2009/09/08

Osama bin Laden e il messaggio del 12 novembre 2002

di John - www.crono911.org. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Di tanto in tanto rispunta – anche tra i commenti a questo blog – la teoria complottista che i messaggi di Osama bin Laden, sia video che audio, sarebbero dei falsi, confezionati dalla CIA o altri servizi segreti occidentali allo scopo di perpetuare un clima di terrore che ha avuto il suo apice negli attentati dell'11 settembre 2001.

A dire il vero la teoria contraddice altre affermazioni degli stessi complottisti, secondo cui al-Qaeda e bin Laden sarebbero stati creati e foraggiati dagli stessi servizi segreti occidentali.

Vien da chiedersi, infatti, per quale ragione la CIA dovrebbe falsificare i messaggi di bin Laden, se quest'ultimo è sul suo libro paga.

Ma lasciamo da parte la logica e vediamo qual è l'appiglio di simili teorie.

In sostanza, al centro della questione (come dimostra questo articolo del giornalista complottista Maurizio Blondet) ci sarebbe un messaggio attribuito a bin Laden e diffuso dall'emittente al Jazeera il 12 novembre 2002.

Questo messaggio sarebbe stato dichiarato "falso al 95%" da esperti dell'istituto scientifico svizzero Dalle Molle, con sede a Losanna, dopo uno studio commissionato da un'emittente televisiva francese.

Bene, per prima cosa partiamo dal messaggio "incriminato", di cui è disponibile la trascrizione sul sito della BBC.

Notiamo subito che il messaggio è solo audio, non video, e si apre con queste parole:

In the name of God, the merciful, the compassionate, from the slave of God, Osama Bin Laden, to the peoples of the countries allied with the tyrannical US Government:

Come si vede, l'annuncio attribuisce il messaggio a Osama bin Laden ("dal servitore di Allah, Osama bin Laden, ai cittadini dei paesi alleati al governo tiranno americano"), ma questo da solo non consente di affermare che il messaggio sia materialmente letto dallo sceicco e non, per esempio, da un suo portavoce.

Appena poco più avanti il messaggio afferma:

The incidents that have taken place since the raids on New York and Washington up until now – like the killing of Germans in Tunisia and the French in Karachi, the bombing of the giant French tanker in Yemen, the killing of marines in Failaka [in Kuwait] and the British and Australians in the Bali explosions, the recent operation in Moscow and some sporadic operations here and there – are only reactions and reciprocal actions.

In sostanza, dice che gli attentati avvenuti dopo i fatti di New York e Washington sono una reazione alle azioni dei paesi occidentali.

Bene, questo è l'unico riferimento ai fatti dell'11 settembre, ed è un riferimento generico e indiretto, perché finalizzato a motivare gli attentati terroristici avvenuti dopo quell'evento.

Già questa circostanza basterebbe a considerare il messaggio piuttosto "off topic" rispetto alla questione 11 settembre, ma andiamo oltre.

Esaminiamo l'archivio dell'Istituto Dalle Molle (più propriamente, Institut Dalle Molle d'Intelligence Artificielle Perceptive, Idiap.ch) alla ricerca dello studio commissionato dalla televisione francese, ma di esso non si trova alcuna traccia, a parte questo frammento reperito tramite Google e una citazione in un resoconto delle attività del 2002:

In late November, IDIAP was asked by French TV channel France 2 to analyse the latest recording of Ben Laden. Following the announcement that the recorded voice may not be that of Ben Laden, IDIAP was featured on many TV and radio stations, newpapers, online magazines, etc. The press release is available at
http://www.idiap.ch/pages/press/bin-laden-eval.pdf.


Il link citato nel resoconto, tuttavia, non è valido. L'assenza dello studio non solo non permette di verificarne i contenuti e i metodi e criteri adottati, ma nemmeno permette di stabilire se sia uno studio ufficiale dell'Istituto o una semplice consulenza fornita da alcuni dei suoi membri: niente di niente. Se i lettori dispongono dello studio completo o sanno dove reperirlo, saremo ben lieti di acquisirlo ed esaminarlo.

Dobbiamo quindi affidarci a notizie di fonte giornalistica, con tutte le incertezze e le imprecisioni che ne derivano: del resto, pare proprio che anche i complottisti si siano affidati solo a questo genere di fonti.

Leggiamo quindi un altro articolo della BBC, che spiega:

Researchers in Switzerland have questioned the authenticity of the recent audio recording attributed to Osama Bin Laden. A team from the Lausanne-based Dalle Molle Institute for Perceptual Artificial Intelligence, Idiap, said it was 95% certain the tape does not feature the voice of the al-Qaeda leader.

US intelligence officials have said they believe the recording – broadcast on the Arabic al-Jazeera television channel earlier this month – was almost certainly that of Osama Bin Laden. If verified, it would provide the first evidence in a year that Bin Laden survived the American-led bombing campaign in Afghanistan.

Prudence

The review of the tape was commissioned by France-2 television and its findings were presented by the institute's director, Professor Herve Bourlard. Mr Bourlard said the institute had compared the voice on the tape with some 20 earlier recordings allegedly made by Bin Laden.

"It could be an impostor," said one of Mr Bourlard's colleagues at Idiap, Samy Bengio, quoted by the French news agency AFP.

He said the system they had used was difficult to tamper with – the al-Jazeera tape was sufficiently different from other Bin Laden recordings as to raise doubts.

Dunque l'analisi avrebbe comparato il messaggio con altri 20 messaggi precedenti di bin Laden.

A questo punto, però, ammesso che il messaggio sia un falso, si deve però anche concludere che i precedenti 20 sono autentici!

Ma non è tutto. I giornalisti di AFP hanno citato un'affermazione di Samy Bengio, esperto del Dalle Molle: "Potrebbe essere un impostore".

L'affermazione sembra confermare i risultati presentati dal Dalle Molle, ma da altre fonti giornalistiche apprendiamo che Bengio, nella sua intervista, dice anche:

In order to have an irrefutable conclusion, you would need around 100 recordings of Bin Laden. They only had 20, and of poor quality.


Ossia:

Per averne la certezza, servirebbero circa 100 registrazioni di bin Laden. Loro ne avevano solo 20 e di cattiva qualità.

Quindi Bengio ha in realtà sottolineato l'incertezza delle conclusioni dei suoi colleghi, evidenziando che l'analisi si è basata su un campione insufficiente, sia per quantità che per qualità, di registrazioni.

Forse è questa la ragione per cui l'istituto svizzero si è rifiutato di fare altre analisi del genere e non ha pubblicato quello studio, di fatto sottraendolo a quel processo di verifica della comunità tecnica e scientifica che costituisce presupposto essenziale per la validità di qualsiasi ricerca.

Quindi, anche volendo mettere da parte la logica e la circostanza che questo fantomatico studio non si trova, le conclusioni diffuse dai media appaiono una semplice boutade contestata dagli stessi esperti del Dalle Molle.

Ma non finisce qui.

Da un servizio di Rai News24 apprendiamo che nella circostanza Yeslam bin Laden, uno dei fratelli di Osama bin Laden, ha dichiarato:

Riconosco quella voce. E' mio fratello Osama.... Non ne sono sicuro al cento per cento ma direi di sì, direi che i messaggi trasmessi nei mesi scorsi sono autentici. Quella sembra proprio la voce di mio fratello Osama.

Vero anche che Yeslam ha aggiunto di non vedere Osama dal 1981, ma la sua affermazione è in ogni caso un ulteriore affondo contro la tesi che i messaggi dello sceicco siano dei falsi.

Tra l'altro, le parole di Yeslam fanno riflettere sul fatto che Osama ha oltre 50 tra fratelli e sorelle, che non sono mica pochi, e nessuno di essi – per quanto ci risulta – ha mai smentito un video o un messaggio audio attribuito con certezza al capo di al-Qaeda.

Qualcosa vorrà pur dire...

L'intera vicenda, come abbiamo detto, ha ben a poco a che vedere con i fatti dell'11 settembre e con la responsabilità di Osama bin Laden, non dimostra nulla di significativo (il messaggio è solo audio e potrebbe essere stato letto da un portavoce) e non dimostra nemmeno che quel messaggio è un falso e che chi lo ha letto è persona diversa da bin Laden.

Tuttavia essa è utile per riflettere sull'opportunità che le notizie di fonte giornalistica siano sempre verificate e contestualizzate da elementi oggettivi, prima di trarne conclusioni assolute e affrettate.

In mancanza di elementi oggettivi è bene integrare le informazioni giornalistiche con più fonti e separare la cronaca nuda e pura (diretta cognizione del reporter) dalle opinioni, valutazioni, ipotesi, conclusioni, illazioni e dicerie con le quali molto spesso i mass-media condiscono i fatti di cui riferiscono.

Infatti nella vicenda appena esaminata potremmo dire che i fatti senz'altro veri sono che un'emittente televisiva ha commissionato uno studio su un audiomessaggio attribuito a Osama bin Laden e che quello studio ha messo in dubbio che lo "speaker" di quel messaggio sia effettivamente Osama bin Laden.

Ma è altrettanto vero che la validità di quello studio è dubbia anch'essa, che lo studio stesso non è disponibile, e che esistono altre indicazioni secondo cui quell'audiomessaggio è autentico.

E questi dati di fatto sono ben diversi da quanto affermato dai complottisti.

7 commenti:

  1. Tanto per sorridere un po'

    E se fosse Yeslam bin Laden il vero organizzatore degli attentati terroristici e ha organizzato un complotto, con la CIA ovviamente, per far ricadere la colpa sul mite e ignaro fratellastro...?

    RispondiElimina
  2. @John: Ma l'istituto Dalle Molle non ha sede a Manno (Lugano)?? Non e' l'IDSIA (Istituto Dalle Molle di Studi sull'Intelligenza Artificiale)??
    A questo punto il testo di Blondet e' ancora piu' inventato se non sanno dove si trova l'IDSIA...

    CIAO CIAO

    RispondiElimina
  3. Dyk,

    Sì, l'IDSIA è a Manno (Lugano), www.idsia.ch.

    "IDSIA is situated near Lugano, a lakeside city in the Italian-speaking canton of Ticino, a region of Switzerland well known for its warm climate and outstanding scenery."

    Praticamente a un tiro di schioppo da casa mia. Sarà un caso?

    Mi risulta che abbia affiliazioni con l'EPFL di Losanna, ma nessuna sede a Losanna. Però non ho fatto ricerche approfondite.

    RispondiElimina
  4. Ah, ecco: il Dalle Molle che c'è a Manno è l'IDSIA (Istituto Dalle Molle di Studi sull'Intelligenza Artificiale).

    L'articolo della BBC parla dell'IDIAP, che è l'Institut Dalle Molle d'Intelligence Artificielle Perceptive, www.idiap.ch.

    Ho aggiornato l'articolo per tenerne conto.

    RispondiElimina
  5. Presumo che non sia stato possibile contattare direttamente il Dalle Molle, giusto?

    RispondiElimina
  6. Rado,

    non ancora, e non so quando lo faremo; è una priorità molto bassa fra le tante.

    Naturalmente chiunque, complottista o debunker o semplice curioso, può contattarlo nel frattempo, ora che ne abbiamo fornito le coordinate.

    RispondiElimina
  7. Se fosse stato l'IDSIA avrei avuto qualche contatto... ;-)

    RispondiElimina