2007/02/26

Enigma di Corrado Augias

di mother. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

La trasmissione condotta da Corrado Augias il 13/07/2006 su Raitre tratta il solo aereo che si è schiantato sul Pentagono. In studio sono presenti Maurizio Blondet e Carlo Panella; viene interpellato come esperto, in intervista, Leonardo Lecce, dell'università di Napoli, e si citano le tesi dietrologiche di Thierry Meyssan.

Scopo della trasmissione, come da presentazione di Augias, non è presentare le certezze, ma i dubbi di quello che avvenne, condensati in un itinerario ragionato. Le tesi citate sono solo quelle complottiste, non è dato spazio ad altre fonti.

Vediamo per punti cosa viene detto e citiamo a seguire con dei link le discussioni di debunking inerenti.

Viene mostrata una serie di video dell'11 settembre, fino a quello del reporter Jamie McIntyre, che parla di pezzi di aereo piccoli fuori del Pentagono (video troncato dopo che il giornalista americano dice che l'aereo è finito dentro il Pentagono).

Augias trascura il finale del video in cui il giornalista parla di aereo finito dentro il Pentagono. Qui il video completo di McIntyre.

Augias parla di presenza di pezzi così piccoli da essere tenuti nella mano.

Qui potete trovare una collezione di foto dei pezzi dell'aereo. Non sono pochi e non sono piccoli. Sono 4 tonnellate di detriti? No, poiché la maggior parte dell'aereo, come dice McIntyre, è finito dentro il Pentagono.

Sezione di un Boeing in studio.

Nessun riferimento al modello utilizzato od alle sue dimensioni.

Barbara Olson fa una telefonata dall'aereo che poi si schianterà al Pentagono; il contenuto della chiamata è noto solo attraverso le dichiarazioni del marito, Theodore Olson, vice procuratore generale di Bush e suo avvocato nella controversia con Al Gore. La Olson era veramente a bordo dell'aereo?

Il riferimento alle elezioni americane non ha nulla a che vedere con l'argomento in questione. Non si spiega come sia sparita dalla circolazione Barbara Olson né come sia stato reperito al Pentagono un cadavere il cui DNA è compatibile con la Olson. Qui si può trovare la notizia della CNN sulla morte di Barbara Olson.

Viene mostrato il trailer del film che ricostruisce il Volo 93 (intitolato "United93"), recentemente uscito.


In studio è presente un modello del Pentagono, presentato ed in seguito utilizzato da Corrado Augias.

Il modello del Pentagono, senza riferimenti precisi, appare comunque sproporzionato (troppo alto rispetto ai suoi lati, larghi circa 280 metri). Il Boeing 757 viene posizionato con il muso sulla facciata con inclinazione di 45°, purtroppo nel punto sbagliato e pure nel verso sbagliato (errore sia nel punto d'impatto sia nell'angolo di 45° dato in un verso anziché nell'altro).

Le vittime dell'incidente sono le 64 persone a bordo; poi, quando crolla la sezione del Pentagono, altre 125 persone che lavoravano nell'edificio perdono la vita.

In realtà le 64 persone dell'aereo muoiono nel colpo e le 125 persone dentro il Pentagono vengono travolte dall'aereo; se anche qualcuno dopo quest'evento fosse rimasto vivo sotto le macerie, i resti carbonizzati ritrovati indicano la più probabile causa del decesso. Nessun accenno alla testimonianza dei sopravvissuti del Pentagono.

Viene citato Thierry Meyssan, il primo ad aver messo in dubbio l'incidente del Pentagono... giornalista francese.

In realtà attualmente è un politico e non più un giornalista, vedere l'effroyable imposteur.

Pubblica due libri, "L'effroyable imposture" e "Le Pentagate", secondo i quali nessun aereo è caduto al Pentagono e ci sono aspetti poco chiari di seguito elencati...

In realtà, Meyssan nel primo libro identifica in un camion bomba il reale danneggiatore del Pentagono e nel secondo libro lo identifica in un missile lanciato dalla vicina baia. Il debunking di Attivissimo in quattro pagine consecutive elenca anche le ipotesi di Meyssan.

Per l'occasione viene di nuovo mostrato in dettaglio il modello del Pentagono, con l'aereo puntato dal basso verso l'alto con il muso sul primo piano.


16.00: viene trasmesso il parere dell'esperto Leonardo Lecce, professore che insegna aeroelasticità applicata all'Università di Napoli e perito che ha indagato sulla tragedia di Ustica. L'esperto dice che ciò che l'ha più colpito è che piloti non addestrati siano stati capaci di eseguire manovre che richiedevano un alto livello di precisione a velocità elevate ed a quote basse.

"L'aspetto un po' particolare che presenta dei dubbi, diciamo, significativi e che mi hanno colpito in particolare è quello relativo alla capacità di piloti non addestrati specificatamente a pilotare aerei di linea... siano stati capaci di effettuare manovre a bassa quota, diciamo, con questo livello di precisione. Quindi, diciamo, il fatto che abbia impattato con velocità così elevate... Io sarei un po' dubbioso, insomma, perché per poter manovrare un velivolo di quelle dimensioni a quote relativamente basse... diciamo... non è possibile avere velocità così elevate. Sicuramente avranno adottato delle procedure tali da ridurre la velocità, magari poi all'ultimo momento hanno, diciamo così, messo piena potenza se volevano, insomma, massimizzare l'effetto."

"A queste velocità la frammentizzazione [sic], diciamo, del... delle parti del velivolo in seguito a tutta l'evoluzione dell'impatto può essere notevole, insomma. Cioè, i pezzi possono essere di relativamente piccole dimensioni e quindi poi, diciamo, la successiva fase di incendio li ha, diciamo, in qualche maniera distrutti."

Qui di seguito c'è l'eterna diatriba sulle capacità di Hanjour. Augias ripete e riassume il professore enfatizzando la spiegazione, l'aereo diviene "bestione" e l'abilità richiesta per la manovra diviene "spaventosa".

Velocità 500 km/h, tonnellate di metallo plastica vetro.... a 4-5 metri dal suolo chiunque può capire quanto sia difficile la guida.


Viene mostrata una sezione del Pentagono che mette in luce i piani inferiori come piani continui... quando nelle ipotesi di Meyssan era detto che l'aereo avrebbe sfondato le sei pareti da un metro dei tre anelli del Pentagono penetrati dall'aereo. Augias conta le sei mura superiori del terzo piano, ed in seguito fa notare che le mura da perforare erano non 6 ma solo 2 e ciò rende un pochino più plausibile la teoria ufficiale, ma rimane il dubbio.

Viene smentita in studio almeno un'ipotesi di Meyssan prima citata, ma ciò per il conduttore non significa molto.

Il giallo del monitoraggio nei cieli che non permise l'intercettazione degli aerei.

Vedere qui, qui, qui e ipotesi missili al Pentagono.

Viene in seguito citato il sistema di sicurezza del Pentagono, riprogettato nel 1994 a causa dello schianto alla Casa Bianca di un folle ai comandi di un Cessna senza che ci sia stata intercettazione.

Per quanto dal 1994 al 2001 i finanziamenti al rinnovamento del sistema di difesa-intercettazione di aerei possano essere cambiati tante volte quanti i mandati presidenziali o forse più, è divertente vedere che per parlare del giallo del monitoraggio e della mancata intercettazione dell'aereo venga citato il caso principe di un eguale fallimento. Qui di seguito c'è un video Youtube in cui si può vedere un aereo sfrecciare a bassa quota senza creare le famose turbolenze.

22.40: Viene presentata una domanda al professor Lecce sul suono dei missili-aerei. Il professore spiega la differenza fra il suono dei missili subsonici, supersonici e il rumore del motore dell'aereo da confrontare con una delle testimonianze raccolte dal Washington Post fra i civili (presenti a grande distanza dal Pentagono, a differenza dei testimoni militari, scartati per malafede):

"Possiamo distinguere i missili, diciamo così, che... volano a velocità supersonica e missili che volano a velocità subsonica. Allora, se un missile vola a velocità supersonica, diciamo, un osservatore che sta prima dell'arrivo del missile non sente il suono, perché arriva prima il missile del.. del rumore, insomma, lo sente quando è passato, diciamo, ma il rumore è un tipico rumore, diciamo, collegato al cosiddetto fenomeno del bang supersonico, che è molto, molto particolare e non può essere confuso con un altro... tipologia di motore. Se è un missile, diciamo, supersonico. Se è un missile subsonico, evidentemente il rumore prodotto dal motore che lo propelle è un rumore collegato alla potenza del... del motore stesso. Ho detto che nel caso di questi missili la potenza è molto bassa e quindi, diciamo, il rumore è sicuramente diverso da quello di un... di quello dei motori di aerei da trasporto, che hanno potenze notevolmente più elevate. Quindi, diciamo, la differenza sta se il missile è supersonico o subsonico. Siccome si era appunto pensato che la probabilità era per un cruise missile, insomma, la cosa non ha, diciamo... non trova corrispondenza, insomma."

Augias fa sentire rumori di aereo e missile subsonico-supersonico.


Viene trasmesso il primo video della telecamera sull'ingresso secondario del Pentagono, rilasciato solo ora perché era prova segretata nel processo Moussaoui. Le immagini rinvigoriscono il partito degli scettici: insieme di frame selezionati con cura e non video; sovraesposizione in momento cruciale, al momento dell' esplosione.

In realtà la sovraesposizione è qualche frame dopo, tanto che si vede la colonna di fumo.

Presenza di telecamere allo Sheraton hotel, la fitta rete di telecamere del Pentagono e aull'autostrada, ma riprese sequestrate. Le uniche immagini diffuse sono poco precise e con data sbagliata: 12 settembre.

In realtà ci sarebbero anche il video della CITGO e il video del Doubletree Hotel.

Meyssan dice che il colore dell'esplosione della palla di fuoco del Pentagono è diverso da quello della palla di fuoco delle Torri (WTC: palla di fuoco gialla, quindi temperatura bassa; Pentagono: rossa, quindi temperatura interna alta). Inoltre il fuoco delle torri si sposta verso il basso, mentre il fuoco del Pentagono si muove velocemente verso l'alto e la detonazione del Pentagono è dall'interno verso l'esterno.

L'incendio del Pentagono, poi, ha un fuoco diverso da quello del WTC, meno intenso poiché non vengono bruciati i piani superiori. Ci sono poi i pompieri con una sola autopompa che spruzzano acqua senza idrocarburi o ritardanti (colore rossastro). Sulla facciata del Pentagono, prima del crollo si nota la schiuma carbonica che per Meyssan non sarebbe servita per il Pentagono ma per un camion generatore esploso vicino per simpatia.

Certo appare strano che la schiuma carbonica sia stata spruzzata fino al terzo piano se in realtà doveva essere spento un camion generatore ben più basso.

Infine viene fatta notare la striscia di fumo bianco, diversa da quella nera che possono fare i motori del Boeing.

Di certo non viene fatto notare il palazzone che appare e scompare poco sopra la colonnina nell'ingresso secondario che alcuni scambiano per la coda di un aereo (poi su quale aereo ovviamente c'è sempre la divisione fra ufficialisti e complottisti).

Ospiti in studio Maurizio Blondet e Carlo Panella. Vengono presentati il libro di Blondet e quello di Panella. Blondet critica Meyssan, che si concentra troppo su un particolare perdendo l'allarmante visione d'insieme: è un colpo di stato, autoattentato che è nella tradizione americana per cominciare una guerra. Comunque guardando i video dà ragione a Meyssan, anche perché lo confronta con una sua esperienza personale, l'incidente del Concorde in Francia (quello che mise fuori linea questo tipo di aereo), in cui aveva notato la diffusione di pezzi di carta (Augias fa un paragone con la Certosa di Parma e Napoleone...), cosa non presente nell'incidente del Pentagono.

Panella, che dovrebbe essere la parte ufficialista, ipotizza che un missile sia partito malamente ed abbia colpito e distrutto l'aereo proprio mentre stava andando contro il Pentagono. Sempre Panella aggiunge che non si spiegherebbe altrimenti la mancanza dell'aereo o come mai esistano realmente i corpi carbonizzati di persone che erano vive proprio lì al Pentagono.

Per Panella la tesi del colpo di stato non è convincente (in seguito accennerà sia per la campagna politica dell'amministrazione Bush che era antiinterventista, al contrario di quella dei democratici, e soprattutto per i pareri espressi dalle forze armate anni prima dell'undici settembre 2001).

In seguito Blondet fa un esempio della tradizione dell'attentato all'America per motivare l'entrata in guerra da qualche parte: per esempio l'affondamento del Lusitania, che però fu mandato allo sbaraglio proprio poi per poter vantare l'affondamento come motivo dell'intervento.

Certo, allora incolpiamo l'America dell'uso dei kamikaze giapponesi (istruiti da agenti CIA, che credete...) contro le navi americane per giustificare la continuazione dell'intervento nella seconda guerra mondiale.

L'incidente del Golfo del Tonchino.

E' un incidente cui ci sarebbe molto da dire sulla versione non ufficiale, ma la cui discussione sarebbe poco inerente col 9/11.

Infine viene indicato l'esempio di un ammiraglio che nel 1972, subito dopo il caso della Baia dei Porci, propose di fare una copia di un aereo civile, di simulare l'abbattimento e di incolpare gli stati cubani....(con ovvio paragone a quanto chiesto da Panella: dove sia finito l'aereo, ma che non spiega i corpi di persone che erano vive). Interviene quindi Augias a difesa della teoria ufficialista e fa notare che in quel periodo fu anche fatto un piano per avvelenare la barba di Fidel Castro e fargliela cadere per indebolirlo, un po' come nella famosa vicenda di Sansone con i capelli...insomma bisogna anche prendere con le pinze certi paragoni.

E se lo dice Augias ...

Blondet porta il discorso sul "Rebuilding America's Defence" del PNAC e ne legge il passo incriminato. Panella cita Bismarck nel 1870 che, volendo fare una guerra contro la Francia e dovendo passare per l'approvazione del parlamento, si inventò un falso telegramma in cui fece fare una certa figura a Napoleone III che non era vera. I pretesti per le guerre ci sono sempre, ma bisogna stare attenti. Comincia a citare le opinioni prima dette di democratici e repubblicani e militari prima dell'11 settembre 2001.

Tralasciando le critiche degli editori del PNAC all'amministrazione Bush, concretizzatesi pesantemente sia in politica economica interna che in politica militare estera dopo meno di un anno dopo l'intervento in Iraq, mi fermo qui. La discussione finale diventa da quest'ultimo punto di Panella una discussione politica fra ospiti e commentatore, parlando della guerra in Iraq e citando i vari Saddam, Bush padre, Bush figlio, Moore, ecc... Non ci sono più riferimenti ai fatti dell'11 settembre. Quindi è inutile continuare.

Aggiornamento (26-2-2007)


Pubblicato un nuovo post sulla questione del PNAC legata al 911.

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