2008/11/25

WTC7, pubblicato il testo finale del rapporto NIST

di Paolo Attivissimo

Il 20 novembre scorso il NIST (National Institute of Standards and Technology) ha pubblicato il testo finale del suo rapporto sulle cause del crollo del WTC7, la cosiddetta "terza torre" crollata l'11 settembre 2001.

Viene riconfermata la dinamica del crollo: incendi incontrollati, innescati dall'impatto delle macerie delle Torri Gemelle, e assenza d'acqua negli impianti antincendio (per via delle condotte tranciate dal crollo delle Torri), hanno prodotto la dilatazione e i cedimento di alcuni solai. Questo ha tolto il supporto laterale a una colonna particolarmente sollecitata, la numero 79, che si è piegata. Da lì, il cedimento si è propagato inarrestabilmente al resto della struttura.

Sono esclusi fenomeni esplosivi, perché una detonazione sufficiente a causare la rottura della colonna vitale avrebbe sfondato i vetri delle finestre dell'edificio, scagliandoli violentemente in fuori, cosa che non è avvenuta. Inoltre la detonazione avrebbe prodotto un boato ad oltre 130 decibel, udibile a grandi distanze.

Il rapporto definitivo è scaricabile qui. Il NIST sottolinea che sono oltre 20 le modifiche alle normative edilizie ed antincendio già adottate negli Stati Uniti sulla base delle scoperte e delle raccomandazioni del NIST, e che altre verranno introdotte.

Oltre al rapporto definitivo, il NIST ha anche pubblicato i commenti alle precedenti bozze del rapporto ricevuti dal pubblico, compresi quelli dei complottisti.

Interessanti i commenti di Richard Gage (AE911truth), che dopo aver disquisito prolissamente su microscopiche discrepanze lessicali nei vari capitoli del rapporto, affronta il ragionamento ovvio del NIST (l'impossibilità di un'esplosione che non sfondi i vetri dell'edificio) abbandonando la propria teoria delle cariche esplosive ed abbracciando la nanotermite cara a Steven Jones (pag. 17). Poi risolleva la storia ormai trita delle anticipazioni del crollo da parte di CNN e BBC (pag. 20), e infine lamenta ancora (pag. 22) la mancata spiegazione della fusione dei resti metallici del WTC7, a suo avviso sospetta, che invece è già stata data da tempo (per esempio dal professor Sisson nel documentario The Third Tower della BBC). Nulla di nuovo, insomma.

Fra gli altri nomi di cospirazionisti i cui commenti sono stati pubblicati si può citare Christopher Bollyn, che definisce il rapporto "A PACK OF LIES" ("un'accozzaglia di bugie") ripetendo la consueta litania di presunte prove di complotto, dal "pull it" al metallo fuso: anche lui sposa la teoria della termite.

Una menzione speciale va a Judy Wood, che ha partorito ben 121 pagine di commenti che tirano in ballo di tutto un po', dall'uragano Erin alle bobine di Tesla, per arrivare al suo cavallo di battaglia: le "directed energy weapons". Armi ad energia guidata. Secondo la Wood, infatti, il WTC7 fu distrutto da armi supersegrete a microonde o a raggi laser oppure (pagina 58) da dispositivi che creano "ondulazioni e trame nella stessa struttura dello spaziotempo... manipolate per incontrarsi e interferire in, e presso, lo spaziotempo locale di un bersaglio remoto". Non occorre alcun commento.

Kevin Ryan, uno degli "esperti" chiamati da Giulietto Chiesa in Zero a parlare di metallurgia pur essendo un tecnico della potabilizzazione delle acque, fornisce invece un commento tanto conciso quanto del tutto privo di considerazioni tecniche: "Avete disonorato il mio paese e la razza umana. Inoltre, siete ora personalmente responsabili per la perdurante morte e distruzione derivante dalle guerre dell'11/9. La storia del vostro disonore verrà ripetuta senza fine". Il suo intervento non sembra un approccio efficace per farsi prendere sul serio.

Spicca, nel lungo elenco di commentatori, un nome italiano, "Massimiliano" (il suo indirizzo di e-mail è nel PDF del commento), il cui maccheronico inglese deve aver dato non pochi problemi d'interpretazione ai membri del NIST. La sua obiezione è incentrata sui resoconti di boati uditi nelle ore precedenti il crollo: boati che il commentatore ritiene debbano per forza essere stati prodotti da esplosioni. Ma come già detto da tempo dal NIST, un'esplosione sufficiente a tranciare una singola colonna del WTC7 avrebbe prodotto un boato di oltre 130 decibel a 800 metri di distanza, dunque udibilissimo da tutte le persone in zona e dalle telecamere dei reporter: eppure di questo enorme boato non c'è traccia né testimoniale, né materiale nelle riprese.

Di ben altro significato sono le osservazioni degli enti e delle società coinvolte nel disastro, come per esempio i commenti della Silverstein Properties, che contestano con forza il giudizio di conformità soltanto generale, ma non totale, dell'edificio alle norme edilizie (per le dimensioni delle scale e per l'entità dei rivestimenti antincendio): segno che il NIST non sta pubblicando una velina concordata e non è in combutta con Larry Silverstein per spianargli la strada dei risarcimenti assicurativi. La stessa obiezione viene fatta nei commenti della Port Authority, che rincara la dose di disaccordo contestando al NIST di non aver preso in considerazione gli effetti dei danni alla struttura prodotti dalle macerie delle Torri Gemelle.

Vediamo dunque che non c'è alcun tabù nel contestare la “versione ufficiale” del NIST, neppure da parte di enti sicuramente lontani dalle idee cospirazioniste. Ma vediamo anche che ci sono due approcci completamente differenti. Mentre Silverstein Properties e Port Authority argomentano educatamente e documentatamente, i complottisti si affidano all'insulto personale o alla fantascienza di serie B.

Il fatto che dopo sette anni i complottisti non abbiano ancora capito che strillare e insultare è controproducente per la loro causa e li mette automaticamente dalla parte del torto, anche agli occhi del profano che non sa nulla di 11 settembre, la dice lunga sulla dissociazione dalla realtà che caratterizza le persone che fanno parte di questo cosiddetto “movimento per la verità”.

56 commenti:

Spinea vivibile ha detto...

Chi va piano va sano e non va ai congressi in cui si fa politica.

Ma il NIST risponderà ancora alle domande se qualcun'altro dovesse inviarne?

brain_use ha detto...

E' interessante in effetti constatare la (prevedibilissima) diversa posizione delle varie parti direttamente interessate alla pubblicazione del rapporto NIST.

I complottisti sono alla frutta.

Consiglio anche un sorriso con la lettura del commento in "maccheronico inglese". ;-)

alexandro ha detto...

I complottisti di alta "caratura", quelli per intenderci che hanno fatto i soldi con questa tragedia, hanno sempre tuonato contro il NIST per i tempi lunghissimi di attesa per i rapporti, anche se ovviamente questo ha fatto il loro gioco. Ora non sanno più che pesci prendere, e l'unica speranza che si aprissero nuove indagini è naufragata con Obama, che forse già complice del NWO, tra le cose da fare ha messo la cattura di Bin Laden, attribuendogli dunque la paternità di tutto. Quindi ai prodi complottisti rimane solo la fantascienza, fatta di termite magica e raggi della morte. Ben gli sta ai boccaloni che li hanno finanziati.

Claudio Fe ha detto...

Grazie per il prezioso servizio che fate per segnalare questa importante documentazione.
Però non capisco a fondo il significato del periodo "La stessa obiezione viene fatta nei commenti della Port Authority, che rincara la dose di disaccordo contestando al NIST di non aver preso in considerazione gli effetti dei danni alla struttura prodotti dalle macerie delle Torri Gemelle."
L'indebolimento della struttura del WTC7 non era stato innescato proprio dall'impatto dei detriti delle Torri Gemelle ?
Comunque grazie ancora per il servizio che ci offrite.

Henry62 ha detto...

Ciao Claudio,
secondo il Nist le macerie innescarono gli incendi e produssero danni all'edificio ma non furono danni tali da portare al collasso l'intero edificio.

In pratica, secondo il Nist, se non ci fosse stato l'incendio incontrollato dell'edificio che portò alla situazione di labilità della colonna individuata come critica, l'edificio sarebbe sopravvissuto.

E' mia personale opinione che la critica della PANYNJ abbia fondamento e una evidenza sia da individuare nella modalità di caduta della facciata sud, in cui, soprattutto grazie al filmato recentemente reso pubblico, si vede che l'edificio ebbe una specie di rotazione su questa facciata.

Tale facciata riportava le lesioni provocate dalla caduta delle macerie del WTC1, come puoi vedere anche in questo articolo.

brain_use ha detto...

Però Henry (parlo da perfetto dilettante, intendiamoci) può essere vero che l'edificio sarebbe sopravvissuto senza l'incendio e contemporaneamente può essere altrettanto vero che, innescato il crollo, i danni precedenti abbiano provocato la torsione di cui parli.
No?

Henry62 ha detto...

Ciao Brain_use,
certamente le due cose non si escludono a vicenda ed è per questo che non mi convince completamente la teoria che i danni provocati dalle macerie non abbiano comunque contribuito a portare al collasso la struttura portante.

Ciao

Claudio Fe ha detto...

Grazie mille per il chiarimento, Henry. E complimenti ancora a tutto il gruppo di Undicisettembre e al "solista" di "11-settembre".

Anonimo ha detto...

Le alte temperature per una struttura metallica sono l'incubo degli strutturisti. In situazioni del genere il comportamento meccanico degli acciai è completamente differente da quello comunemente assunto per il calcolo strutturale: gli effetti sono devastanti.
Osservando lo schema unifilare del telaio del WTC7, mi viene da storcere il naso. Si tratta di una struttura "brutta" a mio parere e si vede con chiarezza che in caso di incendio le sollecitazioni si sarebbero concentrate in una zona ristretta. Mi interesserebbe sapere il perchè di quella architettura strutturale: è una scelta stranissima, deve esserci qualche motivo molto serio che ignoro.

Paolo Attivissimo ha detto...

Ice,

hai considerato che il WTC7 era costruito sopra una centrale elettrica preesistente e quindi alcuni pilastri hanno dovuto trasferire i carichi in direzioni non verticali?

mother ha detto...

Le alte temperature per una struttura metallica sono l'incubo degli strutturisti. In situazioni del genere il comportamento meccanico degli acciai è completamente differente da quello comunemente assunto per il calcolo strutturale: gli effetti sono devastanti.
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Soprattutto la variazione del comportamento strutturale è diretta conseguenza del decadimento delle proprietà meccaniche dei materiali esposti all'incendio, e l'esposizione dei materiali all'incendio dipende dalla distribuzione di elementi secondari nell'arredo interno oltre che dall'evoluzione dell'incendio stesso.
In altre parole se l'incendio si sviluppa in un luogo od in un altro della struttura, presupponendo che sia di eguali proporzioni energetiche ed effetti sui singoli elementi, il decadimento delle proprietà meccaniche di differenti pezzi strutturali ingenera differenti stati di equilibrio con ridistribuzione delle tensioni, complementari l'uno all'altro.
Ne deriva una notevole difficoltà nel prevedere appieno un modello di schematizzazione che includa tutte le possibili soluzioni.

Uno dei migliori consigli presenti nella recente normativa italiana DM2008 (-.- che sto ancora finendo di leggere), benchè sia dato nella parte delle verifiche sismiche, consiglia di costruire il più iperstatico possibile, cosa che va ad aggiungersi ai recenti concetti di CDA (costruzioni in alta duttilità) e CDB (costruzioni in bassa duttilità).
Maggiormente ipertatica è la struttura e più vincoli interni debbono perdere resistenza meccanica prima che la struttura sopraggiunga alla labilità.
D'altro canto le esigenze estetiche rivolte di volta in volta non sempre seguono il criterio della massimizzazione della plasticità.
Va anche detto che la recente DM2008 oltre a prevedere una verifica per incendio sebbene la stesura manchi di molti concetti e di una forma ben definita, ed oltre a prevedere azioni eccezionali come urto o esplosioni, si rende conto del sempre maggior uso di programmi FEM per l'elaborazione della struttura.
Ribadisce quindi responsabilità per calcoli errati ed impone al progettista di verificare che il programma di calcolo svolga adeguatamente il suo lavoro.
Inutile ricordare che maggiore è l'ipestaticità o l'assimmetria strutturale (piana ed in alzato) e più difficile è il calcolo a mano. Molte università a seguito delle riforme degli ultimi 10-15 anni stanno abbandonando argomnti come il calcolo con il Cross, la statica grafica..., invece tali metodi assumono un'importanza fondamentale riguardo alla verifica della correttezza dei calcoli di un programma FEM.



Mi interesserebbe sapere il perchè di quella architettura strutturale: è una scelta stranissima, deve esserci qualche motivo molto serio che ignoro.
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A me verrebbe da dire: perchè in America eccellono in molti campi, ma non in quello dell'ingegneria civile. Ma non vorrei che qualcuno se la prendesse.
I diretti interessati hanno contestato il giudizio di conformità.
Io a suo tempo avevo descritto i controventi a V come pericolosi in caso di incendio, più varie altre considerazioni.
Sul pdf del report si può vedere un'analisi FEM in cui un travetto finisce sull'anima di una trave a T senza alcun irrigidimento che scarichi coazioni termiche o momenti verso le ali della trave a T (ovvero sull'elemento capace di resistere al momento con una coppia parallela).

Anonimo ha detto...

"hai considerato che il WTC7 era costruito sopra una centrale elettrica preesistente e quindi alcuni pilastri hanno dovuto trasferire i carichi in direzioni non verticali?"

Si, lo sapevo.
Però l'architettura degli elementi strutturali mi sembra davvero curiosa. Io non avrei mai progettato così.

mother:
Personalmente prediligo "il pensiero" dell'alta duttilità. Trovo sia un metodo moderno e molto efficace. C'è da dire poi che il concetto delle plasticizzazioni locali "volute" è molto affascinante ed è bellissimo far impallidire i "vecchi ingegneri" fieri del motto "Meglio un tondino in più che uno in meno".

mother ha detto...

Personalmente prediligo "il pensiero" ...ingegneri" fieri del motto "Meglio un tondino in più che uno in meno".
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Dalla ordinanza 3274 è stato minato anche il detto: terreno sabbioso = nessun terremoto.
CDA e CDB si possono scegliere come si vuole, tuttavia è ben evidente che il CDA va bene con i terremoti di breve durata o quelli di alta frequenza, mentre il CDB vada meglio per i terremoti di lunga durata o di bassa frequenza.
I concetti innovativi delle recenti norme sismiche sono molteplici, dalla microzonizzazione sismica, alla differenziazione per tipo di terreno, per tipo di struttura, per tipo di materiale, per tipo di tecnica costruttiva adottata nelle giunzioni, per tipo di sicurezza che vi si vuole applicare ed alla presenza di 3-4 tipi differenti di possibili verifiche diverse. La precedente verifica sismica era invece una formuletta.
Quanto all'amore per la CDA: non sarei molto benevolo verso la CDA.
E' vero, permette un notevole risparmio di materiale ma è bene ricordare che l'alta duttilità fa compiere oscillazioni maggiori alla struttura, smaltendo l'energia sismica nelle cerniere plastiche. Tuttavia un ingegnere deve vedere in tutto e per tutto gli aspetti della sicurezza per la vita umana. In altre parole il CDA aumenta il rischio di ribaltamento del mobilio interno. Quando un armadio piomba su una persona la uccide. Se cade su un solaio provoca un notevole sforzo concentrato, caso che mi sembra non sia ancora previsto per ora nella normativa sismica, sebbene molti cultori della dinamica delle strutture oggi parlano proprio di questo. Il progettista dovrebbe imporre il fissaggio del mobilio alle parenti portanti e secondarie. Tuttavia ciò non è ancora un caso messo in atto visto che il mobilio interno ad una struttura lo decide in genere l'acquirente.

chiudo l'OT.

saluti

Anonimo ha detto...

"Il progettista dovrebbe imporre il fissaggio del mobilio alle parenti portanti e secondarie"

"Tuttavia ciò non è ancora un caso messo in atto visto che il mobilio interno ad una struttura lo decide in genere l'acquirente"

Si, sono perfettamente d'accordo. La normativa non lo prevede ma dovrebbe, proprio per quello che dici tu. Se fosse una prescrizione della norma l'acquirente ne sarebbe costretto.
Nell'Eurocode 8 invece la cosa è già citata.

Alfred Borden ha detto...

È un po' OT, perché non riguarda direttamente il WTC7.
Che ne pensate di quanto riportato da un iscritto di ingegneri.info a proposito delle Torri?

"Se vi interessa, con il professore ed il modello FEM sviluppato dal NIST, importato in ANSYS, siamo giunti a dimostrare che anche differenze di temperatura di 120°C - 140 °C nel core della struttura potevano portare al collasso della stessa, anche senza i danni strutturali dell'aereo. Questa è una piccola "sorpresa", perchè in realtà il NIST sostiene il contrario. [...] Ho avuto la fortuna, settimana scorsa, di presentare il mio lavoro in anteprima anche ad un professore americano, dell'Università di Washington, che ha partecipato alla stesura del report del NIST, ed ha detto che le nostre conclusioni sono molto interessanti, e che aprono molti interrogativi."

La discussione è qui.

Anonimo ha detto...

Ma guarda, ti dirò, dipende tutto da come è stato modellato il problema, dall'accuratezza del software e da che tipo di ipotesi sono state fatte.
Si tratta di problematiche molto OT e non alla portata di tutti (anche per la sola comprensione).
Resta ancora una volta evidente, tuttavia, che le teorie degli "yo yo" non sono altro che "imprecisioni" con la "C" maiuscola.

Alfred Borden ha detto...

Resta ancora una volta evidente, tuttavia, che le teorie degli "yo yo" non sono altro che "imprecisioni" con la "C" maiuscola.

Su questo non ci piove. E mi pare che anche gli altri interventi su quel forum siano su questa linea.

mother ha detto...

Conosco quel modello di calcolo.
Di fatto non è il modello agli elementi finiti su cui sono state fatte le verifiche di danneggiamento e stabilità del sistema, bensì un modello di riferimento, un file SAP2000 che rappresenta gli elementi principali delle due strutture con il quale hanno valutato solo alcuni aspetti generali della struttura.

Anonimo ha detto...

Ecco, appunto.
Tutto dipende da che tipo di analisi è stata condotta.
Sia ben chiaro, anche per gli "yo yo":
Studiare il comportamento meccanico di una struttura metallica vittima di una sollecitazione dinamica violentissima prima e durante un incendio poi, è una cosa complessissima, che richiede l'utilizzo di modelli molto accurati e di conoscenze di maccanica del continuo molto aldilà del "solito". Si tratta di estendere moltissimo il campo di applicazione della teoria "classica" alla base dei calcoli strutturali "ordinari", poichè in una situazione del genere, le ipotesi generalmente valide non lo sono affatto.

Alfred Borden ha detto...

Perdonate un altro, brevissimo, OT.
Sul numero 328 del dicembre 1995 de Le Scienze c'era un articolo di Mark e Douglas Loizeaux dal titolo "Demolizione per implosione" (sulle demolizioni controllate, ovviamente). L'articolo comparve in origine su Scientific American col titolo "Demolition by implosion".

Se interessa, carico il pdf da qualche parte.

Paolo Attivissimo ha detto...

Alfred, sì, interessa molto, grazie!

Mandalo pure a undicisettembre chiocciola gmail punto com.

Anonimo ha detto...

Si potrebbe fare un inoltro a Ice_Rocket@fastwebnet.it? :D

Paolo Attivissimo ha detto...

Ice, ti mando il link.

mother ha detto...

Ice_Rocket, la teoria del GCM (gradient coniugate method) non la metti in mezzo ai vari Galerkin e Green?
Comunque per quel che ricordo i metodi "antichi", ovvero soluzioni analitiche esatte di sistemi differenziali sono molto peggio, seguite dagli iterativi o dei FEM/BEM.

Anonimo ha detto...

mother, parlavo di ipotesi più generali.
In una situazione del genere parecchie di loro non sono affatto valide.
Consideriamo già il solo modello di comportamento meccanico assunto per gli acciai, non va bene, a quelle temperature (300-500°C) il comportamento non è modellizabile come elastico lineare, ma con qualche modello molto più complesso.
Tutto ciò per dire che fare un'investigazione del genere non è affatto cosa semplice.
La teoria linearizzata poi, va a farsi una bella passeggiata...

Francesco ha detto...

"Al massimo la sollecitazione della colonna 79 avrebbe portato al collasso parziale di un'ala del wtc7 7, e non al crollo totale dello stesso, che rimane nella storia delle costruzioni ancora oggi totalmente ingiustificato come il crollo delle due torri, se non si vuole parlare di esplosivi"
Dichiarazione del Ten. Col. Luigi S. Ufficiale del Genio dell'Esercito con una laurea in Architettura ed una in Ingegneria, riportata da me Francesco M. Sottufficiale di Marina Militare. Sto facendo interviste anche ad Ufficiali della nostra Aereonautica, sui 4 impatti, e vorrei che queste dichiarazioni fossero autorizzate con tanto di cognome e sono io il mprimo a chiederlo.

Paolo Attivissimo ha detto...

Francesco,

le testimonianze anonime e riferite da terzi non valgono assolutamente nulla.

Se queste fantomatiche persone credono realmente a quello che avrebbero detto, che vengano fuori con la loro faccia e il loro nome e cognome, altrimenti possono benissimo essere parti della fantasia.

Anonimo ha detto...

"Al massimo la sollecitazione della colonna 79 avrebbe portato al collasso parziale di un'ala del wtc7 7, e non al crollo totale dello stesso, che rimane nella storia delle costruzioni ancora oggi totalmente ingiustificato come il crollo delle due torri, se non si vuole parlare di esplosivi"

Questa non è la dichiarazione di un tecnico, ma di un imbecille che si da arie da intellettuale.
Un tecnico non parla di "sollecitazione della colonna" (in quanto la frase è priva di alcun significato);
Crollo ingiustificato del WTC1 e 2 senza parlare di esplosivi? (assolutamente faso oltre ogni limite);
Torniamo a ripetere le stesse identiche cose da 7 anni a questa parte:
Gli acciai ad alte temperature (300-500°C) non presentano più un comportamento meccanico elastico lineare, ma assumono un comportamento termo-visco-elastico. Il fuoco, mio caro ragazzino, è il principale nemico delle strutture metalliche (non solo acciai), per il semplice, elementare motivo fondamentale che i metalli sono ottimi conduttori di calore.

Dan ha detto...

Senza contare la corresponsabilità nel coprire il complotto, se secondo loro l'analisi ufficiale è errata e non denunciano la cosa ai colleghi del settore...

"I concetti innovativi delle recenti norme sismiche sono molteplici, dalla microzonizzazione sismica, alla differenziazione per tipo di terreno, per tipo di struttura, per tipo di materiale, per tipo di tecnica costruttiva adottata nelle giunzioni, per tipo di sicurezza che vi si vuole applicare ed alla presenza di 3-4 tipi differenti di possibili verifiche diverse. La precedente verifica sismica era invece una formuletta."
Magari dirò una stupidaggine da profano, ma mi sembra abbastanza ovvio che la resistenza ai sismi derivi da tutta una serie di fattori legati sia al sito di costruzione, sia alla tecnica di costruzione stessa...
Vuoi dire che prima si semplificava applicando lo stesso calcolo a più o meno tutte le situazioni?

Anonimo ha detto...

"Vuoi dire che prima si semplificava applicando lo stesso calcolo a più o meno tutte le situazioni?"

Eh più o meno...; diciamo che la filosofia era diversa.

mother ha detto...

Vuoi dire che prima si semplificava applicando lo stesso calcolo a più o meno tutte le situazioni?
-------------
C'erano dei parametri per differenziare certe aree da altre, l'importanza della struttura o la tipologia del materiale (duttile/fragile).
Tuttavia non c'è da stupirsi che progetto e verifica di azioni sismiche si siano evoluti negli ultimi 10 anni proprio come ha fatto la conoscenza che abbiamo dei terremoti. Un buon ruolo l'ha giocato anche il computer che ha permesso di ridurre lo sforzo computazionale, permettendo anche analisi più lunghe ed elaborate.
Oggi le verifiche sismiche hanno l'assoluta necessità di appoggiarsi ad un programma di elaborazione, o quanto meno ad un foglio di calcolo.
L'analisi statica lineare si può applicare solo in condizioni di regolarità planimetrica ed altimetrica, ovvero mai (escluso un cubo alto 1 piano).

Francesco ha detto...

Interessante leggere come Ice-Rocket da "dell'imbecille e che si da arie da intellettuale" così, a persone che nemmeno conosce e senza sapere che professione fanno. Non ho problemi a mostrarti i miei documenti,come ho fatto con Paolo. Perchè voglio che le dichiarazioni che raggolgo nei vari reparti,siano pubbliche. E vorrei con tanto di cognome per primo. Dammi la tua mail, e te lo sto chiedendo con educazione che non è cosa da tutti come hai dimostrato, non dandoti dell'imbecille.
Buona giornata.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Francesco,

Ice_Rocket non ha dato dell'imbecille a nessuna persona fisica ma solo a un presunto esperto di cui tu millanti l'esistenza.

Tanto perchè sia chiaro ai lettori, i documenti inviatici da Francesco sono scansioni illeggibili e di pessima qualità. Ad essi ha aggiunto una foto di sè stesso con il cappello rigorosamente calato sul viso in modo da essere irriconoscibile.

E' impossibile verificare la corrispondenza tra i documenti (che sono illeggibili) e la foto perchè il viso di quest'ultima non si vede.

Ma ci prendi davvero per cretini?

Francesco ha detto...

Hammer, parola mia che rinvierò delle nuove foto dei miei documenti. Non erano nitidissime è vero, per via del foderino che li contiene,e dei dati che non Vi avevo mostrato,come il mio cognome ed il mio comando. Ma addirittura contestarne l'autenticità. Ma non ho problemi nel rinviartele, anzi al contrario. Ah tanto per essre chiari, avevo chiesto a Paolo un incontro se fosse mai capitato a Roma, ma mi ha chiesto di andare a trovarlo in Svizzera davanti ad un piatto di pizzoccheri se non ricordo male,così non sarebbe stato tempo perso. Certo che se si parte dal presupposto che incontrare un militare italiano,che non condivide la versione ufficiale,come molti altri che non escono fuori, sia un perdita di tempo,non è che si va molto lontano non credi? Vorrei sapere se ci sarà mai una Vostra conferenza nella capitale. Sarò il primo a partecipare,se invitato. Buona giornata Hammer.

Leonardo Salvaggio ha detto...

Francesco,

parliamoci chiaro: se non hai niente da fare è un problema tuo, ma smettila di fare perdere tempo a me e agli altri autori di questo blog.

I documenti che hai mandato sono totalmente illegibili. Ci sarà un motivo, no?

Se hai qualcosa di chiaro e inequivocabile da mandare, mandalo pure all'indirizzo email che trovi nella colonna di destra.

Fino ad allora, piantala di cianciare.

Ah.. ti faccio notare che parlare con un militare italiano non è una perdita di tempo. Perdita di tempo è parlare con te che non sei un militare e stai solo raccontando frottole da mesi. Secondo te prendo un aereo per venire a Roma a conoscere un contaballe?

Invito i lettori a cercare nel blog i post di Francesco che si autodichiarava pilota militare, salvo poi sostenere di non esserlo e giustificarsi dicendo che tale frase era stata scritta ripetutamente dal fratello che gli aveva rubato l'account.

Francesco, rassegnati. Non ti crede nessuno. I tuoi tentativi sono patetici.

Sei caldamente invitato a smettere di tediarci con le stupidaggini che scrivi.

Anonimo ha detto...

"Interessante leggere come Ice-Rocket da "dell'imbecille e che si da arie da intellettuale" così, a persone che nemmeno conosce e senza sapere che professione fanno."

Caro ragazzino. Io do dell'imbecille e sottolineo, ad uno che parla di "sollecitazione della colonna 79 avrebbe..."; uno che dice una cosa del genere è, ripeto, un imbecille, perchè la frase non significa assolutamente niente, soprattutto nel contesto in cui vorrebbe essere usata.
Ricordati che se un elemento strutturale "esiste" su un pianeta non nullo, è obbligatorio che sia "sollecitata".

Anonimo ha detto...

"Ricordati che se un elemento strutturale "esiste" su un pianeta non nullo, è obbligatorio che sia "sollecitata"."

La cosa significa in termini più spiccioli che se configuri una trave su due appoggi, per il solo fatto che la trave "esiste" cioè non è nulla, ovvero ha massa non nulla, e siccome il pianeta Sole#3 non è nullo, la trave è sollecitata. E' sufficiente il suo peso proprio a creare uno stato tensionale non nullo.
Il tuo imbeccile, dicendo "la sollecitazione della colonna 79" lascia pensare come se esistesse una situazione in cui la colonna 79non è sollecitata. Ripeto: frase da imbecille che si da arie da intellettuale. Uno studente al terzo anno della scuola per geometri gli riderebbe in faccia.

Anonimo ha detto...

Aggiungo un ulteriore concetto:
se la frase l'ha realmente detta il tizio che tu dici, laureato in architettura ed in ingegneria ed ufficiale del genio, la cosa non lo salva dall'etichetta di imbecille.
Una persona può avere tutti i titoli e cariche che vuole, ma dopo una frase del genere perde qualunque tipo di credibilità.

Spinea vivibile ha detto...

O suvvia...vi sollecito a smorzare i toni.

^-^'

Anonimo ha detto...

"O suvvia...vi sollecito a smorzare i toni."

Se mi si viengono a contestare sette anni di lavoro e migliaia di pagine di rapporti tecnici con una "imprecisione" (C maiuscola) colossale come questa...non so perchè dovrei essere benevolo.
Confondere i concetti di stato tensionale e collasso è enormemente grave.

P.S.
Francesco, se il tuo genio ti sta suggerendo di scrivere una cosa del tipo: "E vabbè, che vuoi che sia, si è confuso", ti invito a non farlo. Sarebbe la conferma che la frase l'hai scritta tu e non un tecnico (o un tecnico imbecille).

Anonimo ha detto...

Si tratta di un ritardo nella pubblicazione dei commenti, o siamo nuovamente al cospetto di un "ritiro strategico"?

Sottufficiale che succede? sono bastati i commenti di uno studentello di 21 anni per scoraggiarti?

Paolo Attivissimo ha detto...

Ice,

nessun ritardo. Propendo per la ritirata, anche perché lo abbiamo invitato a non tediarci con le sue solite stupidaggini in stile "mio cuggino".

Sono mesi che va avanti così.

Anonimo ha detto...

"...con le sue solite stupidaggini in stile "mio cuggino".

Dicesse almeno cose sensate sto "cuggino"...

Anonimo ha detto...

A questo punto ci tengo a sottolineare, per i non addetti ai lavori, che la mia non era "pignoleria", ma era un modo per evidenziare la totale incompetenza di questo soggetto;

Confondere i concetti di "stato tensionale" e "collasso" è al pari di un meccanico che vuole riparare un motore a benzina cambiando la pompa di iniezione...

mother ha detto...

...un meccanico che vuole riparare un motore a benzina cambiando la pompa di iniezione...
----------------
Stai parlando di Schietti?
^_^

Anonimo ha detto...

"Stai parlando di Schietti?
^_^"

no no :D
Purtroppo sono ignorante sulla storia di quel tipo, link per aiutarmi?

Giuliano47 ha detto...

Per Ice_Rocket

http://domenico-schietti.blogspot.com/

yos ha detto...

Alla fine di questa pagina, subito dopo i commenti, viene linkato anche il blog di StuartWhyman, c'è un motivo particolare oppure è un procedimento automatico della piattaforma blogger?

Paolo Attivissimo ha detto...

E' automatico, yos, grazie della segnalazione.

Erano di uno dei complottisti più patetici, afflitto da tempo da linkite compulsiva. Sono stati rimossi.

yos ha detto...

@Attivissimo
In effetti mi sembrava un po strano ;)

Anonimo ha detto...

Grazie Giuliano!

Leonardo Salvaggio ha detto...

Ice_Rocket,

ammetto di avere riso, ma non mi pare il caso di pubblicare il tuo secondo commento :-)

Anonimo ha detto...

:D

ShadowRider ha detto...

Ciao a tutti, ammetto di non aver ancora letto tutto il rapporto del NIST relativo al WTC7, comunque per curiosità sono andato a vedere i post del buon stuartwythman a 'commento' di questo articolo...ora, sarò tonto, ma io non sono riuscito a capire quale dovrebbe essere il suo punto.

Al di là delle perifrasi e delle dissertazioni su 'sette' e cose varie, mi sembra voglia intendere che i commenti dello studio legale rappresentante Silverstein e della Port Authority non sarebbero affatto pesanti critiche al rapporto, ma 'veline' preconcordate (anche se su questo punto non sono sicuro sia quel che vuole intendere...), solo che subito dopo passa a rilevare che in questi commenti si dice che il NIST ha sbagliato i calcoli (relativi alle scale antincendio, non alla struttura, se capisco bene...), e che un generatore che il NIST ha considerato presente in un certo piano in realtà era stato rimosso (non so che impatto potrebbe avere sulla dinamica calcolata del crollo). Poi parla di delle foto che secondo lui non ci sarebbero, ma a quel punto la sua prosa sgangherata mi aveva causato un gran mal di testa e ho desistito. Tutto sommato mi è sembrato un gran lavoro di nitpicking, ma ciò che mi rode è che non ho capito qual'è la sua posizione!!

Se qualcuno con più stomaco di me ha capito, può spiegarmi please? Anche la versione bigino di tre righe (dubito ci sia molto altro da dire...) può andare. Se no mi resta il mal di testa, abbiate pietà...;-)

yos ha detto...

@ Hammer
Ice_Rocket,

ammetto di avere riso, ma non mi pare il caso di pubblicare il tuo secondo commento :-)


Si, però hai fatto venire la curiosità anche a me!

E' proprio proprio non pubblicabile il commento di Ice_Rocket? :)


@ShadowRider

Io per evitare il mal di testa, non leggo il blog di Stuart :)

Hai provato a chiedere direttamente a lui cosa voleva dire con il suo articolo?
Magari può passare il mal di testa.
O forse peggiorarlo.

Comunque è il lista per le fasi finali di Perlone2008

brain_use ha detto...

@shadow:
Il blog di Stuart è assolutamente illeggibile.
Nei suoi ragionamenti regna il caos e così pure nel suo modo di scrivere.
Inutile tentare di trascodificare in linguaggio umano.