Grazie al paziente e meticoloso lavoro di trascrizione di Zeus Blue, è ora disponibile il testo integrale, corredato di immagini eloquenti, della trasmissione P come Pentagono, M come Mistero, andata in onda su Raiuno il 19 febbraio 2006.
Alla trasmissione, condotta da Roberto Olla, parteciparono il generale Mario Arpino, i comandanti-piloti Claudio Galavotti (Alitalia) e Giancarlo Tedeschi (Blue Panorama), il perito balistico Enrico Manieri e il tecnico Francesco Persi (Centro di controllo di volo di Ciampino).
La trasmissione è significativa non soltanto per il livello di competenza degli ospiti, ma anche per le immagini mostrate (rari fotogrammi dei pali abbattuti e di una benna piena di rottami d'indubbia provenienza aeronautica) e per le testimonianze filmate fornite.
La rilettura completa permette inoltre di cogliere più chiaramente il vero contesto dal quale sono stati estrapolati alcuni spezzoni di questa trasmissione per il film complottista Inganno Globale (a 17:19 della versione in DVD, come descritto nella critica del film).
Per esempio, nessuno dei piloti dichiara mai che le manovre descritte dalla ricostruzione comunemente accettata sono impossibili (il massimo è un "molto difficile" espresso dal pilota Tedeschi), ma anzi viene sottolineato il requisito fondamentale della volontà del pilota di restare rasoterra contrastando il naturale istinto di sopravvivenza, cosa che evidentemente non era un problema per un pilota suicida.
Inoltre la rilettura consente di chiarire i termini di una delle risposte date sempre dal pilota Tedeschi e ritenuta "prova" di impossibilità: quando gli viene chiesto di ripetere l'esatta traiettoria, Tedeschi è molto scettico sulla fattibilità dell'impresa; neppure in questo caso dice che è impossibile, ma dubita che sia facile anche per un professionista.
Tuttavia c'è una distinzione importante da fare: non risulta che il pilota dirottatore volesse colpire quel punto specifico del Pentagono, perché in termini di efficacia mediatica e letale dell'attentato, gli bastava colpirne anche di striscio un punto qualsiasi. E infatti Tedeschi precisa che colpire il Pentagono in generale non sarebbe stato difficile neanche per un pilota non professionista.
Al tempo stesso, la trascrizione e visione del programma permette di notare alcuni errori commessi sia dalla Rai nel costruire il modello del Pentagono (curiosamente privo di finestre al piano terra), sia da Olla nel riferire gli eventi, per esempio quando traduce con Secret Service con "servizi segreti": un errore di traduzione molto comune dettato dall'assonanza. In realtà, infatti, il Secret Service non è l'equivalente dei servizi segreti, ma è l'agenzia federale incaricata della protezione delle più alte cariche governative e della lotta ai crimini economici.OLLA: Riuscirebbe a portare l'aereo qui? [indica il punto d'impatto]
TEDESCHI: Ehm... per piloti addestrati e professionisti eccetera, eccetera, probabilmente ci si riesce, forse... con molta probabilità, neanche la prima volta -- a fare la stessa traiettoria -- colpire, come dicevo prima, il Pentagono non era un grosso problema anche per un pilota non professionista.
Un altro inciampo di Olla riguarda la competenza di volo dei dirottatori, quando afferma che il pilota dirottatore al Pentagono "era assolutamente privo di esperienza; non aveva ore di volo alle spalle". In realtà Hani Hanjour aveva una licenza di pilota privato e una di pilota commerciale acquisite in Arizona e aveva seguito un corso di addestramento per un aereo di linea, il Boeing 737, usandone ripetutamente il simulatore; come tutti i piloti dirottatori, aveva accumulato almeno 250 ore di volo effettivo, secondo la documentazione del processo Moussaoui.
I piloti forniscono anche un chiaro parere sulla facilità di individuare il Pentagono dall'alto, concetto messo in discussione da alcuni complottisti:
TEDESCHI: [...] reputo che il... localizzare il Pentagono non era un problema per il pi... un pilota anche non esperto.La cosa interessante è che Tedeschi fa quest'affermazione pur sottostimando le dimensioni dell'edificio: le indica in "200 metri per diagonale sono 325 metri", ma in realtà ogni facciata del Pentagono misura 281 metri, e la "diagonale" (la distanza fra due vertici opposti) è 461 metri.
In sintesi, il programma rivela molti elementi e molte considerazioni utili per un esame sereno delle ipotesi di complotto; vale la pena rivederlo o almeno rileggerlo per coglierne appieno le informazioni.
7 commenti:
Posto i miei 10 cent di esperienza.
Un giorno ho deciso di farmi dirottatore virtuale.
Usando Microsoft Flight Simulator 9 (tm), versione inglese con presenti le Torri Gemelle, decollando dal La Guardia (per pigrizia) con un 737 di default, settaggi al massimo del realismo, non ho avuto nessuna difficolta' ad individuare e centrare gli obiettivi, nemmeno il Pentagono, semplicemente con un atlante De Agostini (tm) e una cartina scaricata da Google Earth (tm), cosi' come non ho avuto nessuna difficolta' a realizzare passaggi radenti.
Capisco che il simulatore non e' il volo reale, pero'...
Saluti
Hanmar
Ciao,
volevo solamente ricordare che quando questo SpecialeTG1 é stato mandato in onda, oltre ad essere la prima trasmissione a trattare di questi argomenti, non erano ancora stati divulgati i dati relativi al FDR recuperato in prossimità del punch-out del Pentagono, per cui i comandanti intervenuti hanno risposto alle domande poste dal conduttore sulla scorta delle informazioni parziali allora note.
Nella seconda trasmissione dello SpecialeTG1 dedicata all'11 Settembre, andata in onda a Settembre 2006, i comandanti intervenuti erano al corrente dei dati fondamentali relativi ai parametri di volo, per cui le risposte fornite nella seconda trasmissione tengono conto dell'arricchimento informativo nel frattempo intervenuto.
Per quanto riguarda i simulatori, confermo quanto segnalato, perché mi risulta che prove fatte da personale di terra, con solamente un'infarinatura di volo, su simulatori professionali da addestramento hanno sempre conseguito l'obiettivo di colpire il bersaglio.
Un cordiale saluto,
Henry62
colgo l'occasione fornitami da quest'ultimo intervento per chiedervi se voi siete al corrente di qualcosa riguardo ad una incongruenza dell'FDR rinvenuto al pentagono e la ricostruzione dell'impatto di AA77 con lo stesso (e dei momenti subito precedenti) , evidenziati dal gruppo pilots for truth e mostrati nel film "pandora's black box chapter 2"?
qui il link al video
http://video.google.it/videoplay?docid=-8672066571196607580&q=pandora%27s+black
ciao
scusate , mi son spiegato male:
l'incongruenza è tra i dati dell'fdr e la ricostruzione fatta dalla commissione
Ciao Gianluca,
come sai non sono un esperto aereonautico, ma le discrepanze fra quanto rilevato dai tracciati radar, dalle testimonianze e dai dati del FDR sono oggetto di aspre contese e discussioni accese, non ultime le teorie recenti di "sorvolo" del Pentagono, anche se poi restano comunque aspetti non chiariti in tutte queste nuove ipotesi.
Quello che é certo é che la lettura di questi dati non sembra essere così facile come da alcune parti viene lasciato credere, al punto che nemmeno piloti comandanti di aerei di linea sono in grado di conoscere esattamente il vero significato di dati memorizzati e la loro decodifica.
Del resto la cosa non mi sorprende, perché un conto é il pilota (pensa solo alla Formula1) ed un altro l'esperto in telemetria.
Francamente, la mia posizione é di attendere che si depositi un po' del limo che al momento sta rendendo torbida l'acqua, poi sarà più agevole capire le diverse posizioni e fare valutazioni più serene. In questo momento mi sembra eccessiva l'alea che circonda il discorso.
Ciao
grazie enrico.
ritengo che sia un aspetto molto importante della vicenda quello della lettura dell fdr, ma comunque sono del tuo stesso avviso:
cautela nell'esprimere giudizzi affrettati.
ciao
Voglio fare pubblicamente i complimenti a Zeus Blue, che ha fatto davvero un lavoraccio per questa trascrizione.
Posta un commento