2008/05/28

"Zero": i giornalisti USA non indagarono l'11/9 "per paura di essere linciati", lo dice Dan Rather

di Hammer. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

E' uscita nell'aprile del 2008 l'edizione di Zero che comprende in un cofanetto il libro e il DVD. Sul retro del confanetto compare una dichiarazione del giornalista Dan Rather in apparenza decisamente sconvolgente: il celeberrimo anchorman statunitense avrebbe detto "Non abbiamo indagato per paura di essere linciati" nel corso di un'intervista al programma Newsnight della BBC.

La frase successiva è ancora più inquietante e suggerisce al lettore che ciò su cui Rather e i suoi colleghi si sarebbero astenuti dall'indagare sarebbe quanto avvenuto l'11 settembre 2001: "La nostra indagine sull'11 settembre è dunque ripartita da ZERO, per ricostruire i fatti".



Purtroppo non vengono forniti riferimenti ed è quindi estremamente difficile risalire alle circostanze in cui Rather avrebbe pronunciato quelle parole.

L'unica intervista rilasciata da Dan Rather al programma NewsNight della BBC di cui abbiamo trovato notizia risale al 6 giugno 2002. Uno spezzone dell'intervista è pubblicato su Youtube. La trascrizione è riportata proprio dal sito della BBC e, come si può constatare, non parla in nessun punto dell'11 settembre o delle teorie cospirazioniste. L'argomento è infatti la guerra al terrorismo e il fatto che l'ondata di patriottismo sollevata dagli attentati dell'11 settembre ha reso impossibile per i giornalisti porre domande scomode al governo sull'opportunità e sulle modalità di una serie di conflitti contro i paesi che ospitano organizzazioni terroristiche.

Dan Rather sottolinea nell'intervista che la guerra comporta veri morti e vero sangue, si chiede se il ritrovato e istintivo sentimento patriottico americano non stia offuscando i valori stessi di democrazia, e sostiene che non si può essere a favore di una guerra se non si sa perché e come la si sta combattendo. Prosegue poi con altre argomentazioni di questo genere.

Tutta l'intervista parla della cosiddetta "guerra al terrorismo". Non contiene alcun riferimento alle ipotesi di complotto sull'11 settembre e nemmeno alla dinamica degli attentati. Non solo: in nessuna parte del testo dell'intervista compare la citazione riportata dalla copertina di Zero.

Nell'intervista, Rather ricorda i tempi in cui in Sud Africa venivano appesi pneumatici infuocati al collo dei dissidenti accusati di antipatriottismo e paragona la paura provata dai giornalisti americani di porre scomode domande al governo a quella di ritrovarsi al collo uno pneumatico in fiamme. Ma da nessuna parte nel testo compaiono le parole "investigate" ("investigare") o "lynch" ("linciare").

Vorremmo sapere da dove Zero ha tratto la frase che riporta. Nonostante lunghe ricerche, non abbiamo trovato evidenza che Rather abbia mai pronunciato la frase in questione, né abbiamo trovato riscontri che il giornalista abbia mai avanzato dubbi su quanto accaduto l'11 settembre. In assenza di chiare spiegazioni da parte degli autori di Zero, e considerato che non si tratterebbe certo del primo caso di creatività disinvolta in questo video, resta il dubbio che la frase attribuita a Rather sia semplicemente inventata.

Forse Zero si riferisce a un'altra intervista o ad altre dichiarazioni rilasciate da Dan Rather a NewsNight; noi non le abbiamo trovate e rimaniamo in attesa che qualcuno ce ne indichi le coordinate precise, cosa che dei ricercatori seri avrebbero dovuto fare in partenza invece di dare indicazioni così vaghe.

E' anche abbastanza improbabile che Dan Rather creda alle strampalate teorie cospirazioniste presentate da Zero, visto che fu uno dei conduttori della diretta della CBS l'11 settembre 2001 e che le dirette di quel giorno sono un ottimo strumento di debunking.

Proprio durante la conduzione di Rather, per esempio, si ebbe un'ottima smentita della teoria, sostenuta anche da Zero, secondo cui il crollo del World Trade Center 7 fu inaspettato e improvviso.

Fu infatti nell'edizione di quel giorno del CBS Evening News, condotta proprio da Rather, che l'inviato da Lower Manhattan, Byron Pitts, disse chiaramente che il crollo dell'Edificio 7 era lungamente atteso. Le parole di Pitts furono le seguenti:

About an hour ago, World Trade Center Building Number 7 collapsed. A 42-story building, weakened by the devastation that occurred earlier today. No word of any casualties in the building. It was the one calamity that was not a surprise. Police had evacuated the area hours ago, fearful Building Number 7 would indeed fall down.


La traduzione in italiano è la seguente:

Circa un'ora fa, il World Trade Center 7 è crollato. Un palazzo di 42 piani, indebolito dalla devastazione che si è svolta in precedenza. Non sappiamo di nessuno che sia morto nel palazzo. E' stato l'unico disastro non accaduto di sorpresa. La polizia aveva evacuato l'area ore prima, nel timore che il palazzo numero 7 crollasse.


Alla luce di queste considerazioni, sembra molto strano che le cose stiano davvero come Zero vuole farci credere: le evidenze puntano tutte in senso contrario. E' quindi auspicabile che gli autori del video dipanino questa questione e spieghino in quale specifica circostanza, e in che contesto, Dan Rather avrebbe pronunciato la frase da loro riportata tra virgolette. La questione non è banale, perché l'accusa fatta da Zero è gravissima. Se si rivelasse fasulla, sarebbe una manipolazione davvero imbarazzante.

Aggiornamento (2008/05/29)


di Paolo Attivissimo

Mentre le spiegazioni degli autori di Zero latitano, Undicisettembre ha contattato HDNet, l'emittente dove lavora attualmente Dan Rather, per informarlo dell'uso del suo nome e delle sue parole in Zero. Se vi saranno sviluppi in proposito, verranno segnalati qui prontamente.

39 commenti:

Stepan Mussorgsky ha detto...

"Dan Rather sottolinea nell'intervista che la guerra comporta veri morti e vero sangue, si chiede se il ritrovato e istintivo sentimento patriottico americano non stia offuscando i valori stessi di democrazia, e sostiene che non si può essere a favore di una guerra se non si sa perché e come la si sta combattendo"

O cavolo! Un usa-free in territorio USA! :D

Per il resto: ma Giulietto Chiesa ha una percezione seppur vaga della situazione USA?

Forse ragiona pensando all' Italia o alla Russia.Negli Stati Uniti se dici una cosa poco convincente (e magari senza alcuna prova a sostegno) al massimo ti sbeffeggiano , non ti linciano di certo ;)

(succedono cose anche peggiori, ma non certo in questo ambito, e se lo dico io, buona camicia a tutti! :D)

Anonimo ha detto...

Forse si riferivano a questo incipit di un articolo di Greg Palast, giornalista peraltro molto amato nell'"area" politico-ideologica cui il gruppo Zero appartiene:

"It's that fear that keeps journalists from asking the toughest of the tough questions," the aging American journalist told the British television audience.

In June 2002, Dan Rather looked old, defeated, making a confession he dare not speak on American TV about the deadly censorship – and self-censorship – which had seized U.S. newsrooms. After Sept. 11, news on the U.S. tube was bound and gagged. Any reporter who stepped out of line, he said, would be professionally lynched as un-American.

(http://www.commondreams.org/views04/0920-08.htm)

Ho letto l'articolo solo frettolosamente, dunque ricontrollate, ma da quel che ho letto si evince che secondo Dan Rather è diventato difficile fare domande scomode *dopo* l'11 settembre, non *sull'*11 settembre.

Insomma, si tratterebbe dell'ennesima manipolazione e di un uso disinvolto delle virgolette che ahimè è un malcostume ben noto del giornalismo italiano.

Paolo Attivissimo ha detto...

Grazie Guido,

è possibile che si riferissero a quell'intervista, ma in tal caso il riferimento a Newsnight è sbagliato e dimostra che gli autori di Zero non hanno controllato le proprie fonti.

E dimostrerebbe, in ogni caso, che hanno manipolato il contesto per far sembrare che Rather si riferisse all'11/9 anziché alla situazione politica statunitense.

In ogni caso, se non trovano la fonte di quella frase, gli autori di Zero ne escono con una figuraccia.

Lupacchiotto ha detto...

Vero, falso, verosimile, poco importa. Intanto l'hanno detto e nessuna smentita potrà togliere il velo del dubbio. Purtroppo.
Magari, voi angloparlanti, non potreste avvertire qualcuno dello staff di Rather di questa frase tanto misteriosa quanto inquietante?

.Marco.

Paolo Attivissimo ha detto...

Ciao Marco,

ce ne manca il tempo e francamente non so neanche se Dan Rather ha ancora uno staff. Dovrei andare a controllare, ma questa è soltanto una goccia nell'oceano di sciocchezze che girano intorno all'11/9 e ce ne sono altre più pressanti da chiarire.

L'onere della documentazione spetta comunque a chi ha fatto la citazione.

Lupacchiotto ha detto...

Lo so che l'onere della prova spetta a loro. Ma scusa, quando mai hanno applicato questa piccola e insignificante regola del civile? Finora hanno applicato l'altra regola: accusa e urla.
Se ti chiedono chiarimenti, tu accusa di più e urla di più. Insomma come un Vogon ;)

eSSSSe ha detto...

Secondo me si potrebbe mandare una email a Mr. Rather direttamente alla CBS e chiedergli se ha mai affermato quanto riportato da zEuro.
Sarebbe una sbufalata fantastica. Pensate poi se Rather facesse causa a Chiesa per diffamazione... sarebbe da morire dal ridere

luca ha detto...

In effetti però l'idea di silverrain è ottima. Se si potesse contattare Dan Rather e fargli sapere che in Italia viene pubblicato un DVD sulla cui copertina viene riportata una sua frase virgolettata, e se questa citazione dovesse essere falsa, potrebbe da parte sua essere anche preso qualche provvedimento.
Chessò, denuncia, richiesta di ritiro del video...

Paolo Attivissimo ha detto...

A me sta bene. Ci dareste una mano scoprendo se esiste uno staff o un contatto per raggiungere Dan Rather?

Anonimo ha detto...

"Dan Rather sottolinea nell'intervista che la guerra comporta veri morti e vero sangue, si chiede se il ritrovato e istintivo sentimento patriottico americano non stia offuscando i valori stessi di democrazia, e sostiene che non si può essere a favore di una guerra se non si sa perché e come la si sta combattendo"
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La percezione del fine giustifica i mezzi varia da persona a persona.
Se osserviamo per esempio l'ambito italiano vediamo variazioni fra chi assume ex brigatisti (par condicio: rossi e neri indifferentemente), anche per incarichi di governo spinto da un sentimento romantico revisionista e chi più vicino alle vittime li darebbe in pasto eternamente ai pescecani non permettendo loro nemmeno di fare lo spazzino.
E' un po' come la questione pena di morte: la maggior parte delle condanne sono in Cina e le più omofobiche in Iran, considerando che di regimi come Nord Korea e Birmania si sa poco o nulla.
Tuttavia esistono personaggi ben influenti, e magari con spettacoli comici su LA7, che trascurano completamente questi due termini e preferiscono dare addosso alle causa Americane, o texane, basate su cinque gradi di giudizio ed a volte non scevre di errori giudiziari.
E laddove non si parla di fatti, ma di opinioni, i succubi del pensiero politico fanno il bello e cattivo tempo con eterne discussioni.

C.P.

Anonimo ha detto...

Paolo, il riferimento a Newsnight non è sbagliato, perché nell'articolo Greg Palast cita proprio un'intervista resa a quella trasmissione ("He was speaking on Newsnight, BBC's nightly current affairs program").

Se ho supposto che la "fonte" fosse quell'articolo è perché vi compare l'espressione "linciaggio", fin dal titolo, espressione che tuttavia Palast usa senza virgolettarla ma in discorso indiretto, dunque non sappiamo se l'abbia usata anche Rather.

Il problema è che il significato delle parole di Rather appare del tutto manipolato e stravolto, secondo un adagio a cui i complottisti ci hanno abituato: chiunque esprima il minimo dubbio o la minima critica viene arruolato d'ufficio tra gli "scettici sulla versione ufficiale" (chissà se l'hanno pure messo su patriotsquestion911).

Ma Rather diceva tutt'altro (e per quel che mi riguarda, diceva una cosa abbastanza vera): e cioè, che *dopo* l'11 settembre c'è stato un (comprensibile) allineamento "patriottico" dei mezzi d'informazione - che peraltro non è durato che qualche settimana, per quel che ricordo, e nemmeno in quel lasso di tempo ha riguardato tutti i media.

Sulla ricostruzione degli attentati, Rather non dice un bel nulla, e c'è da escludere che abbracci anche solo una delle scemenze di Chiesa & Co., che quindi hanno marchianamente abusato delle sue parole.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Guido,

l'articolo che linki fa riferimento proprio all'intervista di cui parliamo in questo articolo. Come dici tu non parla di 11/9 nè pronuncia quella frase. Il "lynched" è solo nel titolo, non virgolettato, non attribuito a Rather.

Quindi conferma quanto sosteniamo noi nell'articolo.

Grazie della segnalazione!

schottolo ha detto...

Jowenko afferma qualcosa di simile:
http://it.youtube.com/
watch?v=ExUTAbUCYL0

Paolo Attivissimo ha detto...

Schottolo, fai bene a citare Danny Jowenko. Ma non devi citare solo quello che ti fa comodo. Devi anche citare il fatto che Danny Jowenko dice chiaro e tondo che le torri gemelle non possono essere state demolite.

Se accetti il suo parere quando parla del WTC7, sei disposto ad accettarlo quando parla del WTC1-2?

Stepan Mussorgsky ha detto...

anonimo:

"Tuttavia esistono personaggi ben influenti, e magari con spettacoli comici su LA7, che trascurano completamente questi due termini e preferiscono dare addosso alle causa Americane, o texane, basate su cinque gradi di giudizio ed a volte non scevre di errori giudiziari.
E laddove non si parla di fatti, ma di opinioni, i succubi del pensiero politico fanno il bello e cattivo tempo con eterne discussioni."

Tuttavia esistono personaggi ben influenti, e magari con telegiornali su Rete4, che trascurano completamente qualsiasi cronaca obiettiva e preferiscono dare addosso alle cause avverse a quella che loro palesemente appoggiano.
"E laddove non si parla di fatti, ma di opinioni, i succubi del pensiero politico fanno il bello e cattivo tempo con eterne discussioni."

Lo dico solo per par condicio, non voglio innescare inutili polemiche :)

S.C.

Anonimo ha detto...

tuttavia esiste un livello di informazione in italia che trascura qualsiasi cronaca, obiettiva o meno, e preferisce dedicarsi al gossip e alle chiacchiere, magari riciclando la stessa notizia per settimane. programmi tv della serata completano le importanti informazioni dei titoli dei tg :DDDD

direi che questo è più riassuntivo della situazione :)

Anonimo ha detto...

la cosa, naturalmente, incide sul livello di qualità dell'informazione a cui la gente si abitua

ovvio che poi si creda a tutto e non si abbiano strumenti per dubitare o verificare... accadimenti del mondo, fatti e politiche sono normalmente ignorate

schottolo ha detto...

Comunque,Jowenco(Danny Jowenco);afferma che il wtc1 e 2 non possono essere dei crolli provocati dalla detonazione di esplosivi..(l'ha detto la televisione saranno cedimente strutturali no?)ma in un'altra intervista telefonica dice di più,non solo ri-conferma che il wtc7 è crollato causa-esplosivi, ma anche che l'affermare il contrario(in pubblico naturalmente) vorrebbe dire andare in contro al licenziamento, o a cose peggiori..non ho capito.
"end of the story"

Saluti.

Paolo Attivissimo ha detto...

Mi sembra un po' contraddittorio temere il licenziamento se si afferma questa teoria e poi affermarla liberamente quando qualcuno te la chiede al telefono e poi mette la telefonata su Internet :-)

brain_use ha detto...

andare in contro al licenziamento, o a cose peggiori..non ho capito.

Immagino che tu non intravveda alcuna contraddizione tra questa affermazione e il fatto che da "7 anni dico 7 anni" i complottisti di mezzo mondo ne sparano una più grande dell'altra e ancora nessuno è stato eliminato dagli sporchi agenti della cia... vero?

Neanche quelli che "spezzano il muro del silenzio". ;-)

SirEdward ha detto...

non solo ri-conferma che il wtc7 è crollato causa-esplosivi, ma anche che l'affermare il contrario(in pubblico naturalmente) vorrebbe dire andare in contro al licenziamento, o a cose peggiori..non ho capito.


Cioè dice che affermare che il wtc7 NON sia stato demolito porta a essere licenziati?

schottolo ha detto...

Sembra dica proprio che affermando una verità del genere( demolizione del wtc7) si rischia,addirittura il licenziamento o forse peggio.
Da quello che ha detto si è capito dai..chissa che pressioni ha avuto.
O l'hanno corrotto i complottisti con libri e dvd^?

SirEdward ha detto...

Allora di sicuro ci dirai anche quale intervista, fatta da chi, quando, e pubblicata dove.

schottolo ha detto...

-"ancora nessuno è stato eliminato dagli sporchi agenti della cia... vero?"

Ci credo,perchè magari è molto più semplice ignorarli?..o minacciarli(es,Jowenko)o corromperli come hanno fatto con i familiari delle vittime,(fino a 6 milioni di dollari di paghetta per non denunciare il governo americano.
Di tutte le manifestazioni per la verità in atto ogni anno in America,quante volte ne hai sentito parlare alla televisione?

Ma cosa vorresti fare? ammazzarli tutti? così daresti ulteriore prova che l'11 settembre è stato uno sporco auto-attentato.

schottolo ha detto...

-"Allora di sicuro ci dirai anche quale intervista, fatta da chi, quando, e pubblicata dove."

Non è un'intervista scritta,ma la registrazione di una telefonata:

http://patriotsquestion911.com/engineers.html

Paolo Attivissimo ha detto...

i familiari delle vittime,(fino a 6 milioni di dollari di paghetta per non denunciare il governo americano.

Schottolo, non so se te ne rendi conto, ma stai accusando i familiari delle vittime dell'11 settembre di essere venduti e codardi.

Complimenti.

E' quando leggo frasi come queste che lo schifo del cospirazionismo emerge in tutto il suo patetico puzzo.

schottolo ha detto...

"Schottolo, non so se te ne rendi conto, ma stai accusando i familiari delle vittime dell'11 settembre di essere venduti e codardi."

Altro che venduti è codardi!lottano tutti i giorni perchè sia fatta verità sull'11 settembre,nonostante il silenzio dei media e di tutti i soldi che sono stati distribuiti.

Credi che mi stia inventando qualcosa? guarda che sono parole loro,i soldi per pagare la gente c'enerano a palate,ed io ho tutta la loro compansione,visto che si sono visti chiudere la porta in faccia dall'intero governo americano di cui si fidavano e che adesso è diventato per loro il nemico numero 1°.

Unknown ha detto...

[quote]
Sembra dica proprio che affermando una verità del genere( demolizione del wtc7) si rischia,addirittura il licenziamento o forse peggio.
[/quote]

Nel mondo reale, DIMOSTRANDO che il WTC7 è stato demoliti, si diventa eroi, con tutti gli annessi e connessi del caso.

Certo che inventandosi fandonie, non si fa una bella carriera, e di conseguenza, i giornalisti furbi lasciano le fandonie ai complottisti di turno.

Pape

Paolo Attivissimo ha detto...

lottano tutti i giorni perchè sia fatta verità sull'11 settembre,nonostante il silenzio dei media e di tutti i soldi che sono stati distribuiti

Scusa, schottolo, ma se hanno preso soldi per stare zitti, non lottano per la verità. Le tue due frasi sono incompatibili fra loro.

O sono eroi, o sono venduti. Quale delle due?

Più in generale, mi spiegheresti come fanno i cospirazionisti a tenere in mente due pensieri completamente opposti e non notarne la contraddizione? E' un talento che potrebbe tornare molto utile.

Unknown ha detto...

[quote]
Altro che venduti è codardi!lottano tutti i giorni perchè sia fatta verità sull'11 settembre,nonostante il silenzio dei media e di tutti i soldi che sono stati distribuiti.
[/quote]

E perché non leggi anche quello che dicono? Da nessuna parte parlano di torri demolite o missili sul pentagono. Nemmeno di abbattimenti a Shankville. Protestano perché il governo USA è stato incapace di prevenire/intervenire efficacemente, e nessuno di loro parla di complotti.

Pape

Stepan Mussorgsky ha detto...

Schottolo, premetto che non voglio convincerti forzatamente di alcunchè.

Non sono d'accordo nemmeno sul ribrezzo di Paolo, giacchè penso che tu non abbia avuto un'informazione completa e i tuoi dubbi, non avendo un'informazione adeguata, sono comprensibili.

Vorrei anzitutto che tu ti renda conto che una demolizione controllata non è altro che un crollo indotto: ovvero , provoco una lesione nei punti fondamentali di una costruzione e lascio che la gravità faccia il resto.

E' il modo più intelligente e il meno dispendioso, infatti anche nelle demolizioni controllate si fa così.

Capisci che siccome l'effetto finale è il crollo dovuto a un cedimento strutturale, un crollo spontaneo e una demolizione controllata hanno effetti visivi estremamente simili.

Ecco perchè anche Jowenko si è espresso come si è espresso. Ma tieni presente che quando si è espresso in tal senso non gli sono stati mostrati tutti i video del crollo del WTC7.

In alcuni di essi infatti si vede la parte sommitale dell'edificio (la famosa penthouse) collassare all'interno dello stesso è c'è un significativo lasso di tempo (poco più di 1 secondo) prima che tutto il resto dell'edificio venga giù.

Questo in definitiva non prova nulla, ma di sicuro ammette tra le ipotesi un collasso strtturale dell'edificio non necessariamente dovuto ad una demolizione controllata.

Tieni poi presente che gli incendi nell'edificio sono divampati subito dopo il crollo delle Twin Towers, che sono divampati fino al tardo pomeriggio e che l'edificio è stato evacuato prima dai suoi occupanti, e infine dai pompieri, infatti non c'è stata nessuna vittima per il crollo.

Gli addetti ai lavori sapevano che l'edificio era compromesso, e infatti lo hanno sgomberato.

Mentre per le Twin Towers sappiamo come è andata.

Ora, ammettiamo un gigantesco complotto: perchè mando a morire i pompieri e quelli che erano nelle torri e poi salvo un sacco di gente e di pompieri nel wtc7, col rischio che i sopravvissuti possano capire la mia messinscena?

Se ho piazzato delle cariche tanto vale che butti giù anche il wtc7 subito dopo gli schianti, in modo da creare terra bruciata intorno al mio complotto.

Invece no, lascio passare 7 ore dal crollo principale e poi decido di buttarlo giù quando ormai è completamente sgomberato (e magari qualche superstite nella confusione si è portato con sè documenti e filmati compromettenti).

non sta in piedi. i complotti hanno dei limiti intrinseci. faccio fuori qualcuno, solo una ristretta cerchia lo sa, se posso faccio fuori tutti i membri della cerchia e nessuno potrà più svelare il complotto.

qui parliamo di decine di migliaia di persone coinvolte tra vittime, soccorritori, funzionari di governo, controllori di volo.

non è un film, dove tutto può essere verosimile nella trama a favore del ritmo della storia.

se posso darti un umile consiglio, non focalizzarti solo su certi aspetti. del resto, se questi aspetti fossero uno scoop, una smoking gun, sarebbe successo un casino pazzesco già da tempo :)

valuta tutti gli aspetti, fatti un quadro completo, esaminando i fatti in maniera neutrale.

in questo blog potrai trovare un sacco di informazioni su cosa successe quel giorno: sono informazioni documentate, non sei obbligato a sposare le deduzioni che gli autori ricavano dalle informazioni che hanno raccolto, ma le informazioni restano: basandoti su quelle, elabora la tua personale interpretazione degli avvenimenti.

Paolo Attivissimo ha detto...

Usa-free, apprezzo la tua pazienza, ma tieni presente che Schottolo è una vecchia conoscenza di questo blog e sta seguendo i classici schemi di chi non vuole in realtà la discussione ma ambisce soltanto a trolleggiare.

Non è che Schottolo sia vittima di un'informazione incompleta. Il solo fatto di dire che i familiari delle vittime hanno preso soldi per farsi zittire è la dimostrazione del suo pregiudizio. La sua capacità di sostenere affermazioni che si contraddicono a vicenda è un chiaro sintomo di quello che Orwell chiamava "bispensiero": il Leader ha detto A, il Leader ha detto B, ma anche se A e B si contraddicono a vicenda, devono essere entrambi veri perché lo ha detto il Leader. Il pensiero critico viene messo totalmente in disparte.

Non credo valga la pena di investire nel recupero di chi ha un atteggiamento del genere. Io mi limito a evidenziarne le contraddizioni, ma superata una certa soglia, devo dedicarmi ad attività più costruttive.

Anonimo ha detto...

è un po' maleducato questo giornalista!

Paolo Attivissimo ha detto...

Anonimo, a quale giornalista ti riferisci?

Anonimo ha detto...

mi riferivo a Dan Rather...
che non vi ha ancora risposto.
ma ero semi serio

ciao

Paolo Attivissimo ha detto...

Ah, capito!

Comunque, semiserio a parte, non mi sorprende che non abbia risposto (almeno per ora). Ha ben altri argomenti da seguire, e come avrai forse visto nell'articolo che ho pubblicato oggi (1/6/2008), il cospirazionismo è ormai finito negli USA.

Anonimo ha detto...

Scusate tanto, (e' un po' OT)...
Ma Dan Rather non era quello che si e' inventato dei documenti falsi contro Bush??? E poi la CBS ha ammesso che quei documenti erano falsi??

Paolo Attivissimo ha detto...

Non esattamente. Rather non fu sufficientemente scrupoloso nel controllare le fonti dei documenti e pubblicò una bufala. Non fu lui a inventare i documenti fali.

Anonimo ha detto...

Grazie Paolo,
ti dovrebbero nominare direttore dell'ANSA!!!!
(e scusate l'OT)