2007/06/02

Colonne perimetrali inflesse al WTC

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato ampliato dopo la pubblicazione iniziale.

English abstract: Photographs from the NIST reports show a little-known aspect of the WTC collapse: the substantial inward bowing (up to 140 cm) of the perimeter columns on the south face of WTC1 and on the east face of WTC2 at the regions of aircraft impact. This is explained by the NIST report as the result of the sagging of the steel floor elements, which pulled the perimeter columns inward. Alternative theories, such as controlled demolition by explosives or thermite or so-called "mininukes" or "directed energy weapons", do not seem to have an explanation for this phenomenon.

Le teorie di demolizione controllata delle Torri Gemelle tramite esplosivi e/o termite o altri meccanismi più fantasiosi (come le minibombe atomiche o i raggi di energia di James Fetzer) trovano difficoltà a spiegare alcuni aspetti peculiari e forse poco noti degli eventi dell'11 settembre.

Per esempio, i filmati mostrano che la distruzione delle Torri Gemelle ha inizio esattamente in corrispondenza dei piani colpiti dagli aerei, ossia proprio là dove un ipotetico agente distruttivo avrebbe subito il massimo danneggiamento dall'impatto. Risulta molto difficile immaginare plausibilmente una tecnologia che consenta di collocare esplosivi o termite o dispositivi di vario genere in una maniera che sia al contempo invisibile agli occupanti e in grado di resistere alla forza dilaniante di un impatto di circa 120 tonnellate d'aereo e carburante lanciati a velocità comprese fra 700 e 950 km/h.

Un altro aspetto specifico del collasso delle Torri Gemelle, che lo differenzia vistosamente da una demolizione controllata, è la spiccata inflessione delle colonne perimetrali di alcune facciate prima del crollo. La Figura E-16 del documento NIST NCSTAR 1-5A (Visual Evidence, Damage Estimates, and Timeline Analysis), mostrata qui sotto, permette di notare che in corrispondenza dei piani interessati dagli impatti si verificò una flessione verso l'interno dell'edificio dell'intera serie di colonne perimetrali di una facciata: la sud per il WTC1 e la est per il WTC2.

Il fenomeno è rilevabile sia nelle immagini del WTC2, come mostrato sopra, sia in quelle del WTC1, come mostrato dalla fotografia qui sotto, tratta dal medesimo rapporto NIST. L'inflessione diventa più facile da cogliere se si usa un righello per controllare l'allineamento delle colonne della facciata sud del WTC1.

Il rapporto NIST NCSTAR 1-3C visualizza l'inflessione sovrapponendo alle immagini una griglia di riferimento, come mostrato qui sotto ancora per la facciata sud del WTC1.

La Figura 2-37 del rapporto NIST NCSTAR1-3C (qui sotto) mostra ancora più chiaramente questo fenomeno sulla facciata est del WTC2.

I rapporti NIST indicano l'entità di questo fenomeno: per esempio, la facciata sud del WTC1 raggiunse un'inflessione di circa 140 centimetri 5 minuti prima del crollo, ma 35 minuti prima del crollo non manifestava alcuna inflessione rilevabile; per il WTC2, l'inflessione fu meno marcata, passando da circa 25 centimetri 18 minuti dopo l'impatto a circa 50 centimetri cinque minuti prima del crollo (NIST NCSTAR 1-3C, pag. xlvi). Si tratta quindi di un fenomeno che ha avuto un incremento progressivo ma non derivante direttamente dagli effetti meccanici degli impatti.

Gli stessi rapporti NIST forniscono una spiegazione di quest'inflessione: gli incendi hanno surriscaldato i solai in acciaio, causandone l'ammorbidimento e l'insellamento. I solai, collegati alle colonne perimetrali, hanno pertanto tirato verso l'interno le colonne stesse. La deformazione delle colonne ha accelerato il collasso della struttura, dato che le colonne erano concepite per reggere carichi applicati di punta, e chiaramente una colonna incurvata soggetta a un carico di punta sufficiente tende a flettersi anziché reggere il carico in questione. A un certo punto le connessioni fra gli elementi delle colonne hanno ceduto ed è iniziato il crollo dell'edificio.

Non risulta invece che le ipotesi alternative abbiano finora fornito una spiegazione altrettanto robusta a questo fenomeno.

33 commenti:

Stepan Mussorgsky ha detto...

E' una possibile spiegazione, ma non è così robusta.

In un post precedente su questo stesso blog (6/11/2006) Henry scriveva:

"Anche i solai orizzontali si dilatano per effetto del calore. Dopo 20 minuti, la differenza di dilatazione termica fra core e perimetro, elementi strutturali che sono fra loro vincolati in modo rigido dal hat-truss, provoca un aumento del carico nelle colonne del core. Col passare del tempo e all'aumentare della sollecitazione termica, i solai si flettono verso il basso, trasformando l'iniziale sforzo di dilatazione termica, rivolto per la maggior parte verso l'esterno delle facciate, in sforzo rivolto verso l'interno."

Quindi si dovrebbe notare dapprima una deflessione,ma a quanto leggo il NIST non ha ritenuto di pubblicare fotografie di questa deflessione con un grid di riferimento.

In questa ipotesi viene conferita alla struttura una plasticità sorprendente.

Le colonne perimetrali esterne prima deflettono (e io direi che a questa deflessione dovrebbe contribuire sensibilmente anche l'energia espansiva dovuta agli impatti).

Successivamente la dilatazione termica dei solai le spinge ulteriormente all'esterno, ma senza provocare la rottura delle giunzioni: a questo punto i solai si imbarcano e ritirano dentro le colonne esterne, che pur esendo in acciaio invertono la loro curvatura.

La cosa strana è che il collasso non avvenga quando la deformazione verso l'esterno è all'apice e tutto il carico della parte superiore grava sulle colonne.

In più se questa inflessione si nota solo in aree localizzate, come mai il crollo è così simultaneo e distribuito su tutto il piano orizzontale nella torre Nord?

E ancora: questa ipotesi attribuisce ai solai un ruolo determinante nello spingere e tirare a sè la struttura portante fino a farla collassare, ma non dimentichiamo che i solai non erano elementi portanti e che l'intera intelaiatura dell'edificio era resa coerente dall'hat truss che non è stato danneggiato dagli impatti.

Tant'è vero che c'è una testimonianza dei pompieri che dice: "abbiamo perso i piani dall' x all'y", per cui , ipotizzando che l'aver perso si riferisca a un crollo, alcuni piani sono collassati all'interno delle torri, le giunzioni sono saltate ma non per questo l'edificio ha perso stabilità strutturale , giacchè il coordinamento fra le 2 strutture portanti (core e columns) era dato dall'hat truss, non dai solai.

In conclusione: è chiaro che un'ipotesi come quella del NIST è molto più robusta di cose come mininukes, termite e raggi gamma, però in senso assoluto è un pò azzardata e ci sono elementi in contrasto con essa.

(_Serse_) ha detto...

usa-free ma che stai a diii :P

Stepan Mussorgsky ha detto...

E questo da dove spunta!? Mah! Sarà mica Serse Cosmi? LOL :D

Unknown ha detto...

No, è Serse di 300. Quello buono.

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti.

In questo video la torsione verso l'interno delle colonne perimetrali si può apprezzare abbastanza chiaramente:

http://www.youtube.com/watch?v=DPUME7lvsLU.

Gwilbor ha detto...

Altro video che illustra bene l'articolo.

(_Serse_) ha detto...

E questo da dove spunta!? Mah! Sarà mica Serse Cosmi? LOL :D


lol hai indovinato :D

mother ha detto...

E' una possibile spiegazione, ma non è così robusta.
In un post precedente su questo stesso blog (6/11/2006) Henry scriveva:
"Anche i solai orizzontali si dilatano per effetto del calore. Dopo 20 minuti, la differenza di dilatazione termica fra core e perimetro, elementi strutturali che sono fra loro vincolati in modo rigido dal hat-truss, provoca un aumento del carico nelle colonne del core. Col passare del tempo e all'aumentare della sollecitazione termica, i solai si flettono verso il basso, trasformando l'iniziale sforzo di dilatazione termica, rivolto per la maggior parte verso l'esterno delle facciate, in sforzo rivolto verso l'interno."
Quindi si dovrebbe notare dapprima una deflessione,ma a quanto leggo il NIST non ha ritenuto di pubblicare fotografie di questa deflessione con un grid di riferimento.
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A memoria non ricordo video che mostrino da vicino il WTC durante le fasi di progressone dell'incendio
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In questa ipotesi viene conferita alla struttura una plasticità sorprendente.
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La plasticità è definita sulla base della deformazione non riassorbita.
Un materiale isoresistente può benissimo invertire gli stati sollecitativi/deformativi.
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Le colonne perimetrali esterne prima deflettono (e io direi che a questa deflessione dovrebbe contribuire sensibilmente anche l'energia espansiva dovuta agli impatti).
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L'esplosione dell'impatto ha in tutta probabilità danneggiato ulterioriormente la struttura...anche se con modalità di applicazione del carico ben diverse da una variazione di stati sollecitativi prima descritti.
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Successivamente la dilatazione termica dei solai le spinge ulteriormente all'esterno, ma senza provocare la rottura delle giunzioni: a questo punto i solai si imbarcano e ritirano dentro le colonne esterne, che pur esendo in acciaio invertono la loro curvatura.
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Il fatto che invertano la loro curvatura non ha nulla a che vedere con l'acciaio...anzi meglio se c'è un materiale isoresistente.
Vi è anche da dire che:
1) nel passaggio ad austenitico il ferro subisce una notevole contrazione dovuta al vambio della struttura molecolare interna (da ccc a cfc)
2) secondo le rigidezze interne della struttura se la parte centrale subisce una diminuzione di queste rispetto altre è pressochè ovvio che vi sia una ridistribuzione delle sollecitazioni in tutta la struttura maggiormente laddove vigono le cause che turbano l'equilibrio (i piani colpiti dall'incendio).
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La cosa strana è che il collasso non avvenga quando la deformazione verso l'esterno è all'apice e tutto il carico della parte superiore grava sulle colonne.
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Le colonne flesse verso esterno si trovano in un determinato stato sollecitativo definito da una maggiore resistenza dei solaio (tanto che le spingono all'esterno) ed una maggiore resistenza del core (adibito a portare i carichi assiali) che si trova in una situazione di incendio(t1).
Le colonne flesse verso l'interno si trovano in un determinato stato sollecitativo definito da una minore resistenza dei solai (tanto che aumentano l'inflessione ai carichi di gravità e subiscono fenomeni relazionabili alla contrazione termica)(tanto che le spingono all'esterno) ed una minore resistenza del core (adibito a portare i carichi assiali) che si trova in una situazione di incendio(t2). t2>t1 definisce secondo lo studio della progressione dell'incendio un diverso stato sollecitativo.
Perchè dovrebbe secondo te è strano che non crolli quando la flessione è verso l'esterno (+ o - all'apice a seconda di cosa intendi per apice).
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In più se questa inflessione si nota solo in aree localizzate, come mai il crollo è così simultaneo e distribuito su tutto il piano orizzontale nella torre Nord?
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L'area localizzata è l'intera fascia di colonne perimetrali mostrata nelle immagini col Grid del NIST?
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E ancora: questa ipotesi attribuisce ai solai un ruolo determinante nello spingere e tirare a sè la struttura portante fino a farla collassare, ma non dimentichiamo che i solai non erano elementi portanti e che l'intera intelaiatura dell'edificio era resa coerente dall'hat truss che non è stato danneggiato dagli impatti.
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I solai erano elementi portanti....altrimenti per una qualsiasi sollecitazione da vento le persone dentro il wtc avrebbero vomitato per le vibrazioni.
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Tant'è vero che c'è una testimonianza dei pompieri che dice: "abbiamo perso i piani dall' x all'y",
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Con Rodriguez sono ancora fermo ai "Rumble" che si sono trasformati in "boom/explosion"...ed a ben vedere per Rodriguez il WTC2 non è mai crollato (a parte forse nel "bumbumbumbum abbiamo perso il piano 65...." prima che si decidesse a scendere dal WTC1 ^_^).
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per cui , ipotizzando che l'aver perso si riferisca a un crollo, alcuni piani sono collassati all'interno delle torri,
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A parte che la comunicazione era via radio riferita ad una delle torri...e guarda caso Rodriguez non accenna mai al crollo del WTC2 anche se da dentro il WTC1 era vicino ai momenti del crollo.
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le giunzioni sono saltate ma non per questo l'edificio ha perso stabilità strutturale , giacchè il coordinamento fra le 2 strutture portanti (core e columns) era dato dall'hat truss, non dai solai.
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L'hat truss funzionava come un cappello di irrigidimento ripartendo i carichi fra core e colonne esterne...come descritto nel post di Henry
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In conclusione: è chiaro che un'ipotesi come quella del NIST è molto più robusta di cose come mininukes, termite e raggi gamma, però in senso assoluto è un pò azzardata e ci sono elementi in contrasto con essa.
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non concordo.

Dan ha detto...

Sarebbe utile avere foto in successione delle facciate, per verificare quanto detto da usa-free e l'evoluzione nel tempo di tali deformazioni... potrebbe anche darsi che i solai, non essendo elementi portanti, quando gli incendi li hanno riscaldati hanno cominciato a cedere al peso di macerie dei piani superiori(se qualcosa era già crollato), rottami di aereo e altro, prima ancora di espandersi significativamente e flettere all'esterno le colonne portanti. Ma come ho detto, servirebbero altri riscontri visivi.

Paolo Attivissimo ha detto...

>Sarebbe utile avere foto in successione delle facciate

Il rapporto NIST ne contiene decine, tutte con l'indicazione dell'orario, che permettono di ricostruire la dinamica non solo delle deformazioni ma anche degli incendi (perlomeno nelle loro manifestazioni esteriori).

Sempre, s'intende, che uno si fidi del NIST :-)

Stepan Mussorgsky ha detto...

mother , non so perchè hai tirato in ballo Rodriguez: anche lui parla di questa comunicazione da parte dei pompieri? Non lo sapevo.

Io mi ricordo solo di aver sentito una volta una comunicazione radio dove un pompiere diceva "abbiamo perso i piani dall' x all'y".

Scusatemi se non sono più preciso ma la natura mi ha dotato di 1 solo kilobyte di memoria.

Prendo atto delle tue obiezioni ma continuo a sostenere che la struttura portante fosse data da core +hat truss+ columns: è chiaro che i solai erano vincolati alla struttura, altrimenti alle persone sarebbe venuto il mal di mare al minimo soffio di vento, ma i solai non erano portanti, il peso di persone e uffici gravava sulle giunzioni, quindi sulla struttura portante, colonne e core.

Se alcuni piani sono crollati prima della strutura nel suo insieme, non è così scontato ciò che afferma il NIST.

Ciò naturalmente non vuol dire che il NIST sbagli, semplicemente anche il fior fiore degli ingegneri e degli analisti per fortuna non aveva esperienza di crolli di grattacieli colpiti da aerei.

In ogni caso i due video postati da gwilbor e tubo mostrano chiaramente come la struttura collassi sotto il suo stesso peso, mentre di evidenze così nette per qualsiasi altra teoria non se ne sono ancora viste.

Semmai l'unica cosa che potrebbe sembrare innaturale è la proiezione a grande distanza in senso orizzontale dei detriti durante il crollo ( l' "apertura a petalo" delle facciate sotto la spinta del "maglio inesorabile" teorizzata da Paolo non mi convince pienamente).

Paolo Attivissimo ha detto...

>Se alcuni piani sono crollati prima della strutura nel suo insieme, non è così scontato ciò che afferma il NIST.

Alcuni _solai_ hanno effettivamente ceduto mentre le torri erano ancora in piedi. Questo è documentato fotograficamente nei rapporti NIST (scusami se non vado a cercarti la fonte esatta, mi pare sia l'1-3C). Il NIST ha quindi preso certamente in considerazione questi fenomeni nella sua analisi.

>Semmai l'unica cosa che potrebbe sembrare innaturale è la proiezione a grande distanza in senso orizzontale dei detriti durante il crollo ( l' "apertura a petalo" delle facciate sotto la spinta del "maglio inesorabile" teorizzata da Paolo non mi convince pienamente).

E fai bene, perché non è di me che ti devi fidare. Sto preparando un articolo basato su un documento tecnico di recentissima pubblicazione che dovrebbe chiarire queste questioni. E' scritto da uno dei massimi esperti di settore e rivela molti aspetti poco noti e poco intuitivi di un grande crollo.

mother ha detto...

mother , non so perchè hai tirato in ballo Rodriguez: anche lui parla di questa comunicazione da parte dei pompieri? Non lo sapevo.
Io mi ricordo solo di aver sentito una volta una comunicazione radio dove un pompiere diceva "abbiamo perso i piani dall' x all'y".
Scusatemi se non sono più preciso ma la natura mi ha dotato di 1 solo kilobyte di memoria.
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Si ne parla Rodriguez, o forse è meglio dire anche Rodriguez e situa l'evento prima di scendere dalle scale.
Il fatto che lui e gli altri a seguito delle comunicazioni radio e dei "bumbumbum" decida di scendere...ed arrivato a terra cominci il crollo del WTC1 fa pensare in tutta probabilità che il precedente fosse il crollo del WTC2. Rodriguez come già detto non accenna mai al crollo del WTC1...il che è strano. Penso avrebbe dovuto sentirlo visto dove si trovava.
Bene...così adesso ho il dubbio che abbia distorto non solo i "rumble" ma anche il momento in cui ha sentito la comunicazione.

"Ad un certo punto ho incontrato alcuni agenti di polizia e stavamo parlando quando abbiamo iniziato a sentire una serie di esplosioni in rapida successione, bum... bum... bum... bum. Al radiotelefono dicevano: «Abbiamo perso il 65, il 65° è crollato, dal 65° fino al 44°... » Tutti quei piani erano crollati. Abbiamo iniziato a scendere raggiungendo il 27° piano, poi di corsa giù per le scale fino alla hall e da qui sulla strada"
http://www.disinformazione.it/groundzero.htm
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Prendo atto delle tue obiezioni ma continuo a sostenere che la struttura portante fosse data da core +hat truss+ columns: è chiaro che i solai erano vincolati alla struttura, altrimenti alle persone sarebbe venuto il mal di mare al minimo soffio di vento, ma i solai non erano portanti, il peso di persone e uffici gravava sulle giunzioni, quindi sulla struttura portante, colonne e core.
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ok, da quanto ho capito per mè è portante perchè porta dei carichi gravitazionali sui solai e li scarica attraverso le giunzioni al resto della struttura. Per te non è portante perchè non ha il compito di far arrivare a terra le sollecitazioni.
Non credo tuttavia che dei solai creati con un sistema reticolare (triangoli di aste) non siano in grado di portare dei carichi assiali (i carichi del peso sono per il solaio flessionali). Quindi non escluderei che collaborassero nella struttura soprattutto nel caso di asimmetria.
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Se alcuni piani sono crollati prima della strutura nel suo insieme, non è così scontato ciò che afferma il NIST.
Ciò naturalmente non vuol dire che il NIST sbagli, semplicemente anche il fior fiore degli ingegneri e degli analisti per fortuna non aveva esperienza di crolli di grattacieli colpiti da aerei.
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Vedi, la perdita della simmetria, il fuoco hanno influito su tutto il sistema sollecitativo dell'edificio da cima a piedi ridistribuendo carichi. La simmetria in statica spesso si traduce in una diminuzione delle forze per compensazione (simmetria di struttura e di probabilisticamente di carichi). Se una delle due viene meno si realizza qualcosa di nuovo di cui tener conto.
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Semmai l'unica cosa che potrebbe sembrare innaturale è la proiezione a grande distanza in senso orizzontale dei detriti...
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Sta facendo un post Paolo.
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Alcuni _solai_ hanno effettivamente ceduto mentre le torri erano ancora in piedi. Questo è documentato fotograficamente nei rapporti NIST (scusami se non vado a cercarti la fonte esatta, mi pare sia l'1-3C). Il NIST ha quindi preso certamente in considerazione questi fenomeni nella sua analisi.
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vado a vedere.

Stepan Mussorgsky ha detto...

"Sto preparando un articolo basato su un documento tecnico di recentissima pubblicazione che dovrebbe chiarire queste questioni. E' scritto da uno dei massimi esperti di settore e rivela molti aspetti poco noti e poco intuitivi di un grande crollo."

Oh bene, tornano gli articoli di sostanza. Gli ipse dixit e certi altri articoli mi stavano facendo perdere interesse per questo blog.Se puoi, astieniti dalle solite frasi tipo "questo capoccia spiega le cose come stanno, mentre i complottisti cianciano e basta".

Si potrà pure svolgere un lavoro sull'11/9 senza rapportarsi continuamente al complottismo, no?


Per mother: sì intravedo ciò che tu argomenti, magari essendo tu un esperto del settore e io no , prova ad esemplificare i concetti più complessi con termini magari un pò imprecisi ma più comuni.

Ehm , spero tu non sia permaloso ma vorrei farti un piccolo appunto: molto spesso negli articoli che scrivi e nei tuoi post, forse perchè scrivi molto velocemente e di getto, la composizione va a farsi benedire ed escono fuori frasi senza senso apparente, tanto che le prime volte che ti leggevo pensavo tu fossi straniero (lol).

se magari fai un controllino prima di postare è meglio perchè già sei molto tecnico , se poi non si capisce quello che vuoi dire è ancora peggio :)

Paolo Attivissimo ha detto...

>Se puoi, astieniti dalle solite frasi tipo "questo capoccia spiega le cose come stanno, mentre i complottisti cianciano e basta".

Be', un accenno al confronto qualitativo con il complottismo e i suoi "esperti" ci sarà, ma l'articolo (non la parte che scrivo io, ma l'originale tecnico) è troppo bello e ricco per aver bisogno di insistere. La differenza salta all'occhio.

>Si potrà pure svolgere un lavoro sull'11/9 senza rapportarsi continuamente al complottismo, no?

Certamente, soprattutto in questo periodo in cui il complottismo (specialmente quello italiano) langue nella paralisi e nella confusione.

Francamente ormai gli articoli tecnici mi piacciono molto di più di quelli di debunking, ma lo scopo di questo blog è pur sempre quello di fare chiarezza sugli eventi dell'11/9, per cui se e quando i complottisti tireranno fuori novità, ci sarà comunque da discuterle.

bandolero ha detto...

Il collasso simmetrico è spiegabile solo se la struttura non presenta interruzioni di continuità del profilo, o ne presenta trascurabili (ma anche una discontinuità trascurabile concentra sforzo); inoltre non credo possa trattarsi del caso in questione in quanto l'impatto avrà sicuramente abbattuto delle colonne portanti compromettendo l'uniforme distribuzione delle pressioni. Quindi trovo molto strano che la struttura non si sia incenierata almeno di una frazione di grado. Mi piacerebbe vedere una simulazioni FEM, non dovrebbe essere difficile da realizzare, ne conoscete qualcuna?


Il progetto del terrore

Paolo Attivissimo ha detto...

>Quindi trovo molto strano che la struttura non si sia incenierata almeno di una frazione di grado.

Infatti è quello che ha fatto la porzione sommitale al di sopra delìi piani d'impatto.

> Mi piacerebbe vedere una simulazioni FEM, non dovrebbe essere difficile da realizzare, ne conoscete qualcuna?

La Purdue University ha appena pubblicato dei lavori di simulazione sull'impatto, ma non sul crollo. Credo che in termini computazionali una simulazione FEM del crollo non sia un obiettivo banale.

A proposito del tuo link, il piano Northwoods ha la particolarità di non essere mai stato realizzato e di essere stato bocciato in partenza perché troppo stupido e rischioso. E poi si riferisce all'America di quarantacinque anni fa, un mondo un tantinello diverso. E nei suoi proponimenti non c'è alcun riferimento ad aerei contro edifici... persino l'aereo "finto" viene fatto atterrare dopo lo scambio, senza far male a una mosca.

Ah, ed è stato declassificato; ti pare che sarebbe stata una buona idea desegretarlo, se davvero fosse stata la falsariga degli attentati?

Anonimo ha detto...

A proposito del tuo link, il piano Northwoods ha la particolarità di non essere mai stato realizzato e di essere stato bocciato in partenza perché troppo stupido e rischioso

http://abcnews.go.com/US/story?id=92662

By David Ruppe
NEW YORK, May 1, 2001

[omiss]
The plans had the written approval of all of the Joint Chiefs of Staff and were presented to President Kennedy's defense secretary, Robert McNamara, in March 1962. But they apparently were rejected by the civilian leadership and have gone undisclosed for nearly 40 years.
[omiss]

E poi si riferisce all'America di quarantacinque anni fa, un mondo un tantinello diverso

http://www.report.rai.it/R2_HPprogr
amma/0,,243,00.html

REVOLUTION.COM
DI MANON LOIZEAU
Le “rivoluzioni in guanti di velluto”: Serbia 2001; Georgia 2003; Ucraina 2004; Kirghizstan 2005. Quattro scenari identici: a ridosso delle elezioni, movimenti studenteschi apparsi dal nulla occupano le piazze gridando ai brogli elettorali. Colori simbolici e computer portatili sostituiscono la violenza e le armi. Nel giro di pochi giorni, regimi al potere da decine di anni – e, nel caso di Georgia, Ucraina e Kirghizstan, governi satelliti di Mosca - vengono rovesciati. Tramite il racconto delle rivoluzioni in Georgia e Ucraina e la cronaca in tempo reale di quella in Kirghizstan l’inchiesta analizza strategie e tecniche, rintraccia reti e connessioni che stanno alla base di queste rivoluzioni democratiche. La formula della rivoluzione non violenta, ispirata al manuale di Gene Sharp From Dictatorship to Democracy viene messa in atto attraverso un enorme spiegamento di mezzi: stage, seminari, pubblicazioni e video. Dietro le quinte il governo americano che fornisce logistica, strumenti e, soprattutto, finanziamenti.

E nei suoi proponimenti non c'è alcun riferimento ad aerei contro edifici... persino l'aereo "finto" viene fatto atterrare dopo lo scambio, senza far male a una mosca.

Ah, ed è stato declassificato; ti pare che sarebbe stata una buona idea desegretarlo, se davvero fosse stata la falsariga degli attentati?


http://www.archives.gov/rese
arch/jfk/review-board/index.html

The President John F. Kennedy Assassination Records Collection Act of 1992 created the Assassination Records Review Board as an independent agency to re-examine for release the assassination-related records that federal agencies still regarded as too sensitive to open to the public. The Board finished its work on September 30, 1998, issued a final report, and transferred all of its records to the National Archives and Records Administration.
[omiss]

http://www.nara.gov/cgi-bin/starf
inder/28553/jfksnew.txt

ORIGINATOR : JCS
FROM : [No From]
TO : [No To]
TITLE : NORTHWOODS
DATE : 00/00/1962
PAGES : 197

DOCUMENT TYPE : PAPER, TEXTUAL DOCUMENT

SUBJECTS : U. S. MILITARY INTERVENTION IN CUBA; CONTINGENCY PLANNING, CUBA; OPERATION MONGOOSE; UPRISINGS IN CUBA;COVERT OPERATIONS, CUBA; SOVIET BASE IN CUBA; CARIBBEAN SECURITY; PATROL POSTS; INVASION OF CUBA; JUSTIFICATION FOR U. S. MILITARY INTERVENTION

CLASSIFICATION : UNCLASSIFIED
RESTRICTIONS : 1C
CURRENT STATUS : RELEASED WITH DELETIONS

DATE OF LAST REVIEW : 10/07/1997

COMMENTS : JCS Central Files 1962, Box 29. JCS Record Case, Code Name Northwoods, containing JCS Papers related to JCS recommendation to invade Cuba and pretexts to justify US military intervention.

bandolero ha detto...

A proposito del tuo link, il piano Northwoods ha la particolarità di non essere mai stato realizzato e di essere stato bocciato in partenza perché troppo stupido e rischioso

Certo una guerra atomica era un deterrente sufficiente, ed era specificato nel documento che la possibilità di una reazione sovietica inficiava lo stesso piano. Ma venendo a mancare tale deterrente, e un Kennedy a prendere le decisioni, ci troveremmo in una situazione simile a quella attuale.
Comunque non è certo una prova a favore della tesi del complotto, ma dimostra che i metodi destabilizzanti oltre i limiti della legalità appartengono a quella cultura.

Paolo Attivissimo ha detto...

Ciao Fabrizio,

grazie per le citazioni. Vorrei appunto sottolineare il "rejected by the civilian leadership". Lo nota persino Loose Change. I militari hanno concepito un piano idiota e i civili hanno il buon senso di fermarli. Negli anni Cinquanta e Sessanta i militari hanno concepito ben di peggio. In fatto di tecnologia, avrai forse sentito parlare di PLUTO, dei B-36 nucleari o di Orion. O gli esperimenti atomici in atmosfera, con i soldati intorno ad assistere e farsi irradiare...

La tua citazione di Loizeau conferma appunto il "mondo un tantinello diverso". Oggi le covert operation, perlomeno stando all'articolo, non si fanno con i mezzi descritti dal piano Northwoods.

Direi quindi che Northwoods è una gruccia molto scadente e poco calzante per le ipotesi di complotto.

Anonimo ha detto...

I militari hanno concepito un piano idiota e i civili hanno il buon senso di fermarli

Ciao Paolo , veramente il piano é stato approvato dai capi di stato maggiore , é stato presentato dal ministro della difesa e bocciato dal civile (singolare) presidente , tanto idiota non mi sembra proprio.

Negli anni Cinquanta e Sessanta i militari hanno concepito ben di peggio. In fatto di tecnologia, avrai forse sentito parlare di PLUTO, dei B-36 nucleari o di Orion. O gli esperimenti atomici in atmosfera, con i soldati intorno ad assistere e farsi irradiare...

Se é per questo hanno fatto anche di peggio , mai sentito parlare delle operazioni Popeye , Stormfury e GROMET II ?

Questo video che avevo postato invece riguarda la sperimentazione dell'LSD sulle proprie truppe :-)

http://www.youtube.com
/watch?v=5HXMHdhQL_8

Direi quindi che Northwoods è una gruccia molto scadente e poco calzante per le ipotesi di complotto.

Questione di punti di vista , per quel che mi riguarda si potrebbe utilizzare come manuale per un perfetto complotto

Paolo Attivissimo ha detto...

per quel che mi riguarda si potrebbe utilizzare come manuale per un perfetto complotto

Credo che a pagina 1 di quel manuale ci sia scritto in grande "Se fai un complotto, non desegretarne mai il canovaccio" :-)

John ha detto...

Solo qualche considerazione.

Innanzitutto vorrei far notare come in un post tecnico intitolato "Colonne perimetrali inflesse al WTC" si finisca per parlare di Operazione Northwood ed esportazione della democrazia.

Questo dimostra che tecnico o non tecnico, è difficile parlare di 11 settembre e restar fuori dalla logica di parafrasarsi alle teorie complottiste.
Ci caschiamo tutti, mi ci metto io per primo, ma sembra quasi un corollario inevitabile.

Altra considerazione: quella che Kennedy abbia rigettato l'operazione Northwood è opinione comune, di quelle opinioni così comune che ormai passano per verità assodata anche dal punto di vista giornalistico, ma non è affatto così.
Non esiste documento che provi che Kennedy abbia mai letto o respinto l'Operazione Northwood, per cui non c'è ragione di escludere che il progetto sia stato respinto prima ancora di arrivare al suo tavolo.
Non confondiamo quindi un'ipotesi o una teoria con una certezza.

La Teoria di Manon Loizeau sulla democrazia esportata nei casi da lui citati, è interessante ma anch'essa è solo uno teoria.
Molto plausibile, a dire il vero: non c'è dubbio alcuno che qualsiasi Stato che abbia la possibilità di provocare l'ascesa di una forma di governo a lui più congeniale in un altro Stato, cerchi di sfruttare l'occasione.
Ciò può avvenire anche fomentando una sollevazione popolare (pacifica o no) ma anche in forme più tranquille: in fin dei conti anche Prodi si è speso in Francia per favorire il candidato del centro-sinistra. Sono cose normalissime, è il gioco della politica internazionale.
Ma di colpi di stato, rivoluzioni e sollevazioni ne sono avvenute a migliaia, di qua e di là: Cuba, Afghanistan, Germania Orientale, Polonia, Algeria, Iran, Romania, Cina, Filippine ecc... ecc...
Stabilire davvero se e quali siano imputabili a un intervento esterno è difficile: forse lo sono tutte, forse no. Ma sceglierne solo qualcuna per sostenere che un determinato paese si comporta in un certo modo, come se tutti gli altri non facessero altrettanto e come se non ci fossero altrettante rivoluzioni di segno opposto, è un metodo ben poco obiettivo.

Dan ha detto...

>> Sarebbe utile avere foto in successione delle facciate

> Il rapporto NIST ne contiene decine, tutte con l'indicazione dell'orario, che permettono di ricostruire la dinamica non solo delle deformazioni ma anche degli incendi (perlomeno nelle loro manifestazioni esteriori).

> Sempre, s'intende, che uno si fidi del NIST :-)
Ma sei pazzo? Fidarsi di quei quattro imbrattacarte... che vuoi che ne sappiano più di un teologo?
Scherzi a parte, meglio se quelle foto ci sono: volendo si può fare quella verifica che dicevo.

Anonimo ha detto...

Credo che a pagina 1 di quel manuale ci sia scritto in grande "Se fai un complotto, non desegretarne mai il canovaccio" :-)

In effetti il documento era TS-NOFORN (Top Secret - No Foreign Nationals) , e nel 21/05/84 fu riconfermato , ma il complotto non si fece , probabilmente per questo é stato declassificato.
Fine OT .

mother ha detto...

Frabrizio, George Soros è uno dei maggiori finanziatori dei complotti e del complottismo riguardante l'undici settembre, nonchè di indymedia...sin dal lontano giorno delle elezioni in cui i soldi spesi per la campagna elettorale dei democratici persi con le elezioni gli fecero dichiarare pubblicamente guerra a Bush jr.

Stefano ha detto...

Tutto molto ininfluente e molto poco probatorio.

papageno ha detto...

stefano
Tutto molto ininfluente e molto poco probatorio.

Poco probatorio come il "pull it" di Silverstein o "seven is exploding" su cui tanto insistono i cospirazionisti?

Stefano ha detto...

Poco probatorio e basta. Non sono qui a commentare altre affermazioni di altre persone. Le commenterò nelle sedi dedicate ed opportune.

papageno ha detto...

stefano
Poco probatorio e basta.

E' per questo che il rapporto del NIST consiste di 42 volumi, e ci sono voluti anni per concludere l'indagine.

Dan ha detto...

Poco probatorio e basta. Non sono qui a commentare altre affermazioni di altre persone. Le commenterò nelle sedi dedicate ed opportune.
Sì, opportune. Infatti hai detto "ininfluente e non probatorio", stesse parole, anche per l'articolo su Bollyn. Guarda che anche se lo ripeti per tutti gli articoli, non vuol dire che automaticamente ne siano squalificati. Servono argomentazioni un po' più esaurienti.

Unknown ha detto...

Visto che questo è

Unknown ha detto...

visto che questo è un blog aperto e non una mailing list chiusa, mi sento autorizzato ad intervenire di nuovo dal basso delle mie scarse conoscenze in materia, ma dall'alto della facoltà di persona libera che in un paese civile mi permette di esprimere autonomamente la mia opinione.
Visto che hotrovato questo post contenente l'argomento northwood, vorrei far presente che prima di essere rigettato da macnamara, il protocollo impone che il doc passi un iter gerarchico e quindi sottoscrizioni da parte di sfere secondarie della difesa.
quindi evidentemente nn è che sto Lyman Lemnitzer fosse un pazzoide isolato.
lo conferma il fatto che dopo che fu cacciato dalla carica di chairman of the Joint Chiefs of Staff nel marzo del 62, venne incariacto nel gennaio del 63, cioè nemmeno un anno dopo, come Supreme Allied Commander of NATO.