2008/07/02

Ipse dixit: Franco Fracassi, Dario Fo e Mario Sesti

di mother

Dal video postato su reopen911.info che sfrutta le apparizioni di Zero sulla TV italiana come spot pubblicitario dell'incontro organizzato a Strasburgo (TG1 25/10/2007 ore 13:52, UnoMattina 25/10/2007 ore 9:13, TG3 25/10/2007 ore 12:20, TGLA7 25/10/2007 ore 12:46, TG56 TeleRoma 24/10/2007 ore 19:48).

Fracassi: E' impressionante, quanto ci sia stato il desiderio di raccontare da parte dei nostri testimoni. Ma questo semplicemente perché nessuno gli ha mai chiesto le cose. Le cose stanno lì.
Dario Fo: Ah, beh, sì davvero...da noi c'è la fuga. Tu vai a chiedere se ha visto qualcosa in merito ad un furto, ad un ladro, una cosa che .... un assassinio. "io non c'ero", "io ero qui di passaggio. Ma non abita lì. Si qualche volta, ma non sempre" C'è sempre lo scantonare. Invece questo fenomeno, da noi sconosciuto, dimostra che ognuno vuol partecipare ad un fatto che ha dentro allo stomaco e che vuole esternare.

–Intervista a Fracassi e Dario Fo del TG1, 25/10/2007 ore 13:52.


Mario Sesti: Ma....l'abbiamo visto in preparazione e ci è sembrato che l'idea soprattutto fosse forte. Forse l'aggettivo più giusto, indipendentemente dal fatto che ci siano film pacifisti o meno, forse la caratteristica di questo è stata di presentare un pensiero forte. Nel film di Sean Penn c'è un'idea forte di alternativa al modello di ciò che ti propone lo stato, la società, eccetera...Nel documentario di Fracassi c'è anche un'idea di metodo forte. Loro non hanno minimamente la possibilità di capire cosa veramente è successo l'11 settembre. Però allineano una dietro l'altra tutte le incredibili contraddizioni della versione ufficiale, che è una cosa che comunque non può non solo non far discutere, ma non farti pensare che in effetti su quella cosa lì, di cui si è tanto parlato, che ha cambiato il mondo eccetera... poi alla fine lo stato americano o la magistratura o le istituzioni, non abbiano compiuto sino in fondo il doveroso lavoro di indagare. Cioè si apre con la sconcertante informazione che neanche Bin Laden non è neanche mai stato ufficialmente accusato, perché non ci sono le prove. Quindi di cosa parliamo, diciamo...è stata fatta una guerra per questo, senza neanche essere sicuri che ci fosse fino in fondo la prova oggettiva. La mia impressione che ci sia... trasversalmente una grande lucidità e determinazione in questo, una grande nitidezza di pensiero.
Intervistatore: E' comunque il tentativo di tenere aperta la discussione.
Mario Sesti: Assolutamente, il loro metodo è... ovvio non siamo assolutamente in grado di fare noi l'inchiesta sull'11 settembre. Però non si può non rendersi conto che le contraddizioni sono veramente assurde... è evidentissimo...

– Mario Sesti, direttore sezione Extra, intervistato a UnoMattina, 25/10/2007 ore 9:13.


Dario Fo: Questo è un film non fatto su una linea ben definita, assoluta e con le idee chiare, che sono sempre pericolose quando fai un'inchiesta. Non devi avere idee chiare, perché vuol dire che hai già un'idea conclusiva.

– Dario Fo, premio Nobel per la letteratura, vasta attività letteraria, teatrale e politica; intervista mandata dal TGLA7, 25/10/2007 ore 12:46.


Fracassi: Il film si chiama Zero, perché noi abbiamo deciso nel momento in cui abbiamo cominciato l'inchiesta di azzerare tutte le nostre conoscenze sull'11 settembre, perché è il modo più onesto per riavviare una nuova inchiesta. Dopodiché abbiamo cercato di andare alle fonti...alla fonte di tutte quante le informazioni che volevamo dare, partendo dal...come si fa nelle indagini, dal crimine.

– Intervista a Franco Fracassi da parte di TG56 TeleRoma, 24/10/2007 ore 19:48.


Zero visto dalla Francia


Il 17 aprile 2008 Zero è stato presentato a Strasburgo con una proiezione organizzata da Reopen911.info.

Un utente, Geantvert, dice:

In effetti, per un pubblico informato (ed è venuto molto numeroso tenendo in considerazione l'orario precoce dell'incontro - le 18.00 - , sono stati contati più di 90 ingressi paganti), questo film comporta pochi elementi nuovi e non ci sono da aspettarsi delle grandi rivelazioni. Tuttavia ci sono due buone qualità: 1) è un film per il grande pubblico, è stato presentato al Festival del Cinema di Roma 2007 ed ha avuto un grosso impatto in Italia. Dovete sapere che la televisione italiana non soltanto ha invitato più volte Giulietto Chiesa sullo schermo in "prime-time", ma anche che la Rai ha diffuso "Confronting The Evidence". Vi sembra possibile questo in Francia? 2) Come hai detto tu "LeChat", questo film è fatto e sostenuto da un deputato europeo, che è molto attivo nella promozione e distribuzione, e conosciuto per la sua integrità e serietà.

Il messaggio postato da Geantvert su reopen911.info: En effet, pour un public averti (et il était venu assez nombreux compte-tenu de l’horaire précoce - 18h- de la séance, on a compté plus de 90 entrées payantes), ce film comporte peu d’éléments nouveaux et il ne faut pas vous attendre a de grandes révélations. Mais il a néanmoins deux 2 qualités majeures : 1) c’est un film pour le grand public, il a été présenté au Festival de Rome 2007 et a eu un gros impact en Italie. Il faut savoir que la télévision Italienne a non seulement invité Giulietto Chiesa a plusieurs reprises sur ses plateaux en “prime-time”, mais que la Rai a diffusé “Confronting The Evidence”. Vous imaginez ça en France ? 2) Comme tu le dis “LeChat”, ce film est fait et supporté par un député européen qui est très actif sur sa promotion et sa distribution, et connu pour son intégrité et son sérieux.

2 commenti:

vale56 ha detto...

Certo che ce ne vuole di faccia tosta per dichiarare un successo 90 spettatori.

Poi mi dispiace lo sputtanamento che Fo, per me un grande attore, si sta facendo con questo pseudo film

brain_use ha detto...

Per quel che riguarda Fo la pensavo così anch'io.

Poi ho visto zero e ho cambiato idea sulla persona. In negativo.