di Leonardo Salvaggio
Il giornale online Arab News Pakistan, edizione online con sede a Islamabad del giornale saudita Arab News, ha riportato oggi la notizia che il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri è morto in Afghanistan, nella città di Ghazni poche settimane fa. Il decesso è avvenuto per cause naturali legate all'asma, che non ha potuto curare adeguatamente viste le condizioni precarie del paese asiatico. Il giornale cita come propria fonte primaria un traduttore di al-Qaeda, la circostanza è stata confermata anche da un ufficiale della sicurezza pakistana. Entrambe le fonti rimangono anonime.
La notizia è stata riportata su Twitter anche dal giornalista del New York Times Hassan Hassan, autore nel 2015 di uno dei più completi libri sulla storia dell'ISIS, il quale ne è venuto a conoscenza da fonti vicine ad al-Qaeda. Hassan nei suoi tweet invita alla cautela fino a un riscontro indipendente; tuttavia aggiunge che una delle fonti che gli ha riportato il decesso di al-Zawahiri lo aveva anche informato della morte di Abdullah Ahmed Abdullah, confermata poi anche dal New York Times. Hassan aggiunge che non è da scartare l'ipotesi che al-Zawahiri abbia contratto il COVID-19 che lo avrebbe portato alla morte aggravando l'asma.
Se la notizia della morte di al-Zawahiri fosse confermata si aprirebbe per al-Qaeda un notevole vuoto di potere, perché ultimamente sono stati uccisi i due uomini ritenuti i numeri due, Abdullah Ahmed Abdullah e Abu Muhsin al-Masri, e anche Hamza bin Laden, figlio di Osama, era stato ucciso nel 2019. Secondo Arab News Pakistan il prossimo leader di al-Qaeda potrebbe essere l'egiziano Saif al-Adel, uno degli organizzatori degli attentati in Africa del 1998 che è sulla lista dei terroristi più ricercati dall'FBI sin dalla sua creazione nel 2001. Secondo il 9/11 Commission Report al-Adel fu una delle alte figure di al-Qaeda che nel luglio del 2001 si opposero agli attentati che all'epoca erano programmati per l'11 settembre.
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