2007/12/08

Zero certifica: Undicisettembre non è fra i provocatori

di Paolo Attivissimo

Nella pagina principale di Megachip.info è comparso un messaggio (ora disponibile qui) rivolto ai "Cari amici, azionisti, simpatizzanti della ricerca della verità sull'11 settembre, potenziali spettatori del film “Zero”" (lo vedete qui accanto) dai contenuti molto interessanti.

Firmato da "Giulietto Chiesa e tutto il Gruppo Zero", racconta che Chiesa e il suo gruppo sono stati "oggetto dell'attenzione spasmodica di gruppi di provocatori che hanno cercato di calunniarci in ogni modo".

Qualcuno potrebbe pensare che queste parole siano rivolte a Undicisettembre, ma il resto del messaggio chiarisce che non è così. Infatti si dice che Chiesa e i suoi non hanno "alcuna intenzione di ingaggiare un qualsivoglia contradditorio con i provocatori", e questo ci tira fuori, perché abbiamo già avuto contraddittori estremamente cortesi sia con Marina Montesano (che è stata gradita e chiarificatrice ospite di questo blog), sia con il regista di Zero, Franco Fracassi (che mi ha anche affidato il suo numero di telefono per proseguire il dialogo cordialmente iniziato nella concitazione della Festa del Cinema), sia con altri membri del Gruppo Zero (dei quali rimpiango di non aver potuto cogliere l'invito romano).

Una tale disponibilità al dialogo è la migliore conferma che gli autori di Zero non ci ritengono provocatori. Critici pignoli al limite della pedanteria, forse; ma provocatori no, anche perché la calunnia non è nel nostro modus operandi. Basta leggere i nostri articoli per notarlo.

Pedanteria, appunto. Solo un pedante farebbe notare l'ordine nel quale il messaggio si rivolge ai vari destinatari: prima ci sono gli azionisti. I simpatizzanti della ricerca della verità vengono dopo. Solo un pedante farebbe notare che rivolgersi ai "potenziali spettatori del film 'Zero'" mettendoli in ultima posizione suona un po' come una presa in giro, visto che vederlo, questo video, è un'impresa disperata. Non esce al cinema, non esce in DVD, non circola su Internet, come invece ha fatto Loose Change (e i risultati mediatici si son visti); lo si vede soltanto andando alle proiezioni (ben due) organizzate dai simpatizzanti. Ma noi non siamo pedanti, per cui non diremo nulla di tutto questo.

La seconda parte del messaggio è anch'essa interessante, perché in parte risponde a una domanda che ci siamo posti e che hanno posto anche alcuni dei presenti alla proiezione di Zero alla Festa del Cinema: come mai Zero è così annacquato? Come mai, per esempio, mancano del tutto le considerazioni alternative sul Volo 93 e manca ogni accenno al "pull it" di Silverstein?

Eppure Giulietto Chiesa stesso ne parlava a Matrix l'11/9/2006 con tanta enfasi, dicendo del Volo 93 che "le immagini che noi abbiamo visto, a terra, ci dicono che non corrispondono, quelle immagini, alla caduta di un aereo di quelle dimensioni" e che "quella buca non corrisponde a un aereo e non ci sono pezzi dell'aereo" e dicendo (per il "pull it" riferito al WTC7) che "vuol dire che questo edificio era già stato prima approntato". Come mai sono sparite queste considerazioni?

Il messaggio risponde appunto a queste domande: "noi abbiamo cominciato il nostro lavoro collettivo sulla base di un “manifesto” che è pubblicato sui nostri siti di riferimento e che spiega come e perchè abbiamo intrapreso la ricerca della verità sull'11 settembre. A quelle scelte di metodo noi ci siamo attenuti anche nella realizzazione del film."

Il manifesto in questione è questo: parla di un "vaglio rigoroso delle verifiche", di "verificare se, dove, come le ricostruzioni fin qui tentate (quelle ufficiali e quelle di studiosi, giornalisti, ricercatori, esperti, esponenti dei servizi segreti) siano coerenti con i fatti accertati e con le deduzioni praticabili in termini scientificamente e logicamente corretti."

Sembra insomma che quelle enfatiche considerazioni fatte a Matrix siano sparite alla chetichella perché trattenute dal vaglio rigoroso delle verifiche, e questo è lodevole. Da quello che emerge finora, però, Zero ha subito sì parecchi sfrondamenti in corso d'opera, ma non ha compiuto fino in fondo questo vaglio e questa verifica, come si può leggere nell'analisi integrale di Zero che Undicisettembre sta pubblicando. Un'analisi che proprio oggi si arricchisce di altre dimostrazioni degli errori macroscopici ancora presenti nel video; alcune di queste dimostrazioni, fra l'altro, non sono ancora pubblicate in questo blog ma sono già presenti nell'analisi scaricabile gratuitamente.

Come esempio emblematico di questi errori, basti pensare alle batterie di missili antiaerei che, secondo Zero, sarebbero annidati sotto il prato del Pentagono, e che Zero documenta... con un cartone animato. Qualcuno del Gruppo Zero vuole indicare dove sono di preciso questi missili sulla foto qui sotto, per favore?


Su un punto, comunque, siamo serenamente d'accordo con Giulietto Chiesa e il Gruppo Zero: "Il film che abbiamo fatto" dicono "è una proposta di discussione. La discussione è aperta, ma non con chi ha per scopo quello di impedirla."

Ben venga la discussione: siamo impegnati da anni a proporla e cercarla, pubblicando gratuitamente tutto il nostro materiale e invitando anche Giulietto Chiesa più volte ai dibattiti.

Ma prima di accusare certi innominati "provocatori" di impedire la discussione, sarebbe opportuno riflettere sul fatto che i primi a bloccarla, impedendo al pubblico di vedere Zero, sono i suoi stessi autori. Siamo al paradosso che sono i debunker a farne conoscere i contenuti tramite le Zerobubbole e la trascrizione integrale commentata.

Pubblicare Zero su Internet affinché chiunque possa vederlo sembrebbe essere il primo dovere di chi ha a cuore la disseminazione di un messaggio così importante. Non si può avviare una discussione, se non si sa neppure cosa viene detto.

Solo una scelta coraggiosa come questa, sulla scia di Loose Change, In Plane Site, 9/11 Press for Truth e persino del nostrano Inganno Globale, può confermare che anteporre "azionisti" a "simpatizzanti della ricerca della verità sull'11 settembre" non è un lapsus freudiano.

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