di Hammer. L'articolo è stato corretto dopo la pubblicazione iniziale.
Una delle argomentazioni preferite dei complottisti è che l'Operazione Northwoods, concepita dal Capo degli Stati Maggiori Riuniti Lyman Lemnitzer al fine di giustificare l'invasione di Cuba, costituisca un importante precedente a sostegno dell'ipotesi che ciò che accadde l'11 settembre 2001 fu un autoattentato per giustificare l'invasione di Afghanistan e Iraq.
Il piano del Generale Lemnitzer prevedeva infatti di organizzare finti attacchi, contro obiettivi statunitensi e di alcuni paesi caraibici, da attribuire al governo cubano al fine di convincere l'opinione pubblica e le Nazioni Unite della necessità di un intervento militare americano a Cuba. Il piano fu rifiutato dal Segretario alla Difesa Robert McNamara e dal Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Ma nonostante l'interesse dimostrato dai teorizzatori di verità alternative, le somiglianze tra questo documento, desecretato nel 1997 a seguito di una richiesta FOIA e da allora pubblicamente disponibile, e l'ipotetico complotto dell'11 settembre 2001 sono davvero poche e il paragone è quantomeno azzardato.
L'operazione Northwoods fu presentata nel marzo del 1962: in piena guerra fredda.
In quegli anni, a causa della nascente alleanza tra Khruscev e Castro, gli Stati Uniti si ritrovarono ad avere un alleato dell'Unione Sovietica a poche centinaia di chilometri dalle proprie coste e inevitabilmente i rapporti tra i due paesi si inasprirono progressivamente.
L'anno prima, nel 1961, gli USA avevano appoggiato uno sbarco di esuli cubani nella Baia dei Porci al fine di tentare la controrivoluzione ai danni del governo di Fidel Castro. Il tentativo fallì, e Cuba, come reazione, strinse i propri legami con l'Unione Sovietica. In risposta a ciò, pochi mesi dopo, il presidente John Kennedy decretò l'embargo nei confronti di Cuba.
La tensione tra i due paesi crebbe costantemente e sarebbe sfociata, nell'ottobre del 1962, nella celebre Crisi dei Missili.
Il piano Northwoods fu dunque proposto in un clima di grande tensione: ciò nonostante venne rifiutato. Un simile clima di "pericolo imminente" non vigeva certo alla fine degli anni '90 e fino a prima dell'11 settembre stesso. Il contesto storico era quindi completamente diverso e meno esasperato: mancavano le condizioni alla base perché si arrivasse a eccessi di questo tipo.
Tra le varie ipotesi proposte dall'operazione Northwoods vi erano:
Come si può facilmente notare, il contenuto dell'Operazione Northwoods è molto meno folle e macchinoso di quanto i complottisti credono che sia accaduto l'11 settembre 2001. Non prevede, ad esempio, lo scambio di grossi aerei con missili, aerei più piccoli, bombe o altre assurdità di questo genere.
Non solo. Le uniche sostituzioni di velivoli previste dall'operazione Northwoods avrebbero comportato lo scambio di aerei con altri aerei uguali: dipinti e numerati appositamente in modo da risultare indistinguibili dagli originali. Questo concetto è espresso e sottolineato molto chiaramente laddove si parla dello scambio di finto volo charter con un aereo telecomandato da abbattere.
Dice infatti il testo dell'operazione descrivendo l'aereo sostitutivo:
La traduzione italiana è la seguente:
L'Operazione Northwoods non prevede nemmeno, in nessuno dei suoi punti, la connivenza di centinaia di civili, pompieri, giornalisti o altre classi di persone.
Se il volo American 77 non si è schiantato al Pentagono, dobbiamo immaginare che i suoi passeggeri si nascondano da qualche parte per non essere trovati e che quindi siano parte della cospirazione. Lo stesso dicasi per i passeggeri del volo United 93, dei pompieri che hanno dichiarato l'imminente crollo spontaneo del WTC7 mentre si trovavano a Ground Zero, dei giornalisti che diedero la medesima notizia in diretta mondiale, dei tecnici di settore che hanno redatto studi sul crollo del World Trade Center. In sintesi, coinvolgerebbe una miriade di civili.
Al contrario, il piano Northwoods non prevede nulla del genere. L'unico punto in cui potrebbe prevedere il coinvolgimento di civili è l'abbattimento di un finto aereo charter. Il piano non specifica chi sarebbero le persone che avrebbero dovuto fingersi passeggeri: forse civili, forse militari. Non è dato di saperlo. Ma anche se si fosse trattato di civili, sarebbero stati un numero esiguo: poche decine, forse. Non certo le centinaia che servirebbero a tenere segreto il complotto dell'11 settembre.
L'Operazione Northwoods fu desecretata nel 1997; ma se negli stessi anni si stava organizzando l'11 settembre, non sarebbe stato più saggio tenerlo nascosto?
Questo interrogativo è senza risposta, a meno che i complottisti ce ne diano una. Sono proprio considerazioni come questa che fanno emergere la totale inconsistenza delle teorie cospirazioniste.
Come accennato, l'Operazione Northwoods viene citata anche dai principali sostenitori italiani di ipotesi di complotto. E' interessante notare come su questo argomento sia Massimo Mazzucco sia Giulietto Chiesa riportino informazioni molto imprecise.
Mazzucco parlò del Northwoods nel suo contributo filmato andato in onda nella puntata di "Matrix" del 7 settembre 2007. In quell'occasione lo definì "un piano della CIA", ma contrariamente a quanto sostenuto di Mazzucco, il Northwoods era un piano architettato dagli Stati Maggiori Riuniti, non certo dalla CIA.
Poco dopo lo stesso Mazzucco asserì che quello intitolato "Justification for US Military Intervention in Cuba" sarebbe uno dei paragrafi del testo. Ma le immagini mostrate dal regista italiano smentiscono quanto egli stesso sta dicendo; la frase citata è infatti l'oggetto ("Subject") dell'intero documento e non di uno dei suoi paragrafi.
L'immagine a fianco, tratta proprio dalla puntata di "Matrix" in questione e con evidenziazione in rosso dello stesso Mazzucco, chiarisce il concetto oltre ogni ragionevole dubbio.
Giulietto Chiesa menzionò il Northwoods nella puntata di "Matrix" dell'11 settembre 2006 e anche nella puntata di "Le Storie" (Raitre) del 31 gennaio 2008.
In quest'ultima occasione l'europarlamentare sostenne che il piano Northwoods prevedeva la sparizione di un aereo facendolo schiantare da qualche parte di nascosto.
Nulla del genere si trova nel piano Northwoods. Al contrario, come già descritto, il piano era quello di scambiare un vero aereo carico di passeggeri con uno vuoto, telecomandato, da abbattere con un velivolo militare.
E' davvero desolante notare come, anche laddove basterebbe la lettura di un documento a chiarire i dubbi, i sostenitori di teorie alternative preferiscano riportare informazioni errate e imprecise. Purtroppo questo è il livello della ricerca a cui ci hanno abituato.
Il caso dell'Operazione Northwoods, nonostante non rappresenti un valido precedente su cui basare le teorie complottiste sull'11 settembre, serve comunque come spunto per alcune riflessioni.
La prima e più ovvia considerazione è che chi vuole ordire un vero complotto che preveda la sostituzione di aerei si preoccupa del fatto che il velivolo sostituto sia esteriormente identico all'originale. I veri cospiratori lo avevano capito già negli anni '60; i complottisti del terzo millennio non lo hanno ancora capito.
Sostituire un velivolo di linea con un oggetto completamente diverso (missili o velivoli considerevolmente più piccoli) è semplicemente assurdo perché nessun testimone oculare cadrebbe nel tranello. Nemmeno il piano Northwoods comprendeva un'insensatezza del genere.
La seconda, naturale, considerazione è che chi vuole ordire un vero complotto (come Lemnitzer, nella foto qui accanto) coinvolge il minor numero di civili indispensabile. Se è possibile, nessuno. Nessun cospirazionista ha ancora spiegato come sarebbe possibile tenere in silenzio la miriade di civili che avrebbero dovuto fingere la propria scomparsa l'11/9/2001. Attendiamo fiduciosi che qualcuno ce lo dica.
L'ultima, inevitabile, riflessione è che il caso dell'operazione Northwoods dimostra proprio che nessun complotto resta segreto all'infinito. Se l'11 settembre fosse davvero una cospirazione, potremmo aspettarci che venga prima o poi desecretata.
Ma se questi sono gli indizi su cui si basa il cospirazionismo, siamo sicuri che quel giorno non arriverà mai.
Una delle argomentazioni preferite dei complottisti è che l'Operazione Northwoods, concepita dal Capo degli Stati Maggiori Riuniti Lyman Lemnitzer al fine di giustificare l'invasione di Cuba, costituisca un importante precedente a sostegno dell'ipotesi che ciò che accadde l'11 settembre 2001 fu un autoattentato per giustificare l'invasione di Afghanistan e Iraq.
Il piano del Generale Lemnitzer prevedeva infatti di organizzare finti attacchi, contro obiettivi statunitensi e di alcuni paesi caraibici, da attribuire al governo cubano al fine di convincere l'opinione pubblica e le Nazioni Unite della necessità di un intervento militare americano a Cuba. Il piano fu rifiutato dal Segretario alla Difesa Robert McNamara e dal Presidente John Fitzgerald Kennedy.
Ma nonostante l'interesse dimostrato dai teorizzatori di verità alternative, le somiglianze tra questo documento, desecretato nel 1997 a seguito di una richiesta FOIA e da allora pubblicamente disponibile, e l'ipotetico complotto dell'11 settembre 2001 sono davvero poche e il paragone è quantomeno azzardato.
Il diverso contesto storico
L'operazione Northwoods fu presentata nel marzo del 1962: in piena guerra fredda.
In quegli anni, a causa della nascente alleanza tra Khruscev e Castro, gli Stati Uniti si ritrovarono ad avere un alleato dell'Unione Sovietica a poche centinaia di chilometri dalle proprie coste e inevitabilmente i rapporti tra i due paesi si inasprirono progressivamente.
L'anno prima, nel 1961, gli USA avevano appoggiato uno sbarco di esuli cubani nella Baia dei Porci al fine di tentare la controrivoluzione ai danni del governo di Fidel Castro. Il tentativo fallì, e Cuba, come reazione, strinse i propri legami con l'Unione Sovietica. In risposta a ciò, pochi mesi dopo, il presidente John Kennedy decretò l'embargo nei confronti di Cuba.
La tensione tra i due paesi crebbe costantemente e sarebbe sfociata, nell'ottobre del 1962, nella celebre Crisi dei Missili.
Il piano Northwoods fu dunque proposto in un clima di grande tensione: ciò nonostante venne rifiutato. Un simile clima di "pericolo imminente" non vigeva certo alla fine degli anni '90 e fino a prima dell'11 settembre stesso. Il contesto storico era quindi completamente diverso e meno esasperato: mancavano le condizioni alla base perché si arrivasse a eccessi di questo tipo.
Il contenuto dell'operazione
Tra le varie ipotesi proposte dall'operazione Northwoods vi erano:
- la diffusione di false voci che accusavano Cuba di trasmissioni radio clandestine,
- la realizzazione di falsi attacchi e disordini contro la base statunitense di Guantanamo,
- il bombardamento di una nave da guerra statunitense in acque cubane,
- l'affondamento (reale o simulato) di barche che trasportavano esuli cubani,
- una campagna terroristica da imputare a comunisti cubani nelle vicinanze di Miami, altre zone della Florida e Washington,
- la distruzione delle coltivazioni di paesi caraibici quali Haiti, Repubblica Dominicana, Guatemala e Nicaragua con ordigni incendiari,
- l'intimidazione di aerei civili e l'abbattimento di velivoli militari statunitensi da parte di F-86 opportunamente dipinti come dei MiG cubani,
- l'abbattimento di un finto aereo civile charter da parte di un finto MiG cubano.
Come si può facilmente notare, il contenuto dell'Operazione Northwoods è molto meno folle e macchinoso di quanto i complottisti credono che sia accaduto l'11 settembre 2001. Non prevede, ad esempio, lo scambio di grossi aerei con missili, aerei più piccoli, bombe o altre assurdità di questo genere.
Non solo. Le uniche sostituzioni di velivoli previste dall'operazione Northwoods avrebbero comportato lo scambio di aerei con altri aerei uguali: dipinti e numerati appositamente in modo da risultare indistinguibili dagli originali. Questo concetto è espresso e sottolineato molto chiaramente laddove si parla dello scambio di finto volo charter con un aereo telecomandato da abbattere.
Dice infatti il testo dell'operazione descrivendo l'aereo sostitutivo:
"An aircraft at Eglin AFB would be painted and numbered as an exact duplicate for a civil registered aircraft"
La traduzione italiana è la seguente:
"Un aereo alla base militare di Eglin verrebbe dipinto e numerato come un'esatta copia del volo civile registrato"
L'Operazione Northwoods non prevede nemmeno, in nessuno dei suoi punti, la connivenza di centinaia di civili, pompieri, giornalisti o altre classi di persone.
Se il volo American 77 non si è schiantato al Pentagono, dobbiamo immaginare che i suoi passeggeri si nascondano da qualche parte per non essere trovati e che quindi siano parte della cospirazione. Lo stesso dicasi per i passeggeri del volo United 93, dei pompieri che hanno dichiarato l'imminente crollo spontaneo del WTC7 mentre si trovavano a Ground Zero, dei giornalisti che diedero la medesima notizia in diretta mondiale, dei tecnici di settore che hanno redatto studi sul crollo del World Trade Center. In sintesi, coinvolgerebbe una miriade di civili.
Al contrario, il piano Northwoods non prevede nulla del genere. L'unico punto in cui potrebbe prevedere il coinvolgimento di civili è l'abbattimento di un finto aereo charter. Il piano non specifica chi sarebbero le persone che avrebbero dovuto fingersi passeggeri: forse civili, forse militari. Non è dato di saperlo. Ma anche se si fosse trattato di civili, sarebbero stati un numero esiguo: poche decine, forse. Non certo le centinaia che servirebbero a tenere segreto il complotto dell'11 settembre.
Perché desecretare?
L'Operazione Northwoods fu desecretata nel 1997; ma se negli stessi anni si stava organizzando l'11 settembre, non sarebbe stato più saggio tenerlo nascosto?
Questo interrogativo è senza risposta, a meno che i complottisti ce ne diano una. Sono proprio considerazioni come questa che fanno emergere la totale inconsistenza delle teorie cospirazioniste.
Cosa dicono in proposito i complottisti italiani
Come accennato, l'Operazione Northwoods viene citata anche dai principali sostenitori italiani di ipotesi di complotto. E' interessante notare come su questo argomento sia Massimo Mazzucco sia Giulietto Chiesa riportino informazioni molto imprecise.
Mazzucco parlò del Northwoods nel suo contributo filmato andato in onda nella puntata di "Matrix" del 7 settembre 2007. In quell'occasione lo definì "un piano della CIA", ma contrariamente a quanto sostenuto di Mazzucco, il Northwoods era un piano architettato dagli Stati Maggiori Riuniti, non certo dalla CIA.
Poco dopo lo stesso Mazzucco asserì che quello intitolato "Justification for US Military Intervention in Cuba" sarebbe uno dei paragrafi del testo. Ma le immagini mostrate dal regista italiano smentiscono quanto egli stesso sta dicendo; la frase citata è infatti l'oggetto ("Subject") dell'intero documento e non di uno dei suoi paragrafi.
L'immagine a fianco, tratta proprio dalla puntata di "Matrix" in questione e con evidenziazione in rosso dello stesso Mazzucco, chiarisce il concetto oltre ogni ragionevole dubbio.
Giulietto Chiesa menzionò il Northwoods nella puntata di "Matrix" dell'11 settembre 2006 e anche nella puntata di "Le Storie" (Raitre) del 31 gennaio 2008.
In quest'ultima occasione l'europarlamentare sostenne che il piano Northwoods prevedeva la sparizione di un aereo facendolo schiantare da qualche parte di nascosto.
Nulla del genere si trova nel piano Northwoods. Al contrario, come già descritto, il piano era quello di scambiare un vero aereo carico di passeggeri con uno vuoto, telecomandato, da abbattere con un velivolo militare.
E' davvero desolante notare come, anche laddove basterebbe la lettura di un documento a chiarire i dubbi, i sostenitori di teorie alternative preferiscano riportare informazioni errate e imprecise. Purtroppo questo è il livello della ricerca a cui ci hanno abituato.
Cosa dimostra realmente l'Operazione Northwoods
Il caso dell'Operazione Northwoods, nonostante non rappresenti un valido precedente su cui basare le teorie complottiste sull'11 settembre, serve comunque come spunto per alcune riflessioni.
La prima e più ovvia considerazione è che chi vuole ordire un vero complotto che preveda la sostituzione di aerei si preoccupa del fatto che il velivolo sostituto sia esteriormente identico all'originale. I veri cospiratori lo avevano capito già negli anni '60; i complottisti del terzo millennio non lo hanno ancora capito.
Sostituire un velivolo di linea con un oggetto completamente diverso (missili o velivoli considerevolmente più piccoli) è semplicemente assurdo perché nessun testimone oculare cadrebbe nel tranello. Nemmeno il piano Northwoods comprendeva un'insensatezza del genere.
La seconda, naturale, considerazione è che chi vuole ordire un vero complotto (come Lemnitzer, nella foto qui accanto) coinvolge il minor numero di civili indispensabile. Se è possibile, nessuno. Nessun cospirazionista ha ancora spiegato come sarebbe possibile tenere in silenzio la miriade di civili che avrebbero dovuto fingere la propria scomparsa l'11/9/2001. Attendiamo fiduciosi che qualcuno ce lo dica.
L'ultima, inevitabile, riflessione è che il caso dell'operazione Northwoods dimostra proprio che nessun complotto resta segreto all'infinito. Se l'11 settembre fosse davvero una cospirazione, potremmo aspettarci che venga prima o poi desecretata.
Ma se questi sono gli indizi su cui si basa il cospirazionismo, siamo sicuri che quel giorno non arriverà mai.
Bello quest'articolo:
RispondiEliminaammetto che il mio interesse verso tutta questa vicenda dell'11/9 è scaturita dalla lettura dell'interno sito di Mazzucco, e per un periodo ci ho anche creduto...
Quasi per caso ho iniziato a leggere il tuo sito, Paolo, incuriosito dal servizio antibufala, e quindi mi sono spostato verso la sezione del Pentagono.
Quest'operazione Northwoods è sempre stata un mio pallino, ma la cosa che più mi faceva pensare era una domanda: Perchè rivelarla pubblicamente?
Quest'articolo mi ha chiarito molte cose, e ne sono ben felice.
Grazie dell'apprezzamento!
RispondiEliminaCiao.
L'articolo non mette per niente in luce le variazioni strtutturali avvenute negli apparati di intelligence americani dagli anni 60 ad oggi.
RispondiEliminaL'articolo non mette per niente in luce le variazioni strtutturali avvenute negli apparati di intelligence americani dagli anni 60 ad oggi.
RispondiEliminaC'è un limite a quanto materiale si può includere in un articolo senza farne un polpettone indigesto.
Ci vorrebbe un trattato apposito. Ma credo che chiunque abbia un briciolo di senno capisca che per il semplice fatto che sono passati quarant'anni, le cose non sono com'erano all'epoca.
anonimo:
RispondiEliminaL'articolo non mette per niente in luce le variazioni strtutturali avvenute negli apparati di intelligence americani dagli anni 60 ad oggi.
Forse perché invece di intitolarsi "le variazioni strutturali negli apparati di intelligente americani" si intitola "Northwoods, il precedente che non c'è"?
Ci vorrebbe un trattato apposito. Ma credo che chiunque abbia un briciolo di senno capisca che per il semplice fatto che sono passati quarant'anni, le cose non sono com'erano all'epoca.
RispondiElimina-------------------------
Strano, credevo che i dietrologi applicassero i piani di azione di quell'epoca ad oggi.
Strano, credevo che i dietrologi applicassero i piani di azione di quell'epoca ad oggi.
RispondiEliminaE' una battuta o sono io troppo di buonumore?
No non è una battuta. E' evidente che negli ultimi 40 anni ci siano state molte variazioni al tessuto socio politico e non solo, vedi il rapporto fra il popolo e le istituzioni, il rapporto fra popolo e media, ecc...
RispondiEliminaLa dietrologia non tiene minimamente conto di tali variazioni quando parla di complotto, al contrario di chi accerta i fatti.
Tuttavia è bene notare che la dietrologia tiene molto da conto alcuni aspetti chiave per influenzare la massa (es: il rapporto fra popolo e media).
Questo è un motivo per cui la dietrologia è facilmente intuibile e pregiudizievole, mentre i debunker son polpettosi e noiosi con lunghi trattati a tema.
Diciamo che i dietrologi ti offrono la torta light dimagrante dagli effetti elettromagneticobenefici ed i debunker invece la focaccia unta e bisunta di verità e fatti.
In fin dei conti, volendo spezzare una lancia a favore dei cospirazionisti, questo documento dimostra che ogni tanto gli stati hanno davvero la tentazione di ricorrere a mezzi poco ortodossi per raggiungere certi scopi.
RispondiEliminaCome dire: i cospirazionisti mettono in atto dei bei cortocircuiti mentali, ma anche i governi nazionali ci mettono del loro per stuzzicarli.
copio incollo
RispondiEliminaIl piano Northwoods fu dunque proposto in un clima di grande tensione: ciò nonostante venne rifiutato. Un simile clima di "pericolo imminente" non vigeva certo alla fine degli anni '90 e fino a prima dell'11 settembre stesso. Il contesto storico era quindi completamente diverso e meno esasperato: mancavano le condizioni alla base perché si arrivasse a eccessi di questo tipo.
Era quindi il momento di dare una scossa e riattivare quegli eccessi che fanno girare certe economie (
non quelle pro-cittadini)?
Andrea
Era quindi il momento di dare una scossa e riattivare quegli eccessi che fanno girare certe economie (non quelle pro-cittadini)?
RispondiEliminaCerto, perché i dipendenti e i proprietari delle industrie militari vivono totalmente al di fuori dell'economia dei comuni mortali. Non vanno a fare la spesa, non consumano petrolio, non hanno investimenti in borsa.
La Boeing, per esempio, fabbrica aerei militari ma anche aerei civili. Che bella mossa, far crollare il mercato mondiale degli aerei di linea. Astutissima.
Guardati l'andamento dell'economia post-11/9 e dimmi se ha senso la tua teoria.
Meglio ancora, evita le ipotesi fantasiose basate sulle congetture e concentrati sui fatti.
premetto che seguo non assiduamente il suo blog.
RispondiEliminaè molto interessante e ricco di informazioni e mi scuso ora se il precedente post poteva sembrare provocatorio.
riprendendo l'argomento, che magari tende ad allontanarsi dal contesto dell'articolo, non riesco allora a capire perchè l'amministrazione USA (diebold) si imbarchi sempre in qualsiasi guerra possibile immaginabile ergendosi a difensore dei valori di democrazia e sacrificando il proprio popolo (soldati e cittadini che attraversano una dura recessione economica) senza fare una piega, anzi insistendo ancora ad allargare le zone di conflitto dove c'è qualcuno che naviga contro il loro diktat.
finita l'era della guerra fredda secondo me occorreva qualche altro "nemico" da combattere per mantenere sempre la tensione alta.
nel mio piccolo cerco ogni giorno di valutare tutti i pro e contro della situazione, ma sinceramente non riesco a vedere volontà diverse da quelle di essere sempre in prima linea con la forza militare.
è sicuramente un limite che ho anche se l'ipocrisia con cui parlano certi personaggi politici non aiuta.
cordialmente
Andrea
non riesco allora a capire perchè l'amministrazione USA (diebold)
RispondiEliminaScusami ma stai facendo una semplificazione grossolana. Diebold non è l'amministrazione USA. E' un'industria con una lobby potente come tante altre industrie.
Vista l'estensione storica degli eventi, dovresti inoltre includere nella tua semplificazione anche le amministrazioni Clinton, che non erano neocon o repubblicane.
Ma come dici tu stesso, stai andando su un argomento geopolitico che esula dagli scopi di questo blog.
Noi non difendiamo la politica estera statunitense. Difendiamo semplicemente il buon senso contro la stupidità delle teorie complottiste.
con amministrazione diebold intendevo le non chiare elezioni statunitensi con il sistema di voto elettronico ideato dalla diebold.
RispondiEliminain ogni caso si tratta di argomenti che esulano da questo blog.
grazie comunque per le rapide risposte e i consigli sempre utili.
L'esistenza del Piano Northwoods dimostra che un governo considerato la patria della libertà e della democrazia aveva, e ha tuttora, la capacità e la logistica per mettere in atto operazioni "FALSE FLAGS" sul suolo nazionale, per perseguire scopi militari e politici non dichiarati.
RispondiEliminaQuesto fatto è di ENORME rilevanza per le ipotesi di complotto sui fatti dell'11-9 dal punto di vista politico e non tecnologico.
La conclusione dell'articolo, cioè che le "somiglianze tra questo documento e l'ipotetico complotto dell'11 settembre 2001 sono azzardate" è chiaramente insensata.
Inoltre attentati false flags sono stati attuati effettivamente per far entrare gli USA in guerre invise all'opinoine pubblica come il famigerato incidente del Golfo del Tonchino per il Vietnam.
Mauro,
RispondiEliminanessuno dubita che i governi possano architettare messinscene.
Il concetto di base di quest'articolo è che quando lo fanno, non usano sceneggiature da fantascienza. Usano piani semplici, che richiedono pochi cospiratori e avvengono al riparo da occhi indiscreti.
Northwoods, soprattutto la sua bocciatura, dimostra che persino ai tempi paranoici della Guerra Fredda un piano "false flag" troppo arzigogolato (come appunto lo era Northwoods) veniva cestinato perché aveva troppe probabilità di andare storto.
Le ipotesi di "false flag" intorno all'11/9 implicano sparizioni di aerei, liquidazione dei relativi passeggeri, un enorme numero di addetti perfettamente omertosi, e tecnologie da fantascienza capaci di simulare perfettamente, in tempo reale, le voci dei passeggeri (per le telefonate) e di demolire due grattacieli di 110 piani senza che nessuno noti il piazzamento degli esplosivi.
Pensa se qualcuno avesse detto "ehi, ma cosa ci fanno tutti questi panetti avvinghiati alle colonne portanti del WTC?... e questi cavi sparsi per tutti i corridoi dove portano?...".
Pensa se solo uno dei mille e mille partecipanti alla messinscena avesse spifferato.
Questa è la differenza fra le "false flag" vere e quelle dei complottisti: quelle vere sono semplici e realistiche. Quelle dei complottisti sono deliri complicatissimi.
Nel testo si dice "l'intimidazione di aerei civili e l'abbattimento di velivoli militari statunitensi da parte di MiG F-86 opportunamente dipinti come dei MiG cubani,"
RispondiEliminaGli F86 erano North American, ovviamente non MiG...
E*
EmiBro,
RispondiEliminaho corretto, grazie. Effettivamente avevo scritto una sciocchezza.