di Paolo Attivissimo, con il contributo di Lorenzo C.
English abstract: Some conspiracy theorists have called attention to a video of an explosion-free demolition of a 14-story building at Vitry-sur-Seine, in France, suggesting that this proves that an explosion-free controlled demolition of the World Trade Center towers would have been possible. However, research shows that the technique used at Vitry involved powerful hydraulic jacks, placed against the columns within the building, to slightly unbalance part of the structure and let gravity do the job. Such jacks would have been easily detectable in open-space buildings such as WTC 1 and 2 and would have been spotted in the debris. Actually, the Vitry demolition clearly demonstrates the principles of "crush-up" and "crush-down" (mutual fragmentation of top and bottom portions of the building where they meet) outlined by structural engineer Zdenek Bazant and shows that damage and imbalance on a single floor is sufficient to bring down an entire building. The collapse does not stop halfway as theorized by proponents of alternative theories.
Alcuni sostenitori delle tesi alternative hanno segnalato il
video di questa demolizione, che ha una caratteristica particolare: è priva di rumori di esplosioni prima del crollo e quindi si adatterebbe ad alcune delle teorie che ipotizzano una demolizione controllata segreta delle Torri Gemelle e del WTC7, contraddicendo però quelle che parlano di demolizione effettuata con esplosivi e di testimonianze di presunte esplosioni.
Si tratta della demolizione dell'edificio ABC Balzac a Vitry-sur-Seine, in Francia, avvenuta il 14 febbraio 2007, come documentato anche fotograficamente presso il
sito del Comune di Vitry-sur-Seine (anche
qui).
Come è possibile che si crei una demolizione senza esplosioni? Lo spiega il sito del
Conseil Général de Val de Marne: si collocano dei potenti martinetti idraulici contro le strutture portanti all'interno della struttura, in modo da spostare la parte superiore dell'edificio quanto basta perché il suo baricentro non si trovi più allineato con i supporti. La forza di gravità fa il resto.
Technique utiliséeLe 14 février, l’entreprise Ferrari-Démolition a procédé à la démolition simultanée de 168 logements, en utilisant une technique brevetée depuis 1997: le vérinage.
Elle consiste à effondrer un immeuble sur lui-même par une poussée hydraulique horizontale ou oblique contrôlée à distance. De puissants vérins mettent en mouvement la partie supérieure de la construction en déplaçant latéralement son centre de gravité du point d’appui. Le mouvement directionnel provoque l’effondrement de l’immeuble sur lui-même. Cette méthode de démolition est adaptée aux immeubles, aux tours et aux installations industrielles qui sont confinés dans un tissu urbain dense. Le périmètre de sécurité est restreint.
Le choix de la méthode de démolition s’est faite “au regard des nuisances respectives de chacune des méthodes et, tout en ayant conscience que quelle que soit l’option retenue, l’acte de destruction, en lui-même, est relativement violent et douloureux. Notre choix est donc celui qui nous semblait «le moins traumatisant» pour les familles qui avaient vécu dans ces logements” explique Jean-Pierre Moineau.
Ulteriori dettagli sono forniti da
Le Moniteur:
Peu avant 14 heures, un coup de corne de brume a signalé la mise sous pression des vérins hydrauliques, placés dans l'immeuble au niveau des murs porteurs du 7e étage. Trois minutes plus tard, l'édifice s'écroulait comme un château de cartes, dégageant un immense nuage de poussière, sous les yeux de plusieurs centaines de personnes a constaté l'AFP.
Quand le nuage de poussière s'est dissipé, cinq minutes plus tard, il ne restait plus du bâtiment ABC de la cité Balzac qu'un tas de gravats atteignant à peu près la hauteur de quatre étages. Juste derrière, un immeuble jusque-là caché par la barre, protégé par des bâches, est apparu intact.
La demolizione di questa struttura alta 14 piani è interessante perché dimostra con chiarezza che è sufficiente innescare il cedimento di un singolo piano per produrre il crollo di un intero edificio e che il crollo non viene fermato dalla struttura sottostante, ma prosegue fino al suolo. In altre parole, le teorie cospirazioniste che ipotizzano che le Torri Gemelle furono necessariamente minate piano per piano, altrimenti non sarebbero crollate fino al suolo, sono sbagliate.
Chi volesse ipotizzare l'uso al WTC di una tecnica basata su martinetti idraulici si scontrerebbe con il problema di come collocare questi grandi apparati a ridosso delle colonne centrali e perimetrali, in un edificio
open space, senza che nessuno se ne accorgesse e senza che resti di questi martinetti emergessero nelle macerie.
Le immagini sono utili anche per documentare il cosiddetto
crush-up e
crush-down che avviene durante un crollo, come descritto da Zdenek Bazant, professore di ingegneria strutturale e scienza dei materiali alla Northwestern University in Illinois, nel suo articolo
Collapse of World Trade Center Towers: What Did and Did Not Cause It?: la porzione superiore dell'edificio, in caduta, "trita" quella sottostante e a sua volta ne viene "tritata", e questo avviene nella zona in cui le due porzioni s'incontrano, ossia lungo il fronte di crollo. Se così non fosse, a fine crollo la parte superiore sarebbe ancora intera e poggiata sulle macerie della porzione inferiore. E' per questo che al WTC la porzione superiore sembra disintegrarsi in un modo che i cospirazionistri ritengono anomalo.
Fonti supplementari:
FranceBTP,
Cg94.fr.