Alcuni sostenitori delle ipotesi di complotto affermano che i quattro aerei dirottati l'11 settembre erano radiocomandati: non c'era a bordo nessun dirottatore, e tutto era coordinato da una regia occulta esterna. Questa affermazione viene fatta, per esempio, da Thierry Meyssan nel programma televisivo The Meyssan Conspiracy di Channel Four.
Spesso i complottisti usano l'esempio del Global Hawk, velivolo militare radiocomandato (nella foto qui accanto, come "prova" di questa affermazione. Alcuni, come Christopher Bollyn e Eric Hufschmid, si spingono addirittura ad affermare che l'aereo che colpì il Pentagono era proprio un Global Hawk.
Non vi è dubbio sull'esistenza dei velivoli radiocomandati utilizzati militarmente: il Globak Hawk citato dai complottisti è soltanto uno dei vari modelli di UAV (Unmanned Aerial Vehicle) pubblicamente documentati da tempo. Né vi sono dubbi sul fatto che la Nasa già negli anni Ottanta del secolo csorso abbia radiocomandato un Boeing 707 durante una serie di test per valutare un nuovo carburante meno incline ad incendiarsi in caso d'impatto (con risultati fallimentari).
Tuttavia questo non prova affatto che gli aerei dell'11 settembre fossero radiocomandati. Il fatto che una cosa si possa fare in un determinato contesto non dimostra che è stata fatta in un altro contesto completamente differente. E' semplicemente un'ipotesi, per la quale i complottisti non hanno la benché minima prova. Non un testimone, un pezzo di radiocomando, un segnale radio anomalo captato da un radioamatore, niente.
Alla stessa stregua, potremmo ipotizzare che gli aerei fossero pilotati da una banda di nani intrufolatisi di nascosto: in entrambi i casi avremmo la stessa quantità di prove, ossia zero.
Anche l'affermazione secondo la quale gli aerei di linea sono da tempo dotati di un radiocomando d'emergenza è una bufala: se così fosse, non si verificherebbero incidenti aerei come quello del 14 agosto 2005 a un Boeing 737 della Helios, in Grecia, nel quale i piloti persero conoscenza per un guasto al sistema di pressurizzazione del velivolo e l'aereo proseguì lungo la propria rotta fino a precipitare quando finì il carburante. Se ci fosse stato questo ipotetico radiocomando, sarebbe stato utilizzato per far atterrare l'aereo.
Alcuni complottisti ribattono che il radiocomando esiste, ma è segreto e per mantenerlo tale non lo si utilizza neppure nelle emergenze disperate come quella citata sopra. Ma in tal caso, se è così top secret, come mai i complottisti ne sono a conoscenza e ne spiattellano ai quattro venti la notizia?
Il problema di fondo è che è molto facile inventare un'ipotesi; è molto, molto più difficile smentirla. Per questo l'onere della prova sta a chi sostiene l'ipotesi. Chiunque può svegliarsi una mattina e dire "esistono aerei radiocomandati, quindi i voli dirottati l'11 settembre 2001 erano radiocomandati". Dimostrare che si sbaglia richiede invece un lavoro enorme.
Per capire quanto sia sbilanciato il confronto, basta calare la teoria complottista in un altro contesto: se io dico che esistono gli aerei di linea ed esistono gli aerei radiocomandati e quindi il volo Milano-Napoli del 19 agosto 1997 era radiocomandato, come fate a smentirmi?
Sta quindi ai complottisti portare prove delle loro affermazioni. In mancanza di queste prove, la teoria del radiocomando è aria fritta.
E' di dominio pubblico un filmato nasa datato 1984 di un boeing 720 modificato che viene fatto schiantare con a bordo un equipaggio di crash test dummies. Se l'avionica dei moderni aerei è totalmente computerizzata (cf. autopilota), cosa costa aggiungere la "feature" del volo telecomandato? per nasa/militari sono comunque noccioline... Aggiungo che non credo alla teoria dei voli telecomandati.
RispondiEliminaVero. Dal punto di vista dell'avionica, la cosa è piuttosto banale e ci sono già state delle sperimentazioni su velivoli cargo di linea.
RispondiEliminaMa il problema è che i piloti comprensibilmente vogliono l'ultima parola e non sono disposti a delegare la gestione delle emergenze a una macchina, e i passeggeri non sono disposti a viaggiare su aerei comandati automaticamente.
Il DHS ha spinto più volte per l'installazione almeno di un "override" in grado di prendere i comandi da remoto di un aereo dirottato, ma i rischi e i costi sono troppo alti.
Salve, forse dico una cosa stupida (non sono un esperto di aeronautica) ma ragionando solo con la logica, per smentire l'idea degli aerei radiocomandati, non basterebbe citare le comunicazioni avvenute fra torri di controllo e aereo??
RispondiEliminaNo, perchè immagino sia chiaro che se qualcuno sostiene che gli aerei erano radiocomondati, deve per forza di cose sostenere anche che gli aerei erano VUOTI, perchè il pilota si sarebbe ovviamente accorto se l'aereo cambiava rotta da solo e non rispondeva ai suoi domandi.
Poi c'è il fatto del transponder : è possibile spegnerlo da terra?
Comunque, credo che quello che farebbe crollare definitivamente anche questa teoria sarebbe semplicemente questo : esiste un video, delle foto, o una qualsiasi prova concreta che dimostri che i passeggeri erano all'imbarco e sono saliti sull'aereo?
No, perchè dico, secondo me, per un ragionamento puramente logico (ribadisco che non sono un esperto di aeronautica) questa cosa smentirebbe in partenza l'ipotesi del radiocomando.
non basterebbe citare le comunicazioni avvenute fra torri di controllo e aereo??
RispondiEliminaNo, perché i complottisti direbbero che sono state falsificate anche quelle. Per loro, anche i controllori di volo fanno parte del Grande Complotto.
se qualcuno sostiene che gli aerei erano radiocomondati, deve per forza di cose sostenere anche che gli aerei erano VUOTI, perchè il pilota si sarebbe ovviamente accorto se l'aereo cambiava rotta da solo e non rispondeva ai suoi domandi.
Non necessariamente. I complottisti possono argomentare che i passeggeri salirono a bordo e poi il radiocomando entrò in azione.
Poi c'è il fatto del transponder : è possibile spegnerlo da terra?
No, assolutamente.
esiste un video, delle foto, o una qualsiasi prova concreta che dimostri che i passeggeri erano all'imbarco e sono saliti sull'aereo?
Che io sappia, no.
Comunque i motivi per i quali la teoria del radiocomando è insensata sono di tutt'altro ordine tecnico e logico, ma con i complottisti più ottusi non servono né la tecnica né la logica. Loro già credono di sapere tutto, per cui non t'ascoltano.