di Hammer. L'originale inglese è disponibile qui.
Capire l'11/9 non significa solo conoscere i fatti di quel giorno, ma anche gli errori che sono stati fatti in precedenza e che hanno permesso ai terroristi di agire e anche quanto avvenuto dopo con la guerra al terrorismo e l'uccisione di Osama bin Laden. Per discutere di questi temi Undicisettembre ha raccolto il racconto dell'ex funzionario della CIA Glenn Carle.
Ringraziamo Glenn Carle per la sua cortesia e disponibilità.
Capire l'11/9 non significa solo conoscere i fatti di quel giorno, ma anche gli errori che sono stati fatti in precedenza e che hanno permesso ai terroristi di agire e anche quanto avvenuto dopo con la guerra al terrorismo e l'uccisione di Osama bin Laden. Per discutere di questi temi Undicisettembre ha raccolto il racconto dell'ex funzionario della CIA Glenn Carle.
Ringraziamo Glenn Carle per la sua cortesia e disponibilità.
Undicisettembre: Ciao Glenn, grazie del tempo che ci stai dedicando. Ti va anzitutto di presentarti?
Glenn Carle: Mi chiamo Glenn Carle, ero un funzionario di carriera della CIA, un funzionario operativo. E la mia ultima posizione è stata di Vice Ufficiale per le minacce internazionali del Consiglio d’Intelligence Nazionale, è un titolo lungo ma significa che ero responsabile delle valutazioni della comunità di intelligence sulle minacce strategiche verso gli Stati Uniti, e in particolare il terrorismo.
Undicisettembre: L’11/9 avrebbe potuto essere evitato se la CIA e l’FBI avessero comunicato meglio tra loro? Il motivo per cui faccio questa domanda è che credo tu sappia cosa è successo con il memo dell’agente dell’FBI Doug Miller che era destinato all’FBI e che fu bloccato dalla CIA. Ali Soufan ne parla in dettaglio nel suo libro The Black Banners.
Glenn Carle: Beh, se guardi tutte le informazioni che la comunità di intelligence aveva, avremmo potuto metterle insieme e fermare l’11/9. Questo è vero. Sì, sono stati fatti errori di omissione ed errori di commissione ed errori di comprensione. E’ facile dirlo ma è un'asserzione senza significato, perché è come dire “Se non avessi fatto nulla di sbagliato, nulla sarebbe andato male.”
Ali è un amico, rispetto la sua professionalità e il suo giudizio e ha ragione. Sono piuttosto sicuro dei fatti che lui presenta anche se non li ho conosciuti o vissuti in dettaglio. Ma penso che sia troppo semplice dire che avremmo potuto evitarlo.
Undicisettembre: Cosa pensi della caccia a bin Laden e di come i tuoi colleghi lo hanno trovato?
Glenn Carle: Sono uno dei tanti tanti ufficiali dell'intelligence che hanno avuto un ruolo in questo perché ho lavorato su questioni legate al terrorismo. Mettere insieme i pezzi del puzzle e trovarlo è stato uno dei trionfi della comunità di intelligence. E’ stato un ottimo lavoro.
Undicisettembre: Cosa pensi della decisione di non mostrare foto di bin Laden morto?
Glenn Carle: E’ stata una buona idea non mostrare le foto, così come appena dopo che Hitler morì e la Seconda Guerra Mondiale finì gli alleati erano preoccupati che non ci dovesse essere una tomba che servisse come punto per la santificazione del leader caduto, come un punto di raccolta per la futura opposizione al vincitore, che nella Seconda Guerra Mondiale erano gli Alleati e i Sovietici. Nella lotta contro il terrorismo islamico, mostrare le foto di bin Laden con un buco in faccia e coperto di sangue sarebbe servito come incoraggiamento e ispirazione dell'odio contro gli americani come barbari. Penso che sia stato saggio non mostrare le foto, pur capendo che non mostrarle avrebbe permesso ai complottisti di dire che è vivo da qualche parte... con Elvis magari alle Bahamas. Ma è un problema minore da affrontare che creare la rabbia che scaturirebbe dal mostrare le foto di lui come un martire torturato.
Undicisettembre: Secondo te, o per quanto ne sai, il Pakistan lo stava proteggendo o erano totalmente all’oscuro che si nascondeva ad Abbottabad?
Glenn Carle: È una bella domanda, vero? Sicuramente l’ISI ha avuto e continua ad avere legami con i gruppi terroristici islamici tra cui al Qaeda. Questo non significa che necessariamente sapevano dove fosse o che abbiano avuto un ruolo nel proteggerlo. E’ possibile, ma in questo caso che io sappia l'intelligence americana non ne era a conoscenza. Sembra che ci sia supporto nei servizi di intelligence pakistani per i gruppi terroristici per motivi interni al Pakistan, e c'è supporto nella società pakistana a un certo livello per la jihad, per al Qaeda e per bin Laden come un uomo musulmano che ha infilato le dita negli occhi agli Stati Uniti. Che io sappia non abbiamo informazioni a sostegno del fatto che i pakistani sapessero dov'era bin Laden e che abbiano avuto un ruolo nel proteggerlo.
Undicisettembre: Cosa pensi dell’uso della tortura nella cosiddetta Guerra al Terrorismo?
Glenn Carle: La tortura è illegale, inefficace, non necessaria, antiamericana e controproducente. Tradisce il principio della saga della storia e della cultura americane. Tradisce i tremila anni di sforzo della società occidentale per avere lo stato che serva le necessità degli individui, la libertà e i diritti degli individui. E’ un atto di paura e rabbia, è un istinto di reazione: odiare il nemico fino a demonizzarlo e volerlo soggiogare. È simile ai rituali che le società umane hanno compiuto nella storia come estrarre il cuore dalle vittime per gli Aztechi o sacrificare le persone per gli antichi Greci.
Non c'è alcuna ragione per farlo e c'è ogni ragione civilizzata per non farlo; non rende forti, non rende più sicuri, non abbiamo bisogno di farlo. Mina alla base chi siamo e ci deprime come società e come nazione. Ha veramente contribuito al decadimento e al declino della civilizzazione americana e della democrazia americana. Non dovrebbe mai essere parte del comportamento di uno stato civile.
Undicisettembre: Oltre a essere disumana la tortura è stata utile a trovare bin Laden o Khalid Sheikh Mohammed?
Glenn Carle: No. Le asserzioni da parte di chi l’ha difesa sostenendo che ha fornito informazioni arrivano da due tipi di persone: quelli che sono sinceri ma male informati dalle persone di cui si fidano e in cui credono, e quelli che non vogliono essere accusati di crimini di guerra e non possono accettare di aver fatto un terribile errore di giudizio. Le asserzioni degli agenti della CIA, alcuni miei ex colleghi, riguardo a casi in cui la tortura ha fornito informazioni rilevanti sono state mostrate essere fasulle e completamente false.
Undicisettembre: Cosa pensi della guerra in Iraq? E’ stato un errore o era giustificata?
Glenn Carle: Certamente si è dimostrata essere un errore catastrofico. Al tempo avevo lavorato sull’Iraq, sul loro programma per le armi di distruzione di massa: biologiche, chimiche e nucleari. Personalmente avevo accettato, ed ero in una buona posizione per saperlo, che Saddam aveva continuato ad avere programmi per sviluppare armi biologiche e nucleari; questo si è dimostrato essere completamente falso. L'invasione per come è stata concepita e condotta è stata un errore catastrofico perché letteralmente non avevamo alcun piano per ciò che sarebbe successo dopo la caduta di Saddam.
L'America può distruggere qualunque esercito in qualunque nazione, questa è la parte facile. Ma poi cosa succede? Non avevamo alcun piano e le assunzioni dei nostri governanti erano incredibilmente sbagliate. E’ uno dei grossi abbagli nella storia americana.
Undicisettembre: Pensi che la guerra in Iraq sia una delle cause della nascita dell’ISIS?
Glenn Carle: Oh, sicuramente! Non c’è dubbio. L’Islam radicale precede l’invasione dell’Iraq, ma l’invasione dell’Iraq, spaccando l’Iraq come era esistito, ha distrutto la dominazione dei Sunniti in Iraq e ha dato il controllo agli Sciiti, che erano stati la maggioranza della popolazione ma soggiogata; ha esteso l’influenza dell’Iran e ha tolto il potere dai leader tribali Sunniti nell’ovest dell’Iraq in particolare, che loro detestavano e a cui si opponevano. Inoltre i Sauditi nel grande gioco della rivalità tra Sunniti e Sciiti non erano contenti dell’allargamento dell’influenza degli Sciiti.
La destabilizzazione della struttura tradizionale del potere ha danneggiato e ha fatto infuriare i Sunniti in Iraq e ha contribuito alla destabilizzazione della Siria e alla radicalizzazione dei Sunniti in particolare. Poi mischia questo con la storia di Assad di oppressione spietata di ogni dissenso e con una terribile serie di siccità che hanno portato a mancati raccolti e mancanze di acqua che hanno portato a disordini sociali in Siria, e alla richiesta da parte di diverse fazioni di avere maggiore voce in capitolo, e le spietate insurrezioni che sono state tutte sfruttate dai jihadisti. Questo ha portato al crollo e alla distruzione dell'Iraq e della Siria, i jihadisti hanno vi contribuito, e hanno preso il controllo.
Quindi sì, la destabilizzazione causata dall'invasione è stata uno degli importanti fattori che hanno portato alla nascita dell'ISIS.
Undicisettembre: Collegando due degli argomenti che abbiamo discusso fin qui, credi che ci sia stato qualche legame tra Saddam Hussein e Osama bin Laden? L’invasione dell’Iraq era basata anche su questo.
Glenn Carle: Non c'era alcun legame. Zero. Al Qaeda non aveva nulla in comune con Saddam Hussein e Saddam Hussein non aveva nulla in comune con al Qaeda. Saddam Hussein era un laico, si opponeva all'Islam radicale e ai gruppi terroristi. L'associazione fatta dall'amministrazione Bush secondo cui Saddam Hussein aveva legami con bin Laden è sbagliata. Sappiamo per certo che non c'era alcun legame.
Undicisettembre: Cosa pensi delle presunte connessioni tra i Sauditi e i 19 dirottatori?
Glenn Carle: È vero che ci sono dei ricchi Sauditi che hanno contribuito e continuano a contribuire all'Islam radicale e alle organizzazioni terroristiche come al Qaeda; ma che il governo Saudita formalmente abbia supportato bin Laden o al Qaeda, no. Questo non è vero.
Undicisettembre: Cosa pensi delle teorie del complotto secondo cui l’11/9 fu un autoattentato?
Glenn Carle: Beh, sai, la Luna è fatta di formaggio spalmabile, la Terra è piatta, non dovresti uscire di notte perché ci sono i licantropi. E ovviamente la CIA ha realizzato l’11/9 e poi ha ucciso bin Laden per far sembrare che non siamo stati noi. Tutte queste asserzioni sono egualmente folli.
La CIA ha migliaia di impiegati, ci sono innumerevoli bravissimi giornalisti eppure nessuna delle persone coinvolte in questo immenso complotto ha lasciato una traccia, non ha mai avuto una conversazione a riguardo, nessuno ha detto nulla a nessuno e sono tutti perfetti nel loro silenzio su questo argomento. E’ completamente impossibile, è completamente folle. Ma c'è molta gente folle. Una volta ho detto a mio figlio mentre stava guidando e una persona ci ha tagliato la strada, abbiamo quasi fatto un incidente e lui si stava arrabbiando “Ricorda che per definizione metà delle persone intorno a te hanno un quoziente intellettivo inferiore a 100.” Quindi non è una sorpresa che ci siano molte teorie del complotto perché ci sono molte persone in giro che... non sono molto intelligenti.
Undicisettembre: Immagino che pensi le stesse cose sulle teorie del complotto sull’uccisione di Osama bin Laden, giusto?
Glenn Carle: Sì, la penso allo stesso modo. Certamente.
Undicisettembre: Cosa pensi dell’ISIS oggi? L’occidente come dovrebbe gestire la situazione?
Glenn Carle: Questa è una domanda molto difficile. Ci sono molti problemi che non puoi risolvere ed è frustrante per tutti noi, ma credo che sul piano strategico dal punto di vista degli Stati Uniti e dell'occidente abbiamo trattato il problema dell'ISIS sotto Obama come dovevamo. Gli Stati Uniti avrebbero potuto distruggere l'ISIS in tre settimane, ma poi? Non vogliamo Assad, non vogliamo i Sunniti radicali, i Sunniti non vogliono gli Sciiti, non vogliamo gli Iraniani, nessuno vuole Curdi, non vogliamo i Turchi, non vogliamo i Russi e non vogliamo nemmeno restare lì noi.
Quindi a meno che gli Stati Uniti, o l'occidente, o la NATO, accettino di rendere la Siria una colonia permanente occupata dal nostro esercito e di subire rivolte e omicidi in eterno, finché non cambiamo l'intera società facendo in modo che adottino norme laiche, questo non è accettabile per nessuno. Questa sarebbe la conseguenza di un'invasione e nulla di tutto ciò sarebbe accettabile per nessuno.
Quindi cosa facciamo? Non vogliamo che l'ISIS si espanda e non c'è nessuno che sia accettabile per qualcuno che sia abbastanza forte da distruggere l'ISIS. Quindi lavoriamo con le forze locali per aiutarle a distruggere l'ISIS. Ora la questione è: cosa succede dopo? A nessuno piacciono le risposte perché sono tutte brutte. Assad è l'unico potere realistico che può governare la nazione, Ma noi consideriamo Assad orribile e un assassino. Ma le alternative sono zero, quindi ci teniamo il minore dei mali di una lista di brutte soluzioni. Ora Trump ha lasciato tutta l'influenza esterna che c'è alla Russia ed è esattamente il contrario di ciò che gli Stati Uniti dovrebbero volere. Ma questo è so che sta facendo il nostro presidente e queste sono le condizioni in cui siamo.
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