2008/08/31

Intercettazioni impossibili? Basta un computer guasto per mandare in tilt i voli. Nel 2008

di Paolo Attivissimo

Uno degli aspetti psicologici più sorprendenti e ironici del cospirazionismo undicisettembrino è la visione mitica della tecnologia statunitense che hanno i complottisti.

Forse ispirati dalla visione di troppe pellicole hollywoodiane, i sostenitori delle teorie alternative immaginano che gli Stati Uniti dispongano delle tecnologie più sofisticate a ogni angolo di strada, in grado di demolire le Torri Gemelle di nascosto con esplosivi che non lasciano tracce tra le macerie e senza che le esplosioni facciano rumore; di teleguidare gli aerei di linea per dirigerli contro i bersagli; e di intercettare in un battibaleno qualsiasi velivolo dovesse deviare di un trentaduesimo di pollice dalla sua rotta assegnata.

La realtà è assai diversa, come ci conferma una notizia di questi giorni. Nonostante tutto quello che è successo l'11 settembre, ancor oggi il sistema di gestione del traffico aereo negli Stati Uniti è in realtà un colabrodo assoluto che non ha bisogno di attacchi terroristici per collassare.

E' bastato un problema al software di un singolo computer vecchio di vent'anni, il 26 agosto scorso, per paralizzare oltre 600 voli di linea, con i loro sessantamila passeggeri, in tutta la zona orientale degli Stati Uniti. L'intera distribuzione dei piani di volo ai controllori negli USA è infatti basata su due soli computer del National Airspace Data Interchange Network, gestito dalla FAA: uno situato in Georgia nella zona di Atlanta, che si occupa della metà orientale degli USA, e uno a Salt Lake City, che gestisce la metà occidentale.

Senza accesso ai piani di volo di tutti gli oltre 6000 aerei che si trovano in volo mediamente in qualsiasi momento (su 300.000 nell'arco di una giornata tipo), i controllori di volo non sanno dove stanno andando gli aerei né dove devono atterrare e quindi non possono autorizzare al decollo altri aerei. Il collasso del computer orientale ha trasferito il carico di lavoro automaticamente a quello occidentale, che si è sovraccaricato e non è riuscito a gestire tutta la coda di dati. I controllori hanno così dovuto improvvisare, chiamando i piloti via radio e gestendo manualmente i piani di volo.

La sostituzione dei computer fatiscenti del NADIN con server più aggiornati era già stata pianificata da tempo ma non ancora avviata in concreto: il modello di server nuovo era stato scelto tre anni fa, e userà Microsoft Windows. Con buona pace di chi pensa all'ipertecnologia.

E tutto questo nel 2008, a sette anni di distanza dall'11 settembre. L'idea che quattro aerei di linea dirottati, spegnendo il transponder che li localizza, siano riusciti a eludere la difesa aerea statunitense non sembra poi così implausibile quando si conosce la reale consistenza delle risorse tecnologiche che governano gli spazi aerei.

Fonti: Physorg.com, Punto Informatico, Washington Post.

12 commenti:

  1. Interessante anche evidenziare questa frase:
    oltre 6000 aerei che si trovano in volo mediamente in qualsiasi momento!

    Ricordo la mia impressione quando visionai la prima volta l'animazione dei tracciati del volo 77: in quel caos di aerei dovrebbero aver capito che quello era il volo 77...?

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  2. Beh, se il prossimo server sara' basato su Winzozz, mi aspetto che ad un certo punto venga fuori la classica scritta "sconosciuto ha causato un errore sconosciuto in sconosciuto".

    :D

    Saluti
    Hanmar

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  3. Oppure: "Sono stati installati aggiornamenti importanti e Windows è stato riavviato"

    Ma lì ci vuole la complicittà di un Admin pasticcione. O no? O_o :D

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  4. E a seguire:
    Prego inserire il CD di installazione n°2.
    Ma dato che chissa' dove lo avranno imbucato ne vedremo delle belle :P

    Saluti
    Hanmar

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  5. L'articolo mi appare incoerente: parla di un guasto al sistema di controllo del trafifco aereo che non ha niente in comune con l'11 settembre. Un blocco della distribuzione dei piani di volo può costringere ad un enorme rallentamento del traffico, ma l'11 settembre i piani di volo erano distribuiti regolarmente, quindi il sistema funzionava. Qui trovo una conferma a ciò che dicevo anni fa, cioè che anche spegnendo il transponder gli aerei sarebbero rimasti visibili, per quanto privi di identificazione (mode 3A) e di quota (mode C).

    Quindi qui mi si vuole far credere che un controllore sta seguendo un aereo, il quale viene dirottato, spegne il transponder ed il controllore non riesce a seguirlo. Eppure l'aereo continua a comparire esattamente dove era prima (privo di dati identificativi) in mezzo ad altri aerei che mantengono tutti i dati. Se è vero che avete i tracciati ve lo mostro io come si fa. Un bambino sveglio ci riesce. Un controllore distratto può effettivamente perdere l'aereo, ma mi aspetto che venga licenziato. (cosa che non è successa).

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  6. Truman,

    sei un controllore di volo?

    No, vero?

    Quanti aerei segui sul tuo schermo ogni giorno, sapendo che un tuo errore può costare la vita a centinaia di persone?

    Neanche uno, vero?

    E allora come ti permetti di giudicare il lavoro degli altri?

    Tutti uguali, questi cospirazionisti. Credono di essere il Padreterno in tutte le materie dello scibile umano. Solo loro sanno tutto.

    Ti invito caldamente a fare un bagno d'umiltà e a esercitare l'arte del rispettoso silenzio.

    Perché è molto meglio tacere e lasciare il dubbio di essere stupidi, che aprire bocca e dissipare ogni dubbio in proposito.

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  7. @truman:

    Leggi gli altri articoli dedicati al problema del controllo aereo, quel giorno.
    Poi, ne riparliamo.

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  8. Truman,

    il tuo commento è stato rifiutato perché contenente soltanto polemica e insulto.

    Grazie, ma non occorrono ulteriori dimostrazioni di inciviltà.

    Invece di ricorrere alle bambinate, rispondi alle domande che ti ho fatto.

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  9. Io veramente in un altro thread sto facendo le pulci a quello che dice un controllore di volo.

    Il fatto che tu sia incompetente a valutare gli avvenimenti avvenuti, come riscontrabile dai tuoi titoli di studio, non dimostra che anche gli altri siano incompetenti.

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  10. Truman,

    delle pulci che fai altrove non interessa a nessuno.

    Stai eludendo la domanda. Sei un controllore di volo?

    Hai competenza in materia? Perché io posso portare le esperienze dei controllori di volo. Tu?

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  11. Ho competenza in materia (e faccio notare che in altri campi ho dichiarato tranquillamente di non avere competenze).

    Per il resto il mio mestiere preferisco rimanga riservato.

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  12. Gentilmente, spiegami in privato (e preferibilmente documentami) la tua competenza in materia. Hai la mia garanzia di riservatezza professionale come giornalista. Grazie.

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