di Hammer
Tra i casi di “falso allarme” che si sono verificati l'11 settembre 2001, quello relativo al volo Delta 1989 è sicuramente il più noto e ne parla anche il 9/11 Commission Report.
La mattina dell'11/9 tre Boeing 767 decollarono dall'aeroporto Logan di Boston con destinazione Los Angeles; due di questi, i voli American Airlines 11 e United Airlines 175, si schiantarono contro le Torri Gemelle del World Trade Center tra le 8:46 e le 9:03. Alle 9:19 il centro di controllo di Boston informò l'FAA che un terzo velivolo, il volo Delta 1989, corrispondeva alla descrizione dei primi due e che poteva quindi essere anch'esso stato dirottato. Il centro di comando del NEADS di Cleveland, nel cui spazio aereo il volo si era nel frattempo spostato, e la FAA iniziarono a tenere sotto controllo il volo 1989 e la stessa FAA ordinò al centro di controllo di Cleveland di chiedere al volo Delta 1989 di aumentare la sicurezza nella cabina di pilotaggio. Anche il centro di controllo di Boston tentò di contattare il volo Delta 1989, ma non ottenne risposta in quanto l'equipaggio era in contatto con Cleveland, ma questo semplice errore da parte dei controllori di Boston bastò ad aumentare l'allarme.
Poco dopo, alle 9:28, uno dei controllori di volo di Cleveland credette di aver sentito due frasi molto allarmanti provenire dal volo Delta: “Get out of here” e “We have a bomb on board”. In realtà queste comunicazioni provenivano dal volo United 93, che si sarebbe poi schiantato a Shanksville e che in quel momento si trovava a sole 25 miglia dal volo Delta. Nel dubbio il NEADS ordinò di far decollare dei caccia dall'Ohio e dal Michigan per intercettarlo. A seguito di un nuovo contatto da parte dei controllori di Cleveland, il pilota confermò che non c'era alcuna attività sospetta sull'aereo e chiese di poter atterrare proprio nell'aeroporto di Cleveland. Stando a quanto riportato da USA Today, la richiesta del pilota generò nuovi allarmi e sorpresa tra i controllori, che non capivano per quale motivo il pilota chiedesse di atterrare prima che fosse diffuso l'ordine dell'FAA di liberare lo spazio aereo. Fu poi chiarito che anche la Delta Air Lines ebbe gli stessi dubbi riguardo alla possibilità che il proprio volo fosse dirottato e chiese quindi al pilota di cercare di atterrare nell'aeroporto più vicino.
Importanti dettagli sul volo e sull'atterraggio del Boeing 767 si possono leggere sul sito 50 Shades of Grey Watson, che pubblica un'email inviata da un amico del gestore del sito, che si trovava proprio sul volo Delta 1989. L'autore dell'email aggiunge infatti che il capitano aveva comunicato attività preoccupanti tra i passeggeri in quanto una persona stava parlando al cellulare in quella che sembrava una comunicazione urgente e rifiutava di interromperla nonostante i ripetuti richiami dell'equipaggio.
Il volo atterrò a Cleveland su ordine dell'FAA e fu subito fatto spostare in una zona isolata dell'aeroporto. Dopo un'attesa di oltre due ore, durante la quale ai passeggeri fu concesso di effettuare solo brevi telefonate per un periodo di tempo limitato, un gruppo di agenti dell'FBI con cani antibomba salì sull'aereo e dopo una lunga ispezione ai passeggeri fu consentito di scendere. Gli effetti personali dei passeggeri furono controllati in dettaglio mentre i passeggeri stessi venivano interrogati per oltre tre ore all'interno dell'aeroporto.
Al termine di tutte le verifiche si capì che si era trattato soltanto di un colossale errore e che non vi era mai stata alcuna attività sospetta sul volo Delta 1989.
Ovviamente questa vicenda ha da sempre stimolato la fantasia dei complottisti, che lo hanno immaginato parte dell'immenso complotto. Secondo il video Loose Change, per esempio, il volo Delta 1989 fu sostituito a United 93 e servì a far scendere i conniventi passeggeri di quest'ultimo e a farlo così sparire dai tracciati.
Inutile sottolineare che secondo queste assurde e infondate teorie i parenti delle vittime di United 93 che negli anni hanno raccontato la propria storia sarebbero prezzolati disinformatori, ed è anche inutile rimarcare che gli scenari immaginati dai complottisti, secondo cui i voli che generano sospetto possono essere abbattuti in pochi minuti, sono solo frutto di menti troppo fantasiose.
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