di Hammer e Zeus Blue
Nella notte del 4 maggio 1988, la città di Los Angeles fu colpita da uno dei più gravi casi di incendio che il Los Angeles City Fire Department si sia mai trovato a fronteggiare: il rogo dell'edificio denominato First Interstate Bank.
L'edificio, sopravvissuto al fuoco e oggi noto come Aon Center, fu interessato dalle fiamme per quasi quattro ore. Di probabile natura elettrica, l'incendio si sviluppò al dodicesimo piano e si estese verticalmente fino al sedicesimo; successivamente un incendio secondario di minor entità si propagò anche al ventisettesimo piano tramite i cavi dell'impianto elettrico, ma si autoestinse per mancanza di ossigeno.
Il First Interstate Bank, all'epoca l'edificio più alto della città e dell'intero stato della California (fu superato l'anno successivo dalla US Bank Tower), è costituito da una struttura in acciaio con colonne perimetrali e core centrale, come mostrato dall'immagine a destra. Rispetto ad altri casi, quindi, per il tipo di stuttura non è troppo azzardato paragonarlo al World Trade Center.
Il confronto delle dimensioni dei due edifici è mostrato dall'immagine a sinistra, ottenuta dal sito Skyscraperpage.com.
La differenza tra gli incendi occorsi negli edifici è però molto importante. Innanzitutto sul First Interstate Bank non si schiantarono aerei; gli impatti dei velivoli sulle Torri Gemelle, invece, causarono l'immediata rottura di un'estesa parte delle colonne portanti, sia esterne che interne. Le immediate conseguenze furono la redistribuzione del peso di tutta la parte sovrastante al punto di impatto su un numero di colonne minore di quello previsto e gravi danni alle protezioni antincendio delle colonne portanti. Al contrario, secondo il Rapporto Ufficiale della Federal Emergency Management Agency, le protezioni antincendio delle colonne del First Interstate Bank protessero la struttura in modo particolarmente efficace, scongiurando il rischio di collasso strutturale.
Un'altra diversità fondamentale è correlata alla rapida propagazione dell'incendio. Mentre nel First Interstate Bank si innescò probabilmente per un guasto elettrico, nelle due torri del World Trade Center si riversarono circa 38.000 litri di carburante, che causarono vasti incendi nell'arco di pochi minuti non solo nei quattro piani colpiti ma anche in quelli inferiori per la diffusione di carburante attraverso le trombe degli ascensori.
Una differenza di proporzioni enormi rispetto al confronto e alle conclusioni proposte dai sostenitori del complotto. La sottovalutazione del "problema" carburante è stata confermata anche da Leslie Robertson, uno dei progettisti delle Twin Towers. L'ingegnere ha dichiarato che nei calcoli dei progetti si era tenuto conto della possibilità dell'impatto di un Boeing 707, ma non erano state considerate le conseguenze derivanti dal carburante.
Gli ingegneri, infatti, si basavano sulla previsione di un impatto accidentale, come nel caso dell'Empire State Building; all'epoca della progettazione non era certamente preventivabile un attacco deliberato.
Vi è un'ultima considerazione da fare a proposito degli incendi dei tre edifici: la tempestività e le condizioni d'azione dei vigili del fuoco. Nel First Interstate Bank, come si apprende dal rapporto citato in precedenza, il massiccio intervento dei pompieri fu particolarmente efficace. Il fuoco venne fronteggiato su tutti i piani interessati dalle fiamme grazie all'agibilità delle scale centrali.
Non sappiamo, e non sapremo mai, quanto furono in grado di fare i vigili del fuoco al World Trade Center, ma sappiamo con certezza che gli incendi non erano localizzati ai piani inferiori e non interessarono soltanto quattro piani. Gli operatori dovettero salire ben 94 piani nella Torre Nord e 78 nella Torre Sud per raggiungere la zona di origine degli incendi, carichi delle loro pesanti e ingombranti attrezzature.
Lo stesso rapporto ufficiale sull'incendio del First Interstate Bank descrive la fatica fisica dei pompieri nel sostenere il peso dell'equipaggiamento come uno dei punti critici dell'intervento.
Possiamo immaginare quanto fosse più difficoltoso salire rampe di scale quasi 10 volte più lunghe, mentre una moltitudine di persone scendeva lungo le stesse scale. E' lecito ritenere, perciò, che l'azione negli incendi delle Torri Gemelle risultò molto meno efficace ed è possibile, e forse probabile, che sarebbe stata una battaglia persa anche nel caso in cui gli edifici non fossero crollati.
Sebbene il confronto strutturale tra i due edifici mostri analogie, i due incendi furono profondamente diversi. Il First Interstate Bank non può quindi costituire un precedente su cui basare la conclusione che le Torri del World Trade Center non sarebbero dovute crollare.
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