di Hammer
Nel giugno del 2015 il gruppo siriano Jabhat al-Nusra, ramo di al-Qaeda attivo in Siria e in Libano, ha pubblicato un video intitolato Heirs of Glory, disponibile su YouTube con i sottotitoli in inglese, in cui narra la storia dell'Islam dalla sua nascita con il profeta Maometto fino ai giorni nostri.
A prima vista può sembrare che il video sia opera di professionisti perché musiche, riprese, animazioni video, fotografia, montaggio e anche i sottotitoli sono decisamente di buon livello. Tuttavia questo è vero solo in parte poiché abbiamo verificato che le parti del video che non mostrano i narratori sono prese da altri documentari. Ad esempio molte delle bellissime immagini di luoghi storici, come l'Università al-Mustanṣiriyya di Baghdad o la Basilica di Santa Sofia di Istanbul (convertita in moschea durante l'assedio di Costantinopoli e oggi utilizzata come museo), sono prese dai documentari della BBC Science and Islam del 2009 e The Ottomans: Europe's Muslim Emperors del 2013. Analogamente anche i filmati che mostrano interventi di docenti di università occidentali sono presi dai medesimi e da altri documentari. Non abbiamo approfondito oltre ma è lecito ritenere che anche le immagini di luoghi naturalistici siano tratti da video di altri autori che però non siamo riusciti a identificare. Il video non dice assolutamente da dove sono presi questi spezzoni, inducendo così lo spettatore a credere che si tratti di materiale inedito e realizzato per l'occasione.
Sebbene il quadro storico generale descritto sia corretto, il video insiste molto sulle oppressioni subite dell'Islam da parte dei popoli circostanti e di come le popolazioni islamiche abbiano dovuto ricorrere alle armi per difendersi. Il fine ultimo di Heirs of Glory è quindi quello di reclutare nuovi combattenti giustificando la jihad con ragioni di carattere storico in quanto utilizzata in passato per difendersi dagli invasori.
I narratori sono del video sono due famosi membri di Jabhat al-Nusra, l'australiano Abu Sulayman al-Muhajir (immagine accanto) e il siriano Abu Firas al-Suri, e un uomo dal viso coperto quindi impossibile da identificare. Oltre a questi tre vengono mostrati degli interventi filmati di quattro docenti di università inglesi e americane: George Saliba della Columbia University (il cui video è tratto da Science and Islam), Eugene Rogan della University of Oxford e Robert Hillenbrand della University of Edinburgh (entrambi tratti da The Ottomans: Europe's Muslim Emperors) e David Fromkin della Boston University (tratto da Blood and Oil: The Middle East in World War I di Janson Media). Come anticipato, il video non dice che questi filmati non sono originali inducendo lo spettatore a credere che si tratti di contenuti inediti. Contattati da Undicisettembre, Rogan e Saliba hanno confermato che non è stato chiesto loro alcun consenso per l'uso delle immagini né ne sono stati informati al momento della pubblicazione; Rogan ha appreso la notizia da un giornalista della BBC che lo ha contattato appositamente, mentre Saliba ne è stato informato da noi. Non abbiamo ricevuto risposta da Hillenbrand e Fromkin ma possiamo immaginare che la risposta sarebbe stata la stessa.
Nella parte finale del video viene narrata l'invasione sovietica dell'Afghanistan e la resistenza dei mujaheddin all'invasore. Il video attribuisce addirittura alla jihad di questi ultimi il merito della caduta dell'Unione Sovietica, questo però ha portato (sempre secondo gli autori del video) a lasciare gli USA nel ruolo di unica superpotenza mondiale che con il suo controllo del media si atteggia a patrona della pace e della democrazia ma che in realtà sta combattendo una guerra contro l'Islam per il fatto di voler consegnare la Palestina agli Ebrei e per la presenza di truppe americane nella penisola arabica dove si trovano gli importanti santuari della Mecca e di Medina.
Il video mostra quindi le minacce di Osama bin Laden rivolte all'America nel 1998 e come queste si siano concretizzate l'11/9 a causa dell'arroganza e dell'insistenza degli USA che non hanno ceduto alle minacce stesse. Sempre secondo il video la propaganda americana seguita all'11/9 avrebbe mostrato al mondo le vere intenzioni colonialiste degli Stati Uniti e questa presa di coscienza da parte del popolo islamico avrebbe portato alle ribellioni ai tiranni avvenute durante la primavera araba, Il video si chiude con un messaggio audio di bin Laden che invita a non dialogare con il nemico ma a combatterlo senza mezze misure.
Questa produzione video di Jabhat al-Nusra avrebbe dovuto gettare i complottisti nella confusione; perché se il ramo siriano di al-Qaeda inneggia a bin Laden e all'11/9, secondo le teorie complottiste le uniche possibili spiegazioni devono essere che anche Jabhat al-Nusra faccia parte del complotto oppure che gli autori del video siano talmente ingenui da essere stati ingannati dalla propaganda americana.
Siamo sicuri che nessun complottista si esprimerà mai in merito, intanto al-Qaeda incurante delle loro assurde teorie continua ad attribuirsi il merito di quanto accaduto l'11/9.
Nel giugno del 2015 il gruppo siriano Jabhat al-Nusra, ramo di al-Qaeda attivo in Siria e in Libano, ha pubblicato un video intitolato Heirs of Glory, disponibile su YouTube con i sottotitoli in inglese, in cui narra la storia dell'Islam dalla sua nascita con il profeta Maometto fino ai giorni nostri.
A prima vista può sembrare che il video sia opera di professionisti perché musiche, riprese, animazioni video, fotografia, montaggio e anche i sottotitoli sono decisamente di buon livello. Tuttavia questo è vero solo in parte poiché abbiamo verificato che le parti del video che non mostrano i narratori sono prese da altri documentari. Ad esempio molte delle bellissime immagini di luoghi storici, come l'Università al-Mustanṣiriyya di Baghdad o la Basilica di Santa Sofia di Istanbul (convertita in moschea durante l'assedio di Costantinopoli e oggi utilizzata come museo), sono prese dai documentari della BBC Science and Islam del 2009 e The Ottomans: Europe's Muslim Emperors del 2013. Analogamente anche i filmati che mostrano interventi di docenti di università occidentali sono presi dai medesimi e da altri documentari. Non abbiamo approfondito oltre ma è lecito ritenere che anche le immagini di luoghi naturalistici siano tratti da video di altri autori che però non siamo riusciti a identificare. Il video non dice assolutamente da dove sono presi questi spezzoni, inducendo così lo spettatore a credere che si tratti di materiale inedito e realizzato per l'occasione.
Sebbene il quadro storico generale descritto sia corretto, il video insiste molto sulle oppressioni subite dell'Islam da parte dei popoli circostanti e di come le popolazioni islamiche abbiano dovuto ricorrere alle armi per difendersi. Il fine ultimo di Heirs of Glory è quindi quello di reclutare nuovi combattenti giustificando la jihad con ragioni di carattere storico in quanto utilizzata in passato per difendersi dagli invasori.
I narratori sono del video sono due famosi membri di Jabhat al-Nusra, l'australiano Abu Sulayman al-Muhajir (immagine accanto) e il siriano Abu Firas al-Suri, e un uomo dal viso coperto quindi impossibile da identificare. Oltre a questi tre vengono mostrati degli interventi filmati di quattro docenti di università inglesi e americane: George Saliba della Columbia University (il cui video è tratto da Science and Islam), Eugene Rogan della University of Oxford e Robert Hillenbrand della University of Edinburgh (entrambi tratti da The Ottomans: Europe's Muslim Emperors) e David Fromkin della Boston University (tratto da Blood and Oil: The Middle East in World War I di Janson Media). Come anticipato, il video non dice che questi filmati non sono originali inducendo lo spettatore a credere che si tratti di contenuti inediti. Contattati da Undicisettembre, Rogan e Saliba hanno confermato che non è stato chiesto loro alcun consenso per l'uso delle immagini né ne sono stati informati al momento della pubblicazione; Rogan ha appreso la notizia da un giornalista della BBC che lo ha contattato appositamente, mentre Saliba ne è stato informato da noi. Non abbiamo ricevuto risposta da Hillenbrand e Fromkin ma possiamo immaginare che la risposta sarebbe stata la stessa.
Nella parte finale del video viene narrata l'invasione sovietica dell'Afghanistan e la resistenza dei mujaheddin all'invasore. Il video attribuisce addirittura alla jihad di questi ultimi il merito della caduta dell'Unione Sovietica, questo però ha portato (sempre secondo gli autori del video) a lasciare gli USA nel ruolo di unica superpotenza mondiale che con il suo controllo del media si atteggia a patrona della pace e della democrazia ma che in realtà sta combattendo una guerra contro l'Islam per il fatto di voler consegnare la Palestina agli Ebrei e per la presenza di truppe americane nella penisola arabica dove si trovano gli importanti santuari della Mecca e di Medina.
Il video mostra quindi le minacce di Osama bin Laden rivolte all'America nel 1998 e come queste si siano concretizzate l'11/9 a causa dell'arroganza e dell'insistenza degli USA che non hanno ceduto alle minacce stesse. Sempre secondo il video la propaganda americana seguita all'11/9 avrebbe mostrato al mondo le vere intenzioni colonialiste degli Stati Uniti e questa presa di coscienza da parte del popolo islamico avrebbe portato alle ribellioni ai tiranni avvenute durante la primavera araba, Il video si chiude con un messaggio audio di bin Laden che invita a non dialogare con il nemico ma a combatterlo senza mezze misure.
Questa produzione video di Jabhat al-Nusra avrebbe dovuto gettare i complottisti nella confusione; perché se il ramo siriano di al-Qaeda inneggia a bin Laden e all'11/9, secondo le teorie complottiste le uniche possibili spiegazioni devono essere che anche Jabhat al-Nusra faccia parte del complotto oppure che gli autori del video siano talmente ingenui da essere stati ingannati dalla propaganda americana.
Siamo sicuri che nessun complottista si esprimerà mai in merito, intanto al-Qaeda incurante delle loro assurde teorie continua ad attribuirsi il merito di quanto accaduto l'11/9.
Nessun commento:
Posta un commento