di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Dal libro
Above Hallowed Ground emergono resti poco conosciuti dei voli che colpirono le Torri Gemelle. L'immagine qui sotto mostra una porzione di un motore situata all'incrocio fra Church Street e Murray Street. La sua posizione rispetto alla traiettoria d'impatto permette di dedurre che si tratta di un motore del Volo UA175.
Questo rottame di motore, tuttavia, è già noto da altre immagini. Quello che colpisce è invece l'altro oggetto che gli sta accanto, in basso a sinistra: una cuffia, il cui connettore somiglia a quello standard in dotazione sugli aerei di linea. Dalla cuffia sporge inoltre quello che sembra essere il "boom", l'astina che regge il microfono.
La sua collocazione accanto al motore, al di là del nastro giallo di delimitazione collocato dalla polizia e visibile in altre foto del medesimo punto, sembra suggerire che si tratti di una cuffia proveniente dal Volo UA175 (i resti del Volo AA11 furono proiettati dal lato opposto delle Torri Gemelle).
Nella foto qui sotto si nota il nastro giallo di delimitazione citato prima e si intravede la cuffia. Altre immagini, nelle quali la cuffia è assente, indicano che la cuffia è stata presumibilmente ritrovata altrove e portata in seguito dentro l'area delimitata dal nastro giallo.

Se fosse confermato come una cuffia d'aereo, del tipo di quella mostrata qui accanto (dettaglio di un'immagine tratta da
Flickr e scattata in Costa Rica) quest'oggetto sarebbe (insieme ad
altri reperti già presentati in questo blog) un'ulteriore conferma che anche un oggetto fragile può, per circostanze fortuite, sopravvivere a un impatto che trapassa un grattacielo.
Tutto questo renderebbe dunque piuttosto ridicole le perplessità di chi si chiede come possa essere sopravvissuto un passaporto di un dirottatore, come se quel passaporto fosse l'unico oggetto fragile recuperato dai voli dirottati.
Aggiornamento (2008/03/14)
Un pilota di linea italiano, contattato in merito all'immagine della possibile cuffia, ha fornito alcuni dettagli interessanti. Innanzi tutto la somiglianza con una delle cuffie utilizzate in cabina di pilotaggio è confermata. Il connettore appare come uno dei modelli in uso sugli aerei. Si nota inoltre il "boom", cioè il braccetto flessibile che sostiene il microfono. E' l'oggetto nero a forma di "J" rovesciata che parte dalla conchiglia di sinistra (nella foto) e si sovrappone al filo.
La posizione del "boom" suggerisce inoltre che si tratti di una cuffia normalmente usata da chi occupa il sedile di sinistra: ha infatti il "boom" nella conchiglia che sta a destra quando la si indossa ed il filo sta a sinistra (sempre di chi la indossa). Un pilota seduto a sinistra mette la cuffia con il filo a sinistra, per ovvi motivi pratici.
La stessa fonte tecnica chiarisce che benché le tracce rosso sangue sull'archetto della cuffia possano suggerire scenari decisamente macabri, non è detto che la cuffia mostrata nell'immagine debba essere stata per forza indossata da uno dei dirottatori: avrebbe potuto far parte della dotazione di riserva dell'aeromobile ed essere sopravvissuta all'impatto perché protetta da un contenitore o altra struttura più robusta.
"Di solito ci sono una cuffia per il CM1 (crew member 1), quello che siede a sinistra, una per il CM2, e una o più per ciascun posto aggiuntivo, il cui numero varia col tipo di aereo" ha chiarito il pilota.
"Questi posti si chiamano in gergo "jump seat", e vengono utilizzati per accomodare istruttori, controllori (quelli che fanno gli esami in volo), o in genere, extra crew. Ogni aereo ne ha almeno uno. Le cuffie aggiuntive possono essere appese ad appositi ganci nel cockpit, oppure essere conservate in stipetti chiusi. Esiste poi la possibilità che ci siano altre cuffie in kit di ricambio, posizionati o in cockpit o in altri posti dell'aereo."
Va chiarito inoltre che sarebbe errato attendersi che la cuffia, o qualsiasi altro oggetto proveniente dagli aerei, sia bruciacchiato dagli incendi, perché il carburante degli aerei si è incendiato
dopo che i resti dei velivoli avevano trapassato le torri, come si può notare dalle immagini (per esempio quella qui sotto). Gli oggetti a bordo degli aerei che fossero riemersi dalla torre impattata, per poi precipitare al suolo, avrebbero subito quindi esclusivamente danni da impatto meccanico, non da combustione.