Michael Zebuhr era uno studente di ingegneria morto in seguito ad un'aggressione a scopo di rapina il 28-3-2006 (morì il giorno dopo l'aggressione, il 29 marzo 2006).
Il blog in sua memoria è gestito da un ex-professore di Zebuhr, Morgan Reynolds.
Michael era da poco entrato in un gruppo di ricerca sul 9/11, Scholars for 911 Truth (http://www.st911.org/) che ruota intorno alla figura di Fetzer.
Motivi per dubitare sulla vera causa che ha portato alla morte Zebuhr secondo Morgan Reynolds?
- Le discussioni sul 9/11 sono il più importante evento politico del 21° secolo, ed i membri di tali gruppi sono oppositori verso persone capaci di assassinare chiunque.
- Michael Zebuhr era entrato solo recentemente nel gruppo di ricerca sul 9/11 ma contribuì sin da subito nella ricerca.
- La morte avrebbe l'effetto di raffreddare il fervore di ricerca sul 9/11 ed il gruppo Scholars for 911 Truth aveva fatto progressi sorprendenti sull'argomento.
- La cronaca dell'assassinio di Zebuhr lo fa sembrare come un'esecuzione piuttosto che un furto finito male.
- Questo sito di Daryl Bradford Smith parla di un Collegamento francese accusando alcune personalità dentro al movimento Scholars for 911 Truth di sostenere teorie stupide, atte solo a deviare dalla ricerca della verità. La professoressa Wood, Fetzer e la maggior parte degli studiosi di quel movimento farebbero parte della rete criminale.
- Quale movente c'era per l'uccisione? Ciò è importante, perchè nell'ucciderlo non c'era apparentemente nessun guadagno per l'aggressore, a parte il piacere di uccidere qualcuno. Inoltre, fu un rischio poichè lasciò almeno 3 testimoni oculari vivi.
- I media riportarono che c'erano uno o due video che mostravano il crimine e la polizia li stava esaminando nel tentativo di chiarire la vicenda ed effettuare degli arresti. Oggi il Sgt. Jackson dice che non c'è nessun nastro video.
- Riguardo all'arma dell'assassinio, il Sgt.Jackson non dice che sia stata trovata, ma solo che le indagini continuano.
Tuttavia il blog riporta anche il post del 10 marzo 2007 in cui si parla del processo e delle prove che vengono presentate verso Billie Ray Deshawn Johnson accusato dell'omicidio di Zebuhr.
Il testo riguardante il collegamento francese si alterna fra il tentare di screditare la professoressa Judy Wood con il suo sostegno a demolizioni controllate con bombe ad idrogeno (teoria proposta da "fantomatici esperti stranieri"), con illusioni di aerei che colpivano il WTC, depistaggi dei rinomati professori del gruppo Scholars for 911 Truth (Fetzer, Judy Wood, Morgan Reynolds...), difesa del sionismo da parte di Judy Wood che rifiuta le ipotesi di coinvolgimento israeliano in cui si è abbarbicato il gruppo di Scholars for 911 Truth, alla supposizione di fantomatiche piste israeliane per la morte di di Michael Zebuhr.
Per Daryl Bradford Smith i siti e blog che accostano la morte di Zebuhr ad una prosecuzione del complotto dell'undici settembre per togliere motivazioni agli studiosi, altro non sono che i diffusori di tale paura agli studiosi stessi e agli studenti di Scholars for 911 Truth, quindi coinvolti nel complotto.
I fattori trainanti dei testi dietrologici riguardanti la morte di Michael Zebuhr sono:
- non considerare minimamente che la sua morte sia stata un'eventualità
- porre agli uni od agli altri fantomatici coinvolgimenti con il diavolo di turno (l'FBI di Minneapolis o gruppi di Israeliani assassini) nel tentativo di spaventare o depistare il gruppo di ricerca dall'esistenza di un complotto riguardante gli avvenimenti dell'11 settembre 2001
- uno scontro fra i vertici del movimento Scholars for 911 Truth ed alcuni professori di quel movimento (Steven Jones, Judy Wood principalmente, ma anche Morgan Reynolds, Fetzer ed altre personalità a seguire) su determinate questioni cruciali per definire la teoria complottista più consona per descrivere come è stato demolito il WTC.
In August 2006 Professor Wood and Morgan Reynolds quit the Scholars For 9/11 Truth.Steven Jones, al contrario di Wood e di Reynolds continuò a fare parte del gruppo.
Professor Wood and Morgan Reynolds are trying to discredit the work of Professor Steven Jones. They prefer to promote Zionist Deniers, such as Gerard Holmgren, Rosalee Grable (the webfairy), and 9/11 liars, such as the producers of the 911Eyewitness video and the Loose Change video. link
Tuttavia, come già accennato in passato, pare abbia pagato le pecche antisemite del gruppo, finendo recentemente per diventare un separato in casa.
Jones ha dichiarato di essere rammaricato di aver parlato dei possibili mandanti e che d'ora in poi lascerà quest'argomento agli altri membri dell'associazione Scholars for 9/11 Truth di cui fa parte. "Non avevo idea che si trattasse di una frase in codice per indicare l'antisemitismo" ha dichiarato Jones. "Non è giusto collegare un simile gruppo [di mandanti] agli ebrei".
Infatti si può notare andando ora nell'home page un doppio link a diversi siti linkati in due diversi banner, uno riportante il movimento Scholars for 911 Truth e l'altro Scholars for 911 Truth&Justice.
Per confronto si può andare in archive.org e vedere la differenza con l'home page del 6 febbraio.
Nel sito rimasto fedele a Fetzer fra articoli che riportano la teoria di Steven Jones vi sono anche riferimenti a blog contrari:
Crash physics for everyone (Open Letter to Steven Jones, 10 Dec 2006)Invece fra i membi del movimento di Jones, mancano articoli di Fetzer.
Qui e qui ci sono le spiegazioni di Steven Jones
Il motivo più plateale del contendere è la teoria della termite ed il molten metal, in riferimento a questo video in cui si vede materiale incandescente fuoriuscire da un angolo del WTC 2 laddove si erano accumulati i resti del Boeing ed i resti degli uffici travolti.
In effetti, una corrente dietrologica che prevede la demolizione del WTC con esplosivi non va d'accordo con altre teorie che prevedono la termite come meccanismo di collasso.
Quindi si capisce perchè sia coinvolto anche Michael Zebuhr nello scontro che si svolge principalmente fra Judy Wood e Steven Jones interno a Scholars for 9/11 Truth.
Indirettamente Zebuhr (ex-studente di Judy Wood) fece degli esperimenti con l'alluminio che diedero un duro colpo alle affermazioni di Steven Jones all'interno del gruppo stesso in cui militavano entrambi i professori.
Steven Jones infatti sostiene che a quelle temperature l'alluminio non può avere un'alta emissività di luce.
Pertanto il metallo appare come lucente e grigio, senza un'emissività paragonabile a quella visibile nel video (giallo arancione).
L'unica possibilità affinchè vi sia metallo lucente è che quello sia acciaio fuso o termite ed il video costituirebbe una prova a sostegno della sua teoria di demolizione controllata del WTC con uso della termite.
Professor Steven Jones, of Brigham Young University, conducted some experiments and came to the conclusion that it could not be aluminum because aluminum at that temperature in daylight would appear silvery or a faint yellow, not bright yellow. Aluminum is an excellent reflector of light, which is why it is used on mirrors. However, good reflectors are also low emitters of light. Furthermore, the high reflectivity of aluminum causes it to reflect a lot of the ambient light. In a dark room, there is no ambient light, so your eyes would see only the glow from the aluminum. However, if there is any ambient light, some of it will be reflected by the aluminum. Every object at 1000 °F produces red light; every object at 2000 °F produces orange light; and every object at 2700 °F produces white light. However, different materials emit different amounts of light, and different materials reflect different amounts of ambient light. Aluminum does not emit as much light as iron, and it reflects more ambient light. The end result is that the iron will have a brighter glow. In order to fully understand this concept, a piece of aluminum and a piece of iron would have to be placed side by side and then heated up to the exact same temperature. We would then clearly see that the iron glows brighter than the aluminum, even though they are at exactly the same temperature. link
Nota: 1000°F = 537 °C, 2000 °F = 1093°C, 2700 °F = 1482 °C
BYU experiment (May 2006): BYU experiment (May 2006): orange orange-yellow yellow-hot steel cup hot steel cup pouring out liquid aluminum (silvery) pouring out liquid aluminum (silvery) onto onto pre pre-heated rusty steel heated rusty steel plus gypsum and concrete: plus gypsum and concrete: No exothermic reactions seenDalle considerazioni fatte è presumibile quindi che Steven Jones ponga il materiale fuso ad una alta temperatura con l'uso della fiamma ossidrica.
...
We do experiments! Scientific We do experiments! Scientific method method
Two video clips shown of oour experiments using poured-out aluminum with wood and plastic chips added. Available here:
http://www.scholarsfor911truth.org/Liquid_Aluminum_ 012.mpg and http://www.scholarsfor911truth.org/Liquid_Aluminum_011.mpg
We OBSERVE that organics FLOAT to the surface and produce embers, but do not produce a uniform “orange glow” (NIST). Conclusion: Poured-out, liquid aluminum is SILVERY-GRAY,
even when wood and plastic chips are added, not glowing orange as at WTC – and the liquid-aluminum explanation is highly dubious. NIST is invited to show us how to make pouredout liquid aluminum acquire an “orange glow” link
Tuttavia i video non mostrano la fase di riscaldamento in cui si sarebbe potuto osservare il passaggio di stato del metallo fuso, come non viene indicata una misurazione della temperatura dell'alluminio fuso fatto colare.
Professor Jones concludes the yellow liquid in the South Tower was molten iron. Since an ordinary office fire cannot melt iron, this implies that something such as thermite was inside the tower. linkSimilari dichiarazioni riguardo il molten metal possono essere viste in altri articoli scritti dallo stesso Steven Jones; per esempio in questo articolo viene indicata per l'ennesima volta la sua teoria riguardo al metallo fuso fuoriuscito dal WTC.
Si prova a mescolare l'alluminio con plastica e con legno per verificare se vi sono variazioni con l'aggiunta di materiale organico.
Il primo di marzo 2006 Michael Zebuhr verificò le affermazioni di Steven Jones.
I post correlati sono su scholarsfor911truth.org e sul sito di Judy Wood, janedoe0911.tripod.com.
Il proposito era verificare se l'alluminio arde ed a che temperature inizia ad emettere bagliori di luce perdendo la lucentezza argentea.
Il metodo utilizzato: scaldare alluminio puro al 99.7% su un elettrodo di tungsteno, depositandolo in pezzetti sopra il tungsteno (temperatura di fusione 3695 °C).
Tramite il tempo trascorso e la potenza elettrica applicata si può calcolare il calore emesso dalla resistenza elettrica del tungsteno e di conseguenza la temperatura raggiunta di volta in volta dai due metalli (alluminio e tungsteno).
I risultati dell'esperimento furono che il tungsteno e l'alluminio assumono dopo la fusione del secondo emissività similari anche se l'esperimento è stato eseguito alla luce del giorno e a pressione ambiente.
Luce del giorno e pressione ambiente sono due delle condizioni poste da Steven Jones nel suo esperimento visibile nei video prima proposti.
L'alluminio con temperature intorno ai 950 °C-1100 °C sviluppa un'emissività di color rosso-gialla come mostrato anche in questo link.
Questo in accordo con le stesse tabelle riportate dalla Process Associates of America (link riportato dalla Wood qui)
Insomma quello di Judy Wood e di M. Zebhur diviene un indubbio sostegno, interno alla Scholars for Truth (st911), a quanto calcolato dal NIST come proiezione della temperatura sviluppata all'interno del WTC a seguito degli incendi.
Oltre ad una galleria delle immagini un pdf utile che spiega la simulazione eseguita lo si può trovare su questo report fra quelli pubblicati.
La discussione non finisce così presto, trasformandosi nel tempo in un battibecco fra i ricercatori.
Jones replica alla Wood qui e spiega:
- le teorie no-plane mostrando i finestrini del boeing ritrovati in prossimità del WTC e citando il NIST riguardo all'oscillazione degli edifici a seguito dell'impatto;
- riporta la mail di un suo sostenitore il cui padre ha lavorato nella fonderia di alluminio;
- fusione fredda;
- mininukes per demolire gli edifici.
Judy Wood continua a rispondere con vari articoli (link e cercare la parola Jones) di cui questo datato 30 gennaio 2007
A sostegno di Steven Jones viene quindi Frank Legge in questo articolo (purtroppo non datato).
Intanto Steven Jones se ne esce con un articolo riguardante proprio la comunità Scholars 911 Truth (sottotitolo: Dibattiti o Giustizia?) in cui appare chiaro come si voglia porre la parola fine ai dibattiti facendo dominare una teoria sull'altra a fronte della giustizia.
Let's roll up our sleeves and focus, all of us who agree that the goal is to GET A CRIMINAL INVESTIGATION rather than engaging in endless debates.Ciò va ad aggiungersi alla pagina sulla disinformazione (Perception&Propaganda: Misinformation) del novello gruppo Scholars for 911 Truth&Justice in cui si spiegano le tattiche di disinformazione e gli attacchi ad hominem secondo quest'altra associazione.
La Wood non ha smesso di rispondere direttamente od indirettamente (vedi anche qui).
....
In conclusione:
- Forti litigi nei dibattiti che divengono scontro fra teorie ed accuse di disinformazione.
- Sospetti di infiltrazioni per deviare il proprio lavoro da parte di entrambi e minare la "ricerca" della verità.
- Sospetti di uccisioni per scoraggiare i ricercatori.
- Coro greco che fa da cassa di risonanza copiando e ripetendo gli articoli degli uni o degli altri.
- Infine separazione consensuale della vecchia Scholars for 911 Truth (St911) in due nuovi siti web&movimenti che fanno riferimento a diverse figure centrali (Stj911.com Steven Jones anti-Wood e 911Scholars.org Fetzer pro-Wood).
Ciao Mother
RispondiEliminaleggo nelle tue conclusioni il discorso sui sospetti delle uccisioni.
Naturalmente piu' in piccolo ma sul sito su cui scrivi trovo una nota a destra che recita :
"Due to the aggressive and intrusive behavior of some conspiracy theorists, some of these experts have chosen to remain anonymous."
Secondo me anche questo é un modo per lanciare sospetti , a leggerla cosi' si direbbe che gli esperti devono mantenere l'anonimato perché vengono costantemente minaccîati dai cospirazionisti.
L'importante sembra lanciare sempre sospetti , sia su un sito che su altri...
Divide et impera
Mah
Saluti
" * Forti litigi nei dibattiti che divengono scontro fra teorie ed accuse di disinformazione.
RispondiElimina* Sospetti di infiltrazioni per deviare il proprio lavoro da parte di entrambi e minare la "ricerca" della verità.
* Sospetti di uccisioni per scoraggiare i ricercatori.
* Coro greco che fa da cassa di risonanza copiando e ripetendo gli articoli degli uni o degli altri.
* Infine separazione consensuale della vecchia Scholar for 911 Truth (St911) in due nuovi siti web&movimenti...
In conclusione... paranoia pura! Adesso dubitano e si accusano anche fra gli stessi complottisti. Mah...
Sonotalmente innamorati ognuno delle proprie teorie, da non dar piùascolto non solo alla voce della ragione, ma nemmeno ai loro "colleghi".
Cavolo Mother, io non sono certo George Clooney, ma era proprio necessario mettere la seconda foto?
RispondiEliminaPubblicare la foto è un complotto (riuscito) per rendere invisa la persona ritratta ai nostri occhi :D
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaA parte la foto della Wood... e il suo diagramma con le palle da biliardo che, ahimé, ha avuto molto successo...
RispondiEliminaInsomma quello di Judy Wood e di M. Zebhur diviene un indubbio sostegno, interno alla Scholars for Truth (st911), a quanto calcolato dal NIST come proiezione del calore sviluppato all'interno del WTC a seguito degli incendi.
occhio che qua parli di calore (ovvero energia) e poi metti un'immagine prodotta dal NIST con le temperature (dell'aria) degli incendi...
L'avesse fatto Mazzucco, probabilmente qualcuno gli avrebbe dedicato un thread 'ipse dixit' o 'la fisica del bar dello sport 2'
G.Baltar
beh da adesso, nonostante l'eliminazione del commento, l'autore è un pò meno anonimo :D
RispondiEliminaInsomma quello di Judy Wood e di M. Zebhur diviene un indubbio sostegno, interno alla Scholars for Truth (st911), a quanto calcolato dal NIST come proiezione del calore sviluppato all'interno del WTC a seguito degli incendi.
RispondiEliminaocchio che qua parli di calore (ovvero energia) e poi metti un'immagine prodotta dal NIST con le temperature (dell'aria) degli incendi...
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Hai ragione calore e temperatura non sono la stessa cosa.
Sono tuttavia legati dai fenomeni di convezione e conduzione in un sistema aperto non ciclico quale un incendio in un edificio, con produzione di calore per reazione esotermica di combustione (con relative equazioni differenziali a descrivere il sistema fisico).
Se consideriamo anche le semplici condizioni al contorno con cui tarare il sistema, ne risulta un necessario legame fra potenza combustibile (o meglio calore estraibile dalla reazione di combustione che si stima sia avvenuta nei piani impattati) ed evoluzione delle temperature dell'aria, dei prodotti di combustione e negli elementi strutturali.
Per correttezza comunque correggo in "proiezione della temperatura sviluppata"
Usa-free, il commento è stato eliminato perchè non corretto, altrimenti lo lasciavo
^_^
Questione foto Wood: non avevo nessun interesse nel postare l'una o l'altra foto della Wood (ne conosco solo due, una con Lei in giacca, ed una vestita più casual). Che sia bella o brutta a me non fa nè caldo nè freddo...
Preferite questa foto?
http://farm1.static.flickr.com/230/512176323_7aaa9f934f_o.jpg
Saluti
Una foto con un sacco di patate di sopra non ce l'hai? :)
RispondiEliminaUna foto con un sacco di patate di sopra non ce l'hai? :)
RispondiElimina------------
Sono contrario al Burqa
^_^