2007/07/06

Attentati troppo perfetti?

di Paolo Attivissimo

Alcuni sostenitori delle ipotesi di complotto, come per esempio Tom Bosco in un articolo su Nexus Italia, affermano che gli attentati dell'11 settembre sono stati eseguiti in maniera troppo perfetta per essere opera di dirottatori:
"...un gruppo di piloti veterani, civili e militari, tra cui piloti di caccia da combattimento e comandanti di linee aeree civili, abbiano appena terminato una maratona di 72 ore di briefing e discussioni non-stop, relative alla crisi attuale che si è determinata dall'uso di aerei commerciali come missili contro il WTC e il Pentagono, l'11 settembre. Le conclusioni di questo gruppo di persone sono che il cosiddetto attacco terroristico di fatto è stato un'operazione militare contro gli Stati Uniti eseguita in modo superbo, che richiedeva elevatissima professionalità militare di comando, comunicazioni e controllo. In altre parole, i responsabili sarebbero degli infiltrati nelle più alte posizioni politiche a livello federale, e detengono l'assoluto controllo di tutto l'apparato militare del paese."
Va notato che Bosco non indica chi siano questi veterani, quali siano le loro credenziali e competenze, o quando e dove si siano riuniti. Per quanto ne sappiamo, potrebbero essere il parto della fantasia di Bosco o di qualcuno al quale Bosco ha attinto come fonte. Si potrebbe poi discutere della lucidità di un verdetto emesso dopo tre giorni senza dormire, stando alla pittoresca descrizione fornita da Tom Bosco.

Ma poco importa, perché la vera falla di questa teoria è la scorrettezza del nesso logico "sono stati professionali, quindi erano per forza infiltrati federali". Non risulta, infatti, che le forze armate degli altri paesi siano popolate di deficienti e incapaci. Quest'ipotesi richiede a chi la sostiene di credere che fuori dagli Stati Uniti non esista nessuno in grado di addestrare gruppi paramilitari.

La dinamica degli attentati dell'11 settembre è in realtà molto semplice. I dirottatori sono andati a lezioni di volo per anni fino a conseguire brevetti di pilota commerciale; hanno portato a bordo dei taglierini (cosa ammessa all'epoca), eliminato i piloti, disattivato i dispositivi di localizzazione del velivolo (transponder), attivato il pilota automatico per portare l'aereo in prossimità della destinazione, e poi hanno manovrato manualmente l'aereo quanto basta per scaraventarlo contro edifici molto grandi e ben visibili in una radiosa giornata di sole. Hanno ripetuto, o tentato di ripetere, la stessa tecnica quattro volte.

In realtà gli attentati, se li vogliamo esaminare molto ma molto cinicamente, sono stati lontani dall'essere perfetti:
  • L'ora degli attacchi al WTC è stata scelta "male" (dal punto di vista degli attentatori), perché le torri non erano ancora piene della gente che ci lavorava. Se gli attacchi fossero avvenuti soltanto un'ora più tardi, a metà mattina, il bilancio sarebbe stato di decine di migliaia di morti. Va detto che nella scelta dell'orario può aver pesato il desiderio di far avvenire gli attentati quando era ancora giorno nei paesi arabi, in modo che potessero essere seguiti in diretta per ottenere il massimo effetto mediatico.
  • Le torri sono rimaste in piedi a lungo invece di crollare subito, dando a moltissimi l'occasione di salvarsi.
  • Uno dei quattro aerei dirottati (il Volo 93, quello caduto in Pennsylvania) non ha raggiunto il proprio bersaglio, per cui la terribile missione ha avuto un tasso di insuccesso del 25%.
  • Il secondo aereo al WTC ha quasi mancato il bersaglio: l'ha preso di spigolo (come si vede nella foto qui accanto), scaricando quindi una parte significativa del proprio carburante all'esterno (come mostrato dalla palla di fuoco nella foto a inizio articolo) e lasciando intatte le vie di fuga nelle zone lontane dal punto d'impatto. Questo ha permesso a molte più persone di salvarsi. Se invece avesse colpito la torre al centro della sua sezione, come ha fatto sostanzialmente il primo aereo, avrebbe tranciato tutte le vie di fuga (situate nella zona centrale della struttura), bloccando ogni via di scampo a tutti coloro che si trovavano sopra la zona d'impatto.
  • Uno dei dirottatori del volo American Airlines 11 (il primo a colpire il World Trade Center), azionò per errore, ben due volte, quelli che credeva essere i comandi per parlare con la cabina passeggeri e invece erano i comandi per comunicare via radio con i controllori di volo. Infatti alle 8:24:38 le registrazioni fanno sentire la voce di un dirottatore che dice "We have some planes. Just stay quiet and you will be OK. We are returning to the airport. Nobody move, everything will be OK. If you try to make any moves you'll endanger yourself and the airplane. Just stay quiet" ("Abbiamo degli aerei. State tranquilli e sarete a posto. Stiamo tornando all'aeroporto. Nessuno si muova, tutto andrà bene. Se cercate di fare qualche mossa, metterete in pericolo voi stessi e l'aereo. State calmi e basta"). I dirottatori commettono lo stesso errore una decina di minuti più tardi (8:33:59), dicendo "Nobody move, please, we are going back to the airport. Don't try to make any stupid moves." ("Nessuno si muova, per favore, stiamo tornando all'aeroporto. Non cercate di fare mosse stupide.") (fonte: atti del processo Moussaoui; The Guardian).
  • Sul Volo 93, i dirottatori spensero il transponder soltanto dopo aver invertito la rotta per dirigersi verso il proprio bersaglio. Questo ha consentito ai controllori di sapere della virata di 180° e di dedurre la probabile destinazione del dirottamento. Se i dirottatori avessero spento il transponder prima della virata, i controllori non avrebbero potuto sapere da che parte era diretto il Volo 93.
Vi sembrano ancora attentati perfetti?

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