Il rilascio da parte dell'NTSB dei dati relativi alle "scatole nere" del volo United 93 e dell'animazione basata su quei dati, ottenuti con una richiesta FOIA, consente di fare alcune considerazioni in merito alle dichiarazioni rese dai pochi testimoni che hanno visto l'aereo schiantarsi al suolo.
Grazie al materiale acquisito, ora sappiamo che il velivolo si è schiantato al suolo ad elevatissima velocità (quasi 490 nodi, pari a oltre 900 km/h), in picchiata e in assetto rovesciato.
Abbiamo verificato le testimonianze delle poche persone che hanno visto l'aereo precipitare o lo hanno visto appena prima dello schianto.
Raccolte di queste testimonianze, con indicazione delle fonti su cui sono riportate, possono essere consultate su Cooperative Research, su 9-11 Research e su Flight 93 Crash.
Anche il libro "Among The Heroes", di Jere Longman, contiene diverse testimonianze originali.
Una parte di questi testimoni ha visto l'aereo un po' prima dell'impatto, o addirittura ne ha sentito soltanto il rumore dei motori. Altri hanno visto il velivolo manovrare e lanciarsi in quell'ultima picchiata. Tra questi, ce ne sono alcuni che hanno descritto con precisione il particolare assetto rovesciato dell'aereo mentre picchiava: si tratta di Rob Kimmel, Eric Peterson, Bob Blair e Tim Thornsberg.
La precisa corrispondenza fra quanto affermato dai testimoni (indipendenti tra loro) e quanto riscontrato dall'esame oggettivo della "scatola nera" porta a considerare tali testimonianze particolarmente attendibili.
Vediamo cosa hanno dichiarato queste persone.
Rob Kimmel:
"...truck driver Rob Kimmel saw the jetliner fly overhead, banking hard to the right. It was only 100, 200 feet off the ground as it crested a hill. ‘I saw the top of the plane, not the bottom,’ Kimmel said."
(dal libro Among The Heroes, 2002, pagg. 210-211)
"... il camionista Rob Kimmel vide l'aereo di linea volare capovolto, fortemente inclinato sulla destra. Era a soli 30-60 metri dal suolo nel momento in cui raggiunse la cresta di una collina. ‘Ho visto la parte superiore dell'aereo, non il ventre’ ha riferito Kimmel".
Eric Peterson:
"Eric Peterson, 28, was working in his shop in the Somerset County village of Lambertsville yesterday morning when he heard a plane, looked up and saw one fly over unusually low. The plane continued on beyond a nearby hill, then dropped out of sight behind a tree line. As it did so, Peterson said it seemed to be turning end-over-end. Then Peterson said he saw a fireball, heard an explosion and saw a mushroom cloud of smoke rise into the sky."
(Pittsburgh Post Gazette, 12 settembre 2001)
"Eric Peterson, 28 anni, stava lavorando nel proprio negozio a Lambertsville nel Somerset ieri mattina, quando ha sentito un aereo, ha guardato su e ne ha visto uno che volava insolitamente basso. L'aereo ha continuato a volare fino ad arrivare oltre una vicina collina, quindi è sparito dietro una fila di alberi. Peterson ha detto che in quel momento sembrava che l'aereo si stesse capovolgendo. A quel punto Peterson ha detto di aver visto una palla di fuoco, di aver sentito un'esplosione e di aver visto una nuvola di fumo a forma di fungo salire verso il cielo."
Bob Blair:
"I saw the plane flying upside down overhead and crash into the nearby trees. My buddy, Doug, and I grabbed our fire extinguishers and ran to the scene".
(Daily American, 2002)
"Vidi l'aereo che volava capovolto sopra di me e si schiantava sugli alberi nelle vicinanze. Io e il mio amico Doug afferrammo gli estintori e corremmo lì".
Tim Thornsberg:
"Then it just rolled over and was flying upside down for a few seconds... and then it kind of stalled and did a nose dive over the trees. It was just unreal to see something like that."
(WPXI News, 13 settembre 2001)
"Allora [il velivolo] si è rigirato e ha volato capovolto per pochi secondi... e a quel punto è sembrato come se andasse in stallo e ha fatto una picchiata sopra gli alberi. E' stato semplicemente irreale vedere una cosa simile".
Almeno quattro testimoni, quindi, hanno riferito di aver visto l'aereo capovolto. Tutti si trovavano nelle vicinanze del luogo dell'impatto. Addirittura uno di loro, Blair, è corso sul posto con un amico, con degli estintori.
Nessuna di queste persone ha parlato di abbattimento o di bombe o di velivoli misteriosi o altre stranezze simili.
Hanno visto l'aereo cadere, integro, esattamente nel punto che tutti conosciamo, nella campagna di Shanksville:
Esattamente dove sono stati recuperati i rottami del volo United 93, compresa la "scatola nera" ed il registratore delle voci di cabina, i corpi dei passeggeri, dei membri dell'equipaggio e dei dirottatori, assieme a numerosi effetti personali.
C'è quindi una stretta concordanza tra ben tre diverse fonti di prova (i dati dell'FDR, i testimoni, i rilievi sul luogo del disastro) che si aggiungono alle altre (telefonate dei passeggeri, registrazioni delle voci in cabina), che portano a un'unica conclusione: United 93 non è stato abbattuto e non è sparito nel nulla, ma si è schiantato a Shanksville.
Rivers, bentornato.
RispondiEliminaSì, è molto facile, e per la semplice ragione che quelle testimonianze sono sufficienti a smontare le ipotesi di complotto. Perché i complottisti non le sanno spiegare, e allora fanno finta che non esistano e cambiano discorso.
Visto che sei ormai notoriamente fra i complottisti, lo chiedo a te: come spieghi queste testimonianze, coerenti con tutti gli altri dati e reperti?
Sono sinceramente curioso di saperlo.
Veramente io ho anche menzionato e postato una serie di link dove sono presenti tutte le altre testimonianze relative al crash di Shanksville, e non si tratta certo di siti di debunker, anzi.
RispondiEliminaLa tua frecciatina aveva la punta spezzata, Rivers. Riprovaci.
Se davvero l'aereo si è schiantato e non è esploso in volo... perche' non c'e' tutto il fumo che invece abbiamo visto sulle Torri e sul Pentagono??? Da quanto tempo era in volo l'aereo? Aveva i serbatoi semivuoti??
RispondiElimina>perche' non c'e' tutto il fumo che invece abbiamo visto sulle Torri e sul Pentagono???
RispondiEliminaPerché è caduto in un campo brullo invece di colpire edifici. Il carburante non ha trovato nulla da bruciare a parte l'aereo e il suo contenuto, e qualche albero nel bosco vicino.
>Da quanto tempo era in volo l'aereo? Aveva i serbatoi semivuoti??
Conteneva 21.400 litri di carburante, secondo i dati della scatola nera.
Chiediti piuttosto una cosa: se è stato abbattuto in volo, come mai nessun testimone riferisce di averlo visto colpire o almeno cadere in pezzi separati?
perche' i testimoni notoriamente vedono quello che gli pare...
RispondiEliminaCome ingegnere, non posso basare lo studio di un fenomeno sul modo in cui un tizio che lo osserva me lo racconta!
>perche' i testimoni notoriamente vedono quello che gli pare...
RispondiEliminaCome ingegnere, non posso basare lo studio di un fenomeno sul modo in cui un tizio che lo osserva me lo racconta!
Non puoi basarlo, ma è un'indicazione importante. Nessun testimone dice di aver visto un abbattimento. Tutti concordano sull'impatto in assetto rovesciato.
Le risultanze fisiche al suolo confermano l'impatto in condizioni integre.
Non ci sono prove del contrario. Fino a che non ci sono prove, l'abbattimento è pura fantasia male applicata.
jumpjack
RispondiEliminaCome ingegnere, non posso basare lo studio di un fenomeno sul modo in cui un tizio che lo osserva me lo racconta!
E perché no? Voglio dire, bisognerà basarsi anche su prove fisiche, ma un testimone presente va comunque ascoltato: lui c'era, tu no.
Senza dimenticare che nel caso in questine le prove fisiche e quelle testimoniali non sono in disaccordo, costringendoti a sceglierne una tra le due, bensì concordano appieno: quindi i tuoi dubbi da ingegnere sulle testimonianze, da dove nascerebbero?
Scusate l'intromissione, ho scoperto da poco questo blog e sto leggendo i vari post. Un paio di osservazioni per Paolo Attivissimo che scrive Chiediti piuttosto una cosa: se è stato abbattuto in volo, come mai nessun testimone riferisce di averlo visto colpire o almeno cadere in pezzi separati?
RispondiElimina1) Se un abbattimento avviene ad alta quota difficilmente le persone lo notano, a meno che non passino il tempo a guardare per aria; i testimoni citati hanno visto l'aereo a bassa quota poco prima dello schanto.
2) Un aereo abbattuto non necessariamente cade in pezzi. Certo, nel caso di impatto diretto con un missile di medie dimensioni, l'aereo potrebbe spezzarsi in volo, ma nel caso i danni derivino da colpi di cannone avioportato (la "mitragliatrice") o dai frammenti della testata di un missile, il bersaglio potrebbe rimanere integro. In questi casi i danni possono provocare la decompressione oppure la perdita del controllo se i circuiti idraulici vengono danneggiati. Per esempio il volo Korean Air Lines Flight 902.
L'integrità dell'aereo al momento dell'impatto non dimostra nulla riguardo l'abbattimento.
Ciao Giuseppe, benvenuto.
RispondiElimina1) Se un abbattimento avviene ad alta quota difficilmente le persone lo notano, a meno che non passino il tempo a guardare per aria
Giusto. Però la scatola nera continua a indicare che tutti i dati di bordo sono regolari fino a pochi secondi dallo schianto, quando l'aereo è già in assetto rovesciato. Quindi non c'è stato abbattimento, se ammettiamo che la scatola nera non è falsificata e ipotesi simili.
>; i testimoni citati hanno visto l'aereo a bassa quota poco prima dello schanto.
E l'hanno visto intero.
> In questi casi i danni possono provocare la decompressione oppure la perdita del controllo se i circuiti idraulici vengono danneggiati.
ma anche qui, avresti dati nella scatola nera che rivelano questi danni.
>L'integrità dell'aereo al momento dell'impatto non dimostra nulla riguardo l'abbattimento.
Volendo essere rigorosi, l'integrità dell'aereo limita molto le possibili modalità di abbattimento. I dati della scatola nera e l'assenza di reperti che indichino danni da abbattimento eliminano le modalità di abbattimento restanti.
Ciao Paolo, grazie per la risposta. Non contestavo i dati delle scatole nere (che nemmeno conoscevo), né li contesto adesso. Sono intervenuto nella discussione perché mi sembra azzardata l'equazione "velivolo integro"="niente abbattimento".
RispondiEliminaL'integrità del velivolo rende praticamente impossibile un abbattimento con un missile che abbia impattato direttamente, e vista la precisione dei moderni missili si può anche dire che è improbabile l'abbattimento con un missile.
L'abbattimento con proiettili e/o con frammenti di missile è compatibile con l'integrità del bersaglio finché non si schianta. Oltre al volo KAL 902, ci sono i casi del volo KAL 007 (1-9-83) e Libyan Arab Airlines Flight 114 (21-2-73).
Saluti.
PS. Molte delle mie conoscenze sull'abbattimento di aerei civili derivano da letture sul caso del KAL 007.
>Sono intervenuto nella discussione perché mi sembra azzardata l'equazione "velivolo integro"="niente abbattimento".
RispondiEliminaHai fatto bene, il rigore non è mai troppo, e nei commenti del blog la concisione a volte ha la meglio.
>Molte delle mie conoscenze sull'abbattimento di aerei civili derivano da letture sul caso del KAL 007.
Ho visto e apprezzato :-)
Ma pensandoci bene, se fosse vero il presunto abbattimento del volo 93, non sarebbe un elemento contrario alla teoria secondo la quale gli attentati sarebbero un lavoro interno? Per quale motivo auto-abbattersi uno dei 4 aerei preparati con tanta cura per l'auto-attentato?
RispondiEliminaIn fondo, la teoria dell'abbattimento sarebbe ragionevole a patto di escludere la teoria del "lavoro interno". Voglio dire che troverei comprensibile che le autorità USA abbiano fatto abbattere l'aereo (e che magari non vogliano ammettere di averlo fatto) se gli attentati erano subiti. Ma che abbiano organizzato i 4 attentati, impedito intenzionalmente uno di questi, per poi negare di averlo impedito mi sembra un po' troppo contorto.
Queste osservazioni sono rivolte principalmente ai complottisti (uso questo termine senza l'intenzione di offendere nessuno, ma solo perché non mi viene in mente un termine neutro), ma eventuali risposte dagli altri sono comunque gradite.
>Ma pensandoci bene, se fosse vero il presunto abbattimento del volo 93, non sarebbe un elemento contrario alla teoria secondo la quale gli attentati sarebbero un lavoro interno?
RispondiEliminaEsatto. E' una delle tantissime contraddizioni interne delle teorie complottiste. La ricostruzione comunemente accettata avrà qualche lacuna, ma perlomeno è coerente ed è una sola. Le teorie di complotto sono tante e si fanno la forca a vicenda.
Prova a visitare qualche sito complottista e porre la stessa domanda, credo che le risposte saranno illuminanti.
Ma pensandoci bene, se fosse vero il presunto abbattimento del volo 93, non sarebbe un elemento contrario alla teoria secondo la quale gli attentati sarebbero un lavoro interno?
RispondiEliminaScusa, ma non hai capito la mentalità complottista.
Secondo questa visione l'abbattimento di UA93 è stato pre-programmato per far credere che a far precipitare l'aereo sia stata la reazione dei passeggeri, come la Versione Ufficiale (e gli scagnozzi suoi difensori) avrebbero sostenuto.
Lo scopo?
Ravvivare lo spirito nazionalistico USA. Mostrare quale coraggio possano mostrare gli Americani in modo da far risaltare la codardia di chi avrebbe potuto pensare di opporsi alle guerre scatenate con la scusa del 9/11.
Non c'è avvenimento che non venga inquadrato dalla visione complottista.
Il 12 settembre è sorto il sole?
Ovviamente è stata una cosa preparata per comunicare ai cittadini l'idea che la vita deve continuare e che non si può permettere ad alcuno di modificare le cose.
Non c'è nulla che la sagacia e l'acutezza complottista non riescano a giustificare e a far rientrare nel loro schema. Anzi: quanto più contorto e (apparentemente) contradditorio è il ragionamento, tanto più il complottista è gratificato dall'averlo capito e smascherato (il crollo del WTC7 è un altro esempio). Non c'è incongruenza che non possa essere spiegata con un'azione dei quasi onnipotenti fautori del Nuovo Ordine Mondiale, capaci di condizionare persone e cose a loro piacimento (anche se talvolta in modo maldestro).
Non a caso ho parlato di "mentalità" o "visione" complottista, e non di "logica".
Usare l'ossimoro "logica complottista" significa essere preda di quella illusione percettiva che va sotto il nome di "pareidolia" che è quel fenomeno con cui sembra di riconoscere qualcosa di noto e familiare (in questo caso, appunto, la "logica") in una struttura in realtà assolutamente casuale.
A volte succede di cascarci.
mc
Paolo, dici che conteneva 21400 litri di carburante all'impatto...e non si trova una sola foto di una benchè minima colonna di fumo, se non degli sbuffi che sembrano più cose da terme che da disastro aereo; mah, io ho dei seri dubbi sull'abbattimento in volo, ma su una cosa sono sicuro, anche dalle immagini delle televisioni la mattina stessa: che quell'aereo non sia cascato in quel buco. Come mai nelle altre testimonianze visive di disastri sono sempre riconoscibili parti degli aerei, ali, coda, motori, corpi, bagagli e qui non ce n'è traccia? Un caso? Ti prego non rispondere con una domanda come hai fatto prima, svicolando la questione posta da JumpJack. Grazie e ciao
RispondiEliminaPaolo sono quello di sopra, puntualizzo: il kerosene, come tutti i carburanti, può bruciare per ora, a volte giorni. Te mi vuoi spacciare tutto questo per un incendio auto-estintosi del tutto prima dell'arrivo delle telecamere la mattina stessa???
RispondiEliminaEntrambi sappiamo che c'è sempre qualcosa da bruciare (specialmente per 21400 litri di kerosene) a meno della mancanza di O2...aspetto chiarificazioni
>Paolo, dici che conteneva 21400 litri di carburante all'impatto
RispondiEliminaAttenzione: non lo dico io, lo affermano i dati estratti dalla scatola nera.
>...e non si trova una sola foto di una benchè minima colonna di fumo, se non degli sbuffi che sembrano più cose da terme che da disastro aereo
Ci sono alcuni aspetti da considerare. Il primo è che fra l'impatto e le prima foto (a parte quella di Val McClatchey che ritrae appunto la grande nube di fumo, cercala) è passato parecchio tempo: il carburante può essersi bruciato nel frattempo.
Il secondo è che il carburante, come hai visto al WTC, si nebulizza all'impatto e brucia in aria. Avrai notato che le fiancate del WTC non erano annerite dalla palla di fuoco iniziale. E' presumibile che ci sia stata una dinamica analoga a Shanksville.
Tieni presente, inoltre, che l'area è piuttosto brulla. Vi sono tracce d'incendio nel bosco vicino (alberi bruciati), ma nulla di significativo al livello del suolo. Questo suggerisce che la combustione sia stata innescata dalla nube di carburante nebulizzato.
>Come mai nelle altre testimonianze visive di disastri sono sempre riconoscibili parti degli aerei, ali, coda, motori, corpi, bagagli e qui non ce n'è traccia?
Se fosse stata una messinscena, avrebbero lasciato parti riconoscibili proprio per evitare dubbi di questo genere :-)
Attento a non cadere nella Teoria del Cospiratore Pasticcione!
Seriamente, gli altri incidenti aerei non sono paragonabili. Nei normali incidenti aerei, il pilota sta cercando di salvare l'aereo e quindi ha un approccio radente al terreno a velocità ridotta. Questo distribuisce i rottami in orizzontale. Qui, l'impatto è stato praticamente certicale e ad altissima velocità. I paragoni sono quindi insensati.
Effettivamente un aereo colpito in volo può arrivare integro al suolo.
RispondiEliminaAnzi, un aereo di quelle dimensioni è molto probabile che arrivi integro, anche se colpito da un missile o da colpi di cannone.
L'abbattimento però presuppone che i dati dell'FDR e del Voice Recorder siano stati falsificati, così come i dati dei radar, presuppone la complicità di un elevato numero di persone (controllori del traffico aereo, personale delle basi aeree da cui sarebbero decollati i caccia, piloti dei caccia), presuppone che siano state falsificate le voci delle telefonate dalle quali si evince che i passeggeri si stanno ribellando...
Se tutto questo era pianificato, una bomba a bordo avrebbe ottenuto lo stesso effetto senza alcuna necessità di coinvolgere altre persone e avrebbe potuto essere posizionata e studiata per creare un danno sufficiente a far precipitare l'aereo senza provocarne il cedimento strutturale in quota.
La bomba non piace però ai complottisti, perchè non ha quel fascino di strani aerei bianchi che assomigliano a caccia, fascino molto utile per vendere film e libri.
Quanto al fumo, ci sono foto in cui persino al tramonto si vede ancora il fumo che si staglia contro il cielo, proveniente dal crash site.
http://www.pittsburghlive.com/
images/static/terrorism/
photogallery/flight9307.html
(unite il link)
Molte foto del crash site sono state scattate diverso tempo dopo l'impatto.
Sul posto sono arrivati prima gli abitanti del posto, poi la polizia locale, poi i federali, e poi i giornalisti.
Di sicuro il fatto che il velivolo si sia infilato nella terra non ha contribuito ad alimentare fiamme e fumo. Ciò nonostante gli alberi nelle vicinanze sono stati bruciati.
http://www.dep.state.pa.us/dep/emergency/pictures/img/091601a.jpg
Spezzo il link sopra:
RispondiEliminahttp://www.dep.state.pa.us/
dep/emergency/pictures/
img/091601a.jpg
Ciao Paolone, hai detto
RispondiElimina"il carburante, come hai visto al WTC, si nebulizza all'impatto e brucia in aria."
No, il carburante si nebulizza soltanto se non trova alcun piano dove depositarsi. Nell'impatto con le torri, e credo tu ti riferisca in particolare al secondo, il kerosene si era ovviamente nebulizzato, essendo la torre stata colpita lateralmente ad alta velocità da un'ala che, piena di combustibile, ha continuato inerzialmente la sua "corsa" al di fuori della parete vetrata laterale.
Ti pongo un esempio banale, ma secondo me alquanto simile: pensa al gioco circense del magiafuoco. Finchè la sostanza infiammabile viene spruzzata in aria, la fiammata è istantanea e si estingue immediatamente. Ma ho un amico che si è bruciato la faccia facendolo, il tutto perchè il vento ha riportato indietro il liquido. Cretino, lo so; ma su di lui la sostanza non si è nebulizzata, la faccia ha continuato a bruciare!
Altra cosa: ovviamente conoscevo la foto che mi avevi consigliato di andare a vedere, quella della McClatchey, ma secondo me non spiega niente, anzi: la forma a fungo è tipica delle "ordnance blasts", non dei carburanti combustibili, che (come puoi notare dalle immagini delle torri) creano una colonna di fumo, non una "bolla", di colore NERO. Non grigio chiaro. e ciò NON dipende da cosa hanno da bruciare, come hai affermato prima, ma dal combustibile stesso.
Dici "l'impatto è stato praticamente certicale e ad altissima velocità. I paragoni sono quindi insensati."
Quando un aereo (o qualcos'altro) si schianta, brucia per lungo tempo. Al pentagono per un giorno e mezzo. Alle torri per 1 ora, ma chissà quanto ancora avrebbero potuto andare avanti...solo qui è durato neanche il tempo dell'arrivo delle troupes televisive. Peraltro tempestivo.
Grazie per l'eventuale risposta,
buona giornata
credo tu ti riferisca in particolare al secondo
RispondiEliminaAnche al primo. E ricordiamo che il carburante si è parzialmente nebulizzato (il resto è colato nella struttura, esattamente come nel 1945 all'Empire State Building).
>Finchè la sostanza infiammabile viene spruzzata in aria, la fiammata è istantanea e si estingue immediatamente
Appunto. L'aereo impatta a 900 km/h disintegrandosi. Che fine farà il carburante? In parte penetra nel terreno, in parte si nebulizza per l'urto e prende fuoco. Esattamente come al WTC e come al Pentagono. L'aereo è talmente sminuzzato e sepolto dall'impatto che non ci sono grandi pezzi da bruciare né carburante per bruciarli. Non vedo un meccanismo che consenta al carburante di depositarsi, liquido, a pioggia e poi ardere in superficie.
Altra cosa: ovviamente conoscevo la foto che mi avevi consigliato di andare a vedere, quella della McClatchey, ma secondo me non spiega niente, anzi: la forma a fungo è tipica delle "ordnance blasts"
Scusami ma questa è una balla sbufalata qui.
creano una colonna di fumo, non una "bolla", di colore NERO. Non grigio chiaro.
Il colore del fumo dipende non solo dai materiali combusti, ma anche dall'illuminazione. Le nubi del WTC sono nere, grigie o bianche a seconda dell'angolazione delle foto.
Quando un aereo (o qualcos'altro) si schianta, brucia per lungo tempo.
Non sempre. Non in una radura brulla, con terreno soffice, con impatto penetrante. Trova altri incidenti aerei analoghi e confronta.
dammene te di altri incidenti aerei analoghi...io non ne trovo
RispondiElimina"Dammene te di altri incidenti analoghi, io non ne trovo."
RispondiEliminaNon capita spesso che un grosso aereo si infili volutamente nel terreno, in picchiata e al massimo della velocità, senza nemmeno tentare di scaricare carburante, e attirando decine di fotografi e giornalisti.
Dubito che si possano trovare "incidenti analoghi".
In questa pagina però
http://nuke.crono911.org/
Crono911Aggiornamenti/
FotoVideoMedia/Flight93Crash/
tabid/78/Default.aspx
trovi un po' di foto in cui si vede che dal crash site esce ancora fumo (e per inciso è bianco), che l'aereo si è infilato nel terreno al punto che un motore è stato recuperato con una escavatrice, che gli alberi nei dintorni sono bruciati e che nel terreno sono rimasti i solchi lasciati dalle ali.
In più in questa pagina
http://www.crono911.net/
phpBB2/viewtopic.php?t=262
trovi le foto di un incidente aereo del 24 agosto 2004 in cui un aereo passeggeri TU-134 si è schiantato nel terreno poco dopo il decollo (una ventina di minuti) nei pressi di Mosca.
Il pilota non ha lanciato alcun segnale di emergenza e si ritiene che l'aereo sia stato vittima di un attentato terroristico (un secondo aereo decollato dallo stesso aeroporto ha fatto la stessa fine in quegli stessi minuti).
Il velivolo ha quindi impattato il suolo con un bel po' di carburante.
Nelle foto non si vede traccia di incendi e persino l'erba appare "intonsa".
Tanto basta e avanza per ribadire che ogni incidente aereo è diverso dagli altri e quanto più le condizioni dell'incidente sono atipiche (di solito gli incidenti interessano le fasi di atterraggio e di decollo: 80 % dei casi) tanto più sono atipiche le evidenze sul crash site.
Se poi si basano le analisi su "scorci" di fotografie, che riprendono solo particolari del crash site e solo sfondi in cui non si vedono la vegetazione bruciata e il fumo, è facile fare tutte le congetture di questo mondo.
caro Paolo, rimngo meravigliato di come tu strenuamente difendi la teoria dell'"assenza di complotto", come del resto rimango meravigliato da chi legge i dati sull'11 settembre in maniera unidirezionale dall'ottica del "complotto ad ogni costo". nonostante tu ti sforzi per accreditare la tua tesi, resta il fatto che niente è pacifico del 9/11, tantomento lo schianto del volo united 93. prendere una posizione coerente con i soli dati che ci passano i mezzi di informazione è alquanto azzardato secondo me, e si rischia solo di sposare per partito preso, arrivsati ad un certo punto, l'una o l'altra tesi. ci saranno mille esperti di tutti i tipi ed altrettanti scienziati che sostengono il complotto o l'efficacia assoluta (beh, o quasi...)dell'operato di al quaeda quel giorno, ma credo che noi poveri cittadini normali non sapremo come realmente sono andate le cose quel giorno maledetto (vedi l'attentato di Dallas al presidente kennedy...).
RispondiEliminala triste realtà è purtroppo questa, com buona pace (?) di tutti noi...e voi chevi confrontate su questo blog...
Ciao Corrado (complimento per l'omaggio a Snoop nel nickname).
RispondiEliminaMi piacerebbe sapere per quale motivo ritieni che nulla è pacifico su quanto accaduto l'11/9, Purtroppo non lo spieghi.
Leggendo la documentazione ufficiale comunque emerge un quadro coerente che manca ai complottisti, lo puoi evicere sfogliando (se ne avrai voglia) questo blog.
Lo stesso dicasi per JFK, magari in futuro ne parleremo.