2007/09/16

Due parole sulla "replica" di Mazzucco

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Il 14 settembre scorso, Matrix ha trasmesso due minuti e mezzo di filmato di Massimo Mazzucco, andati in onda alle due del mattino dopo i saluti finali di Enrico Mentana ma presentati da Mentana come "doverosa correzione".

In questo suo filmato, Mazzucco (nell'immagine qui accanto, tratta dal filmato) sembra voler portare la discussione sulla tragedia dell'11 settembre su un livello abbastanza patetico di scontro personale, accusandomi specificamente di "falso": parola da lui sovrimpressa più volte, in un contesto pubblico, sul mio documentario Misteri da vendere. E questo è un gesto che non può essere ignorato.

Non solo: sicuramente vi sono coloro che interpreterebbero un mio silenzio come una sorta di ammissione di colpa. Per cui scrivo qui qualche riga di chiarimento sulla materia, prima di archiviarla definitivamente e tornare a questioni più costruttive.

Una cosa innanzi tutto. Mi dissocio completamente da qualsiasi tentativo (anche dei media) di trasformare la critica rigorosa delle teorie cospirazioniste, fatta da tanti tecnici di settore e debunker e basata sui fatti, in un "Attivissimo vs Mazzucco" che francamente, di fronte a tremila morti, merita solo disprezzo.

Nel mio documentario Misteri da Vendere, trasmesso appunto da Matrix e liberamente scaricabile, Mazzucco è stato citato soltanto come uno fra i tanti sostenitori delle ipotesi complottiste. Sono stati citati anche gli autori di Loose Change, di Confronting the Evidence, di In Plane Site e Steven Jones. Per cui non c'è alcuno scontro personale, se non nella fantasia di chi vede cospirazioni e persecuzioni ovunque.

Da parte mia non verranno preparati contro-controfilmati o repliche per Matrix. Il gioco al massacro, per quel che mi riguarda, finisce qui. La critica documentata ai metodi di Mazzucco è già stata fatta ampiamente sia nella mia analisi di Inganno Globale, sia in quella di John, linkate nella colonna di destra di questo blog.

Ci sono tuttavia alcuni fatti che vanno chiariti per chiudere la questione. Ecco le affermazioni di Mazzucco, trascritte integralmente dal suo filmato, e i fatti riguardanti queste affermazioni.

Demolizioni senza sonoro


Mazzucco: Buonasera. Ringrazio la redazione di Matrix che mi ha concesso la possibilità di replicare alle accuse ricevute da Paolo Attivissimo nel corso del filmato che ha presentato la scorsa settimana nella puntata dedicata all'11 di settembre. Sono stato accusato di tagliare ad arte, di manipolare le interviste e i materiali che presento all'interno del film "Inganno Globale" per tenere in piedi o costruire una teoria che secondo lui non esiste e che sempre secondo lui servirebbe soltanto a vendere tanti gadgets, DVD e magliette colorate.

Qui l'accusa è di non voler far sentire al pubblico i veri rumori delle demolizioni controllate [Mazzucco presenta spezzoni tratti dal minuto 73 di Inganno Globale in cui si odono i botti di alcune demolizioni controllate autentiche]. Questa sequenza di demolizioni, con tanto di sonoro, sta al minuto 73 di Inganno Globale.

I fatti: L'affermazione esatta fatta da me in Misteri da vendere è "I complottisti spesso cercano di glissare su questa differenza fondamentale mostrando le demolizioni senza audio e con l'accompagnamento di musiche inquietanti, come in questo spezzone del video Inganno Globale". L'affermazione è verificabile rivedendo la puntata di Matrix sul sito della trasmissione.

Non ho detto che i complottisti lo fanno sempre. Non ho detto che Inganno globale lo fa sempre e dappertutto. Non me la sono presa specificamente ed esclusivamente con Mazzucco. Infatti le parole chiave sono "spesso" e "i complottisti".

"Spesso" non è stato messo lì a casaccio: ha lo scopo ben preciso di chiarire allo spettatore, per correttezza, che i complottisti non sempre omettono l'audio (lo fanno spesso, ma non è detto che lo facciano sempre). E il riferimento è ai complottisti, non specificamente a Mazzucco, tant'è vero che il video mostra anche spezzoni di altri autori, come per esempio quelli di Loose Change 2nd edition, nel medesimo capitolo, proprio per chiarire che la critica non riguarda specificamente Mazzucco.

Il fatto che Mazzucco sottolinei che in altri punti del suo filmato l'audio è presente non fa altro che confermare la precisione delle mie parole: "I complottisti spesso cercano di glissare su questa differenza fondamentale...".

Che nello spezzone di Inganno Globale che ho mostrato manchi l'audio è un dato di fatto innegabile. Ed è un'omissione particolarmente significativa, perché avviene proprio nello spezzone che mette a confronto le demolizioni controllate autentiche e il crollo delle Torri Gemelle oltre a mostrare altre demolizioni "mute". Ognuno è libero di chiedersi quali possano essere state le ragioni di questa scelta così mirata di Mazzucco.

Non vi è quindi nulla di falso in quanto ho affermato e mostrato.

Il "pull it"


Mazzucco: Qui l'accusa è di usare in modo errato la famosa frase "pull it" pronunciata da Larry Silverstein.

Mazzucco mostra uno spezzone del mio video in cui lo speaker dice "...ma in realtà nessun addetto alle demolizioni di edifici ha mai usato questo termine per indicare una demolizione tramite esplosivi"; poi mostra un filmato nel quale dei demolitori al WTC usano l'espressione "pull" per indicare la demolizione di un edificio relativamente basso, il WTC6.

L'errore di Mazzucco è che la demolizione del WTC6 è stata effettuata senza esplosivi. Infatti il WTC6 è stato demolito parzialmente tirandolo con dei cavi. Questo fatto è documentato, con tanto di immagini (mostrate qui sotto), nel medesimo documentario America Rebuilds dal quale Mazzucco ha tratto la sua "smentita".

In altre parole, Mazzucco afferma che non è vero che "pull" non si usa per indicare demolizioni fatte con esplosivi: la sua prova è una demolizione... senza esplosivi.

Infatti la mia precisazione "tramite esplosivi" non è stata messa senza una buona ragione. L'uso del termine "pull" per indicare una demolizione mediante cavi, non esplosiva, come appunto quella mostrata da Mazzucco nella sua replica, è da tempo noto e documentato in questo blog e nel documento mostrato proprio per questo motivo nel mio video.

Il documento s'intitola A Critical Analysis of The Collapse of WTC Towers 1, 2 and 7 from an Explosive and Conventional Demolition Industry Viewpoint, di Brent Blanchard, specialista in demolizioni della Protec Documentation Services, Inc. e senior editor di Implosionworld.com, ed è consultabile qui.

Da questo documento, pagina 9, cito e traduco (le evidenziazioni sono mie):

2. Non abbiamo mai, mai sentito usare il termine "pull it" per riferirsi alla demolizione esplosiva di un edificio, né lo ha mai sentito usare nessuna delle squadre di esplosivisti con le quali abbiamo parlato. Il termine viene usato negli ambienti di demolizione convenzionale per descrivere l'attività specifica di collegare lunghi cavi a un edificio precedentemente indebolito e di manovrare dei mezzi pesanti (scavatrici, bulldozer, eccetera) in modo da "tirare" di lato la struttura dell'edificio per un ulteriore smantellamento. Il sottoscritto e il nostro team di ricerca erano sul posto quando gli addetti hanno tirato giù i resti, alti sei piani, del WTC6 nel tardo autunno del 2001.

Un'immagine tratta dal documentario America Remembers, che mostra la demolizione tramite cavi (disposti in diagonale, dal centro verso destra) del WTC6 alla quale si riferisce Mazzucco.

Sono insomma perfettamente al corrente dell'uso di "pull" nella demolizione non esplosiva. Proprio per questo ho parlato specificamente di non applicabilità di questo termine nella demolizione tramite esplosivi, che è quella teorizzata dai complottisti.

Almeno fin qui. Infatti se seguiamo un attimo il ragionamento di Mazzucco, egli sembra voler introdurre una nuova teoria. Mostrando la demolizione tramite cavi del WTC6, Mazzucco suggerisce di interpretare la frase di Silverstein nel senso che il WTC7, un edificio alto 174 metri e largo 98, sarebbe stato demolibile semplicemente tirandolo giù con dei cavi attaccati a dei bulldozer. Un'operazione che, volendo essere educati, pare leggermente inverosimile.

L'affermazione "FALSO" che Mazzucco visualizza sullo schermo sopra il mio filmato è quindi palesemente errata.

I tagli a McIntyre


Mazzucco: Qui l'accusa è di aver manipolato l'intervista di Jim [in realtà Jamie] McIntyre per nascondere il fatto che secondo lui l'aereo sarebbe finito all'interno del Pentagono.

Mazzucco mostra un brano del mio video che dice "... l'aereo non c'è, insomma, proprio come dicono i complottisti"; in sovrimpressione, la dicitura "FALSO" aggiunta da Mazzucco.

Mazzucco: Questo non è vero. I complottisti dicono che l'aereo c'era, ma non era un Boeing 757, ed è questo il motivo per cui viene mostrato lo spezzone di McIntyre: perché a un certo punto dice:

In sovrimpressione una traduzione delle parole di McIntyre fatta da Mazzucco: "gli unici rottami trovati sono piccoli abbastanza da poterli raccogliere con le mani... non c'è nessun grosso pezzo della coda, della [sic] ali, della fusoliera, niente del genere, dovunque si guardi".

Mazzucco: Questo è un classico tentativo di spostare il problema sul "dove" fosse l'aereo, quando il vero problema è "che cosa" fosse quell'aereo.

Ma l'errore della contestazione di Mazzucco sta proprio nel "che cosa". La parte che Mazzucco non ha mostrato in Inganno Globale (e si noti che Mazzucco non contesta la mia segnalazione di questo taglio) è proprio quella nella quale Judy Woodruff, da studio, dice che il "che cosa" è un Boeing 757 della American Airlines. Senza questa parte tagliata, il senso delle parole di McIntyre cambia completamente. Si noti, inoltre, che McIntyre non corregge la descrizione dicendo "No, Judy, non era un 757 della AA, era un missile" o simili.

L'argomentazione di Mazzucco sembra essere che i rottami visti da McIntyre siano incompatibili con un Boeing 757. Forse Mazzucco si attende che un aereo che penetra in un edificio ad altissima velocità lasci fuori grandi tronconi intatti di coda o di ali, ma il buon senso e gli impatti al WTC dimostrano che non è così. Al WTC gli aerei sono penetrati completamente nelle Torri Gemelle, senza lasciare fuori dei pezzi; gli unici pezzi ritrovati sono quelli riemersi dall'altra parte delle torri trapassate.

Ma è chiaro che se Mazzucco omette la precisazione di McIntyre "questo sembra indicare che l'intero aereo [si noti che McIntyre parla di aereo, non di missile] abbia colpito la facciata del Pentagono", il quadro informativo fornito da Mazzucco agli spettatori è incompleto e ingannevole.

Soprattutto, non vi è nulla di falso nella mia affermazione "
... l'aereo non c'è, insomma, proprio come dicono i complottisti". Si noti che parlo di "i complottisti", non di Mazzucco. E vi sono infatti molti complottisti, i cosiddetti "no planers", che affermano che non c'era alcun aereo al Pentagono. Si vedano per esempio Thewebfairy.com, Total911info.com, 911review.org, 911lies.org e altri.

Anche questa contestazione di Mazzucco è quindi manifestamente errata e infondata.

I tagli a Mike Walter


Mazzucco: Qui l'accusa è di tenere nascosta la frase di un giornalista, che ha detto a un certo punto di aver visto un aereo della American Airlines.

Mazzucco cita un brano del mio video che dice "in realtà è ambigua perché è stata tagliata, guarda caso, la parte precedente, dell'intervista, nella quale Walter dice chiaramente e inequivocabilmente di aver visto un aereo e che si trattava di un jet della American Airlines".

Mazzucco: La scena, invece, nel film Inganno Globale c'è tutta, e sta al minuto 16.

Mazzucco mostra una persona intervistata, non identificata come Walter, alla quale attribuisce le parole "non c'è il minimo dubbio che sia stato un American Airlines a colpire l'edificio e non c'è il minimo dubbio che chiunque guidasse quell'aereo intendeva colpire il Pentagono".

Mazzucco: Non c'è infatti nessuna contraddizione fra le due scene. Poteva benissimo essere un missile o qualcosa di militare dipinto con le insegne della American Airlines.

Ma Walter parla specificamente di "aereo", non di missile, e credo che la differenza fra i due non richieda una grande preparazione aeronautica. Non solo: Mazzucco teorizza che i testimoni abbiano potuto confondersi fra un aereo con ali larghe 38 metri e un missile o "qualcosa di militare" soltanto perché l'oggetto era dipinto con le insegne della American Airlines. Ma a costo di essere banali al limite del ridicolo, bisogna ricordare che insegne a parte, esistono due caratteristiche, chiamate forma e dimensione, che distinguono fra loro gli oggetti.

Confronto in scala fra Boeing 757 e missile tipo Cruise (in scala). Il missile mostrato è un Tomahawk; esistono modelli leggermente più grandi, come l'AGM-86A, che però misurano 6,3 metri di lunghezza e hanno un'apertura alare di 3,65 metri, contro i 47 m di lunghezza e i 38 m di apertura alare di un Boeing 757.


"Qualcosa di militare": un Global Hawk, spesso proposto come alternativa al Boeing 757 dai complottisti. Niente motori sulle ali, ma un grosso motore in coda sopra la fusoliera; coda a V anziché a deriva e stabilizzatori; muso gobbo anziché fusoliera rettilinea; ali diritte anziché a freccia; fusoliera lunga 13,5 m anziché 47 m.


Un Boeing 757 con insegne American Airlines. Fonte: Airliners.net.

Il concetto importante è che Mazzucco stesso ammette che le dichiarazioni di Walter sono state tagliate in due tronconi, collocandone uno al minuto 16, senza identificare Walter, e l'altro al trentesimo minuto. E il taglio è stato fatto separando drasticamente la parte in cui Walter parla di missile (facendo un paragone) da quella in cui parla di un jet della American Airlines. Un quarto d'ora dopo, senza indicare che si tratta dello stesso testimone e separando due concetti interdipendenti. Perché?

Già questo rientrerebbe in qualsiasi definizione ragionevole di taglio o manipolazione, ma non è tutto. Infatti la parte citata da Mazzucco non è quella mancante. Quindi è falso affermare che "la scena... c'è tutta".

Infatti nello spezzone citato da Mazzucco, presente al sedicesimo minuto di Inganno Globale, il testimone dice "There was no doubt about it, it was American Airlines, slammed right into the building and there was no doubt about it, whoever was piloting that plane was aiming for the Pentagon".

Nella parte dell'intervista di cui io ho segnalato il taglio, Mike Walter dice invece "I saw this plane, a jet, American Airlines jet, coming, and I thought, "This doesn't add up, it's really low' and I saw it, it just went...".

Notate qualche differenza?

Questa è l'inquadratura dell'intervista a Walter di cui io ho segnalato l'omissione da parte di Inganno globale:



E questa è l'inquadratura che secondo Mazzucco rappresenta la parte tagliata:


Notate qualche differenza?

In conclusione, il materiale presentato da Mazzucco non costituisce affatto la "doverosa correzione" di alcunché. Nessuna delle osservazioni fatte da Mazzucco corrisponde ai fatti che chiunque può verificare con pazienza e diligente attenzione. "Chiunque" compreso Mazzucco stesso, che invece ha preferito un approccio di tutt'altra natura.

E con questo, per quanto mi riguarda, la questione è chiusa.

5 commenti:

brain_use ha detto...

Attenzione!
Nella foto di raffronto 757/cruise è stata usato un tomahawk invece di un AGM-86, che è in dotazione all'air force, è leggermente più grosso e ha una deriva verticale!
Presto o tardi qualcuno dirà che è stato fatto per non far notare la somiglianza dell'AGM-86 con un 757!!!

Paolo Attivissimo ha detto...

So che era una battuta, ma per scrupolo ho comunque aggiunto la precisazione e le dimensioni dell'AGM-86.

Paolo Attivissimo ha detto...

Dimenticavo: grazie del suggerimento.

brain_use ha detto...

De nada. ...ma era proprio una battuta.
Voglio sperare che nessuno arrivi a questi livelli di paranoia mentale!

Giammin ha detto...

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=8311