Alcuni mesi fa si è discusso riguardo la datazione temporale di alcune immagini che circolano nel Web. Alcuni cercavano di dimostrare, a favore della teoria dietrologica, che l'immagine qui a lato era stata scattata dopo il crollo del WTC 1-2 (post su Luogocomune), mentre Paolo Attivissimo aveva dimostrato che era stata scattata prima del crollo del WTC1: WTC7, il mistero della foto senza danni.
Questo era il riferimento di 911research.wtc7.net e in questo documento PDF di Steven Jones, Why Indeed Did the World Trade Center Buildings Completely Collapse? (settembre 2006), a pagina 3, è possibile vedere l'uso dell'immagine per confutare i danni e gli incendi descritti dalla ricostruzione tecnica ufficiale.
A Sigmatau di Luogocomune rispose anche Henry62 nel suo blog, Determinato l'orario della fotografia misteriosa del WTC7. Questo caso è uno dei molteplici in cui il materiale viene riportato senza citarne la fonte.
Fortunatamente la teoria dietrologica è verificabile con una piccola aggiunta di lavoro e di conoscenze dai dati correlati al materiale, ma rimane la cronicità e facilità con cui in Internet si tende a disperdere le fonti o a dissociare il materiale da chi l'ha prodotto.
Per quanto possa sembrare di poca importanza non riuscire ad associare la foto al fotografo, questo semplifica la ricerca, riducendo le possibilità di indagine, oltre a porre il problema degli aspetti legati al copyright del materiale.
Dato il nome del fotografo, infatti, si può sempre ricorrere ad un'intervista per ottenere nuove informazioni, cercare altre sue foto, chiedergli riferimenti sulla posizione in cui è stata scattata una data immagine, chiedergli l'ora dello scatto, eccetera. Il fotografo è comunque un soggetto che ha vissuto il disastro in prima persona per tutto lo scorrere degli eventi di quel tragico giorno.
Internet viene spesso definita come culla di migliaia di informazioni libere, che si diffondono velocemente (a seconda di quanto stimolino l'interesse di lettori nelle discussioni). Tuttavia Internet spesso semplifica, dimentica e perde dettagli.
In soccorso fortunatamente arriva il sito Digitaljournalist.org, il quale raccoglie vari scatti di fotografi presenti a vari eventi. In occasione dell'11 settembre, il sito ha intervistato numerosi di questi fotografi e ha pubblicato una serie di foto, riportandone l'autore nella didascalia. Possiamo quindi sapere chi è l'autore o chi sono i fotografi più probabilmente autori della foto sopra utilizzata per le indagini.
Nella zona della foto sopra riportata c'erano almeno tre fotografi: Allan Tannenbaum, Doug Kanter e James Nachtwey.
- immagine scattata da Allan Tannenbaum
- immagine scattata da Doug Kanter
- immagine scattata da Doug Kanter
- immagine scattata da James Nachtwey
Altre due foto della zona poco note:
Altre immagini del WTC7 in fiamme sono state scattate da James Nachtwey. I resti del WTC7 in fiamme sono documentati qui da Allan Tannenbaum.
Il sito non riporta la foto prima discussa del WTC7. Tuttavia, sebbene nelle bibliografie del NIST esistano decine di fotografi che hanno fotografato quegli eventi, ora abbiamo ristretto il campo a soli tre nomi. Dati questi nomi, non resta che rivolgersi ai siti personali dei fotografi, scrivere mail o basarsi sulle foto che hanno pubblicato. Purtroppo, per quanto abbia cercato, tuttora manca un riferimento diretto che leghi la foto in questione al fotografo che l'ha scattata.
Trovata un'altra immagine contemporanea: è dopo il crollo del WTC2
Nella raccolta pubblicata da Allan Tannenbaum si può vedere questa foto con la seguente didascalia:
Two planes hijacked by Arab terrorists crash into the World Trade Center on September 11, 2001. The twin towers collapsed causing almost 3,000 deaths. NYC Armed NYPD run from WTC after 1st tower collapse
L'immagine riprende la scena poco discosta dall'immagine utilizzata dai dietrologi. Le ombre permettono di collocarla cronologicamente come contemporanea della foto citata dai dietrologi. Anche in questo caso sono visibili i resti del WTC e delle strutture secondarie, nonché parte del WTC7 che si staglia nel cielo azzurro. La didascalia non fa altro che confermare il debunking delle teorie dietrologiche.
Con tutta probabilità, scrivendo ad Allan Tannenbaum o rivolgendosi all'agenzia che detiene il copyright delle sue foto è possibile procurarsi la foto utilizzata in modo erroneo dai dietrologi. Tale foto potrebbe essere stata pubblicata in qualche rivista o sito Internet oggi perso nei vasti meandri della Rete. Da notare che tutte queste foto riportano l'autore, e gli stessi giornali, articoli di news indicano in didascalia chi ha scattato la foto. E' presumibile che la foto utilizzata dai dietrologi sia stata estrapolata da un altro contesto e riutilizzata, senza la minima volontà di ricerca o di indagine, senza chiedere spiegazioni all'autore (come visto, l'autore riporta ben altre didascalie).
Si riportano a seguire per completezza altre informazioni sui tre fotografi: Allan Tannenbaum, Doug Kanter e James Nachtwey.
James Nachtwey
Il racconto di James Nachtwey:
...Once the tower fell, the people really disappeared. They all ran away or were trapped. So my instinct was to go to the place where the tower had fallen. It seemed to me, absolutely unbelievable that the World Trade Center could be lying in the street and I felt very compelled to make an image of this. So I made my way there through the smoke. It was virtually deserted, and it seemed like a movie set from a science fiction film. Very apocalyptic. Very strange ambiance of the sunlight filtering through the dust and the destroyed wreckage of the buildings lying in the street. As I was photographing the destruction of the first tower, the second tower fell and I was standing right under it, literally right under it. Fortunately for me, and unfortunately for people on the west side it listed to the west. But I was still underneath this avalanche of falling debris, of structural steel, the aluminum siding of the building, glass; tons of material were falling directly down on to me. I realized that I had a few seconds to find cover or else I’d be killed. I dashed into the lobby of the Millennium Hotel, which was directly across the street from the North Tower, and I realized instantly that this hotel lobby was going to be taken out. The debris would come flying straight through the plate glass and just destroy it. There was no protection at all. [continua qui]
E' disponibile una videointervista a James Nachtwey. Gallerie di sue foto sono presso Digitaljournalist.org e Viiphoto.com. La voce di Wikipedia che lo riguarda è qui e i suoi libri sono in vendita su Amazon. Il suo sito personale è Jamesnachtwey.com.
Allan Tannenbaum
Il resoconto di Allan Tannenbaum:
I can’t remember whether I saw it happening but I know I heard it happening, the first tower, actually the South Tower, started to come down. This was a terrifying noise, and I was really worried that part of it was going to fall on me, so I put my back to the façade of a big office building on Broadway, and then, like an end-of-the-world movie, giant billows of black smoke came shooting out of the side streets. I started to run but I was enveloped in this cloud of ash.
My mouth and nose filled with ash, and there was this black whirlwind. I stopped running because I didn’t want to bump into something or fall down. I put my bandana over my nose and mouth so that I could try to breath, and …prayed. It seemed like the end of the world. I said to myself this is how the world ends. It was just unbelievable, and then it became deathly quiet and pitch black.”
Eventually the cloud cleared, leaving Tannenbaum alive but covered with ash. He rinsed his mouth out with iced tea and went back to work. He returned to the plaza area. “It was a scene that I’d never seen in my life. It was unimaginable. I’ve been to a lot of places where there’s been conflict and war and seen a lot of destruction, but I was not prepared for this, especially something so familiar. As I walked down Church Street as the smoke was lifting there I saw the segments that everybody recognizes just jaggedly sticking out of the ground, the smaller World Trade Center buildings kind of tilted and black with their windows blown out, steel beams in the street, layers of ash and papers, ambulances on fire. It was like the end of the world”.
Once again the police were warning of imminent danger, and once again Tannenbaum was smart enough to pay attention to them. Sure enough as he looked back the second tower fell. He took cover in the basement of a Duane Reade pharmacy, which was already serving as a refuge for police and firefighters. Here he managed to get paper towel to clean himself and his cameras, and most importantly eyewash to counteract the dust and ash that had affected his vision.
His most important job during this intermission was to call Debora and reassure her of his safety. She had been watching the collapse of the buildings from the roof of their building and was convinced that he was dead. [continua qui]
Sia per Tannenbaum che per Nachtwey, la vicinanza al luogo del crollo dovrebbe averli messi in condizione di sentire eventuali esplosioni prima del crollo. Ciò non è avvenuto.
Altre fonti: pubblicazioni su sohoblues.com, video di Keith Lane della WNYW-TV, esposizioni fotografiche delle foto di Tannenbaum, comprese quelle degli attentati (fra cui anche una in Russia con a tema il 911), foto e video di Tannenbaum sull'11/9 inserite nel suo sito.
Allan Tannenbaum è oggi impegnato in 9/11 Still Killing, ovvero la storia di fotografi, addetti e primi soccorritori/volontari che oggi vivono varie malattie tumorali e alle vie respiratorie. Sono disponibili saggi sui primi soccorritori e video su YouTube (l'immagine a lato riprende Frank Silecchia oggi).
On September 11, 2001, Arab Islamist terrorists hijacked airplanes and crashed them into the twin towers of the World Trade Center in New York City, causing the buildings to collapse. Although almost 3,000 people died on that terrible day, many first responders, recovery workers, and area residents have been getting very sick and even dying because of all of the toxic substances released into the environment. Sadly, quite a few of those once hailed as heroes are finding that government agencies are now ignoring them. They are the hidden victims of 9/11 and this is their story.
9/11 Still Killing non è interessato ad indagare riguardo gli attentati, ma vuole sapere per quale motivo il governo americano abbia mentito sulla tossicità dell'aria con polvere di Ground Zero, non applicando piani antipanico e di evacuazione dell'intera New York.
Qualche altra immagine: incendio in altro edificio sconosciuto, dovuto forse alla carta diffusasi con i crolli (era già stato accennato qui: Molten metal - melted car, in cui veniva riportata anche l'immagine di fuoco appiccato dalla carta a dei cespugli di fiori). Un mezzo dei pompieri "Collapse rescue". Soccorso dei feriti: foto 1, foto2, foto3; il Winter Garden; il WTC7 in fiamme; alcune foto storiche; Peace on Earth sulla WTC Plaza; l'attentato del 1993; foto dell'Hangar 17; foto del secondo meteorite, fotografato anche da Lane Johnson.
Large pieces of debris, likened to meteorites by preservationists, are actually several floors of the towers compressed together as the buildings collapsed. Furniture, twisted metal, pipes, cords and even papers with legible type are visible. The pieces are kept in a humidity-controlled tent in Hangar 17 of Kennedy International Airport.
Sito personale: sohoblues.com.
Doug Kanter
Doug Kanter non ha una vera e propria esposizione di foto pubblicata nel web. Molte foto correlate si trovano legate ad articoli dei siti di news. Attualmente si è trasferito in Cina, a Beijing.
Doug Kanter is a freelance photographer based in Beijing, China. Previously, he was based in New York City. Editorial clients include the New York Times, New York Times Magazine, Business Week, Architectural Record, Seed Magazine, Financial Times, Bloomberg News, Knight-Ridder Newspapers, Women's Wear Daily, The Chronicle of Higher Education, Associated Press, Agence France Presse and the Christian Science Monitor. Corporate clients include Ogilvy, DaimlerChrysler, the World Economic Forum, Xerox, Microsoft, Prudential, Kamsky Associates and the United States Embassy in Beijing. [Editoriale del Boston Globe]
Il suo sito personale è Dougkanter.com.
Altre testimonianze
Infine, il sito Digitaljournalist.org riporta le testimonianze di 35 altri fotografi presenti sul luogo della catastrofe in Voices from behind the lens (35 photos by 35 photographers):
Mary Altaffer, Freelance Photographer, NYC; James W. Anness, Staff Photographer, The Record (Bergen County, NJ); Michael Bonfigli; Tom Callan; Tom Carpenter; Shelly Castellano; Dennis Clark, Freelance, NY; Kevin Coughlin, Freelance, NY; Aristede Economopoulos, Star-Leger, New Jersey; Mel Evans, Staff Photographer, The Record; Rick Falco; Tom Franklin, Staff Photographer, The Record, Bergen County, NJ; Steven Frischling; Carmine Galasso, Staff Photographer, The Record, Bergen County, NJ; Jim Graham; Thomas Hinton; Stan Honda; Peter Juelich, Frankfurt, Germany; Catherine Leuthold, Matrix; Don MacLeod; Jay Mallin; Ryan Mercer, Chief Photographer, Herald News, Passaic County, NJ; William B. Plowman; Joseph Pobereskin; Klaus Reisinger; Danielle Richards, Staff Photographer, The Record, Bergen County, NJ; Carolina Salguero; Helayne Seidman, Freelance, New York Post; Shannon Stapleton, Freelance, New York; Billy Suratt; David Swanson, The Philadelphia Inquirer; Allan Tannenbaum; Emile Wamsteker, freelance photojournalist; Susan Watts, Daily News; Warren Winter.
Aggiornamento 16 giugno 2008
E' doveroso ricordare che la NBC aveva vari giornalisti sparsi intorno al complesso del World Trade Center per descrivere quanto avvenuto.
Questi giornalisti, proprio come i soccorritori e come i primi fotografi giunti sul luogo, sopresi dal crollo della prima Torre, il World Trade Center 2, scapparono e tentarono di rifugiarsi nelle strutture adiacenti al complesso di grattacieli.
Quindi da un estratto della diretta della NBC è possibile vedere che uno dei giornalisti con videocamera al seguito riuscì a riprendere la base del World Trade Center 7 dopo il crollo del World Trade Center 2 e prima del crollo del World Trade Center 1.
Non è noto chi abbia registrato quelle immagini.
Nel video si vede chiaramente lo stato della polvere provocata dal primo crollo, parte ancora in sospensione nell'aria e parte già depositata a terra.
La passerella pedonale fronte al World Trade Center 7, sotto cui in seguito Willie Cirone e Shepard Shelber scatteranno delle foto per documentare lo stato dei danni alla facciata sud, è intatta.
Il World Trade Center 6 non è in fiamme, non presenta i danni provocati dal crollo del World Trade Center 1 (la Torre caduta per seconda).
Con buona approssimazione si può quindi desumere che quel breve pezzo di video è stato registrato fra il crollo di una Torre e l'altra.
Mostra un World Trade Center 7 evacuato (concordemente con i racconti di Piciotto), buio, senza incendi o cumuli di esplosivo alla base vicino alla vetrata della lobby.
Non c'è nemmeno una squadra di esperti demolitori all'opera per minare l'edificio (l'idea che il World Trade Center 7 sia stato minato mentre le altre due torri crollavano ha sempre ammaliato i dietrologi).
Tutto ciò sembra un'ulteriore conferma all'analisi dei debunker della foto del World Trade Center 7 senza danni.
Ciao a tutti,
RispondiEliminaguardando l'immagine di Allan Tannenbaum sono rimasto colpito dalla zona di ombra in alto a sinistra, in particolare il tratto rettilineo verticale nella zona in cui il fumo sembra diradarsi: potrebbe essere solo una suggestione, ma se fosse il WTC1?
Credo sia uno spunto da approfondire.
Esiste una versione ad alta definizione dell'immagine?
Un salutone e complimenti per la foto trovata.
Sì, in effetti l'ombra nel fumo è sorprendentemente netta e ha bordi molto regolari.
RispondiEliminaChe io sappia, non sono pubblicamente disponibili versioni ad alta risoluzione. Bisognerebbe contattare il fotografo e chiedere se è disponibile a fornirne una versione anche degradata (in termini di colore) o watermarkata.
A giudicare dalla posizione mi sembra più l'ombra del One Liberty Plaza.
RispondiEliminaIl WTC1 dovrebbe stare dietro alla cortina di fumo.
L'email di Tannenbaum è bluesman@sohoblues.com.
RispondiEliminaMagari fategli anche una bell'intervista sulle fantomatiche teorie delle esplosioni o delle colate di molten metal da tutte i piani pieni di termite.
Saluti
C.P.
scusa "mamma", potresti chiarire in due parole, se possibile, la rilevanza della questione della datazione delle foto, per gli sonorimastoindietrologi come me?
RispondiEliminagrazie!
se possibile!
Federico, la questione è importante perché i cospirazionisti sostengono che quella foto mostra il WTC7 intatto dopo che _entrambe_ le torri sono crollate.
RispondiEliminaQuindi, secondo loro, sarebbe falso che il WTC7 fu colpito dalle macerie delle torri, e quindi i pompieri avrebbero mentito e farebbero parte dell'omertoso complotto, eccetera eccetera.
L'articolo di mother dimostra che la foto fu in realtà scattata prima del crollo di almeno una delle torri e quindi non contraddice le dichiarazioni dei pompieri.
mother = "mamma"
RispondiEliminaIo pensavo che fosse il gioco di simulazione dell'hacking.
http://www.gamestar.it/showPage.php?template=Downloads&id=660
lool
E c'è pure la novità: Mother ZerOS
RispondiEliminahttp://forum.idg.it/showthread.php?s=0c755dcc866e60fdb2ae61bfbdbe8cf0&t=23423
stralol
grazie per le chiarificazioni
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