2007/12/08

Zerobubbole 12: Alcune persone riuscirono a scendere, quindi gli incendi al WTC non erano gran cosa

di Undicisettembre. L'articolo si riferisce al contenuto della versione di Zero presentata a ottobre 2007 alla Festa del Cinema di Roma.

0:11:50. DARIO FO: Secondo la versione ufficiale, a un certo punto l'acciaio delle torri, quello strutturale, ha ceduto, non aveva più l'intensità di struttura che aveva all'inizio. Viummm! [mima un crollo rapido con le mani e le braccia] E tutto questo a causa del calore: un calore immenso.

E qui c'è qualcosa che suona strano, soprattutto perché a un certo punto... oh... abbiamo saputo, che qualcuno è riuscito a scendere dall'alto della torre, questa torre... attraversando il punto di... maggior violenza per quanto riguarda il fuoco, ed è giunto fina [sic] in fondo. Come si è riuscito...?

0:12:35. BRIAN CLARK: I don't know, I don't... When I looked down there, I didn't see flames, I just sensed that it was the right thing to go and try and test it. We would go as far as we could until we were stopped by flames. And when we came to the 78th floor, the... the last layer was standing, but it was cracked. And there were flames licking up the other side of the wall, like this. It wasn't a roaring inferno. I s... I sensed that the flames were maybe starved for oxygen right there, you know, in the interior. We kept going, and we go onto the 74th floor, we got that far, normal conditions. The lights were on, fresh air coming up from below.

TRADUZIONE: Non lo so, non... Quando ho guardato giù da quella parte, non ho visto fiamme, ho semplicemente avuto la sensazione che andare e provarlo era la cosa giusta da fare. Saremmo andati avanti il più possibile finché fossimo stati bloccati dalle fiamme. E quando siamo arrivati al 78° piano, l'... l'ultimo strato era in piedi ma era crepato. E c'erano fiamme che lambivano l'altro lato del muro, così. Non era un inferno crepitante. Ho av... ho avuto la sensazione che le fiamme fossero a corto d'ossigeno in quel punto, cioè, all'interno. Abbiamo continuato a procedere e siamo arrivati al 74° piano, siamo arrivati fin lì, condizioni normali. Le luci erano accese, da sotto saliva aria fresca.

La scelta di dire "secondo la versione ufficiale" è un espediente molto comune nella letteratura cospirazionista: serve a dare l'impressione che quanto viene affermato sia unicamente il prodotto di una velina governativa, un'affermazione inventata di sana pianta e priva di qualsiasi supporto documentale.

Ma specialmente nel caso delle Torri Gemelle, non è affatto così. La documentazione fotografica del cedimento progressivo della struttura è abbondante e indiscutibile. Per esempio, il fatto che alcuni solai all'interno delle Torri Gemelle abbiano ceduto almeno parzialmente prima del crollo è documentato da immagini come quella mostrata qui sotto e tratta dal rapporto NIST (che, va ricordato, non è una velina, ma una serie di 43 volumi redatti da oltre 200 tecnici professionisti del settore).


Specificamente, la foto è la Figura 2-41 di pagina 63 del rapporto NCSTAR 1-3c del NIST, e si riferisce alla facciata nord del WTC2 (Torre Sud), vale a dire la facciata opposta a quella colpita dall'aereo: il Volo United 175 ha infatti colpito la facciata sud. Pertanto questi cedimenti non possono essere attribuiti all'impatto meccanico del velivolo.

Nella foto, le frecce bianche indicano i solai ceduti. Non può che trattarsi dei solai perché, ricordiamolo, la struttura delle Torri Gemelle era un tubo esterno con un fascio di colonne centrale, legato al tubo esterno dai solai, e non aveva altre strutture orizzontali di queste dimensioni e in quella posizione.

Anche il fatto che le colonne perimetrali delle torri si sono piegate per effetto degli incendi è documentato da immagini eloquenti. Quella qui sotto mostra la facciata est del WTC2 (Torre Sud) alle 9:58:55, pochi istanti prima del crollo. L'inflessione delle colonne è evidente: qualcosa le sta tirando verso l'interno. Secondo le perizie tecniche, quel "qualcosa" è costituito dai solai che hanno ceduto. Le teorie alternative che ipotizzano una demolizione controllata segreta non sono in grado di spiegare queste immagini.


Ecco un'altra immagine dell'inflessione delle colonne della facciata est del WTC2, scattata alle 9:53, quindi cinque minuti prima del crollo. Le righe nere sono state aggiunte per offrire un riferimento visivo che consenta di cogliere più chiaramente la deformazione.


La stessa inflessione è documentata anche per la Torre Nord (WTC1) da quest'immagine, scattata alle 10:23, ossia cinque minuti prima del crollo. L'inflessione riguarda la facciata sud, ossia ancora una volta quella opposta all'impatto dell'aereo. La rientranza delle colonne è stimata dal NIST in 140 cm, con un margine d'errore di 15 cm. A sinistra si nota anche l'accartocciamento dello spigolo dell'edificio.


Avete mai visto una demolizione con esplosivi prendersi il disturbo di piegare le colonne prima di distruggere l'edificio?

E' insomma chiaro che il collasso strutturale delle Torri Gemelle ha caratteristiche documentate che non sono compatibili con una demolizione intenzionale, ma sono coerenti con il comportamento di una struttura in acciaio nella quale arde a lungo un incendio di vaste proporzioni, sufficiente ad ammorbidire l'acciaio (senza fonderlo), rendendolo incapace di reggere i carichi soprastanti.

I rapporti NIST forniscono una spiegazione dettagliata di quest'inflessione: gli incendi hanno surriscaldato i solai in acciaio, causandone l'ammorbidimento e l'insellamento. I solai, collegati alle colonne perimetrali, hanno pertanto tirato verso l'interno le colonne stesse. La deformazione delle colonne perimetrali ha accelerato il collasso della struttura, dato che le colonne erano concepite per reggere carichi applicati di punta, e chiaramente una colonna incurvata, soggetta a un carico di punta sufficiente, tende a flettersi anziché reggere il carico in questione. A un certo punto le connessioni fra gli elementi delle colonne hanno ceduto ed è iniziato il crollo dell'edificio.

Come mai Zero non mostra queste immagini e non racconta questi dettagli, ma preferisce presentarci la descrizione imprecisa di un premiato attore comico?

Calore immenso, fuga impossibile


Dario Fo si sorprende che qualcuno sia "riuscito a scendere dall'alto della torre, questa torre... attraversando il punto di... maggior violenza per quanto riguarda il fuoco". Viene poi presentata la testimonianza di Brian Clark, per cui si può supporre che quel "qualcuno" sia Clark insieme agli altri sopravvissuti del suo gruppo.

Questo episodio viene presentato a supporto dell'asserzione che le temperature non fossero così alte e gli incendi così immensi come li descrive la ricostruzione tecnica. Ma se andiamo ad esaminare in dettaglio l'episodio (che è quello che in teoria avrebbe dovuto fare Zero), scopriamo alcuni fatti interessanti: Brian Clark non è affatto passato indenne attraverso "il punto di maggior violenza" degli incendi, ma l'ha aggirato passando per l'angolo opposto, per cui non c'è nessun mistero e usare questa narrazione come prova di temperature basse è un errore che si sarebbe potuto facilmente evitare.

In dettaglio:
  • Brian Clark dice, nei primi minuti di Zero, che si trovava all'84° piano della Torre Sud. Questa torre fu colpita dal Volo 175 fra il 78° e l'84° piano, con centro sul'81°. L'impatto fu inoltre asimmetrico e interessò principalmente lo spigolo sud-est della torre anziché il nucleo centrale, come mostrato qui accanto. Quindi non stupisce che quando arrivò al 78° piano, Clark trovò che "non era un inferno crepitante": quel piano era il limite inferiore della zona d'impatto e non è detto che dovesse essere tutto in fiamme.
  • Per lo stesso motivo, non c'è nulla di strano nel fatto che dal 74° piano in giù le condizioni siano "normali": il limite inferiore della zona d'impatto era ben quattro piani più in alto, in un edificio colpito di spigolo.
  • L'81° piano colpito dalla fusoliera dell'aereo era uno dei piani tecnici del World Trade Center, adibito ai macchinari degli ascensori. Conteneva dodici motori Otis 339HT da 24 tonnellate l'uno, larghi 4 m, profondi 2,4 m e alti 2,4 m. Questi motori erano disposti in fila in direzione sud-nord (la medesima direzione della traiettoria del velivolo).
  • La sala adibita a questi motori era talmente grande che dal 76° all'82° piano era stato necessario deviare due delle tre scale d'emergenza dalla loro normale posizione centrale nell'edificio. Questa situazione è documentata anche nel rapporto NIST, come mostrato nel grafico qui sotto, tratto dalla figura 1-10, pagina 16, del documento NCSTAR1. La zona d'impatto dell'aereo, in questa figura, è sulla facciata rivolta a sinistra.

  • Nel grafico qui sotto, tratto da USA Today, le scale dell'81° piano sono indicate in rosa e i motori degli ascensori sono indicati in verde; la freccia grigia indica la traiettoria dell'aereo. Qui si vede chiaramente che la scala A (Stairway A) era quindi schermata dall'impatto grazie al massiccio scudo dei motori degli ascensori ed era nello spigolo opposto a quello d'impatto. Ed è questa la scala che fu presa da Brian Clark, che quindi girò intorno al nucleo centrale degli incendi.

  • Zero omette di dire che Clark è uno di soli sedici sopravvissuti che si trovavano ai piani superiori alle zone d'impatto. Nell'altra torre, la Torre Nord, da sopra la zona d'impatto non si salvò nessuno. Quindi anche ammettendo di usare il racconto di Clark per "dimostrare" la natura modesta degli incendi, la "dimostrazione" varrebbe soltanto per la Torre Sud e non sminuirebbe l'entità degli incendi nell'altra torre.
Come molte altre, quest'asserzione di Zero si rivela, insomma, basata su una conoscenza sorprendentemente superficiale degli eventi e della struttura degli edifici, che pure era documentata anche da fonti giornalistiche sin dal 2002.

3 commenti:

Henry62 ha detto...

Ciao a tutti.

Oltre a tutto quanto hai segnalato, Paolo, aggiungerei anche che le scale erano isolate dalla struttura circostante da pareti che avrebbero dovuto resistere all'incendio per due ore, da porte tagliafuoco e da vani tagliafumo a doppia porta.

Ciò significa che se l'integrità fisica del vano scala non fosse stata compromessa dall'azione meccanica dell'impatto dell'aereo, la scala avrebbe dovuto restare agibile, come in effetti lo è stata nella Torre Sud, anche se sui piani si fosse scatenato l'inferno, come peraltro è successo nella stessa Torre.

E' stata solo la circostanza favorevole della presenza dei motori degli ascensori a consentire che nella Torre Sud 1 scala su 3 restasse agibile; nella Torre Nord, come detto, ciò non avvenne perchè l'aereo tagliò ogni possibile vie di fuga agli occupanti dei piani colpiti e sovrastanti.

Ciao

brain_use ha detto...

@henry

Infatti, se ben ricordo, dai piani superiori della torre nord non si salvò nessuno.

A me fa sempre più specie la presenza di Fo.

Il suo sarà pure il ruolo dell'attore, ma che ben squallida parte si è prestato ad interpretare...

omar ha detto...

Certo che queste testimonianze se le sono scelte proprio bene, non cè che dire.

E perchè nell' altra Torre nessuno si è salvato, caro Fo?

Se la temperatura non era alta..sarà mica stata una loro scelta? Per non insospettire nessuno?