2016/06/27

Il racconto di Nasir al-Wuhayshi pubblicato da al-Masra su come fu progettato l'11/9

di Hammer

All’inizio di quest’anno la newsletter del ramo di al-Qaeda denominato al-Qaeda nella Penisola Arabica, che opera appunto nelle nazioni della penisola e che viene di solito indicato con l’acronimo AQAP, ha pubblicato il racconto del suo leader e fondatore Nasir al-Wuhayshi su come furono ideati gli attentati dell’11/9. La newsletter è intitolata al-Masra e ha diviso la storia su due numeri consecutivi, pubblicati il 31 gennaio e il 9 febbraio di quest’anno e disponibili (numeri 3 e 4) sul sito Jihadology, che svolge un lavoro eccezionale nel rendere disponibili questo tipo di pubblicazioni.

Secondo quanto riportato dal sito Long War Journal, Nasir al-Wuhayshi registrò il proprio racconto in un lungo messaggio audio prima della propria morte, avvenuta nel 2015 durante un attacco aereo operato da droni americani in Yemen. Il testo pubblicato costituisce la trascrizione della registrazione e la sua pubblicazione funge anche da commemorazione del leader scomparso.

Purtroppo il testo è disponibile solo in arabo ed è molto lungo; per conoscerne i contenuti dobbiamo affidarci a quanto scritto proprio da Long War Journal, che ha ottenuto una traduzione della prima metà.

Secondo quanto riportato, la scelta di bin Laden di attaccare gli USA nacque anzitutto dall’intenzione di identificare un nemico comune contro il quale tutti i jihadisti del mondo si sarebbero coalizzati; al contrario, organizzare un attentato contro una nazione islamica apostata avrebbe attirato le ire di alcuni gruppi. Lo scopo non era quindi quello di accusare il peggiore dei loro nemici, ma il più evidente, e attaccare gli USA non era il fine ultimo di al-Qaeda ma un mezzo per allearsi con altre fazioni.

Allo scopo di unire diversi fronti jihadisti, Osama creò anche il gruppo noto come Global Islamic Front for Waging Jihad Against the Jews and Crusaders (e generalmente chiamato in italiano Fronte Islamico Globale), ma il terrorista saudita non riuscì nel proprio intento perché alcune fazioni si dissociarono, tra queste vi erano il Libyan Islamic Fighting Group e alcuni gruppi magrebini come il movimento egiziano Gamaa Islamiya.



Poco dopo la fondazione del Global Islamic Front, al-Qaeda condusse gli attacchi contro le ambasciate americane in Kenya e in Tanzania, e nello stesso periodo Osama tenne una serie di incontri con altri leader jihadisti per convincerli della necessità di attaccare obiettivi americani. Tuttavia alcuni si opposero, sostenendo che la guerra agli USA li avrebbe infilati in una trappola da cui non avrebbero potuto uscire, ma bin Laden proseguì sulle proprie convinzioni, sostenendo che la via proposta da al-Qaeda avrebbe portato a una conclusione che sarebbe stata gradita da tutti.

L'idea di utilizzare aerei come missili contro edifici civili venne solo in seguito. Secondo il racconto di al-Wuhayshi, bin Laden ebbe tale idea dopo aver sentito quanto accaduto al volo EgyptAir 900, diretto da Los Angeles al Cairo, che il copilota fece affondare nell'oceano uccidendo più di duecento persone. Osama si chiese perché il copilota non avesse deciso invece di far schiantare il velivolo contro un edificio e gli venne così l'idea di progettare un attacco simile.

In realtà, secondo quanto riportato dal 9/11 Commission Report, l'idea di utilizzare aerei contro edifici fu presentata a bin Laden nel 1996, ben prima dell'episodio del volo della EgyptAir, da Khalid Sheikh Mohammed. Il racconto di al-Wuhayshi si riferisce quindi a un rafforzamento di bin Laden di un’idea preesistente oppure a un falso ricordo dello stesso al-Wuhayshi.

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