili (pena la formazione di sacche inefficaci), aumenterebbe non poco le dimensioni delle ipotetiche cariche, con conseguente difficoltà a passare inosservate.
Se poi vogliamo cavillare c'è da aggiungere che lo zolfo, uno dei componenti della termite, lascia tracce evidentissime. L'analisi al metalloscopio deve necessariamente rivelare una presenza di zolfo, all'interno della struttura del ferro, molto alta. Talmente alta che non può essere una percentuale naturale perchè altrimenti la lega ferrosa sarebbe al di fuori delle caratteristiche ingegneristiche.
Lo zolfo indebolisce la struttura del ferro.
In effetti, l'unico dato quantitativo che finora ho trovato, e che riguarda la pretesa sufidazione di un pezzo d'acciaio del WTC7, è appena al di sopra della media del contenuto di zolfo. Cosa spiegabile anche con una "normale" segregazione dell'elemento durante i processi metallurgici, che provocano l'arricchimento localizzato dell'impurezza.
Le tracce superficiali sono giustificate dal fatto che il carburante avio è ricchissimo di zolfo. Se non ricordo male la percentuale è del 20%.
No. Il 20% è inamissibile: è assurdamente alto.
Al momento non ho sottomano i dati esatti, ma già lo 0.2% mi sembrerebbe molto alto. Potrebbero essere 20 ppm (parti per milione) ma, ripeto, non ho sottomano dati esatti, nè tempo/modo per fare una ricerca.
In ogni caso anche i rivestimenti ignifughi a base di gesso (solfato di calcio) contengono non poco zolfo che, ad alta temperatura e in condizioni riducenti (ad esempio alla base delle fiamme di un incendio, presso il punto da cui scaturiscono) si può convertire in solfuro.
Tutto questo per dire che, si le foto potrebbero risolvere qualche dubbio ma sollevarne altri. Sono un'attenta analisi chimica può dare delle risposte. Analisi i risultati delle quali i complottisti (ammesso che ne facciano) non renderanno mai pubbliche perchè sarebbero un boomerang per i motivi che ho speagato prima dell'uso della termite.
Ma nooo! Ma che vai a pensare! Quanto sei malfidato!
Un'ultima cosa. Ammesso che sia stata termite con cosa è stata accesa? Detonatore elettrico? No, impossibile da usare con i metalli.
La termite stechiometrica è praticamente un isolate elettrico (provato in modo banale: il tester a 20Mohm fondoscala con i puntali immersi nella termite non dà alcun cenno di movimento). Cosa spiegabile con la relativamente piccola quantità di alluminio (il conduttore) dispersa nellìossido di ferro (isolante). Come si comportino invece la supertermite, o l'arcitermite, o l'extratermite o l'ipertermite (o qualsiasi altra cose che il Jones di turno può inventare) non mi è dato di sapere. Comunque la presenza di zolfo o altri materiali non metallici (es. nitrato di bario) non sembra che debba aumentare la conducibilità.
Non ho comunque ancora provato se il filamento incandescente di una lampadina possa innescare la termite nel quale sia immerso. In teoria direi di sì, potendo raggiungere circa i 2000°C necessari.
Detonatore chimico? Forse ma dovrebbe essere stato posizionato poche ore prima dell'attentato data l'alta igrometricità ed instabilità del composto
Beh... L'innesco chimico potrebbe essere contenuto in un recipiente ermetico e a sua volta innescato per via elettrica. Non sono credibili altri inneschi, data l'inacessibilità delle cariche, nell'ipotesi ci fossero state.
La termite si accende con una miccia particolare. Miccia, come quella delle bombe di paperino. Una miccia che guardacaso contiene zolfo e che come si vede in tutti i film deve essere perfettamente asciutta (con la condensa dell'aria condizionata nei controsoffitti?)
La miccia può essere "normale", ed avere il compito di far partire l'innesco (questo sì speciale). Credo che la scarsa sensibilità all'umidità delle micce sia cosa acquisita.
In ogni caso la miccia non consente una temporizzazione così precisa come quella richiesta dalla tesi complottistica, che prevede che i tagli siano stati fatti in perfetto sicrono con il crollo.
Scusa se ho ti ho fatto delle osservazioni, ma come ho detto all'inizio credo sia importante mantenere un profilo quanto più rigoroso possibile. Non si può esercitare la critica nei confronti dei complottisti se non si facciamo altrettanto tra di noi anticomplottisti.
Best regards
mc
Riporterei il video piuttosto esplicito segnalato da Bisqui qui, sempre che non gli dispiaccia:
http://jchemed.chem.wisc.edu/JCESoft/CCA/samples/cca7thermite.html
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3) La formazione di ossido deve andare di pari passo con la fusione, quindi si dovrebbero trovare delle "colate" di ruggine.
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Cioè spiegato meglio, si avrebbe che la reazione termitica farebbe colate di metallo fuso ed in seguito a causa dell'acqua o dell'umidità si avrebbe la formazione della ruggine (FeO(OH)) sulla colata di ferro prodotto dalla termite.
Jones fa il passo inverso, parte dalla ruggine e presuppone vi sia stata termite come unica soluzione (evidently showing), anche senza fusione degli elementi arrugginiti come detto in svariate occasioni spesso dimenticate dai più.
Ciao e scusate il ritardo.
Mastrociliegia,
figurati se mi offendo. Il fatto è che non volevo fare un post.
Mi rendo conto di essere stato sbrigativo e superficiale ma non volevo occupare troppo spazio.
Comunque le tue precisazioni vanno bene, anzi benissimo.
Zolfo : avevo già valutato che ce ne fosse presente nell'ambiente, per esempio nella mobilia o nelle plastiche (non cavillare). Il fatto
è che è difficile valutarne la quantità necessaria affinchè restino tracce evidenti sulla struttura metallica. Bisognerebbe avere le analisi.
Comunque sarebbe lo stesso, i complottisti nella loro immensa onniscenza confuterebbero qualsiasi dimostrazione di laboratorio senza mai fare una ricerca scientifica di loro iniziativa.
Mother,
dal mio sito puoi prendere tutto quello che vuoi.
Mother,
dimenticavo. Nel filmato, se si osserva attentamente, si nota che restano tracce di ossidazione lì dove ha agito la termite.
Mother,
dimenticavo. Nel filmato, se si osserva attentamente, si nota che restano tracce di ossidazione lì dove ha agito la termite.
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dal mio sito puoi prendere tutto quello che vuoi.
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Mille grazie
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