Nelle proprie FAQ pubblicate ad agosto 2006 (tradotte in italiano qui), il National Institute of Standards and Technologies (NIST) aveva inizialmente preannunciato che il proprio rapporto conclusivo sulla dinamica del crollo dell'Edificio 7 del World Trade Center (WTC7) sarebbe stato distribuito in bozza pubblica nei primi mesi del 2007; la scadenza era stata poi rinviata a luglio 2008, con pubblicazione dell'edizione definitiva "poco dopo" quella della bozza.
Questa nuova scadenza è ormai vicina e non sembra aver subìto ulteriori slittamenti. L'incarico di redigere il rapporto finale è stato affidato in parte dal NIST alla Applied Research Laboratories, Inc., di Albuquerque, New Mexico, che ne parla in questa pagina del proprio sito.
Il team della ARA è composto da Steven W. Kirkpatrick (21 anni di esperienza nella dinamica delle strutture, nell'analisi dei cedimenti, nell'analisi per elementi finiti; dottorato in ingegneria meccanica dell'Università di Stanford), Robert Bocchieri (esperto in analisi per elementi finiti delle dinamiche non lineari, in meccanica dei solidi, dinamica delle strutture e altri settori, con dottorato in ingegneria aerospaziale della University of Texas di Austin), James Brokaw (esperto in analisi di collassi progressivi di edifici, con Master’s Degree in ingegneria civile della West Virginia University), Robert MacNeill (esperto in analisi termiche e simulazioni LS-DYNA, con Master’s Degree in ingegneria meccanica del Rochester Institute of Technology), e Brian Peterson (esperto in meccanica d'impatto e penetrazione, meccanica dei solidi, meccanica delle fratture, analisi dei collassi e simulazioni LS-DYNA, con Master’s Degree in ingegneria meccanica della Stanford University).
Da soli, questi cinque consulenti hanno più competenze tecniche pertinenti di quante ne abbiano i vari filosofi, teologi, mistici, parlamentari e architetti di giardini che animano il movimento cospirazionista.
La BBC ha inoltre in preparazione un nuovo documentario della serie Conspiracy Files dedicato specificamente al WTC7 e intitolato The Third Tower ("la terza torre"): secondo il suo annuncio, verrà trasmesso entro l'estate del 2008. Il primo documentario della serie, dedicato all'11/9 nel suo complesso, è recensito qui.
In attesa dell'uscita del rapporto finale del NIST sul WTC7, ricordiamo l'attuale ipotesi di lavoro del NIST riguardante il crollo di quest'edificio, descritta nel documento June 2004 Progress Report on the Federal Building and Fire Safety Investigation of the World Trade Center Disaster (Volume 1, pag. 17, e Appendice L) e citata nelle FAQ del NIST:
- Si è verificato un cedimento localizzato iniziale nei piani inferiori (al di sotto del 13° piano) dell'edificio, a causa di danni strutturali, prodotti dagli incendi e/o dalle macerie, a una colonna vitale che reggeva un solaio a campata molto ampia avente un'area di circa 2000 piedi quadrati [185 metri quadri] (evento scatenante);
- La progressione verticale del cedimento localizzato iniziale ha raggiunto i locali per servizi tecnici sul tetto ad est, e man mano che le campate ampie dei solai diventavano incapaci di redistribuire i carichi, la progressione ha causato il crollo della struttura interna al di sotto dei locali per servizi tecnici ad est; e
- Innescata dai danni prodotti dal cedimento verticale, la progressione orizzontale del cedimento lungo i piani inferiori (nella zona del quinto e settimo piano, che erano molto più spessi e maggiormente rinforzati rispetto agli altri piani) ha provocato un crollo sproporzionato dell'intera struttura.
Quest'ipotesi potrà essere avvalorata o modificata, oppure potranno svilupparsi nuove ipotesi, durante l'indagine in corso. Il NIST sta inoltre valutando se degli ipotetici eventi detonanti possono aver avuto un ruolo nell'innesco del crollo. Anche se il NIST non ha trovato prove di detonazioni o di demolizioni controllate, il NIST vorrebbe determinare l'ordine di grandezza degli scenari ipotetici di detonazione che avrebbero potuto portare al cedimento strutturale di uno o più componenti critici.
"Il National Institute of Standards and Technologies (NIST) aveva inizialmente preannunciato che il proprio rapporto conclusivo sulla dinamica del crollo dell'Edificio 7 del World Trade Center (WTC7) sarebbe stato distribuito in bozza pubblica nei primi mesi del 2007; la scadenza era stata poi rinviata a luglio 2008, con pubblicazione dell'edizione definitiva "poco dopo" quella della bozza."
RispondiEliminaSi conoscono i motivi del rinvio?
Si conoscono i motivi del rinvio?
RispondiEliminaA quel che mi risulta, l'indagine ha richiesto un numero maggiore del previsto di simulazioni fisiche al computer, che portano via molto tempo di elaborazione e preparazione. E' stato inoltre necessario esaminare a fondo la documentazione del progetto dell'edificio.
Non ricordo bene, quanto materiale hanno visionato gli esperti per il WTC7? circa 40 scatoloni?
RispondiEliminaAnonimo, il materiale esaminato è molto di più. Le FAQ del NIST citate nell'articolo parlano di 80 scatole o scatoloni di documenti nuovi e _supplementari_ oltre a quelli già esaminati: "including the review of nearly 80 boxes of new documents related to WTC 7".
RispondiEliminaAnonimo, il materiale esaminato è molto di più. Le FAQ del NIST citate nell'articolo parlano di 80 scatole o scatoloni di documenti nuovi e _supplementari_ oltre a quelli già esaminati: "including the review of nearly 80 boxes of new documents related to WTC 7".
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Come dice mio cuggino complottista: val bene fare informazione con una foto o qualche decina di pagine di rapporto che passarsi tutto questo materiale con il rischio di non confermare i propri dubbi!
C.P.
Caro Paolo Attivisissimo,
RispondiEliminanon sono un complottista, sono più che altro un possibista, che si preoccupa di verificare tutto ed il contrario di tutto.
Ho scoperto questo sito per caso, dopo una ricerca sull'E-4B, la cui presenza è facilmente spiegabile per logica, oltre che dalle testimonianze da voi egregiamente raccolte.
In ogni caso non mi piace il ricorrente tono sprezzante che utilizzi nei confronti dei complottisti che nella loro ingenuità - sulla quale sicuramente sono in molti a lucrare - osano avere dei dubbi, e che magari decidono di partecipare.
Tutto sommato lo spirito di un complottista e di un antibufala si assomigliano, sebbene operino a diversi livelli di profondità.
Tra le tante cose buone che fai, quindi, ora prova a fare pure questa: aiuta gli altri senza insultare chi non la pensa come te. So che è difficilissimo, ma ce la puoi fare.
Un saluto.
Lorenzo
non mi piace il ricorrente tono sprezzante che utilizzi nei confronti dei complottisti che nella loro ingenuità - sulla quale sicuramente sono in molti a lucrare - osano avere dei dubbi
RispondiEliminaAnonimo, se sfoglierai un po' i commenti, specialmente nei post meno recenti, o se visiterai i siti cospirazionisti, vedrai che non si tratta di ingenuità ma di astiosa ottusità.
I cospirazionisti non si limitano a dire "mah, forse è andata diversamente". Se così fosse, potremmo discutere. Invece accusano noi di essere "kamikaze di Bush", servi della CIA, lacché dei potenti. Rigurgitano insulti, falsificano e tagliuzzano prove e testimonianze.
Questo non è il comportamento di una persona che ha dubbi. E' il comportamento di chi crede ciecamente di avere in tasca la verità assoluta e che tutti gli altri siano imbecilli o, peggio ancora, venduti.
Con il dubbioso si può ragionare e non occorre il tono sprezzante, che infatti non usiamo. Il tono sprezzante è riservato per i complottisti (leggi "complottista sarà lei" in questo blog) e per chi continua altezzoso a dire scemenze anche di fronte ai fatti conclamati: come chi, per esempio, dice che il fumo nero indica che un incendio è tiepido, o chi continua, nonostante foto evidenti del contrario, a sostenere che il buco d'impatto al Pentagono è largo "cinque metri ripeto cinque metri".
Non è per loro che scriviamo: certi ottusi sono inguaribili. E' per i dubbiosi. Per coloro che, come del resto anche noi, hanno perplessità che vogliono chiarire. E i dubbiosi, qui, non vengono mai dileggiati.
Buona lettura.
Il video di Minimosca in cui si inscena l'uccisione di Paolo Attivissimo e la trasformazione di Mazzucco in uomo lupo in che ottica va visto?
RispondiEliminaDivertente? disinformatorio? intimidatorio? scontro dialettico?
Tanto per citare uno degli episodi della saga...
C.P.
Io lo classificherei nella categoria "ma non hanno niente di meglio da fare?".
RispondiEliminaA parte questo, è un bell'esempio di quanto sia equilibrato e serio l'approccio dei complottisti undicisettembrini. E dei complottisti in generale.