2013/04/28

Sondaggio: l'11% degli americani crede che il governo abbia lasciato accadere l'11/9

di Paolo Attivissimo

Un sondaggio pubblicato da Public Policy Polling ed effettuato a fine marzo 2013 indica che l'11% degli elettori statunitensi ritiene che il governo statunitense abbia consapevolmente lasciato accadere gli attentati dell'11 settembre 2001. Un altro 11% è incerto. La credenza è maggiormente diffusa fra gli elettori democratici e fra le persone sotto i 29 anni, è distribuita equamente fra uomini e donne ed ha la massima incertezza tra i neri.

Rispetto ai sondaggi precedenti risulta un ulteriore calo dei sostenitori di questa tesi di complotto: nel 2007 erano il 26,4% e nel 2009 erano il 14%

Il sondaggio si è svolto telefonicamente fra il 27 e il 30 marzo 2013 su un campione di 1247 elettori registrati. Il margine d'errore dichiarato per il campione complessivo è +/-2.8%. La domanda sull'11 settembre faceva parte di una serie di domande sull'attendibilità di varie tesi di cospirazione, da quelle che descrivono complotti confermati come tali (l'esagerazione intenzionale delle presunte prove di armi di distruzione di massa in Iraq) a quelle che delineano cospirazioni surreali come il dominio del mondo da parte degli “uomini lucertola” (ritenuta vera dal 4% degli interpellati).

La motivazione del sondaggio era rilevare eventuali differenze di visione cospirazionista fra elettori democratici ed elettori repubblicani, e in effetti sono emerse polarizzazioni politiche su varie tesi. Per quanto riguarda l'idea che l'11/9 sia stato voluto e lasciato accadere dal governo USA, gli elettori di Obama (democratici) sono favorevoli per il 13%, contrari per il 72% e incerti per il 16%; quelli di Romney (repubblicani) sono rispettivamente l'8%, l'85% e il 7%.

La ripartizione fra uomini e donne è sostanzialmente pari: gli uomini favorevoli sono l'11% e le donne il 10%; i contrari sono il 77% delle donne e il 78% degli uomini; gli indecisi sono il 13% delle donne e il 10% degli uomini.

La suddivisione fra ispanici, bianchi, neri e altri è la seguente: sono favorevoli il 14% degli ispanici, il 10% dei bianchi, l'8% dei neri e il 16% degli altri; sono contrari il 75% degli ispanici, l'81% dei bianchi, il 66% dei neri e il 63% degli altri; sono incerti il 12% degli ispanici, il 9% dei bianchi, il 26% dei neri e il 21% degli altri.

Le fasce d'età vedono questa credenza ripartita come segue: 18% fra persone fra i 18 e i 29 anni; 10% fra 30 e 45 anni; 11% fra 46 e 65 anni; 7% fra chi ha più di 65 anni.

Va notato che il sondaggio ha affrontato soltanto la tesi “soft” di autoattentato, ossia quella nella quale il governo americano non ha agito con armi segrete, esplosivi misteriosi o aerei radiocomandati, ma ha semplicemente lasciato che i terroristi agissero dirottando aerei veri. Questa tesi è definita LIHOP (dalle iniziali di “let it happen on purpose”, ossia “[il governo] lasciò intenzionalmente che accadesse”) e va distinta dalla tesi MIHOP (“made it happen on purpose”, cioè “[il governo] lo fece accadere intenzionalmente”), che è quella sostenuta dai principali esponenti del cospirazionismo undicisettembrino.

3 commenti:

yos ha detto...

Sarebbe stato interessante se nel sondaggio, fosse stato richiesto anche il livello di scolarizzazione e, nel caso di laurea, quale tipo (es studi scientifici, economici etc.)

amoresbastardo ha detto...

A me non sembra un complottismo , quanto un'ipotesi ragionevole, dettata soprattutto dalle rivelazioni legatae agli eventi di Pearl Harbur.

Paolo Attivissimo ha detto...

Amoresbastardo,

il fatto che una cospirazione esista non dimostra l'esistenza di un'altra.

Sull'asserzione che Pearl Harbor sia stato un complotto ci sarebbe da aprire un discorso che qui è fuori tema. Ma il fatto che tu non sappia neppure come si scrive Pearl Harbor mi fa dubitare della tua conoscenza dell'argomento, per cui ti invito serenamente a documentarti meglio prima di saltare a conclusioni affrettate.

Inoltre il fatto che un'ipotesi sia ragionevole non dimostra la validità dell'ipotesi. Io posso ipotizzare che ci siano i marziani; è una tesi ragionevole. Ma questo non vuol dire che ci siano.