Il programma Report di Raitre ha annunciato che il 24 settembre prossimo, alle 21, trasmetterà Confronting the Evidence, presentato come "il primo filmato americano che mette in luce i punti oscuri dei fatti dell’11 Settembre e tutte le omissioni prodotte dalla Commissione d’indagine... nessuna tv pubblica e nessun network nazionale lo ha mai trasmesso... Quello che viene mostrato sono considerazioni, analisi e fatti che oggettivamente meritano di essere presi in considerazione."
Premessa tecnica: questa breve analisi si basa su una versione in lingua inglese scaricata recentemente dal sito ufficiale del filmato. E' possibile che non corrisponda esattamente a quanto trasmesso da Raitre per via dell'abitudine frequente, in questo campo, di pubblicare più versioni successive dello stesso filmato, e per via dei possibili errori di traduzione già riscontrati in altri prodotti analoghi.
Aggiornamento: in fondo a questo articolo c'è una recensione della versione trasmessa da Raitre, che si è rivelata fortemente alterata ed addirittura ibridata con un altro documentario, Inganno Globale. Il testo integrale della versione di Raitre è disponibile presso questa pagina del sito di Report.
Confronting the Evidence (l'originale)
Confronting the Evidence è del 2004, e si vede: le sue argomentazioni principali sono ormai considerate scadenti anche dal complottismo statunitense e in parte sono state anche superate dagli eventi. La ragione per cui "nessuna TV pubblica e nessun network nazionale lo ha mai trasmesso" è molto semplice: è obsoleto quanto le previsioni del tempo dell'anno scorso.
Il filmato è un collage strutturato intorno a un convegno tenutosi appunto nel 2004 negli Stati Uniti, al quale hanno partecipato i nomi più noti del complottismo. L'unico spunto realmente interessante, in due ore e trentasei minuti di video, è la questione ambientale: il crollo delle Torri Gemelle ha indubbiamente liberato nell'aria di New York polveri fini e sostanze nocive di ogni sorta. Ma non era necessario scomodare questo filmato per saperlo. Persino l'assai poco complottista BBC ha riferito da tempo, per esempio, della morte di James Zadroga, soccorritore a Ground Zero, per disturbi respiratori direttamente legati alle condizioni dell'aria dopo gli attentati, e delle "almeno 15.000 persone" con problemi medici collegati all'inalazione della polvere del World Trade Center.
Anzi, calare una notizia seria come questa in un contesto di teorie di complotto alle quali neppure i complottisti statunitensi credono più sembra semmai un tentativo di screditarla. Ma vediamo, per sommi capi, quali sono le principali teorie obsolete sostenute dal filmato. Qui ne pesco soltanto qualcuna delle più eclatanti, che gettano fortissimi dubbi su tutte le altre: del resto, sarebbe impossibile citare per intero centocinquantasei minuti di discorsi.
- Niente Boeing al Pentagono. Siti autorevoli del complottismo come quello del convegno di Chicago e Whatreallyhappened hanno già da tempo dichiarato che questa teoria è pericolosamente ridicola o addirittura un tentativo di inquinare la ricerca della verità, ma Confronting the Evidence la presenta senza esitazioni per bocca di Dave VonKleist, in uno spezzone tratto dal suo film "In Plane Site".
L'obsolescenza delle parole di VonKleist traspare dalla sua citazione delle telecamere di sorveglianza di una stazione di benzina situata vicino al Pentagono, che avrebbero ripreso l'impatto. Il filmato è segretato dall'FBI, dice: peccato che invece sia stato rilasciato di recente, per cui tutto il suo discorso cade.
VonKleist dice che la breccia al Pentagono è troppo piccola per un Boeing 757: ma non tiene assolutamente conto delle due brecce laterali, ben più larghe, misurando invece soltanto la fetta di edificio crollata.
Incredibilmente, si stupisce che nella ferita del Pentagono si scorgano mobili senza segni di bruciatura: per forza, sono in locali sventrati dal crollo della fetta di Pentagono, non dagli incendi. - Il "pod", l'oggetto appeso sotto l'aereo al WTC. VonKleist si sofferma a lungo sulla presenza di quest'oggetto misterioso, un rigonfiamento anomalo sul ventre del secondo aereo che colpì le Torri Gemelle. Ma la storia del cosiddetto "pod" è stata sbufalata ampiamente dai debunker oltre tre anni fa (per esempio qui), e persino i complottisti più accaniti, come quelli di Luogocomune.net, ne prendono le distanze.
- Il WTC7 demolito con esplosivi. Confronting the Evidence arriva addirittura a barare: sostiene (a 18:00 circa) che gli incendi dell'Edificio 7 del World Trade Center fossero piccoli, e lo fa mostrando soltanto la facciata nord, evitando accuratamente di mostrare la facciata sud, che è stata devastata dal crollo della Torre Sud ed emana fumo da tutti i piani, come mostrato nell'indagine di Undicisettembre e nella foto qui accanto.
Dice anche (a 20:20) che una foto mostra il "retro" (rear) dell'edificio, ma mente, perché la foto presentata non mostra il retro (facciata sud), ma la corta facciata est (l'edificio aveva una caratteristica pianta trapezoidale).
Non solo: il crollo del WTC7 viene mostrato tagliando la parte iniziale che rivela il collasso, con vari secondi di anticipo, dei locali tecnici a sinistra sul tetto. Senza questa parte iniziale, il crollo sembra improvviso, da demolizione: ripristinandola, diventa più progressivo, conforme a un cedimento strutturale. Vedere per credere.
- Il "pull it" di Larry Silverstein. Questa è una storia talmente vecchia e trita che non vale neppure la pena di riassumerla: è già chiarita qui. E' veramente difficile ipotizzare che il locatario dell'edificio 7 sia così cretino da ammettere pubblicamente in un documentario che l'ha fatto demolire cogli esplosivi, in totale contrasto con la versione ufficiale.
- La demolizione delle Torri Gemelle con esplosivo. Jeff King viene presentato come "ingegnere dell'MIT", ma parla di suoi "pazienti" e dice che ha studiato fisica all'MIT: non dice che s'è laureato, come mai? Forse perché non è un ingegnere? Non ne ha certo la stoffa: secondo il suo sito, gli uragani sono pilotati dal governo. La prova? Una nuvola a forma vagamente di "2".
King teorizza che i mobili d'ufficio non possano bruciare (non ha mai visto un incendio in un edificio adibito a uffici?) e che il fumo nero indichi incendi in diminuzione (ma basta guardare i filmati per accorgersi che il rogo prosegue e aumenta fino al crollo delle torri). La polverizzazione del cemento è possibile, dice King, soltanto in caso di esplosione. Quindi la chiesa di Assisi è stata oggetto di un attentato?
Fra le castronerie metallurgiche, King infila anche quella che l'acciaio non perde resistenza fino a quando si avvicina alla temperatura di fusione. - I dirottatori sono ancora vivi, dice David Ray Griffin, basandosi su un articolo della BBC che risale addirittura al 23 settembre 2001 e che da allora è stato smentito, spesso dagli stessi familiari dei dirottatori: persino la Wikipedia lo sa, ma Griffin no. Parla delle put options sospette, ma non ha studiato bene il caso.
La versione trasmessa da Report
La prima, sorprendente osservazione è che quello che è stato trasmesso da Raitre non è "Confronting the Evidence". E' un rimontaggio drastico, dal quale sono spariti interi pezzi (la teoria del "pod" e moltissimi interventi di vari complottisti, per esempio) e tutte le insistenti réclame di libri e DVD che costellano l'originale. Basti pensare che l'originale dura due ore e quaranta minuti: Report, in tutto, dura un'ora e trentotto minuti. Compresa la pubblicità. Che fine ha fatto un'intera ora di documentario?
Non solo: all'interno della versione trasmessa da Report sono stati infilati interi blocchi di un altro documentario complottista, Inganno Globale di Massimo Mazzucco, senza segnalarlo in alcun modo (per esempio a 18 minuti circa, tutta la parte che riguarda la "selva di voli"). Stupisce che una redazione solitamente professionale come quella di Report non comunichi allo spettatore questa manipolazione arbitraria, commettendo una scorrettezza di base.
Stupisce anche che Milena Gabanelli parli specificamente di "esperti" presentati dai complottisti. L'unico esperto reale è Hugh Kaufman, investigatore capo dell'EPA, che però non parla né di demolizioni controllate né di aereo fantasma al Pentagono: parla invece di polemiche sulla reale respirabilità dell'aria, un argomento assolutamente legittimo (con morti conclamate legate all'inquinamento a Ground Zero), che però viene annacquato e svilito dal resto delle panzane complottiste.
Per il resto, non c'è nessun esperto: vengono presentati un teologo (David Ray Griffin), un consulente per la potabilità dell'acqua (Kevin Ryan, presentato invece come "ex manager" della Underwriters Laboratories quando in realtà, per sua stessa ammissione, non ha mai lavorato per la UL), un fisico definito "di fama mondiale" che pensa di avere le prove che Gesù è stato in America dopo la sua resurrezione e che è stato colto a presentare foto false, e c'è Paolo Marini, fisico dell'INFN, esperto di metalli, che però si limita a osservare una presenza anomala di zolfo sul metallo del WTC. Presenza che, come già discusso, può avere mille spiegazioni non complottiste.
Nell'intervista realizzata da Raitre a Jimmy Walter (35 minuti circa dopo l'inizio) vale la pena di notare la ragione per la quale Walter dice di essere stato definito "cretino" da Penn & Teller nel loro programma Bullshit del 9 maggio 2005: Walter si era messo a fare il verso del pollo vestito da pilota (nella foto) e a dire che i passeggeri dei voli erano ancora vivi e probabilmente lavoravano tutti per la CIA.
Per il resto, ci sono le scempiaggini dette da Jeff King, presentato come "Scienziato ricercatore, Ingegnere - MIT" (ma date un'occhiata qui sopra alle sue credenziali e alla sua serietà): le polveri dei crolli sarebbero paragonabili al flusso piroclastico di un vulcano (con la piccolissima differenza che il vero flusso piroclastico è rovente e arrostisce le persone, come a Pompei) e che l'acciaio regge indisturbato quasi fino al punto di fusione (basta leggere un manuale di metallurgia per sapere che è una balla colossale). Cito giusto di passaggio gli strafalcioni di traduzione e uno spettacolare "evaquazione" [sic] nei sottotitoli.
Si parla ancora dell'intercettazione dell'aereo di Payne Stewart e per l'ennesima volta si sbaglia il fuso orario, asserendo che ci vollero solo 21 minuti (in realtà ce ne vollero ben 79). Addirittura David Ray Griffin tira ancora fuori la stupidaggine dei missili antiaereo al Pentagono (a 1:08:00) e afferma che i dirottatori sono ancora vivi.
In sintesi, il materiale presentato e tagliuzzato da Report è talmente scadente che sembra essere stato scelto apposta per ridicolizzare il complottismo e annacquare l'unico concetto realmente significativo: la salute degli abitanti di New York e dei soccorritori, su cui Undicisettembre ha già scritto. Uno schema già visto in altre occasioni televisive. E' questo, forse, il vero complotto?
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RispondiEliminaComplimenti, sei il primo a postare un messaggio di puro insulto.
RispondiEliminaCome indicato nelle Note, i messaggi d'insulto vengono cancellati. Se non hai critiche civili da fare, vai a sporcare altrove, grazie.
Paolo, sei un grande.
RispondiEliminacaro Paolo, nel cercare di dimostrare la falsità di ciò che contesti, in realtà hai commesso gli stessi errori che vi criticando. Ho letto le tue argomentazioni che vorrebbero evidenziare quanto è ovvio che non ci sia nulla di sospetto sul crollo delle torri gemelle, e non mi hanno impressionato. Non posso dimostrarti il contrario, ma neanche tu puoi. Magari hai ragione, ma le tue argomentazioni sono poco più che patetiche.
RispondiEliminaNon voglio entrare in merito, ma hai fatto diversi errori di coerenza... mi sembra di sentir parlare uno di quei politici che cercano di infinocchiare la gente alzando la voce per dare più spessore alle bagianate che dicono.
Rileggiti quello che hai scritto con calma... una persona intelligente non può accettare le tue considerazioni come conclusive, nella loro incoerenza e incompletezza.
...non ne sembri convinto neanche tu... sembra che ti abbiano pagato per farlo! (scherzo???)
Ciao
Marco
Marco,
RispondiEliminaNon posso dimostrarti il contrario, ma neanche tu puoi
Invece posso. Ho dalla mia parte gli esperti di settore di tutto il mondo. I complottisti no. Mi sembra una differenza importante.
I complottisti sono stati colti più volte a falsificare o inventare le prove. I tecnici che hanno redatto la ricostruzione comunemente accettata no. Anche questa mi sembra una differenza non banale.
Del resto, questo è solo uno di oltre 500 articoli dedicati all'argomento dai vari autori di Undicisettembre. Quello che non trovi in questo articolo è dettagliato altrove.
Chiedi ai complottisti di fornirti una versione alternativa altrettanto coerente e completa. Non ci riescono.
Fai bene a stigmatizzare le falsificazioni dei complottisti ma la versione ufficiale palesemente non sta in piedi. Basta un elemento "inspiegabile" che tutto il castello ufficiale crolla. Guardando la foto del wtc7 collassato dall'altro non puoi non aver notato che il lavoro dei demolitori professionisti è inutile. Se un palazzo crolla spontaneamente così che senso ha fare giornate di calcoli?
RispondiEliminala versione ufficiale palesemente non sta in piedi
RispondiEliminaNon basta dirlo. Devi documentarlo. Sei in grado di farlo? Parliamone.
Basta un elemento "inspiegabile" che tutto il castello ufficiale crolla.
A parte che questo è un concetto errato dal punto di vista logico, quale sarebbe questo elemento inspiegabile? Finora quello che ho sentito definire "inspiegabile" non lo era affatto, ma aveva una spiegazione tecnica molto chiara che però qualcuno non conosceva o non aveva voglia di sentire.
Non confondere "inspiegabile" con "non spiegato".
Gentile Paolo,premesso che mi approccio alla questione senza nessun tipo di preconcetto, mi chiedo come si possa spiegare il crollo in caduta libera dei 3 edifici. La presenza dei piani sottostanti dovrebbe offrire una, anche se piccola, resistenza, rallentando così il crollo.
RispondiEliminaGrazie per la tua attenzione, e comunque continuo a leggere il tuo blog anche se non sempre ne condivido i contenuti.
Saluti, Valerio.
mi chiedo come si possa spiegare il crollo in caduta libera dei 3 edifici. La presenza dei piani sottostanti dovrebbe offrire una, anche se piccola, resistenza, rallentando così il crollo.
RispondiEliminaCiao Valerio, hai perfettamente ragione. Infatti nelle Torri Gemelle il crollo è durato molto più a lungo di una caduta libera (circa 16 secondi, contro gli 8 di una caduta libera), e questo indica che vi è stata resistenza e rallentamento.
Per il WTC7, il discorso è differente perché la struttura era danneggiata alla base e quindi non vi era nulla che potesse opporre resistenza.