
Ci imbattiamo fin da subito nelle parole vivide e cariche di emozioni dei protagonisti. Entriamo nel vivo dell'esperienza di chi affrontò scale interminabili tra fumo dall'odore acre e un rivolo d'acqua inquinata insieme a un collega non vedente assistito dal proprio cane guida. Conosciamo il dolore di chi dovette abbandonare un amico quadriplegico e sovrappeso in attesa di aiuti che non riuscirono a salvarlo e perirono con lui. Leggiamo di chi, per salvare altre persone, si trovò a spostare oggetti pesanti, stupito dalla propria forza fisica, che non credeva nemmeno di avere. Conosciamo un impiegato del Pentagono, preoccupato per la sorte del fratello che lavorava al World Trade Center e trovatosi a vivere un'esperienza molto simile in seguito allo schianto del volo American Airlines 77.
Mentre scorrono storie straordinarie ricche di dolore, di paura e di speranza, il lettore aspetta di arrivare a leggere una storia "normale", ovvero la vicenda di qualcuno che sia uscito dalle Torri o abbia assistito allo schianto del volo American 77 contro il Pentagono e non abbia particolari diversità rispetto a quella di centinaia di altre persone. Ma è presto chiaro che di storie "normali" proprio non ce ne sono; ogni storia riguardante l'11/9 ha qualcosa di speciale, qualcosa che la rende unica nei suoi aspetti umani ed emozionali.

Il libro di Murphy ci regala uno spaccato molto incisivo ed emozionante di quanto accaduto l'11/9, ed è proprio grazie a libri encomiabili come questo che le parole dei testimoni possono diventare eterne e passare alle generazioni future, perché il ricordo delle stragi di New York e Washington non si perda mai.