Questo è il terzo di una serie di quattro articoli che raccolgono le versioni a colori delle immagini pubblicate nel libro 11/9 La Cospirazione Impossibile (Piemme) in bianco e nero e in un formato molto piccolo che rende difficile coglierne i dettagli.
I due articoli precedenti sono disponibili rispettivamente qui (prima parte) e qui (seconda parte).
Tutte le immagini possono essere ingrandite cliccandovi sopra. Alcune hanno una risoluzione molto alta e possono richiedere del tempo per il caricamento.
Attacco al Pentagono di Francesco Grassi
Pag. 202 (in alto): I danni al Pentagono interessano un'area ben più vasta della facciata, come dimostra questa foto tratta da Asile.org.
Pag. 202 (in mezzo): Un dettaglio di un'immagine tratta da Asile.org mostra che vi sono danni anche all'interno del Pentagono.
Pag. 202 (in basso): L'immagine del punto d'impatto presentata da Asile.org. Credit: Jason Ingersoll.
Pag. 203: Un'immagine della breccia senza la copertura del getto dell'idrante ne rivela la vera
estensione. Credit: Jason Ingersoll.
estensione. Credit: Jason Ingersoll.
Pag. 204: Il prato antistante il Pentagono sembra completamente intatto e privo di rottami, grazie alla scelta di una zona nella quale non sono stati proiettati frammenti del velivolo. Credit: Jim Garamone.
Pag. 205 (in basso): Un altro rottame recante parti di lettere della livrea American Airlines. Credit: Carmen Burgess.
Pag. 206 (in alto): Figura 9. In primo piano e sullo sfondo due rottami recanti parti di lettere della livrea American Airlines. Credit: U.S. Army.
Pag. 206 (in basso): George W. Bush e Donald Rumsfeld camminano sul prato antistante il Pentagono il 12 settembre 2001 e non c'è traccia di "sabbia e sassi". Dettaglio di una fotografia pubblicata da Time Magazine il 6/12/2004. Credit: Brooks Craft - Corbis.
Pag. 207: Una tacca inclinata nella facciata, a destra della breccia d'impatto, suggerisce la forma di un'ala. Credit: Cedric Rudisill.
Pag. 208: Colonne e pareti sfondate, rivestimenti asportati lungo una fascia orizzontale larga e bassa, a sinistra della breccia d'impatto, che richiama la forma di un'ala. Credit: Cedric Rudisill.
Pag. 212: Un tracciato della virata effettuata dal Volo 77 secondo la ricostruzione citata da numerosi sostenitori di teorie alternative, fra cui Massimo Mazzucco nel video "Inganno Globale".
Pag. 213 (in alto): Il tracciato della virata effettuata dal Volo 77 secondo la ricostruzione dell'NTSB. Tratto dal documento Flight Path Study - American Airlines Flight 77.
Pag. 214: Angolazione d'impatto e distribuzione delle colonne divelte, piegate e danneggiate, secondo la ricostruzione dell'ASCE. Immagine tratta dalla Figura 6.6 del Pentagon Building Performance Report.
Pag. 218 (in basso): Il generatore (a destra) ha lo spigolo superiore tranciato lungo la traiettoria d'impatto. Credit: Jason Ingersoll.
Pag. 219 (in basso): Le bobine di cavo sembrano costituire un ostacolo intatto proprio di fronte alla breccia d'impatto. Credit: Daryl Donley.
Pag. 220 (in alto). Insieme alla figura qui sotto e a quella di pag. 218, quest'immagine consente di cogliere l'effettiva distanza delle bobine dal punto d'impatto, stimabile in oltre 20 metri.
Pag. 220 (in basso): Una diversa angolazione di ripresa dimostra la lontananza delle bobine dall'area d'impatto. Il Pentagono è a sinistra; il fumo si leva dal generatore; le bobine sono al centro dell'immagine. In primo piano, a sinistra, un rottame d'aereo.
Pag. 221: Un fotogramma della telecamera di sicurezza mostra la palla di fuoco successiva all'impatto e la proiezione di frammenti. Credit: Department of Defense.
Pag. 222: La dicitura "CCTV camera" indica l'ubicazione delle telecamere la cui registrazione è stata divulgata: presso il gabbiotto d'ingresso al parcheggio, che si trova a circa 190 metri dal punto d'impatto. La zona colpita è fuori dall'inquadratura, a destra.
Pag. 224: L'ubicazione del Doubletree Hotel non consente di vedere la facciata interessata dall'impatto. Immagine tratta da Google Earth.
Pag. 228: La traiettoria dell'aereo, ricostruita sulla base dei lampioni abbattuti, indica un volo radente almeno negli ultimi 310 metri. Immagine tratta da Google Earth.
Pag. 230: Una delle finestre antiscoppio del Pentagono. Si notino le dimensioni ragguardevoli del veicolo sollevatore, necessarie per gestire serramenti che pesano oltre una tonnellata l'uno. Credit: Inside the Pentagon, di National Geographic.
Pag. 231 (in alto): L'immagine mostra chiaramente che sul lato sinistro della breccia la struttura modulare del Pentagono si è aperta lungo un giunto di dilatazione.
Pag. 231 (in basso): Il crollo parziale di una palazzina a Monza lascia intatti i mobili e persino uno specchio.
Le immagini proseguono qui.
Le immagini proseguono qui.
Il crollo di una palazzina a Monza non lo mette in dubbio nessuno che possa lasciare intatto anche uno specchio,lo hai detto tu:è un crollo quello. Non c'è mica andato a schiantarcisi contro un boeing carico di carburante. Paolo,le cose difficilmente spiegabili sono diverse:incendio troppo piccolo come si vede nelle foto subito dopo l'impatto se fosse stato veramente un boeing. Troppe finestre intatte,persino libri non bruciati. Pochi resti di aereo e assenza dei motori,se non quel piccolo pezzo di rotore. Non conoscenza di Hanjour di un 757,e totale incapacità di pilotare un semplice bimotore Cessna, a detta dei suoi istruttori. Tu dici che aveva il brevetto di pilota commerciale,mi diresti dove è consultabile questa info?
RispondiEliminaNon c'è mica andato a schiantarcisi contro un boeing carico di carburante.
RispondiEliminaChe ti devo dire, se non è abbastanza chiaro il senso del paragone, mi arrendo.
Tu dici che aveva il brevetto di pilota commerciale,mi diresti dove è consultabile questa info?
Atti del processo Moussaoui. Sono nell'indice dei documenti di questo blog.