Stamattina ho ricevuto un e-mail da parte di una persona che mi segnalava di indagare "ciò che scrive nei suoi libri Alex Jones, un serio giornalista americano che ha anche vinto il Premio Pulitzer".
Sui metodi discutibili (va bene, pane al pane: bugie) di Alex Jones ho già scritto altrove, ma la notizia che fosse un premio Pulitzer mi ha fulminato. Santo cielo, possibile che uno che ha vinto un riconoscimento di quel calibro sia un complottista che falsifica le notizie?
Infatti non è così, e grazie a Internet questa bugia dei complottisti si può smascherare facilmente: basta prendersi la briga di controllare. In tre secondi, digitando "Alex Jones" nella Wikipedia inglese, si trova infatti questa pagina di disambiguazione, che spiega che c'è un Alex Jones complottista e c'è un altro Alex Jones premio Pulitzer:
- Il primo, Alexander Emerick Jones, è un conduttore radiofonico e gestore di un sito che sostiene varie ipotesi di complotto, Prisonplanet.com, ed è noto fondamentalmente per le sue idee complottiste, che non riguardano soltanto l'11 settembre;
- il secondo, Alex S. Jones, è un giornalista professionista, che lavora per la rete televisiva statunitense PBS e ha vinto il Pulitzer nel 1987.
Alex Jones (il complottista)
Alex Jones (il premio Pulitzer)
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