di John - www.Crono911.org. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Dopo aver pubblicato una nuova serie di FAQ, che saranno oggetto di un nostro separato articolo, il NIST (l'ente che si occupa delle indagini tecniche sui collassi degli edifici del World Trade Center) ha rilasciato, il 18 dicembre corrente, due documenti che fanno il punto sull'attività di analisi delle cause che hanno determinato il cedimento strutturale del WTC 7.
Questo edificio collassò nel pomeriggio dell'11 settembre 2001, dopo aver subito ingenti danni in conseguenza del crollo delle Twin Towers cui si aggiunsero violenti incendi incontrollati.
Il primo di questi documenti è titolato "WTC 7 Technical Approach and Status Summary", si compone di 9 slide che illustrano gli obiettivi dell'indagine, gli aspetti sui quali essa si è concentrata, gli studi completati e quelli in corso.
Il secondo documento, dal titolo "WTC Investigation Overview" si compone di sole 4 slide l'ultima delle quali presenta un prospetto sui tempi previsti per arrivare al rapporto definitivo.
Entrambi sono stati presentati in teleconferenza pubblica.
L'indagine sul collasso del WTC 7 si è rivelata, con tutta evidenza, più ostica di quanto il NIST avesse preventivato, giacché la pubblicazione del rapporto finale è adesso prevista per il mese di agosto del 2008.
In effetti il caso del WTC 7 è significativamente diverso rispetto alle Twin Towers.
Per le Twin Towers si partiva da elementi certi e ben documentati (direzione, velocità e peso dei due aerei che le hanno colpite) e si disponeva di un'infinità di materiale video che riprendeva gli impatti, i danni, gli incendi ed i collassi da tutte le angolazioni.
Il WTC 7 è stato colpito, invece, dalle macerie della North Tower, sulla quale erano puntate tutte le telecamere presenti. La polvere sollevatasi in seguito ai collassi delle Twin Towers ed il fumo degli incendi hanno coperto proprio la facciata colpita dalle macerie. La valutazione dei danni subiti dal WTC 7 pone quindi problemi del tutto differenti.
In questi nuovi documenti il NIST anticipa che l'evento scatenante del collasso è stato il cedimento di una colonna critica, al di sotto del 13° piano dell'edificio, che si è esteso nella struttura prima in senso verticale e poi in senso orizzontale, determinando il collasso finale.
Il NIST spiega che l'ipotesi su cui ha lavorato è quella che il cedimento critico iniziale sia stato determinato dagli incendi che hanno interessato l'edificio, escludendo che in questa fase abbia avuto incidenza il combustibile liquido presente nelle condutture o nei serbatoi di riserva alloggiati nel grattacielo.
Anche in questo documento il NIST sottolinea che non è stato trovato alcun elemento che supporti teorie di esplosioni o di demolizioni controllate.
Le slide elencano gli studi già completati e quelli in corso. Questi ultimi sono relativi all'individuazione del punto preciso in cui è avvenuto il cedimento critico e alla realizzazione di un modello che ricostruisca la sequenza del collasso.
In attesa del rapporto definitivo del NIST, ricordiamo che il collasso del WTC 7 è già stato oggetto di un'analisi della FEMA e di uno studio di Arthur Scheuerman, esperto dei Vigili del Fuoco di New York.
Agosto 2008 ???
RispondiEliminaPero', che lavoraccio di cover up :-)
Secondo me, al NIST, vedono il rapporto WTC7 come una cosa che devono fare, ma non ci sono più i soldi né la voglia, visto che qualunque cosa possano scrivere sarebbe travisata, con estratti avulsi dal contesto dai complottisti di tutto il mondo.
RispondiEliminaCome dargli torto?
Forse non lo fanno uscire prima perchè non sanno cosa scrivere per giustificare i motivi del crollo, tolta di partenza e per partito preso qualsiasi ipotesi complottista
RispondiElimina