2018/03/12

Le teorie del complotto sull'attentato alla maratona di Boston - seconda parte

di Hammer

In occasione di ogni attentato terroristico di matrice islamica si sviluppano delle teorie del complotto che vorrebbero che l'attentato stesso sia stato orchestrato dal governo del paese dove è avvenuto anziché da un gruppo di terroristi. Un caso in cui le teorie alternative sono particolarmente fervide è quello dell'attentato alla maratona di Boston avvenuto il 15 aprile del 2013. Abbiamo già mostrato recentemente come l'analisi delle foto dell'attentato smentisca la teoria secondo cui alcuni dei feriti sarebbero in realtà prezzolati attori. Ma i complottisti non si fermano a questo aspetto e sostengono anche che i due fratelli Tsarnaev, perpetratori dell'attentato, siano stati manipolati dall'FBI affinché facessero esplodere le due bombe.

Questa teoria si basa su un'intervista rilasciata dalla madre dei due a Russia Today nella quale, secondo chi crede alle teorie del complotto, la donna avrebbe rivelato che i suoi figli erano sotto il controllo dell'FBI. I fratelli Tsarnaev sarebbero quindi capri espiatori, scelti dall'FBI affinché venissero loro addossate le colpe di un autoattentato. Oltre al video integrale dell'intervista Russia Today ha pubblicato anche un articolo che ne riassume i contenuti.


Ascoltando la testimonianza della madre per intero si capisce che questa sta in realtà dicendo che l'FBI seguiva i suoi figli da anni sorvegliandone l'attività in quanto ritenuti soggetti a rischio di coinvolgimento in atti di terrorismo. La donna sostiene che i suoi figli siano innocenti perché l'FBI li controllava assiduamente e pertanto non avrebbero potuto organizzare un attentato indisturbati; non sta dicendo che i due venivano manipolati dall'FBI, al contrario sta confermando che l'FBI li riteneva pericolosi.

La realtà dei fatti è che già nel 2011 l'FBI aveva iniziato a seguire Tamerlan Tsarnaev su indicazione di un'agenzia estera (l'FBI non specifica di quale agenzia si tratta, ma l'Associated Press completa informazione chiarendo che si tratta dell'FSB russo) in quanto questa aveva informazioni secondo cui Tsarnaev aveva intenzione di compiere un viaggio in Russia per unirsi a gruppi jihadisti non specificati. La segnalazione portò l'FBI a interrogare Tsarnaev nel 2011, ma dall'interrogatorio non emerse nulla che giustificasse un arresto.

Il Moscow Times aggiunge che non avendo trovato nulla contro Tsarnaev, l'FBI chiese maggiori informazioni all'FSB che non rispose. Secondo NBC News invece il problema di comunicazione tra le due agenzie fu dovuto a una diversa (o forse erronea) trascrizione del nome del terrorista. L'attentato di Boston avrebbe quindi potuto essere evitato se le due agenzie avessero collaborato in modo più stretto. Scenario ben diverso da quello previsto dai complottisti secondo cui i due fratelli sarebbero solo dei burattini usati allo scopo di nascondere le colpe di altri.

Inoltre Tamerlan Tsarnaev, il più vecchio dei due che aveva un ruolo dominante nella coppia, non era nuovo a gesti di estrema violenza.

Poco dopo gli attentati alla maratona emerse infatti il coinvolgimento di Tamerlan Tsarnaev anche in un triplice omicidio commesso a Waltham, nel Massachusetts poco lontano da Boston, l'11/9 del 2011 (proprio il giorno del decimo anniversario degli attentati dell'11/9). Le vittime furono tre uomini di religione ebraica e il massacro fu commesso a casa di uno dei tre. L'omicidio rimase insoluto per un anno e mezzo fino a quando l'indagine si sbloccò quando emerse che Tamerlan era molto amico di Brenadan Mess, una delle vittime e proprietario della casa in cui si svolse il fatto (foto sotto), ma in seguito all'omicidio ebbe comportamenti strani, come ridere della notizia della morte dell'amico e non andare alla celebrazione funebre. Inoltre prima dell'omicidio Tamerlan aveva discusso animatamente con l'amico per via dello stile di vita di quest'ultimo.


Le indagini così sbloccate identificarono come sospetti il ceceno Ibragim Todashev e Tamerlan Tsarnaev, che rimase ucciso pochi giorni prima in un conflitto a fuoco con la polizia il 19 aprile del 2013. Todashev fu interrogato dalla polizia il 22 maggio nel suo appartamento di Orlando, in Florida, e durante l'interrogatorio confessò di avere ucciso i tre uomini insieme a Tamerlan Tsarnaev. Todashev tentò di aggredire uno degli agenti che lo stavano interrogando, l'agente si difese sparando e uccidendo Todashev. Tuttora le circostanze della morte di Todashev sono poco chiare, non è noto quante persone ci fossero nella stanza, che tipo di oggetto avesse impugnato lo stesso Todashev per colpire l'agente e quanti colpi quest'ultimo avrebbe sparato.

Il fratello minore Džochar Tsarnaev apparentemente non prese parte all'omicidio, ma era comunque a conoscenza delle responsabilità del fratello.

I due fratelli Tsarnaev non hanno proprio il profilo di due burattini a cui l'FBI tirava i fili, come vorrebbero i complottisti. I dubbi dei complottisti nascono di nuovo dalla loro incapacità di verificare le loro stesse asserzioni.

Nessun commento: