Il 15 aprile del 2013 due ordigni esplosivi realizzati con pentole a pressione, chiodi, pezzi di ferro e sfere metalliche esplosero a distanza di dodici secondi vicino alla linea del traguardo della maratona di Boston, gara podistica organizzata annualmente in occasione del Patriot's Day. I perpetratori dell'attacco furono i fratelli Tamerlan e Džochar Tsarnaev, il primo dei quali fu ucciso dalla polizia quattro giorni dopo l'attentato, mentre il secondo è attualmente detenuto ed è stato condannato alla pena capitale nel 2015.
Nonostante le indagini abbiano individuato i responsabili, in rete sono nate numerose teorie del complotto secondo cui l'attentato sarebbe un inside job, come accade in occasione di tutti gli attentati di matrice islamica in Europa o in America. Queste teorie non reggono a un minimo di analisi critica e spiegare che si tratta di menzogne fantasiose e infondate dimostra ciò che i complottisti vorrebbero negare: cioè che il terrorismo islamico esiste e colpisce veramente. Non sono i governi a compiere questi atti, ma le organizzazioni terroristiche; lo hanno fatto a New York, Washington e Shanksville nel 2001, a Boston nel 2013 e molte altre volte in vari luoghi del mondo.
Le teorie alternative sull'attentato di Boston vogliono che cinque delle persone coinvolte nella strage siano in realtà attori il cui scopo era quello di far apparire i danni causati dagli esplosivi maggiori di quanto siano stati in realtà. Le cinque persone indicate dal complottisti sono il soccorritore Carlos Arrendono e i feriti Jeff Bauman, Christian Williams (chiamato dai complottisti hoody guy [sic], per via della felpa con cappuccio che indossava il giorno dell'attentato), Redcoat (così soprannominata per via del giubbotto rosso che indossava) e Nicole Gross.
Nella prima foto da sinistra, stesi a terra, Redcoat e Christian Williams; nella foto centrale, Carlos Arredondo e Jeff Bauman; nella terza foto, Nicole Gross. |
Le teorie complottiste si sono sviluppate da analisi effettuate in parte sulle foto pubblicate dal fotografo Benjamin Thorndike (le cui versioni originali sono disponibili a questo indirizzo) e su altre riportate da varie testate online.
Nella prima delle foto proposte dai complottisti (riportata di seguito, l'evidenziazione è nostra), questi sostengono che hoody guy appena dopo l'esplosione indossi gli occhiali da sole per nascondere la propria identità. Va anzitutto considerato che l'identità dell'uomo è ben nota: si tratta come già detto di Christian Williams, circostanza che i complottisti non sono stati in grado di verificare nonostante basti una semplice ricerca con Google e nonostante l'identità dell'uomo sia nota già dal 2013.
Inoltre non è per nulla strano che Williams abbia indossato gli occhiali dopo l'esplosione, in primo luogo per proteggersi gli occhi da oggetti proiettati dall'esplosione stessa, in secondo luogo per avere le mani libere e potersi divincolare dal groviglio di corpi in cui si trova. In ultimo, se Williams avesse voluto nascondere la propria identità avrebbe indossato gli occhiali prima dell'esplosione e non dopo, quando fotografi e passanti stavano scattando foto dell'evento drammatico.
Analizzando le foto successive i complottisti passano a sostenere che Williams e Redcoat sembrano stranamente poco sporchi del sangue di Bauman, che ha appena perso entrambe le gambe nell'esplosione.
In realtà i complottisti ignorano un dettaglio molto evidente: ingrandendo l'immagine emerge chiaro che Redcoat si ritrova sull'addome brandelli della gamba di Bauman mutilato. Il dettaglio è visibile in questa immagine.
Per quanto riguarda la presenza di sangue sulla scena va precisato che Bauman, cioè la persona che verosimilmente ha perso più sangue, si trova sotto agli altri dopo l'esplosione. Infatti il suolo sotto di loro è coperto da copiose quantità di sangue, come si vede in alcune foto come questa o questa. Francamente l'obiezione dei complottisti in questo caso è incomprensibile.
Le fonti che sostengono la teoria del false flag sostengono anche che Williams non mostrerebbe particolari ferite nelle foto. In realtà dalle fotografie non si capisce chiaramente, ma Williams riportò notevoli danni a una mano, che risultò parzialmente scuoiata. Dalle stesse foto indicate dai complottisti, di cui riportiamo di seguito il dettaglio, si vede chiaramente che Williams tiene la mano sinistra sospesa, non appoggiandola da nessuna parte in una posizione estremamente innaturale per chiunque abbia una mano sana.
Inoltre, in seguito all'attentato Williams e la moglie avviarono una campagna di raccolta fondi per pagarsi le spese mediche; dalle foto pubblicate in tale occasione si vedono chiaramente i due ricoverati all'ospedale, i danni riportati alle gambe da entrambi e la mano bendata di Williams. Il fantomatico complotto deve quindi necessariamente includere anche lo staff dell'ospedale.
Come anticipato, anche il soccorritore Carlos Arredondo viene accusato dai complottisti di aver mentito e di essere anch'egli parte della recita. Il motivo per cui Arredondo viene accusato di falso è che non si sarebbe precipitato a soccorrere Bauman, come dichiarato in un'intervista, ma avrebbe perso tempo, in quanto nella foto precedente (di cui riportiamo di seguito un dettaglio) lo si vede vicino alla barriera che separa il marciapiede dalla carreggiata e altre foto (tra cui quella che segue a destra) lo mostrano poco dopo impegnato nell'atto di abbattere la medesima barriera. Premettiamo che questa teoria è completamente inconsistente; quand'anche Arredondo avesse perso tempo e dichiarato il falso, non si capisce come questo indicherebbe che lo stesso Arredondo sia uno dei cospiratori.
Per capire meglio gli spostamenti di Arredondo, dobbiamo anzitutto considerare la scena dove è avvenuta l'esplosione. Come si vede dall'immagine seguente, che ritrae il momento della prima esplosione avvenuta tra i numeri civici 671 e 673 di Boylston Street, gli spalti si trovano nell'area a sinistra rispetto alla carreggiata principale dove si svolge la maratona, mentre la bomba è esplosa nella zona di destra dove il pubblico era libero di spostarsi a piedi.
Al momento dell'esplosione Arredondo si trovava sugli spalti (cioè a sinistra nella foto), e dopo la detonazione saltò la recinzione che li delimitava e attraversò rapidamente la strada arrivando alla barriera che delimitava l'area dove era stata posizionata la bomba.
Come mostrato in un'altra foto su cui si accaniscono i complottisti (di cui di seguito riportiamo il dettaglio ingrandito), una volta giunto nella zona dove era avvenuta l'esplosione Arredondo dapprima si fermò un attimo, probabilmente per capire dove il suo aiuto sarebbe stato maggiormente richiesto, e poi iniziò ad aiutare nella rimozione della barriera al fine di facilitare l'arrivo dei soccorsi e il trasporto dei feriti, operazioni che avrebbero dovuto svolgersi attraverso la strada principale dove fino a poco prima si stava svolgendo la maratona.
Riguardo alla foto che mostra Arredondo fermo vicino alla barriera, i complottisti sostengono che l'uomo indichi verso di sé con la mano destra, come se stesse ricevendo istruzioni su cosa avrebbe dovuto fare. In realtà dalla foto si vede che la mano di Arredondo non è chiusa a pugno e il suo indice non è teso verso di sé, Arredondo quindi non si sta indicando; di nuovo, però, va notato che la teoria complottista è completamente folle. I complottisti ci stanno dicendo che Arredondo è un cospiratore e che non sa cosa deve fare una volta arrivato nelle vicinanze dell'esplosione e che deve attendere indicazioni lì stesso. Inoltre abbattere la barriera non è una perdita di tempo, ma è parte stessa della sua operazione di soccorso; infatti una volta arrivato lì, la cosa più importante che Arredondo dovette fare fu facilitare l'accesso dei paramedici e del personale di soccorso.
I complottisti dedicano anche parte della loro fantasia a Jeff Bauman, che secondo loro non sarebbe rimasto ferito durante l'attentato ma sarebbe arrivato lì già senza le gambe per prendere parte alla recita. Le prove sarebbero, secondo i complottisti, che nelle immagini da loro analizzate il sangue sparso a terra sembra finto, che Bauman fu rimosso in carrozzina e non in barella, senza un lenzuolo o coperta che gli coprissero gli arti mutilati, e che durante il trasporto non perse sangue.
Anzittutto va sottolineato che tutte le foto di Bauman successive all'esplosione mostrano l'uomo con le tibie esposte. I complottisti stanno quindi sostenendo che Bauman, mutilato prima degli attentati, andasse in giro abitualmente con le tibie esposte. Inoltre l'asserzione secondo cui le macchie di sangue sembrerebbero innaturali è del tutto priva di senso. Ci sono molte foto che mostrano larghe pozze di sangue (alcune delle quali abbiamo già linkato in precedenza) e non ci vediamo nulla di sospetto.
Anche per quanto riguarda il trasporto di Bauman in carrozzina, non vediamo cosa ci sia di misterioso. Bauman era tra i feriti più gravi e la carrozzina si muove più velocemente di qualunque barella, che deve essere portata da due persone. Il motivo per cui l'uomo non sanguina, e per cui non è stato coperto, è più che ovvio: durante il trasporto Arredondo gli chiude con le dita l'arteria femorale per evitare che muoia dissanguato, come si vede chiaramente da foto come questa.
In ultimo, i complottisti si stupiscono che Bauman possa piegare il ginocchio. Di nuovo, non si capisce come anche questo possa essere indizio di una cospirazione, comunque sia le gambe di Bauman sono state mutilate sotto al ginocchio per cui non si capisce perché dovrebbe essere strano che le possa piegare.
La fantasia dei complottisti non risparmia neanche Nicole Gross, ritratta in un'iconica foto a terra con lo sguardo perso nel vuoto avanti a sé. Secondo i complottisti i danni riportati dalla donna secondo i media, come una frattura a una caviglia, una lesione del tendine d'Achille e due fratture alla braccia, sarebbero fasulli, in quando Nicole nella foto appare secondo loro perfettamente sana e in grado di reagire.
I complottisti a tal proposito ignorano che sicuramente la Gross si è trovata nell'onda d'urto dell'esplosione perché nella foto si trova seduta su del sangue non suo (verosimilmente di Bauman), ha gli abiti strappati (sia i pantaloni, sia le maniche della felpa) e almeno una delle due scarpe le è stata sfilata dalla caduta. Quindi sicuramente la donna ha riportato delle ferite, e se fosse stata un'attrice parte di una cospirazione si sarebbe tenuta a distanza dall'esplosione. Inoltre anche in questo caso, in rete si trovano facilmente molte foto di Nicole Gross all'ospedale dopo l'attentato e di nuovo medici e infermieri dovrebbero essere parte della cospirazione. In ultimo, guardando proprio la foto su cui si accaniscono i complottisti si vede chiaramente che la donna ha numerose ferite alle gambe.
Come nel caso dell'11/9 anche analizzando le teorie del complotto sull'attentato di Boston non ci si trova davanti a nessun valido motivo per credere al false flag. Infatti questa breve analisi conferma che le teorie del complotto riguardanti gli attentati di Boston sono frutto di teorie preconcette basate nella migliore delle ipotesi su estrema superficialità.
Readcoat (così soprannominata per via del giubbotto rosso che indossava)
RispondiEliminaCredointendessi Redcoat, non Readcoat.
Mauro, certo, grazie.
RispondiEliminaHo corretto.
Refuso: "quand'anche Arredondo avesse perso tempo e dichiarato il falso, non si capisce come questo indicherebbe che lo stesso Arredondo sia UNA dei cospiratori."
RispondiEliminaDal resto dell'articolo Arrendondo pare essere un "lui".
Corretto. Grazie!
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