Queste sono le risposte sintetiche ai dubbi più ricorrenti a proposito del crollo dell'Edificio 7 del World Trade Center (WTC) di New York, un grattacielo di 47 piani alto 174 metri, avvenuto alle 17.20 dell'11 settembre 2001. Per gli approfondimenti si possono leggere gli articoli indicati nei link qui sotto o si può cercare in questo blog usando la casella di ricerca qui a destra.
4.6. Gli eventi successivi
4.6.1. Come mai Larry Silverstein, proprietario del WTC7, ammise in diretta TV di aver ordinato di demolire l'edificio? Disse "pull it", che nel gergo significa "demolire con esplosivi".
È una domanda molto frequente, ma contiene un bel minestrone di errori:
- Silverstein non era proprietario, ma locatario;
- la frase incriminata non fu detta in diretta TV, ma in un documentario preregistrato, America Rebuilds, per cui Silverstein avrebbe potuto farla tagliare, se fosse stata una gaffe;
- Silverstein disse "pull it" nel senso di "ritirarlo", riferito al contingente dei pompieri di cui stava parlando, e ha chiarito questo concetto anni fa;
- non è vero che nel gergo dei demolitori "pull" significa "demolire con esplosivi". Significa "far crollare tirando con dei cavi", cosa ridicolmente impossibile per un grattacielo di 174 metri, per cui il significato deve essere un altro: quello spiegato appunto da Silverstein, di ritirarsi;
- Silverstein, nella frase in questione, disse che la decisione non la prese lui, ma la presero i pompieri ("they made that decision to pull"). Quindi secondo l'interpretazione cospirazionista, sarebbero stati i pompieri ad eseguire la demolizione segreta: in altre parole, i cospirazionisti accusano i pompieri di essere complici attivi del complotto.
Inoltre, perché mai Silverstein avrebbe dovuto confessare disinvoltamente in TV la demolizione che doveva restare supersegreta?
La citazione esatta è questa: "I remember getting a call from the fire department commander, telling me that they were not sure they were gonna be able to contain the fire, and I said, 'We've had such terrible loss of life, maybe the smartest thing to do is pull it.' And they made that decision to pull and then we watched the building collapse." Notate il "they" che attribuisce la decisione ai pompieri (dettagli).
4.6.2. Il WTC7 ospitava una base della CIA: fu distrutto per far sparire documenti scottanti?
Sembra improbabile che il modo migliore per far sparire dei documenti sia far saltare in aria l'intero edificio, col rischio che i fogli svolazzino fuori, quando basterebbe usare con discrezione un normale distruggidocumenti.
In realtà la CIA aveva sì una sede nel WTC7, come l'avevano tante società, ma dovette mandare una squadra speciale per cercare fra le rovine i documenti segreti e i rapporti di spionaggio, per evitare che finissero nelle mani sbagliate. Proprio il contrario di quello che asseriscono i complottisti.
4.6.3. Perché il rapporto della Commissione 11/9 non cita affatto il WTC7?
In realtà lo cita più volte. Il WTC7 è citato a pagina 284, 293, 302, 305 (come "7 WTC"). Il rapporto della Commissione non cita il crollo del WTC7, ma se è per quello non cita neppure quello della Cattedrale di San Nicola e neppure la distruzione del WTC3 (il grande hotel Marriott, alto ben 22 piani, che sorgeva in fianco alle Torri Gemelle) (dettagli).
4.6.4. Perché nessuno dei progettisti del WTC7 è stato incriminato?
Per incriminarli bisognerebbe dimostrare che hanno violato le norme edilizie antincendio. In dieci anni di indagini e di processi per i rimborsi assicurativi non è emersa alcuna violazione di questo tipo.
Va ricordato che l'incendio del WTC7 fu comunque atipico: non fu contrastato in alcun modo (non c'era acqua per domarlo, perché le condotte erano state distrutte dal crollo delle Torri Gemelle) e fu lasciato ad ardere incontrollato per circa sette ore.